I'M LEAVIN'

Ogni tanto negli anni 70 Elvis Presley entrava
negli studi di registrazione ed incideva canzoni
che ci rivelavano lo stato della sua Anima,auto-
ritratti con "pennellate" cariche di tormenti.
"I'm Leavin'" è una di queste.Elvis Presley,una
leggenda vivente,ci mostra la sofferenza dietro
l'immagine e,lo fa usando la musica,facendoci
conoscere una realtà che era ai più sconosciuta.
Adesso che forse conosciamo quasi tutto anche della
sua vita privata,la sua interpretazione dà voce
a quello che è quasi il suo diario privato.Le
parole sono semplici ma terribilmente desolate e
piene di tragedia.Elvis affronta con consapevolezza
il vuoto della sua vita "...A vivere giorno per giorno,
inseguendo un sogno..." Prima di registrarla in una
favolosa sessione a Nashville dice "Accidenti,è dura
ma vale la pena di lavorarci su".Il suo Matrimonio
stava già naufragando,la sua vita privata si sarebbe
riempita di tantissime donne,senza riuscire a
conoscerle veramente(tranne Linda forse) e alla fine pur
essendo l'uomo più famoso del mondo.sarebbe stato
lasciato solo a Graceland.Probabilmente è questo
che dà a "I'm Leavin'" quella sua "terribile bellezza".
Quattro minuti circa di desolata magia,dove Elvis
"dipinge" quello che sarebbe diventato il suo futuro...
L'Elvis Presley Boulevard divenne la sua strada solitaria.
...THE KING

Bellissima canzone, così come il tuo inserimento ed il video.

Una perla.

L'Elvis con il cuore in mano..come tantissime sue interpretazioni..la sua sincerità traspare netta.

Per me, questo è il vero segreto di un grande artista come Elvis che ti procura sempre le stesse vere emozioni quando lo ascolti..anche fosse la milionesima volta...nello stesso brano.

Porto ad esempio "unchained melody"..ve lo giuro, mi commuove sempre
come fosse la prima volta..eppure lo ascolto da 38 anni.

Elvis è vero e questo si sente subito perchè entra attraverso la pelle e arriva diritto al cuore.

Grazie Elvis.

...Fantastico resoconto Ivan, regali sempre belle emozioni quando ci parli del King.
Poi questo brano, è uno dei miei preferiti di quelle sedute di Maggio (1971).
Concordo, su quanto dice Bruno.
Elvis è vero, trasuda emozioni all'infinito, è talmente intimo che non se ne può... non nè abbiamo mai "abbastanza" di ascoltarlo... ci stupisce sempre più, anche a distanza di tantissimi anni che lo si ascolta.

Grande Elvis!