NIK GAME BARRETH - Richiesta per muta forma
La creazione e la vita di un mezzo demone
Sono trascorsi ormai 41 anni da quella notte d’inverno. Fra le gelide gole profende dei monti di Asarn nella contea di Brehorn, Ornjasek, una creatura dalla natura mostruosa, da li a poco in una notte di luna piena qualcosa che avrebbe di certo cambiato il corso in una vita umana. La reincarnazione della divinità di Feriy, un demone dalla doppio volto deciso a superare le più alte vette di quelle montagne e scendere fra la razza umana per dare vita ad una nuova razza. Generare un figlio da un umano, una creatura che possa reincarnare perfettamente le qualità della divinità mescolando la fragilità della razza umana.
Una creatura ambigua, ingannatrice e crudele ma allo stesso tempo leale buona. Una vita che non abbia regole ma allo stesso tempo abbia il rispetto della vita stessa. Deve nascere nella razza umana il terrore che quella creatura possa moltiplicarsi diventando la razza dominante, da quella notte gli Elfi non avranno più sonni tranquilli.
Il demone scese assetato di caos e malvagità lungo la valle, attraversando cime, valli, fiumi e pianure arrivando fino a Balsjord nella contea di Brehorn alla ricerca di una donna la più pura e casta, nella quale infondere il proprio seme e dare vita alla creatura più mostruosa e ambigua che fosse mai esistita. Davanti ad un Demone Mutaforma la razza umana nulla avrebbe potuto e si sarebbe dovuta piegare come davanti al più potente dei re, ma in fondo il Demone cosi si stentiva il più potente re mai esistito, doveva solo trovare il modo di tramtuare il proprio volere in qualcosa di concreto e il concepimento di una creatura Muta forma attraverso una donna umana avrebbe reso questo procedimento completato. Il luogo non fu certo scelto a caso, nella città di Belsjord regnava il culto della dea Feriy la stessa dea reincarnatasi nel demone e questo non poteva far altro che rafforzare qull’idea di malvagità che il demone aveva nella propria testa. In una notte di luna piena il Demone senti una forte attrazione che lo portò ai confini di una fattoria, qualcosa di forte lo ha attirato in quel luogo. Cosi nello stesso modo,Rajko, una giovane e splendida donna vergine, la cui vita era semplice ed umile trascorsa fra i campi di quella fattoria, quella notte, scese dal proprio letto e si diresse senza volerlo verso il demone. Un’incontro dettato non di certo dal caso ma sicuramente voluto da chi non è dato a sapere, forse la divinità stessa ambigua volle mettere a confronto il bene con il male, la bellezza con l’orrido perché quanto è vero che il demone era davvero orribile la donna invece era di una bellezza celstiale.
All’apice della luna piena, mentre i lupi ululavano venne concepito nel chiarore del buio della notte, battezzato o maledetto nel bene e nel male,Barreth frutto sicuramente dell’odio e nello stesso tempo dall’amore per la vita.
Il demone spari, ritornando da dove era venuto, lasciando la splendida donna riversa sul terreno ai piedi di una grande quercia.
La donna partorì chiedendosi il perché e cosa potesse essere mai successo, non rivelò mai al ragazzo la sua vera natura anche perché lei stessa non ebbe mai modo di saperla.
I segni di questo ambiguo e terrificante concepimento furono visibili fin da subito, la sua infanzia trascorse fra il bene e il male, lasciato solo chiuso in se stesso nelle proprie scelte di vita.
Un infanzia difficile segnata da contrasti, da scelte da fare e vie da percorre.
La gente non sapeva, ma man mano che il giovane cresceva la gente cominciava ad intuire che forse da li a poco qualcosa sarebbe cambiato.
Una notte di luna piena, nel compimento del suo diciottesimo compleanno Barreth fu attratto da una forza fino ad allora sconosciuta proprio ai piedi di quella quercia mentre i lupi ululavano, una nebbia salì improvvisa e davanti al giovane uomo comparve la dea Feryi nelle sembianze di Ornjasek e solo allora ella si rivelò con tutto il suo maleficio al giovane rivelandosi come il padre, e in quella sera quando il demone sparì per sempre avvenne la prima mutazione e da quel giorno al giovane non rimase altro da fare che decidere da che parte stare.
Kayen