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Let's make war... With OTPs

Ultimo Aggiornamento: 28/12/2016 12:09
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06/10/2016 21:10
 
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jaybree
GRAMMATICA: 8,4\10
Ti devo segnalare alcuni errori:
-Alcuni termini dell’universo potteriano vanno scritti con la maiuscola. Tu hai scritto con la minuscola “cercatore”, “signore oscuro” (essendo un epiteto riferito a Voldemort andrebbe scritto con la maiuscola) e “magisprudenza”. -0,3 per tre=-0,9 punti
-“Uno smack sonoro e convinto.”. Essendo un’onomatopea dovrebbe essere scritto tra virgolette. -0,2 punti
-“Harry, cosa?”; essendo una frase interrotta andrebbero inseriti i tre punti prima del punto interrogativo. -0,2 punti
-“non che avesse molta scelta in quel frangente ma.. .”; ti è scappato uno spazio tra secondo e terzo punto. -0,1 punti
-“Ho ancora bisogno di aiuto per ridecorare casa però.”; tra “casa” e “però” andrebbe la virgola. -0,2 punti
STILE: 9,5\10
Il tuo stile è generalmente semplice, tuttavia si adatta perfettamente a questa storia composta di vari momenti e di varie situazioni che si susseguono e si legano. È uno stile scarno e non particolarmente “ornato”, certo, tuttavia le frasi brevi, concise sono perfette per questo tipo di storia, per una raccolta appunto di flash, e non risultano banali o troppo povere nella loro brevità, anzi. Riproducono effettivamente la rapidità del pensiero e delle sensazioni, e l’ho trovato azzeccato e ben riuscito in questa storia. Anche i periodi più lunghi sono molto ben resi, costruiti con delle belle immagini e con dei bei termini, che grazie ai vari rimandi e riferimenti assumono un loro valore particolare (come, ovviamente, il caffè, il latte e il tè).
L’introspezione dei personaggi è perfettamente mescolata all’azione, senza risultare “staccata” dal quadro generale come talora invece capita, e senza appesantire la descrizione delle vicende. Anzi, ho molto apprezzato come tu sia riuscita a trovare uno stile che si adattasse molto bene ad entrambe le sfere della storia.
Il lessico è generalmente ampio, però ricco di rimandi tra una parte della storia e l’altra. Si viene a creare così una rete di legami e di richiami che non può che essere apprezzata dal lettore, che si ritrova in un certo senso immerso in un mondo “a parte” eppure totalmente plausibile e reale.
Hai usato inoltre delle belle figure retoriche e delle belle metafore, prima fra tutte la metafora che regge l’intera storia, ovvero quella del caffè e del latte. Ho molto apprezzato anche come il lessico e lo stile si facesse più diretto, colloquiale, conversivo nelle parti che introducevano le varie parti, danno effettivamente l’idea di un dialogo e introducono bene il lettore a ciò che sta accadendo con un pizzico di simpatia.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 7,5\10
Partiamo da Hermione.
Essendo la protagonista, oltre che il nostro POV, il suo è il personaggio che di certo emerge di più attraverso i suoi pensieri e le sue azioni.
In generale il suo personaggio mi è sembrato abbastanza IC: il suo affetto nei confronti di Harry e Ron è ben reso, e si comprende anche molto bene la sua paura di deludere l’uno o l’altro. Molto interessante anche l’utilizzo del possessivo riferito ad entrambi i suoi amici: da una parte percepisce che l’uno è “suo” in senso più amicale, l’altro invece è “suo” in senso romantico, proprio come, in fondo, è nel romanzo. La sua natura riflessiva emerge inoltre dalla maniera in cui affronta l’intera situazione della separazione con Ron e dell’innamoramento nei confronti di Harry (emblematica per me è stata la frase “Voi avete bisogno di pugni, io… avevo bisogno di tempo”), e la maniera in cui, pur sapendo di non essersi sbagliata nei confronti dei suoi sentimenti, si rende conto di non essere stata giusta nei confronti di Ron. Forse ciò che mi è mancato di più è stato il suo lato più saccente e più intellettuale, ma posso capire che in una storia concentrata su una situazione delicata e sentimentale come questa ci si debba basare sul lato morale ed etico di una persona.
Harry l’ho trovato, a tratti, anche troppo espansivo e “audace”. Non mi riferisco certo alla scena in cui, ubriaco, bacia Hermione (quella scelta è stata comprensibilissima), o quella in cui rivela i suoi sentimenti alla ragazza (anzi, ho molto apprezzato quella parte perché ho sempre trovato Harry un personaggio schietto e, quando necessario, pronto a dire le cose come stanno), ma più che altro alla scena in cui lui le offre di bere con sé o i vari ammiccamenti che lo caratterizzano nella prima parte. Non lo trovo molto da Harry, personalmente, questo comportamento così allegro, così “festaiolo”, in un certo senso, l’ho sempre visto piuttosto imbranato nelle questioni private e con le ragazze e vederlo invece tanto sciolto con Hermione mi lascia un po’ stupita. Certo, è vero che lei è la sua migliore amica, ma anche con Ginny il rapporto era molto meno teso e lui era molto meno imbarazzato, alla sua presenza, prima che iniziasse ad infatuarsene. Ma per il resto l’ho trovato abbastanza IC, bonario e dolce se necessario, ma anche spontaneo e coraggioso nelle situazioni più spinose.
Ron mi ha convinta abbastanza anche lui, per quanto sia meno approfondito rispetto ai due protagonisti (e a dirla tutta anche Harry “scompare” un po’ rispetto a Hermione). La sua reazione alla rivelazione di Harry inizialmente mi aveva sorpresa e mi era sembrata lievemente OOC (in fondo parliamo pur sempre del suo migliore amico) ma mi sono resa conto dopo che, con in ballo una situazione tanto spinosa ed essendo coinvolta la sua fidanzata, la sua reazione era più che naturale, oltretutto in un’anima tanto impulsiva e pronta allo scontro come è talora quella di Ron. La sua caratterizzazione iniziale tuttavia non mi ha convinta del tutto: se da una parte posso comprendere l’affetto che lo lega a Hermione, dall’altra non posso fare a meno di pensare alla maniera in cui si stuzzicavano all’interno del romanzo. Vederlo tanto premuroso e attento nei confronti della fidanzata, senza neppure una battutina piazzata qui e là o qualche discussione non mi ha convinta del tutto, visto e considerato che la Rowling stessa ha ammesso che tra Ron e Hermione certamente le liti o le divergenze di opinioni sarebbero all’ordine del giorno. Invece tu mi hai descritto Ron come il compagno perfetto (a tratti perfino imbarazzante, per questo suo affetto morboso), e sappiamo tutti quanto imperfetto sia invece Weasley.
ORIGINALITA’: 10\10
Qui devo assolutamente darti punteggio pieno: attraverso una buona struttura narrativa hai sviluppato una bella e calzante metafora, che non solo si adatta perfettamente allo spirito della coppia, ma che riappare anche all’interno della vicenda stessa (Mi riferisco soprattutto alla prima e alla terza parte). L’ho trovata una buona trovata da cui partire per sviluppare al meglio questa coppia.
CARATTERIZZAZIONE DELLA COPPIA: 13\15
Come ti ho già detto, ho molto apprezzato la tua metafora, la scelta che hai fatto nello sviluppare questa coppia. Infatti, attraverso l’uso di quella semplice metafora fai capire perfettamente al lettore, in maniera anche indiretta, il perché della loro compatibilità, il motivo per cui dovrebbero effettivamente essere una coppia, e soprattutto il perché la loro relazione sia in un certo senso “superiore” alla relazione, invece, che Hermione ha con Ron. Ci fai capire, senza troppi giri di parole e senza un lavoro eccessivamente meticoloso sull’introspezione, che la storia d’amore tra Ron e Hermione è, proprio come il latte e il tè, convenzionale, abitudinaria, ma in realtà vuota (molto carino anche il parallelo tra la pioggia a Londra e la loro relazione), mentre la storia d’amore tra Harry e Hermione è qualcosa di straordinario, un mix perfetto, proprio come il latte e il caffè. Dunque hai perfettamente messo in evidenza, attraverso le parole di Hermione, i suoi pensieri e anche gli atteggiamenti di Ron il perché di questa incompatibilità di fondo che alla fine fa capire alla ragazza che lei e il Weasley non sono adatti l’uno per l’altro.
Devo dire che, tuttavia, avrei preferito che questo legame che invece lega a tal punto Harry e Hermione fosse stato maggiormente esplicitato, invece che unicamente accennato. Sì, nel testo si ripete più volte che i due sono fatti per stare insieme, che sono la coppia perfetta, che sono sempre stati destinati a stare insieme, ma mi sarebbe piaciuto che avessi inserito magari qualche riferimento qui e là a cosa li renda tanto perfetti insieme, agli elementi che li legano. Certo, conosciamo molto bene quali siano i loro rapporti attraverso i libri e i film, tuttavia era sempre stata tracciata una linea di confine tra l’amicizia che li legava e l’amore vero e proprio, e questo mi è mancato in questa storia: ciò che può far loro valicare il puro rapporto platonico di amicizia e trasformarlo invece in amore, la “spinta” che trasformi il loro rapporto.
Nonostante ciò, devo dire che la loro storia, la vicenda descritta nella tua storia è piuttosto solida e anche convincente. Devo dire che la prima parte mi ha lasciata piuttosto indifferente, e anche piuttosto incerta riguardo a quale fosse effettivamente la funzione di quella parte nell’intera narrazione, perché, almeno secondo il mio punto di vista, non aggiunge né toglie molto alla loro storia, anzi. Ma posso capire che fosse necessaria un’introduzione, e mi piace come tu abbia deciso di lanciare dei semplici ammiccamenti in quella prima parte alla coppia.
Dalla seconda parte in poi, invece, l’evoluzione è molto naturale e progressiva. Molto apprezzabile lo stratagemma che “spinge” i due, per così dire, a scoprire i loro sentimenti e a dichiararsi finalmente, è ciò che rompe il ghiaccio, per così dire, e dà loro l’imput iniziale per comprendere ciò che potrebbero costruire se solo Hermione abbandonasse la relazione “abitudinaria” con Ron.
La terza parte esplora proprio questo aspetto, e mi piace come la ragazza si renda conto in maniera tanto improvvisa eppure tanto simbolica come questa sua relazione sia un qualcosa di unicamente “conveniente” e sbagliato: è una buona maniera per riallacciarsi alla metafora, e mi è piaciuto come questa si intrecciasse alla narrazione (in maniera anche molto buona, tra l’altro).
Infine, nella quarta parte, hai tirato le somme, non solo nella vicenda narrativa, ma anche in quella “fuori campo” e metaforica, dunque hai sviluppato in tutto e per tutto una storia d’amore completa, facendola terminare coerentemente e dando le tue ragioni per farla funzionare.
I punti che ti ho sottratto sono dovuti a ciò che ti ho spiegato prima, e alla sensazione “estraniante” che la prima parte mi ha dato rispetto al resto del testo.
GRADIMENTO PERSONALE: 14\15
Ho molto apprezzato la tua storia, per i vari motivi che ho sopra spiegato: la struttura narrativa è impeccabile, ben organizzata e anche originale, la metafora che fa da struttura portante è incredibilmente calzante e si intreccia tra l’altro con la narrazione, lo stile, pur essendo semplice, ha un suo perché e una sua validità. Mi hai fatto davvero innamorare dei “tuoi” Hermione e Harry, e dunque posso dire che hai centrato in pieno l’obbiettivo del contest.
Per un totale di 62,4\70
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