"In time" di Tomoko_chan (Valutata fuori concorso)
''In time'' di Tomoko_chan
(Fuori Concorso)
Stile e Grammatica: 10/15
A livello grammaticale non sono presenti molti errori. Alcuni di questi sono di distrazione e/o battitura, quindi non gravi. Più che altro i termini in lingua straniera
sembrano essere il tuo tallone d'Achille.
La consecutio temporum non è stata rispettata in diverse occasioni e alcune frasi non mi hanno convinta moltissimo a livello sintattico.
'In tasca aveva un pacchetto diMalboro' [Marlboro]
'Che le aveva [di averle] per ogni evenienza'
'Soltanto la Luna illuminava flebilmente la stanza, ma non gli sembrava[sembrò]il caso di far luce con il led del proprio cellulare.'
'Se lì c’era[ci fosse stato] qualcuno, probabilmente si sarebbe spaventato.'
'Si avvicinò piano, senza fare rumore, attento a non spaventarlo, proprio come se si trattasse di avvicinareun cane indifeso.' [''come se si fosse trattato di avvicinare un
cane indifeso''. Questa frase non mi è piaciuta tantissimo, devo essere onesta. La similitudine ci sta, ma andava elaborata in maniera diversa, tipo: ''Si avvicinò piano,
senza fare rumore, attento a non spaventarlo, proprio come avrebbe fatto con un cane indifeso''. Anche perché formulando in questo modo il periodo sei stata costretta
necessariamente a ripeterti( 'Avvicinò' – 'Avvicinare')]
'Gli dava l’idea di una ragazza ferita e fragile, ma nel suo sguardo grigio e opaco c’era un odio determinato e consapevole, come sefosse [stata] abituataa tutto quello
che, apparentemente, le era appena accaduto.'
'«Voglio aiutarti.» le disse allora[,]semplicemente'
'Lei si fece ancora più indietro, nell’esiguo spazio a lei concessole, tendando[tentando] di coprirsi maggiormente.'
'Non era nella sua indole aiutare le persone, ma non avrebbe mai potuto lasciarla lì da sola[.]'
'Sembrava più il tipo di persona con sempre[che aveva sempre] una buona parola per tutti.'
'Sasuke era seduto all’isola[sullo sgabello/sulla sedia dell'isola]della cucina, una tazza nera stretta fra le mani.'
'Le girava la testa e si sentiva terribilmente debole – ma sapeva che non ci sarebbe riuscita[:] Gli incubi l’avrebbero svegliata dopo poco.' [È più opportuno inserire i
due punti in quanto la proposizione va a chiarire il significato di quella precedente]
'Sasuke quasi stonava in confrontocon[a] loro, così colorati.'
'La mora lo vedeva quasi fremere d’impazienza, ritto com’era appresso a lei.' [Questo non è proprio un errore perché a livello grammaticale è corretto, ma stona con il
registro lessicale che hai scelto per la tua storia. È colloquiale, dialettale.]'
'Il mio è un cognome importante e lui mi tappava [tarpava]le ali, continuamente.'
'croissant[croissant], dolcini, cup cake[cupcake], tutti impilati ordinatamente in [su] un vassoio da portata di quelli che si vedono nei bar eleganti e sofisticati.'
'Luì [Lui] annuì'
'gonfiò le guance e lo sguardò[guardò] male «Invece ti stai divertendo!'
'Il moro evitò di pensare che, comunque, l’amico aveva[avesse]le chiavi di casa e [che]poteva[potesse] entrare quando voleva.'
'E chi è rimasto in pasticciera, Chouji?' [Choji, o più corretto Chōji]
'Lo sai che quello è capace di mangiarsi tutto, usurankotachi!'[Usuratonkachi]
'«E’[È] chiaro che sono solo un fastidio, per te.»'
'Non capiva perché fosse scoppiata, ma sentiva di star inutilmente scombussolando la vita di Sasuke e questo, all’improvviso, le aveva fatto male. [:]Non voleva essere un peso per nessuno.'
'emozioni in quei giorni – stava sentendo così tanto – che si sentiva come se stesse facendo un viaggio all’interno di se stessa' [ripetizione]
'Hinata era bella, dolce e gentile, e non si meritava niente di quanto le era accaduto.'
'Quasi riusciva a vedere dietro quegli occhi vitrei le rotelle rotare, mettersi in moto, attivare il meccanismo' [È una ripetizione un po' cacofonica. Sarebbe stato più
opportuno impostare la frase nel seguente modo: ''Quasi riusciva a vedere dietro quegli occhi vitreile rotelle mettersi in moto, attivare il meccanismo''. ]
'Lei non lo sapeva ma quel gesto per lui aveva anche più valore di un bacio –[:] era un’azione che compiva suo fratello nei suoi confronti, e lui non vedeva suo fratello
da quando suo padre l’aveva cacciato di casa.'
'Sasuke la aveva[l'aveva] aiutata e insieme avevano scelto dei corsi brevi di cucina'
'Intanto si guardava intorno e, di tanto [di tanto in tanto?], l’occhio le cadeva sulla foto poggiata sul comodino.'
'Lei volto[voltò] leggermente il viso, facendo scivolare i capelli intrecciati morbidamente sulla giacca di velluto che lei aveva guardato ammirata[con ammirazione]
qualche giorno prima in una vetrina in centro.'
«Non voglio, Sasuke.» lei gli strinse anche quella mano «Non voglio più essere sola. Non se significherebbe[significasse] lasciarti.»
'Lei si voltò leggermente verso la foto. «E’[È] per lei, Sasuke? E’[È] per Sakura?»
'le asciugò le lacrime[,]prendendole delicatamente fra le dita'
'Liberò i suoi capelli da quella stretta quasi dolorosa, passando le dita fra quei capelli che tanto amava.' [ripetizione. ' Liberò quei capelli che tanto amava da quella
stretta quasi dolorosa, passando poi le dita tra essi' potrebbe essere un'alternativa.]
'Era tanto che non toccava a quel modo[in quel modo] una donna'
'«Anche io ho delle cicatrici. Ed[E] amo le tue. Tutte.»'
'La baciò ancora nel suo luogo più sensibile, leccandola e mordicchiandola[,] ascoltando i suoi sospiri per meglio orientarsi.'
'Una volta, al telefono, Hinata gli aveva chiesto se quella dei pericolosi nemici del mercenario non fosse[fosse stata] solo una scusa per non mettersi in gioco, per non
rischiare di essere ferito ancora.'
'D’altronde, vederla con Naruto era un po’ [come]esserci [essere]proprio nel mezzo.'
'Sasuke aveva risposto solo che l’avrebbe deciso il caso, perché lui avrebbe ricominciato a viaggiare e non sapeva se era in grado [sarebbe stato in grado] di
mantenere i contatti.'
È evidente l'impegno che hai messo in questa storia e il tuo desiderio di non essere banale, ma non sei riuscita fino alla fine a mantenere lo stesso registro. Lo stile è
fluido, chiaro. Le descrizioni sono accurate e rendono bene l'idea dei luoghi in cui si svolgono le vicende.
Tuttavia non sempre hai saputo mantenere lo stesso ritmo narrativo che sul finale, in particolare, sembra frettoloso.
Inoltre vorrei aprire una parentesi sul termine 'Atarassia' . In un primo momento non ci ho badato molto perché compiaciuta del fatto che tu avessi scelto un termine
appartenente al mio adorato universo filosofico. Tuttavia, rileggendo la storia ( l'ho riletta cinque volte in tutto) ed elaborando la faccenda a mente fredda, mi sono resa
conto che non fosse corretto.
'[...]Sembrava così facile. Scomparire, come le impronte su un vetro appannato. Le sarebbe tanto piaciuto. Ci aveva pensato tante volte, in quegli anni. Delle volte, le
persone provano un tale bisogno di essere da annullarsi completamente. Era profondamente convinta che il più delle volte il suicidio non fosse provocato dal
dolore e dalla tristezza, ma dall’atarassia, quell’atarassia in cui sai perfettamente di non poter aspirare alla felicità. Lei, in definitiva, stava bene nella sua
solitudine. Camminava per le strade da sola, faceva il lavoro che faceva, ma non provava dolore. Non più. Stava bene. Ma non provava niente. Il vero problema era
quello. Non provare niente la faceva sentire niente e le faceva capire che non avrebbe mai potuto sentire la felicità. E allora, si chiedeva se non fosse meglio
scomparire. Sarebbe stato così semplice… sarebbe bastato prendere la rincorsa e buttarsi giù, infrangendo il vetro. Un volo di sei piani… all’incirca, quindici metri.
Sarebbe morta sul colpo. Non avrebbe sentito niente. Come sempre.[…]'
Ho evidenziato questi passaggi per cercare di essere il più esaustiva possibile.
Secondo la dottrina Epicurea l'Atarassia è l'assenza di desiderio e timore; per gli Stoici è il distacco dalle passioni. In linea generale il termine denota il raggiungimento
di uno stato d'imperturbabilità, di serenità, che porta l'individuo a non far nulla per modificare la sua condizione. Questo individuo non giungerà mai, quindi, a
prendere in considerazione il suicidio('Era profondamente convinta che il più delle volte il suicidio non fosse provocato dal dolore e dalla tristezza, ma
dall’atarassia') perché, per l'appunto, andrebbe a modificare tale condizione. L'Atarassia non è una forma di rassegnazione, ma una presa di posizione, una praxis, che
conduce a una forma di felicità che risiede nell'imperturbabilità(o altrimenti detta Tranquillitate. Seneca, nda), ed è molto diversa dall'Anedonia
che è un appiattimento dello stato emotivo(' Lei, in definitiva, stava bene nella sua solitudine. Camminava per le strade da sola, faceva il lavoro che faceva, ma non
provava dolore.[…] 'Ma non provava niente') l'incapacità di trarre piacere da qualsiasi cosa ('Non provare niente la faceva sentire niente e le faceva capire che non
avrebbe mai potuto sentire la felicità.') e che in ultimo può portare a desiderare il suicidio.
Hinata non ha raggiunto la Tranquillitate, al contrario, è affetta da una profonda depressione.
Lo so, sono pallosa, ma ho pensato che fosse il caso di fartelo notare.
Titolo: 5/5
Il titolo mi ha colpito subito nella sua semplicità e mi ha preannunciato quella che poi sarebbe stata la struttura della one. La suddivisione della storia non mi ha,
quindi, sorpresa. Un titolo dovrebbe avere proprio questa capacità, dovrebbe essere un chiaro compendio di quello che è contenuto nella storia in modo tale da
stimolare da subito l'immaginazione del lettore e trasportarlo all'interno della storia. Hai centrato nel segno.
IC Personaggi: 6/10
Valutare l'IC di Hinata è stata un'impresa titanica. L'OOC è sicuramente giustificato dal passato della ragazza che, comunque, già da metà storia risulta essere più
simile all'originale... per poi ripiombare in un eclatante OOC nel finale.
Ho avuto parecchi dubbi a riguardo perché se questa storia fosse stata un'originale non avrei condannato la protagonista, dato il suo passato, per aver ripiegato sulla
sicurezza di una relazione stabile con un uomo più affidabile, meno controverso, a discapito dell'amore vero.
Conoscendo Hinata non penso che l'avrebbe fatto, piuttosto sarebbe rimasta da sola. Nel Manga l'abbiamo vista combattere per amore, mettendo a rischio la sua stessa
vita; in 'The Last' pur di proteggere la persona amata decide di rinunciarvi, mostrando di possedere non solo un grande spirito di sacrificio, ma anche una grande forza
interiore; malgrado gli anni in cui è passata inosservata agli occhi di Naruto non ha mai smesso di amarlo, dimostrando di essere una persona perseverante. A mio dire,
Hinata non avrebbe mai scelto di stare con Naruto, in quanto amico di Sasuke e in quanto palese ripiego.
Capovolgiamo un attimo le cose, ipotizziamo che Naruto nel Manga avesse scelto Sakura e che Sakura avesse deciso improvvisamente che lui fosse la persona giusta
(mi vengono le crisi epilettiche solo a pensarci, ma va beh!), Hinata si sarebbe mai messa con Sasuke? Avrebbe mai ripiegato sul migliore amico della persona che ha
sempre amato?
Io credo di no.
Naruto in questa storia è chiaramente un ripiego e Hinata non ci fa una gran bella figura perché è chiaro che non c'è tra loro lo stesso sentimento che sussiste tra lei e
Sasuke. Questa mia considerazione è dovuta anche al fatto che la storia tra Naruto e Hinata non è stata trattata in modo approfondito tanto da non consentirmi di poter
valutare decentemente l'IC di Naruto. Nelle sue brevi apparizioni è il solito casinista, svampito e molesto Uzumaki, ma oltre questo non saprei cos'altro dire.
Sasuke è sicuramente il personaggio caratterizzato meglio. IC pieno.
Ha un passato turbolento che ha segnato la sua esistenza, la sua compagna ha perso la vita per colpa sua ed è dedito ad attività criminali. Più Sasuke di così, si muore. XD
A mio parere il problema maggiore quando si scrive di Sasuke risiede nei dialoghi, in cui si rischia, anche con un solo termine sbagliato, di cadere nell'OOC.
Sei stata molto brava a pesare attentamente le parole, rendendolo verosimile all'originale tranne che per quel « Anche io sono innamorato di te, Hinata» che l'Uchiha
non avrebbe mai proferito neanche sotto tortura. Ma è una Au quindi un minimo di tolleranza è concessa.
Trama: 5/10
La trama è interessante, coinvolgente. Due anime ferite si incontrano per puro caso e riescono ad alleviare, in qualche modo, l'una le sofferenze dell'altro. Hinata è una
donna che conosce solo il lato peggiore dell'umanità, mentre Sasuke è stato per un periodo il male stesso e questo lo ha portato a perdere tutto, a essere un'ombra, un
fantasma. A Sasuke non è concesso di instaurare alcun rapporto a causa del suo passato, è condannato a una vita di solitudine, mentre Hinata ha ancora una chance di
essere felice e alla fine sceglie Naruto, l'amico che conosce di fretta e furia nell'appartamento di Sasuke. Perdona la battuta, ma qui la storia ha perso di credibilità. Il
mio giudizio, in un'altra sede, sarebbe stato diverso, ma non sono riuscita a riconoscere all'interno della storia il benedettissimo ''triangolo'', ovvero il tema del Contest
quindi per me la storia risulta, più che incompiuta, incompleta.
Gradimento personale e Originalità: 7/10
Sarei un'ipocrita se dicessi che la storia non mi è piaciuta e ho deciso di valutarla 'fuori concorso' con immenso rammarico. Tuttavia, anche in questo caso, la storia è
focalizzata su una coppia e non su tutti e tre i vertici del triangolo. Il personaggio di Naruto è marginale: non è un terzo incomodo, non è un pretendente, non è stato
tradito… è solo un ripiego. La vera storia è quella di Sasuke e Hinata ed è una bella storia, indubbiamente originale. La penalizzazione è la diretta conseguenza della
scarsa attinenza della storia al tema del Contest. Il fatto di averla scritta per un altro Contest forse ti ha creato un po' di confusione.
Il personaggio di Hinata, come ho spiegato nella valutazione dell'IC, non mi ha molto convinto sul finale, mentre il tuo Sasuke mi è piaciuto moltissimo. Se avessi
approfondito appena un po' di più la relazione tra Naruto e Hinata, troppo sintetica rispetto alla narrazione inerente quella intercorsa con Sasuke, la storia avrebbe
raggiunto quell'equilibrio necessario per essere valutata 'in gara'. La doppia citazione dei Subsonica l'ho molto gradita, ma tra le tante splendide frasi di ''Quando'' io
avrei utilizzato questa: ''Quando vorrai arrenderti. non lo farai. Quando imparerai a non fuggire più. E a risplendere." Sarebbe stata, a mio parere, più adatta.
Riepilogo Valutazione:
Grammatica e Stile: 10/15
Titolo: 5/5
IC Personaggi: 6/10
Trama: 5/10
Gradimento Personale e Originalità: 7/10
Punti Bonus:
Canon: 1
Coppia Bonus: 0
Canzone: 1
Threesome: 0
Totale: 34/50