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Finalmente.....soli

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2015 13:58
27/10/2015 12:56
 
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Dodaiux e Almarth


RIASSUNTO
Almarth e Dodaiux dopo una giornata di lavoro nel cantiere della Torre si titrovano finalmente da soli nella stanza dell’ospitaliera al Sanitarium.

Tra i due cadrà definitivamente quel muro costruito ad arte nel corso del temo ed entrambi, ognuno a modo suo, confesseranno i propri sentimenti.

COMMENTO
Che dire? Quando due player si trovano cosi bene a giocare insieme, nascono sempre role bellissime, intense e impreviste come questa.
Grazie sempre


ROLE

DODAIUX (Stanza) ''siamo qui'' direbbe con voce titubante, dopo tutta la sicurezza mostrata durante i lavori in cantiere, ora che sono uno di fronte all'altra, l'emozione ricompore sul volto dell'ospitaliera, e le scuote l'anima. lentamente si avvicina alla porta che conduce alla terrazza, l'apre spalancandola, quindi si rivolge nuovamente ad Almarth. ''mi spiace, non volevo sparire, ti ho cercato, poi>
DODAIUX ha deciso il tempo... sarebbe facile per me parlare ora, e riempirti la testa di informazioni sul mio viaggio, ma non voglio farlo, voglio ascoltarti... sono io nel torto, questo mi è chiaro, e non ho intenzione di giustificarmi, domanda, parla, e non nascondermi la tua rabbia...''.

ALMARTH [stanza] Avresti seguito Dodaiux nella sua stanza, al ritorno dopo una dura giornata di lavoro alla torre, saresti stanco ma le energie, almeno quelle mentali, non ti mancherebbero, soprattutto ora che potresti rimanere da solo con lei...ella parlerebbe, si giustificherebbe circa la sua assenza, parlerebbe di torti….rimarresti in silenzio, impassibile nello sguardo cercando di carpire ogni >>
ALMARTH >>sentimento nescosto tra le pieghe delle sue parole ma, in fondo, non avresti nulla da rimproverarle, ora lei sarebbe qui e questa sarebbe solo l’unica cosa importante….”Dodaiux non voglio affatto gettare su di te alcuna colpa…..si, lo ammetto, mi è dispiaciuto non essere stato il primo ad essere informato del tuo ritorno ma….non mi importa niente, ora sei qui e questa l’unica cosa che conta”>>
ALMARTH >>ti avvicineresti ora a lei, sulla soglia della finestra mentre il sole inizierebbe a sparire dietro le case e nel cielo inizierebbe a brillare la prima stella della sera….allungheresti la mandritta a carezzarle la guancia sinistra quindi…..”Hai ancora intenzione di sposarmi? Sai che…..se cosi fosse ci dovrebbe sposare una persona a te assai cara?” non dirai ancora nulla circa la tua nuova>>
ALMARTH >> carica, darai ancora un poco di suspance alla cosa.

DODAIUX (stanza) “ho camminato Almarth, ho camminato tanto, mi sono lasciata il buio alle spalle, un buio così profondo da entrarmi nelle ossa. Sono state le mie gambe a camminare, la mia testa era qui, ti ho cercato fino all’ultimo istante prima di partire, e ho sperato di trovare te”. Direbbe sincera, senza smettere di guardarlo negli occhi. L’aria della sera entra nella stanza, un vento freddo e >>>
DODAIUX leggero li accarezza, e sul volto della mediterranea giunge il tocco dell’altro a scaldarle la guancia sinistra. “è questo pensiero che mi ha portato via, dovevo essere certa, ed è l’unico motivo che qui mi ha ricondotta… nel mondo la fuori ho visto te, ti ho visto nelle onde del mare, sentito nel vento, mi sono riposata nella terra immaginando di essere cullata da te, ho visto te nel mondo,>>>
DODAIUX e sono qui per sposarti, sapere che mi hai aspettato, che ancora mi vuoi…” solleverebbe la mandritta fino a toccare la mano dell’uomo, per far si che resti dov’è, per sentire ancora quel contatto. “chi dovrebbe essere?” domanderebbe tornando per un attimo presente a se stessa.

ALMARTH [STANZA] Ascolteresti le sue parole provenire dal più profondo dell’animo, affiorare dal cuore e in un modo nel quale mai prima d’ora essa si sarebbe rivolta a te, in un modo che scardinerebbe quasi tutti i tuoi timori che ti farebbe sentire diverso da come ti saresti sempre sentito…..questo vorrebbe dire togliere una maschera dal viso, eliminare qualcosa che ti sarebbe sempre stato stretto>>
ALMARTH >> e provare almeno per una volta ad essere te stesso con lei…..sentiresti la sua mano sulla tua, la prenderesti quindi la lazeresti portandola ala bocca e baciandone il dorso quindi cingeresti la vita dalla tua mediterranea e l’abbracceresti forte stringendola a te e facendole sentire il tuo calore, il tuo trasporto verso di lei “Dodaiux, non c’è stato momento in questi ultimi tempi in cui>>
ALMARTH >>non ti abbia pensata, non c’è stata notte in cui non ti abbia sognata…..sai? Penso che solo il pensiero di te, del tuo ritorno mi abbia permesso di andare avanti in un periodo abbastanza buoi sotto ogni punto di vista” ora ti scosteresti da lei prendendole entrambi le mani ed assumendo un’aria colpevole, abbasseresti il capo per qualche istante quindi lo rialzeresti fissandola negli occhi….>>
ALMARTH >>….”Doda, io ti ho tradita……ho tradito la tua fiducia ed una promessa che ci siamo fatti tanto tempo fa” ancora un momento di pausa mentre le mani tue stringerebbero ancor più forti quelle di lei…..”Doda, non ho potuto fare a meno di non mantenere quella promessa perché……mi sono innamorato di te e ti voglio sposare per questo, non per finzione o per convenienza ma perché…..semplicemente ti amo'
ALMARTH >>
ALMARTH >>a quel punto, anche per voler cambiare repentinamente discorso, visibilmente imbarazzato per quella confessione risponderesti rapido alla sua ultima domanda…..”Ci dovrà sposare Edave……il Governatore non può mica sposare se stesso non trovi?” diresti ancora sibillino verso di lei.

DODAIUX (stanza) lo ascolta, lascia che le sue parole arrivino fino in fondo all’anima, le beve come se avesse arsura, e gli occhi della mediterranea si illuminano nell’istante in cui l’altro la stringe a sé. “nessuna promessa è stata infranta da parte tua” la voce è calda, più del solito, sorride e scuote appena la testa, “è questo tuo sentimento che mi ha rapita, questo tuo nasconderti a me pur di >>>
DODAIUX di avermi vicino, in un modo che forse neanche tu realizzavi, le nostre anime si sono riconosciute prima che potessero fare le nostre menti… perdonami, se puoi, non riesco ancora a esprimere in due parole quello che sento, ma sono i miei occhi a parlare, e le mie mani” lo stringerebbe forte a sua volta, posando la propria testa sul petto dell’altro. “questo mio viaggio è stato più dentro di>>>
DODAIUX me che sulla terra; nel cielo delle notti mi sono persa, nella luce dell’alba ritrovata, ho dovuto difendermi da me stessa… mai da te…” poi non direbbe altro, godendo soltanto del movimento di quel respiro sulla propria testa. Attimi, per poi allontanarsi quel tanto che le basterebbe a sollevare la testa “governatore? E così me lo dici?” tutto l’entusiasmo e la gioia che prova per quella >>>
DODAIUX notizia trasparirebbe dalla propria voce, “Edave… non potrei vivere senza di lei… è la mia forza, mia sorella…”. Vorrebbe al tempo stesso chiedergli di Gildor, ma decide di farlo in un altro momento, forse lo stesso in cui gli parlerà di Cinazus.

ALMARTH [stanza] “Perdonarti?” diresti quasi immediatamente in risposta alla sua prima frase mentre ora con la mandritta accarezzeresti il suo capo poggiato sul tuo petto mentre con la mancina le cingeresti nuovamente la vita stringendola a te e forse ella potrebbe sentire il tumulto che proverrebbe da dentro il tuo corpo, da dentro la tua anima…..”Non hai nulla di cui farti perdonare, il fatto che >>
ALMARTH >> tu ora sia qui, con me, stretta a me….beh tutto ciò anima mia, parla da solo….le parole a volte non riescono sempre ad esprimere tutto ciò che si ha dentro ma uno sguardo, un gesto, un semplice cenno del capo o un batter di ciglia….un respiro o magari” e nel momento in cui ella si staccherebbe dal tuo petto le prenderesti entrambe le guance tra le mani avvicinando le tue labbra alle sue>>
ALMARTH >>dapprima sfiorandole per poi spingerle delicatamente congiungendole con quelle rosse e carnose della tua promessa, pochi istanti, un’eternità racchiusa in un’attimo, un addivenire di sentimenti di emozioni di sensazioni indescrivibili si rincorrerebbero nel tuo animo facendo vibrare il tuo corpo…….”un bacio” ultimeresti cosi la tua frase iniziata pochi istanti prima distaccando da lei solo>>
ALMARTH >> il tuo capo ma gli occhi no, gli occhi sarebbero rimasti dentro i suoi persi ormai definitivamente……solo le sue parole, le sue ultime parole ti farebbero tornare per un momento con i piedi per terra…..”Si, sono diventato Governatore ma……solo perché Gildor è partito, appena tornerà gli renderò il trono, a meno che nel frattempo non mi piaccia troppo stare seduto li sopra ha ha ha”.

DODAIUX (almarth) stretti, come non lo sono mai stati, come mai lo è stata con alcuno, una serie di emozioni, di sensazioni la invade, sorride, assurdamente sorride mentre le labbra dell’altro si posano sulle proprie, gli occhi si illuminano e le orecchie si colorano di rosso, è questo che la fa sorridere, di fatto, non le era mai capitato prima d’ora. “sei il solito Almarth ora, quello che mi fa >>>>
DODAIUX ridere, che mi rende spensierata…” direbbe dopo le ultime parole, tornando alla realtà. “vieni fuori!” e tenterebbe di prendergli entrambe le mani e portarlo in terrazza, camminando all’indietro, per non smettere di guardarlo. “voglio osservare la notte con te, l’ho desiderato molte volte in questo tempo, ci sono le stelle è la luna è ancora piena... lasciamo che il vento scolpisca i nostri>>>
DODAIUX volti, lo stesso vento ora... lo stesso cielo...''.

ALMARTH [terrazza] Ecco, ora le cose sarebbero tornate a posto, l’ansia sparita, la malinconia persa per strada, i pensieri, le preoccupazioni svaniti nel nulla avresti quasi paura perché a pensarci, ti sentiresti bene….come forse mai ti sarebbe capitato fin’ora, sarebbe una sensazione strana da descrivere, vorresti che non finisse mai, che quella notte appena cominciata fosse in realtà l’alba di una>>
ALMARTH >>nuova vita…..amica, sorella, sposa o amante….quella donna sarebbe probabilmente l’unica persona incontrata nella tua pur lunga vita, che ti farebbe stare bene, bene con te stesso, bene con gli altri, che in un qualche arcano motivo ti metterebbe a tuo agio o forse semplicemente ti darebbe sicurezza, la seguiresti quindi giunti al parapetto della terrazza ti posizioneresti dietro di lei>>
ALMARTH >>abbracciandola in modo che le tue mani si richiudano sul suo ventre mentre con il mento ti poggeresti sulla sua spalla destra “Si, sono sempre il solito…..ricordi quando giocavamo nel vecchio sanitarium? Quando facevo lo scemo con te?” diresti sorridendo nel ricordare quei momenti ma senza accennar nulla circa Isatis, una ferita probabilmente ancora aperta nel suo petto>>
ALMARTH >> “Dormiamo qui questa notte, abbracciati sotto queste stelle, con la luna a farci compagnia……saremo solo noi due, lontani dai problemi, lontani dal mondo e da tutti…..oggi non mi importa di nulla se non di te” torneresti lesto in camere per prendere dal letto due cuscini ed una coperta per poi adagiarli in terra quindi ti siederesti accanto ai cuscini ed allungheresti verso di lei la tua mano>
ALMARTH >> destra….”Vieni….” diresti semplicemente.

DODAIUX (almarth) arrivano in terrazza, un grande cielo senza nuvole sembra attenderli, la luna appare ancor più luminosa agli occhi dell’ospitaliera, e le stelle sembrano trapuntare la notte come ricami su lenzuola di seta. Si sente protetta, e al tempo stesso forte da poterlo proteggere. il mondo è un posto diverso da quando lo ha incontrato, un posto diverso da quando lo ha visto in altri angoli di>>
DODAIUX di mondo, ascoltato nel silenzio del bosco, respirato nella brezza del mare. “sei lo scemo più adorabile che conosco”. Parole che raggiungeranno il governatore mentre si troverebbe nella stanza intento a recuperare quello che sarà il loro giaciglio per la notte che si appresta a far loro compagnia. Incrocerebbe l’altrui passo, perché lo sa, sa che sta dimenticando di prendere i calici e il>>>
DODAIUX vino, sa che non porterà con lui le focacce salate, sa che vorranno condividere anche questo, immaginando forse di essere su una distesa d’erba mossa dal vento. Ha captato quel pensiero, lo ha scorto nel respiro del suo uomo che mutava (empatia 3), nel tremolio impercettibile quasi delle mani, ma lo conosce, e Isatis manca a tutti e due, in fondo è grazie a lui se ora sono lì, e la ferita è >>>>
DODAIUX troppo profonda per entrambi per poterne parlare. Così tornerebbe indietro, chinandosi per poter posare ogni cosa in modo che sia a portata di mano. “arrivo” solo questa parola a sigillo della notte, una notte che non sarà di nessun altro se non loro.

DODAIUX - [GDR END]




27/10/2015 13:58
 
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Ho perso le parole del mio commento, questi due hanno preso le nostre dita pilotandole sui tasti... io e te non siamo qui dentro, Dodaiux ed Almarth erano veramente soli, e noi testimoni muti del loro ritrovarsi.

Grazie






Dodaiux Malaspina
Rettore degli Ospitalieri di Avalon e Barrington
Primo Console dei Mediterranei



§ Un dito in gola e uno nel retto fanno un buon diagnostico. §
William Osler, Aequanimitas, 1904




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