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1st National Teen Slash Awards

Ultimo Aggiornamento: 19/08/2017 22:28
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Giudice*
19/07/2017 16:19
 
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RISULTATI
 

SESTO CLASSIFICATO



Titolo: 1.5/2

Un titolo piuttosto okay, non molto profondo. Voglio dire, tra i generi inseriti hai messo "Angst", però il titolo è molto ironico, scherzoso. Ho letto nelle note che si ispira a un romanzo, ma facendo alcune ricerche su Internet mi sembra un romanzo Harmony, tutt'altro che Angst. C’è da dire poi che è collegato alla trama e ne assume l’essenza, quindi fa il suo compito.

 

Grammatica: 2/6

A me dispiace anche, soprattutto perché da quel che ho capito è una storia betata, ma già dalle prime righe si notano alcuni problemi a livello di sintassi, stile e grammatica. Avevo inizialmente deciso di correggere l'intera storia, ma dopo la prima pagina ho contato circa 20 errori, alcuni più gravi di altri, ma che mi sono preso la briga di segnarti. Non voglio sembrare irrispettoso, ma la lettura rallenta proprio perché certe frasi non sono chiare e ho preferito cercare di ignorare gli errori e lo stile piuttosto acerbo e a tratti confuso per salvare il possibile, il che ha sicuramente influenzato il punteggio anche per quel che riguarda lo stile. Nel tuo caso, posso dire che è come se avessi unito i due parametri perché ho trovato problemi non indifferenti in entrambi. Nella prossima classe ti allego gli appunti da beta reader che ho fatto sulla prima pagina, ma mi sono rifiutato di spendere troppo tempo a correggerti tutta la storia perché mi sembrava anche scorretto rispetto ad altri partecipanti che hanno curato di più la forma della loro storia.

 

Stile: 3/6

"Alla fine, ognuno di loro, non solo l’avevano lasciato" - ognuno è singolare, inoltre c'è una virgola di troppo. (Correzione: “Alla fine, ognuno di loro non solo l’aveva lasciato, ma il fatto che...” o, ancora meglio, “Alla fine, tutti loro l’avevano lasciato, ma il fatto che...”)

 

",ma il fatto che più lo doleva; è che nessuno aveva tenuto fede a quelle parole." – togli il punto e virgola, dato che la frase continua sullo stesso argomento.

 

“Loro erano etero ed erano ed era stato solo un passatempo” – continuo a non capire questa frase anche rileggendola più volte. L’interpretazione più corretta che penso di avere è che, non essendo gay dichiarati, i suoi ex consideravano il protagonista un passatempo. E’ comunque una frase poco chiara e abbandonata a se stessa

 

“Credo di essere Gay” – gay va minuscolo

 

quelle frasi cosa volevano dimostrare se non che per tutto il tempo si fossero preso gioco di lui?” (correzione: “Cosa volevano dimostrare quelle frasi se non che per tutto il tempo di fossero prese (se ti riferisci alle frasi)/presi (se ti riferisci ai ragazzi) gioco di lui?”

 

il ragazzo che gli aveva fatto più male dei suoi ex.” – non l’ho contato errore, ma penso che “tra i suoi ex” suoni meglio, se non direttamente “l’ex che gli aveva fatto più male tra tutti”

 

erano quelle due frasi con che aveva dato inizio alla loro storia.” – che avevano dato (se ti riferisci alle frasi)/con cui aveva (se ti riferisci a Simone)

 

Si era voluto fidare di quelle parole, ma a nulla erano servite” – ”era servito”, dato che penso intendessi “non è servito a nulla fidarsi”. Inoltre, prima del “Si”, aggiungerei il nome del protagonista, perché il paragrafo prima si riferisce a un altro personaggio.

 

non poteva cambiare il suo orientamento sessuale nemmeno con il pensiero.” – grammaticalmente corretta, ma ti consiglio di cambiarla (se non rimuoverla direttamente). Sembra tu voglia dire che lui è l’eccezione alla regola e che chiunque altro possa cambiare orientamento sessuale con la mente. Sono sicuro che è stata una ingenuità, quindi non l’ho contato come errore.

 

l’unica cosa che non avrebbe mai ferito il suo cuore, era il cibo.” – virgola di troppo

 

Essere cresciuto in un ristorante a conduzione familiare, al giapponese aveva fatto nascere fin da subito una passione per il mestiere dei genitori” – invertirei l’ordine, oltre a mettere il soggetto all’inizio (correzione: “Il giapponese, essendo cresciuto in un ristorante a conduzione familiare, nacque fin da subito con una passione per il mestiere dei genitori”)

 

Essere cresciuto in un ristorante a conduzione familiare, al giapponese aveva fatto nascere fin da subito una passione per il mestiere dei genitori, per questo all’età di diciannove anni era partito fino in l’Italia e ampliare i suoi orizzonti gastronomici, viaggio che lo aveva tenuto fuori dalla sua patria per due interi anni.

“ - questa è una frase intera. Sono quattro righe. La prima parte te l’ho già corretta sopra, metti un punto subito dopo. E aggiungi “A diciannove anni, Ryouta era partito per l’Italia/aveva viaggiato fino all’Italia per ampliare i suoi orizzonti gastronomici”. Poi un altro punto, per creare un ritmo e non lasciare il lettore col fiatone. “Un viaggio che lo aveva tenuto fuori dalla sua patria per due anni interi” – due interi anni mi suona strano, ma non penso sia un errore.

 

il suo cuore spezzato. gli odori intrisi” – o metti il punto e virgola o lasci il punto ma metti la maiuscola

 

ricucivano a ricucire” – penso intendessi “riuscivano a ricucire”

 

ricucivano a ricucire tutti i cocci risanando il suo organo ferito.” – cocci di cosa? Lasciato così non ha senso. Se ti riferisci al cuore, basta cambiare “risanando il” con un semplice “del” (correzione: “riuscivano a ricucire tutti i cocci del suo organo ferito”). Aggiungo inoltre che, invece di ricucire i cocci, sarebbe meglio usare un verbo più consono, come riunire o raccogliere.

 

La pugnalata di Simone non era ancora del tutto guarita, infatti, il dolore...” – (correzione: La ferita lasciata dalla pugnalata di Simone non era ancora del tutto guarita; infatti, il dolore...)

 

disse fra sé e sé il giovane cuoco impegnato a sminuzzare le cipolle che di lì a poco avrebbe soffritto nella padella al suo fianco.” – troppo lunga e confusa, non c’è neanche una virgola (correzione: “disse fra sé e sé il giovane cuoco, impegnato a sminuzzare delle cipolle”). Alla fine, i dettagli della ricetta sono secondari e facilmente sacrificabili per una frase più ordinata.

 

lacrima fuoriuscì” – fuoriuscire non è il miglior verbo per parlare di una lacrima che “attraversa il suo volto” o “scende per la sua gota”. Fuoriuscì non è molto consono, crea disarmonia nell’immagine che vuoi creare.

 

non perché fossero irritati per via del bulbo, ma erano i ricordi a fargli male” – correzione (“non perché fossero irritati per via del bulbo: erano i ricordi a fargli male”)

 

Simone lo aveva baciato la prima volta proprio mentre era intento ad asciugare una di quella gocce che non fu capace di trattenere per colpa di quell’ingrediente estremamente irritante” – troppo lunga, zero virgole (correzione: “La prima volta che Simone lo baciò era proprio mentre Ryouta era intento ad asciugarsi una lacrima, causata da quell’ingrediente estremamente irritante” o qualcosa del genere)

 

Non voleva rammentare al suo ex” – rammentare è la versione elegante e posh di “ricordare”, ma deve comunque seguire “il”, non “al”. Dato che “Ryouta non voleva ricordare IL suo ex”, non è che “Non volesse ricordare qualcosa AL suo ex.”

 

Sé stesso – se stesso, non te lo conto come errore perché c’è una guerra tra mondi sull’accettare la versione che hai usato o meno, ma ti assicuro che se usi “Se stesso” sei al sicuro.

 

“«Simone perché mi hai fatto questo?!».” – dici che vuole dimenticarlo e cose così, di quanto è furioso ecc. Questa frase, piazzata a caso in un momento introspettivo, spezza la magia.

 

“cosa Simone avesse organizzato” – (correzione: “Cosa avesse organizzato Simone”

 

Mi fermo qui, ma ce ne sarebbero molti altri andando avanti con le pagine. Rispetto il tuo lavoro e la tua beta, ma mi permetto di mettere in dubbio le vostre abilità di correzione, perché alcuni sono propri refusi ed errori di distrazione. Si parla di un contest su EFP, okay, non è il premio Strega, ma devi pensare che io ho dovuto spendere un’ora solo per selezionare e correggere i tuoi errori nella prima pagina.

 

Trama e originalità: 3.5/8

Dialoghi finti, troppo dettagliati. Nella realtà il dialogo tra la madre e il figlio non sarebbe avvenuto così, idem per quello tra Simone e Ryouta. Anzi, non sarebbero proprio successi. La regola dello “Show, don’t tell” vale in particolar modo quando ci si trova a narrare conseguenze di azioni di per sé poco credibili (Tokyo – Roma per un ragazzo? Okay che si amano anche se Ryouta è stato cornuto, ma ti ricordo che per far capire al lettore la storia tra loro due hai impiegato una pagina: metà di essa spiegava come Ryouta ha un debole per gli etero e come Simone si sia rivelato “uno dei tanti”, quindi capisci che il tutto si rivela alquanto incoerente già dalla seconda pagina, partendo dall’azione folle di Simone alla reazione schizzata di Ryouta, che cambia idea e stato d’animo letteralmente ogni cinque righe).

Anche in questo caso, trama, originalità e personaggi rientreranno in una breve spiegazione qui e in un elenco di appunti nel parametro successivo.

La trama in sé è piuttosto banale: si amano, uno è etero e non vuole che la gente lo sappia, uno dei due viene cornuto e piange, litigano, il traditore torna e professa il suo amore infinito, tornano insieme, si amano. Se penso a tutti i film e libri LGBT (ma anche alcuni Young Adult alla John Green) che ho letto, moltissimi peccano di una trama simile, ma almeno provano a cambiare qualche dettaglio per rendere il tutto più credibile: c’è chi preferisce restare single anche quando l’ex torna, c’è chi è stato tradito per un altro ragazzo e non per una ragazza, c’è chi la mette sul ridere, chi pianifica una vendetta, chi torna dall’ex ma prova un che di agrodolce, ecc...

Come effetto sorpresa tu hai inserito un viaggio tra Roma e Tokyo, che rende la fiction surreale, quasi alla Christian de Sica: assolutamente fuori luogo, dato che conosciamo i personaggi da nemmeno 1000 parole.

I personaggi principali sono due tipiche macchiette da fanfiction: Simone non ha tratti particolari o unici che lo rendano riconoscibile, Ryouta si salva giusto per il background della cucina e la storia delle cipolle, che avresti comunque potuto trattare meglio.

Sarò più specifico qua sotto.

 

Caratterizzazione personaggi: 1.5/4

 

Dialogo madre-figlio:

L’intero dialogo, oltre 300 parole, è un controsenso, oltre che ripetitivo. “Devi smetterla di tenerti tutto dentro, devi parlarne a me e a tuo padre, però vai da Simone ora che cucino io per te”.

Ho capito che i punti salienti erano due: “Parla con Simone che è venuto fino a qua per parlarti” e “Devi sfogarti con noi per stare meglio”. Li hai ripetuti in tre modi diversi, ma sono comunque le stesse frasi e gli stessi concetti per mezza pagina.

 

Reazione Ryouta al ritorno di Simone:

Lui piange da secoli per questo ragazzo, lo ama, si chiede perché è stato trattato così male da lui... però lo manderebbe a quel paese senza sentire una giustificazione? Capisco quanto una rottura possa essere confusionaria, ma un minimo di spessore caratteriale (soprattutto in un racconto breve di 2000 parole, in cui è difficile legarsi ai personaggi) è necessario. Ryouta (e pure Simone) sembra un ragazzino viziato e infantile che si atteggia come sicuro dei propri mezzi ma che in realtà è completamente indeciso a livello psicologico.

 

“Sgualdrina”:

Hai usato due volte questo termine, la prima volta in modo errato, la seconda in modo passabile.

1) “Frequentava sia lui sia quella sgualdrina  e questo lo rendeva un vero bastardo.”

Sei un narratore esterno, non puoi dare giudizi simili a personaggi che hai introdotto appena. Inoltre, perché sarebbe lei la sgualdrina e non lui? E’ sessista, soprattutto perché non sappiamo niente di lei se non che è una ragazza e che è l’ex di Simone (riguardo al fatto che sia stata lei a baciare Simone, cosa ne possiamo sapere? Magari Simone mente per pararsi il culo, e comunque quel termine l’hai usato molto prima che si sapesse che era l’ex dell’italiano e non una tizia qualunque, quindi “sgualdrina” e similari sono assolutamente da rimuovere quando parli da narratore esterno, almeno a mio parere).

2) «Dicevi di amrmi, ma al tempo stesso uscivi con quella sgualdrina: credi che io non ti abbia mai visto mentre la baciavi: quella è una prova più che ovvia!»

Lasciando perdere quel “amrmi”, qui l’uso di “sgualdrina” va bene perché Ryouta è ovviamente arrabbiato e ha il suo parere sulla ragazza. Un parere sbagliato, ma comprensibile e che dà qualche informazione sul profilo psicologico di Ryouta.

 

“Era solo la mia ex”

L’idea della ex di Simone non è affatto originale, è la tipica cosa da film americano che non succede quasi mai nella realtà. Inoltre, hai passato tutta la OS a dire come Simone fosse l’ex di Ryouta, quindi che senso ha dire “era SOLO la mia ex” se l’intera fic si basa sul ritorno di fiamma e sul perdono di un ex?

 

Etero?

Hai frequentato solo ragazze prima d’incontrare me, come potresti minimamente essere interessato a uomo?».

Avrei potuto chiudere un occhio se Ryouta fosse stato dipinto come un ragazzino ingenuo, ma da quel che dici è sempre stato con ragazzi “presunti etero”, quindi dovrebbe sapere benissimo che ci sono etero che vanno anche con gli uomini. Tant’è che poi dice “sono solo scuse”. In pratica, passa dalla sorpresa all’arroganza in letteralmente quattro righe.

 

Roma-Tokyo

L’hai ripetuto nei dialoghi almeno quattro volte. Non hai nemmeno provato a definire il viaggio attraverso i continenti o almeno le nazioni, no. Sempre e comunque “Roma-Tokyo”, fino a farlo diventare ridondante.

Stesso discorso per quel che riguarda “l’aveva ferito più di tutti i suoi ex.”, è una frase che ti sei portata dietro dall’inizio alla fine.

 

Flashback

“Il primo bacio mentre, a casa di Masayuki, preparava quella frittata con le cipolle; la loro prima volta, il giorno del compleanno di Simone con i mille dubbi del ventitreenne, incertezze che forse non aveva mai davvero nutrivo: era tutto un bluff!”

Bellissimi ricordi, ma noi lettori non ne siamo stati partecipi, quindi non possiamo legarci a loro. Erano ottimi ricordi che avresti potuto usare come flashback, giusto per creare una connessione più stabile tra il lettore e i personaggi, o togliere definitivamente per non lasciare l’amaro in bocca a chi sta leggendo.

 

 

Totale: 11.5/26

Giudizio finale: Mi dispiace molto doverti dare una batosta simile, ma non scherzo quando dico che ho avuto difficoltà a trovare elementi positivi da usare per creare una recensione bilanciata. Sfortunatamente, penso sia una one shot frettolosa, piena di errori ed ingenuità, personaggi vuoti, smielati e incoerenti e una generale assenza di originalità che mi han reso il lavoro di recensore particolarmente arduo. Spero tu possa apprezzare le mie correzioni e capire che sono stato il più oggettivo e obiettivo possibile, non è assolutamente niente di personale né tantomeno un modo per rovinarti l’umore.

 


"Fumer cache cette merde" (X. Dolan, Heartbeats)
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