Ci sono squadre costruite per vincere trofei e poi falliscono il loro obiettivo, alcune dissolvendosi per problemi economici, e altre, reduce da un’annata fallimentare sotto diversi punti di vista, pur timidamente nella disaffezione di alcuni soggetti e nell'indifferenza generale, ha visto muovere i primi passi, originando un nuovo progetto targato 2016/2017.
E' il caso del Basket Barcellona, reduce da un'annata disgraziata, a cambiare registro con i primi segnali che portano all'obiettivo di “ripristinare il feeling con la piazza giallorossa”.
Segnali avviati dal Presidente, con la rinuncia al ripescaggio in A2 accettando la retrocessione, e designando un consulente societario al nome di “Venanzio D'Alessio”, impegnato alla gestione e costruzione del nuovo progetto, con un occhio al mercato, unitamente al nuovo coach Milan Nisic, ad analizzare ed inserire uomini funzionali al progetto in grado di centrare i playoff, e l'altro alla fase logistica e organizzativa della stagione ormai alle porte.
Questo ulteriore sforzo testimonia la voglia di rivalsa di un uomo, (lo chiedo alla città) che ha saputo incassare il boccone amaro della retrocessione ed è ripartito con grande umiltà a mantenere vivo il nome del Basket Barcellona.
Ragion per cui, invece di fare considerazioni affrettate sulla composizione del roster, sul nome e costo di un cartellino, analizzando ogni dato statistico o la categoria di provenienza, occorre analizzare il recente passato, volutamente escludo la nostra, di una società (Viola RC) ma posso aggiungerne altre, quanto abbia inciso l'obiettivo prefissato ad inizio stagione “la promozione” e lo sforzo economico compiuto nel contrattualizzare le prestazioni di grandi nomi, non raggiungendo quanto prefissato, costo/beneficio?
L'unica considerazione è nel creare un ambiente empatico con i ragazzi che hanno deciso di sposare il progetto e orgogliosi di indossare la nostra maglia, perché Barcellona ha voglia di tornare a vincere, e toccherà al SESTO UOMO ritrovare l'entusiasmo di un tempo e trascinare i ragazzi a dare sempre il massimo sia in allenamento che in partita, ritrovando il sentimento di gioia e partecipazione nello stare insieme, acclarato da tutti i ragazzi che hanno vestito i nostri colori.
Lavoro, gioia e entusiasmo deve essere l’unico diktat, - ...questa è l'unica ricetta vincente che conosco...