V posto - "L'ultimo Halloween di Zhaek" di AtobeTezuka con 28/53
“L’ultimo Halloween di Zhaek” di AtobeTezuka con 28/53
Grammatica e stile: 3, 5/10
Come mio solito, inizierò la valutazione di questo punto riportando, almeno inizialmente, solo gli eventuali errori e/o refusi sintattico-grammaticali presenti nel testo, per passare solo successivamente a un giudizio più generale.
Era quello che ai suoi occhi gli (li) rendevano stupidi: davvero pensavano che dei semplici frutti intagliati potessero essere in grado di fermare entità malvagie come lui? (pag. 3)
Seguire le tracce di quell’anima fu un gioco da ragazzi e come poté costare (constatare), fu portato fin dentro un cimitero ormai abbandonato a sé stesso. (pag. 4)
… voleva sentirle corrompere man a mano che le sue gli (lo) avrebbero contagiato la sua malvagità. (pag. 5)
Lo baciò incominciando ad (a) usare tutta la passione che poteva riservare a quel bel ragazzo. (pag. 6) – Non sono in molti a saperlo, ma l’utilizzo della “d” alla fine di “e” o “a” è grammaticalmente ammesso solo e soltanto qualora la parole successiva inizi non con una vocale qualsiasi, ma con la stessa lettera. È quindi scorretto scrivere “ed allora”, mentre è corretto “ed eccomi”.
Cercava di usare tutta la sensualità possibile nelle (nella) voce. (pag. 6)
Non ci aveva pensato prima ma avrebbe (dovuto) immaginarlo: (pag. 7)
Significava che u (i) suoi poteri stessero (stavano) facendo già effetto e non fu in grado di resistere alla tentazione di avvicinare le sua (sue) labbra. (pag. 8)
Una cosa che (l)o stupì e (era) che non indossasse dei boxer come si sarebbe aspettato ma degli slip che esaltarono la sua intimità. (pag. 8)
Zhaek non era ancora riuscito a far provare ad Allen il suo primo ed (e) unico orgasmo, quando avvertì un’enorme energia benigna bloccargli la mascella. (pag. 10)
… o l’an(g)elo aveva celato per bene la sua presenza, oppure era arrivato in quell’istante per proteggere l’universitario e impedirgli di rubare la sua anima. (pag. 10)
Doveva spezzare il sigillo che aveva posto, ma per quanto stesse sforzando di evocare tutto il suo potere malefico, il demone, non era in grado di raccogliere l’energie (le energie). (pag. 12)
“Cazzo!” imprecò fra sé e sé il (demone?), “Ha bloccato anche i miri (miei) poteri” (pag. 12)
… aveva celato la sua vera natura esattamente come gli incubus nelle notte (notti) comuni. (pag. 14)
«Certo, Zhaek, mi chiama (chiamo) Alythiel: la beatitudine di tutte (tutti) gli umani che avete maledetto». (pag. 15)
Usò tutta la forza che aveva per dimenticare quelli (quelle) vesti maligne, doveva liberarsi da quell’indumento se voleva avvertire le (la) bocca dell’angelo lambirgli tutto il corpo, anche se significava rinunciare alla sua malignità. (pag. 16)
Delle fiamme l’avevano completamente avvolto, ma non era (erano) oscuro (oscure) come quelle che gli umani avvertivano con lui; erano talmente pure che ne venne incendiato. (pag. 17)
Lo succhiava con lentezza quasi come se l’angelo aveva (avesse) tutta l’intenzione di far durare quel gioco più a lungo possibile e forse lo voleva anche lui. (pag. 17)
Ebbene, iniziamo col parlare della grammatica.
Purtroppo, gli errori sono vari e molteplici, e sebbene certi siano indubbiamente dovuti a un momento di distrazione e a una mancata rilettura del testo, altri invece si rivelano essere delle lacune conoscitive più consistenti.
Vi sono innumerevoli errori di concordanza verbale, oltre che un errato utilizzo, come segnalato, della “d” euforica. Inoltre, anche se qui non sono riportati, ho riscontrato innumerevoli errori di punteggiatura, in cui due virgole si susseguono o manca il punto fermo a fine frase.
Se da un lato lasciarsi scappare delle sviste è normale, è altresì vero che il numero di refusi presenti nel testo, tra l’altro abbastanza breve, non sono affatto trascurabili. Anche se non rendono totalmente illeggibile il racconto, saltano subito all’occhio e risultano abbastanza sgradevoli.
Per sviste simili, la sola soluzione è rileggere più e più volte, come consiglio sempre di fare, o in alternativa ricorrere al correttore word.
Passando invece allo stile e al lessico, devo dire che, purtroppo, anche questi non risultano eccessivamente curati. Le frasi, spesso troppo lunghe e caotiche, non rendono adeguatamente le scene descritte, inoltre lo stile stesso, in linea generale, è decisamente semplice, forse anche troppo.
Le descrizioni sono ridotte ai minimi termini, e le ambientazioni rimangono sempre sul vago, passando completamente in secondo piano rispetto ai dialoghi e alla narrazione.
Concludo quindi col dire che, sebbene la storia non risulti del tutto illeggibile, non rappresenta certo una cima a livello grammaticale e stilistico.
So che è difficile da accettare, ma purtroppo, di fronte a un testo simile, non posso esimermi dal dare un parere il più obiettivo possibile, nella speranza che i miei suggerimenti possano, alla fine, far evolvere ulteriormente i vari concorrenti.
Personalmente penso che, con la dovuta rilettura e un certo esercizio, tu abbia molto su cui migliorare, e tutti i requisiti per riuscirci. Perché ripeto … sebbene non sia certamente una valutazione positiva, ho trovato cose ben peggiori, e finchè uno sprazzo di miglioramento è possibile non posso che cercare d’incoraggiarti ad andare avanti e a migliorare.
Caratterizzazione dei personaggi: 4, 5/10
Passando alla caratterizzazione dei personaggi, temo di dovere, anche qui, fare presente alcune perplessità che mi sono sorte leggendo la storia.
Sebbene infatti il personaggio di Zhaek, sia pure nei suoi difetti di costruzione, riesca a rimanere fedele a sé stesso fino alla fine, rimane comunque il fatto che, a livello psicologico e storico, resta accennato in modo decisamente vago e incerto.
Non sappiamo nulla, infatti, sul suo passato, né tantomeno sull’origine di questo carattere che, mi spiace dirlo, risulta decisamente piatto e monotono. L’Incubus da te descritto è il classico villain folle e megalomane, ossessionato dal potere e sicuro di sé a livelli quasi estremi, ma proprio questo, almeno a mio parere, totalmente privo di spessore e originalità. È un personaggio, sebbene malvagio, come tanti altri, e proprio per questo non è riuscito a lasciarmi nulla di sé.
Vero, sei riuscito a renderlo fedele a sé stesso, rendendo discretamente la psicologia che sta dietro le sue azioni. Il problema è che, di fatto, per come viene descritto risulta terribilmente monotono.
Per non parlare, poi, dell’angelo, il cui carattere viene a mala pena abbozzato.
Mi spiace dirlo ma, sotto questo punto di vista, non posso proprio ritenermi soddisfatta. Ci sono molti modi per giocarsi il tema del demoniaco, senza rischiare di estremizzare troppo i personaggi a esso legati, e purtroppo qui non pare tu sia riuscito a rendere dovutamente variegato il carattere del tuo protagonista.
Utilizzo del pacchetto: 10/10
Obbligo: Il protagonista avrà a che fare con un evento sovrannaturale
Luogo: Cimitero
Bonus: Character Death
Oggetto: Lanterna
Citazione: “Il fascino dell’ignoto domina tutto. “(Omero)
Eccoci qui, quindi.
Gli elementi sono inseriti senza problemi, eccetto forse la Lanterna, che se non te l’avessi chiesto, sinceramente, non l’avrei nemmeno notata.
Visto che però, nel bando, Dollar stabilisce l’assegnamento dei punti per la presenza dell’elemento e non del suo effettivo e buon utilizzo, i punti saranno assegnati comunque.
Per il resto, la citazione è, forse, l’elemento meglio inserito all’interno del testo, che ne fa quasi da filo conduttore.
Originalità e Trama: 5 /10
Riguardo questo punto, diciamo che si sarebbe potuto fare di meglio.
Sebbene te la sia cavata indubbiamente meglio che negli altri casi, resta comunque il fatto che, purtroppo, sia a livello di trama che di originalità si poteva vedere decisamente di più.
Direi però di andare per punti.
Iniziando con la trama, mi è piaciuta l’idea di trattare proprio gli Incubus, una figura folkloristica che di rado viene descritta e che, quindi, risulta decisamente affascinante e fuori dagli schemi. E questo è un punto.
Anche la trama, sebbene non si dimostri eccezionalmente complessa, verso il finale lascia le sue sorprese. Tuttavia, purtroppo, resta comunque che, di fatto, il tutto si riduce all’incontro tra il demone l’angelo, senza un vero e proprio “Intreccio” alle spalle. So che, con il rating rosso e il genere da te scelto, si tratta di una cosa abbastanza frequente … tuttavia ritengo che, anche nel caso del genere erotico, una buona trama alle spalle sia essenziale come punto di partenza per narrare una vicenda. E in questo caso la trama, sebbene presente, non risulta sufficientemente solida e variegata da sorprendere realmente il lettore.
Altro fatto che, purtroppo, ha abbassato il punteggio, è stata l’ambientazione, veramente molto vaga, in particolar modo a livello descrittivo. Non so se fosse un effetto voluto o meno, ma sta di fatto che, comunque, il luogo in cui avvengono i fatti resta veramente incerto … non si sa in che città siano, se in una metropoli o in una cittadina. Non si sa se sono in periferia o nel centro. Non si capisce nemmeno in che stato avviene il tutto.
Né, purtroppo, vengono offerte maggiori informazioni sull’ambientazione ultraterrena della storia. Sappiamo che ci sono gli angeli, e i demoni. Poi nient’altro.
Zhaek ambisce a regnare sul Creato … ma davvero può permetterselo? Perché il dubbio che, spontaneo, mi è sorto è che, se esistono i demoni, Satana, il Re degli Inferi, ci dovrà pur essere anch’esso. E dubito sarebbe felice di cedere il proprio trono tanto facilmente.
Quindi non so … la trama è abbozzata, ma c’è. Tuttavia si poteva fare molto, ma molto di più, e su questo non ci sono dubbi.
Gradimento personale: 2/10
Eccoci dunque all’ultimo punto della valutazione.
Ehhh … che posso dire?
Sia a livello grammaticale e stilistico, che a livello di trama, non ho trovato nulla che riuscisse, realmente, ad attirare la mia attenzione. Sebbene, a dire il vero, non sia affatto il tipo da disprezzare il rating rosso, specialmente se di genere erotico e slash.
Purtroppo, però, la mancanza di un approfondimento dei personaggi mi ha impedito di apprezzare veramente questo racconto.
Quindi temo di non poterti dare di più, e non mi abbasso ulteriormente solo perché, sebbene sia brutto da dire, di peggio avrei potuto sicuramente trovare.
Spero veramente che tu non ne abbia a male. È la prima volta che leggo qualcosa di tuo, probabilmente avrei modo di ricredermi, se leggessi qualche altra tua produzione. Purtroppo, però, devo valutare il materiale che mi viene dato … e questo non è proprio un granchè come racconto.
Ovviamente, i cali ci possono sempre essere. I colpi di testa esisteranno sempre, ma con la dovuta tenacia e la perseveranza non c’è (almeno dal mio punto di vista) stile che si possa migliorare. Confido quindi che, a dispetto di questo giudizio, tu possa continuare a migliorarti, traendo i giusti benefici dalle mie critiche e approfittando di quest’occasione per perfezionarti sempre al meglio.
Totale: 28/53