Riassunto: sono nel folto i rangers, dove ci si aspetta che siano, Tempesta e Crepuscolo, camminano per la foresta pattugliando, e con loro Ikvaar, il guerriero vichigno aspirante. improvvisamente ciascuno è attirato da una voce femminile ma proveniente da parti diverse , che costringe ognuno a perder una strada diversa e a separarsi. Ikvaar, segue un sentiero alla sua destra, serafin alla sua sinistra, lisrya dietro di se. Il guerriero prosegue da solo, pur restio a separarsi dalla sua futura consorella, lo deve fare, arriva sempre il momento in cui il cucciolo deve dimostrare al branco quel che vale. E per lui pare sia venuto.
Ikvaar raggiunge un sentiero stretto e trova un albero di traverso che blocca il passaggio, ha due scelte, o passa sotto o passa sopra. Opta per la prima ma inesperienza e sfortuna fanno si che lui cada in terra. Ma prima ancora di toccare terreno accade qualcosa, le radici dell'albero che stava scavalcando si allungano e lui viene preso in una gabbia di legno, dove si trova a contatto con se e con la pianta. Poi pare diventare lui stesso pianta, con rami, foglie, frutti.. una voce maschile lo chiama e gli pone una domanda a cui il guerriero non sa o non può rispondere, risponde invece dichiarandosi in toto fedele alla madre e offre se stesso.. L'entità pare accettare e si trova nei panni di un albero attaccato da un serpente prima che una grande aquila lo liberi dal pericolo. Poi l'entità si rivela, e gli verrà donato un seme di frassino perchè lo custodisca e lo faccia crescere..
Serafin prosegue da sola, al contrario dell'uomo non ha problemi a oltrepassare il suo di passaggio, per arrivare ad una radura dove due alberi intrecciati pulsano una luce pura e limpida. Una voce femminile, forse quella che ha udito poco prima, la chiama, sente dolore crepuscolo, ovunque e quel dolore pare contagiarla, non potendo rimanerne indifferente.La voce la chiama, la invita a avvicinarsi e a cercare contatto, ma quando lo fa, si vedrà catapultata nei panni di qualcosa di diverso ( cosa non lo sa) , sa solo che corre nella foresta che ha paura e che qualcuno che la insegue vuole ucciderla. Qualcuno che riuscirà a colpirla con una freccia, prima di far svanire la visione la pianta donerà un'altra immagine alla rangers, un cervo, bianco enorme, morto a terra min una radura. Verità o illusione? Di sicuro non lo sa, sa solo che alla fine una voce maschile chiama la donna a giudizio e i rangers sul banco per le loro mancanze passate. Mostra a serafin i volti di coloro che l'hanno preceduta, e alla fine rinnova il patto con lei e le dona il medaglione del drago..
Esperienza simile avrà anche Lisirya, condotta nel folto verrà anch'essa imprigionata dentro un bozzolo di legno tra due alberi ,ma come Ikvaar e serafin non sente alcun dolore, ne paura, si sente anzi al sicuro e protetta, la pianta comunica con lei, e alla fine le dona un seme di quercia bianca perchèp lo custodisca..
Tutti e tre alla fine verranno presi dalla sonnolenza e si risveglieranno, ciascuno col proprio dono e la propria missione. Custodire la foresta.
Commento. era nata tutto come una cosa semplice per dare il medaglione on a serafin ma non lo è stato, spero di non aver annoiato i player e mi scuso fin da ora coi colleghi del consiglio superiore master se vedranno qualche cosa che non è forse troppo ligio alle regole, spero comunque di non aver sconfinato troppo..
Grazie ai player per il sostegho;)e per i master se dovesse esser troppo mi scuso..
mi è spiaciuto che lisirya non abbia seguito il tutto causa di forza maggiore
manca il suo ultimo post quando me lo passa lo metto.
da approvare:
- passaggio del medaglione del drago a serafin.
- ikvaar ha un seme di frassino. pianta comune nessun potere arcano.( ogni aggiunta o suggerimento è ben accetto..
)
- lisirya ha un seme di quercia bianca comune. idem come sopra.
- tutti e tre ricorderanno quanto accaduto.
GDR STAR
[ATTENDERE RESPONSO]
La notte è silenziosa. Sopra le fronde degli alberi un velo di stelle illumina il cielo, rischiarando le ombre. La luna è avara quella notte, cede solo in parte al richiamo delle terre, che chiedono ora e ancora, di illuminare la via. La strada è scritta nelle stelle, come granelli d'argento sparsi su un sentiero troppo impreciso per essere segnato da piede umano. Non c'è niente di umano>>
in quel sentiero, non c'è nulla di umano in quella notte.. nella notte.La foresta di luce tace, in quella notte. Il vento, sfiora le foglie degli alberi facendole sussultare, le carezza quasi, portando la voce luoghi lontani, dove l'autunno comincia a piangere lacrime color del sole. E' immobile, la notte della foresta, tra i tronchi i crepuscolo allunga le ombre rendendo i percorsi >>>>
imprecisi, nascondendo quasi per gioco, le vie sicure. Ha altri occhi, la notte, occhi che osservano, occhi che sanno, occhi che conoscono quel mondo arcano che toglie ogni certezza, e libera la sola cosa che non è possibile controllare con i sensi. L'uomo ripone negli occhi ogni sua fiducia, quel che vede crede e quel che non vede, non c'è.. ma sarà davvero così?Loro lo sanno. loro sanno >>>>
Lo sanno bene. I rangers. Cosa sia la notte della foresta. Ci sono nati, ci si muovono, ammantandosi di quelle stesse ombre come fossero stoffa grezza e sottile. Conoscono ogni cosa che i tronchi raccontano, la natura e le sue leggi. I cicli delle stagioni, le energie che muovono la terra che rendono i tronchi spogli d'inverno e carichi di frutti d'estate. Ne sorvegliano il mondo come >>>>
sentinelle di un qualcosa di assolutamente diverso dalle regole della ragione e del concetto. Chi lo sa cosa guida il predatore? Chi lo sa di cosa parla il vento? Ascoltare, la notte. Quella notte.. la stessa notte di sempre. O no? Nel folto..gli occhi di quei custodi ora osservano il mondo sotto le fronde.. GDR PLAY TURNI SERAFIN- IKVAAR- ENTRATA LIBERA MA TENETE CONTO DELLE TEMPISTICHE ]
SERAFIN [Folto / Volto coperto] E' una notte quieta. Si direbbe la notte più silenziosa e quieta che l'Ombra abbia mai visto da che ha memoria. E' una notte così calma che la foresta di luce potrebbe perfino concedere la vaga e distorta impressione d'essersi spenta, messa a tacere da un silenzio così religioso che non si correrebbe il rischio di sbagliare nel paragonare questi boschi, questo >>
SERAFIN folto, queste fronde, ad un luogo sacro, ad un... ad un Tempio. Il tempio della Madre terra, alla quale i ranger sono devoti tanto quanto una sacerdotessa lo è nei confronti della Trina. E' un tipo di fede diversa, quella che i protettori dell'Equilibrio provano nei riguardi di questi boschi. Ma sempre di fede si tratta. Di fede e di vita. Non si lascia contagiare, lei, dal giogo >>
SERAFIN illusionistico che la foresta sembra voler imbastire, capricciosa, fingendo che la vita, tutto d'un tratto, sia stata risucchiata via, ridotta a poco più di una manciata di stelle sparute, gettate confusamente lungo la pellicola della notte. Oltre il velo del silenzio si cela ben altro. Occhi. Da sommare ad altri occhi. Cuori, da centuplicare in una moltitudine di battiti che ripercuotono>>
SERAFIN il tamburo della terra in un tempo ancestrale e infinito. Le basta sfiorare il profilo ruvido e imponente di un albero per percepire il modo in cui la vita sembra insinuarsi là sotto, come se lì, nel centro stesso di quel fusto e sotto il suolo che i ranger calcano, si celasse un labirinto di vene ed arterie così vasto da attraversare ogni angolo di questa foresta. Cerca, con quella stessa>>
SERAFIN mano, di individuare il primo accenno di muschio che le capiterà sotto tiro, nel tentativo di determinare il nord e, di conseguenza, in quale punto esatto della foresta si stanno spingendo. Per averne l'assoluta certezza, solleva anche la testa, muovendosi come una lince fra gli alberi alla ricerca del punto ideale che le possa permettere di avere una visione più estesa del cielo senza che i >>
SERAFIN rami le blocchino la visuale. Gli occhi chiari percorrono in lungo e in largo il cielo alla ricerca della stella polare, dal momento che la luna si dimostra tanto avara da giocare a nascondino, rendendo più difficile l'impresa di orientarsi, qui dentro. O almeno, così dovrebbe essere per chi, a differenza sua, non ha fatto della notte il proprio regno. [Orientamento + 4] ''Riesci a tenere il>>
SERAFIN ritmo o devo fermarmi ad attenderti?'' domanda con una punta di sarcasmo nel tono, sorridendo di sbieco sotto l'ombra della sciarpa che le nasconde buona parte del volto ad eccezione degli occhi. Oltre che di una lingua lunga, Crepuscolo è armata anche di un arco corto, di una faretra carica di frecce, di due pugnali ad estrazione e di un altro paio di pugnali nascosti negli stivaletti. >>
SERAFIN Chi lo sa cosa guida il predatore? Caccia. Odore di sangue fresco. Chi lo sa di cosa parla il vento? Di vita. Ascoltare la notte? Non le sembra di aver mai fatto altro dal giorno in cui è venuta al mondo.
IKVAAR || Folto|| Che la notte abbia mille occhi, la Foresta mille voci, il vento mille sussurri è un qualcosa che non diventa familiare con il tempo, è come se fosse sempre una continua sorpresa e allo stesso tempo le voci di una famiglia numerosa e confusionaria. È una botte calma, se non ci fossero fronde così piene, si potrebbero scorgere milioni di stelle. E non solo qualcuna tra i rami. >>
IKVAAR Lo sai che ci sono. Che ve ne sono parecchie. Alcune le conosci anche bene, ma non è al cielo che porteresti lo sguardo, piuttosto lo volgeresti proprio verso di Lei. C'è sempre più di un modo di guardarla, e tutti la guardano. Anche tu hai il volto coperto, una sciarpa che ti ha dato, poco prima di uscire. Non ci sono nemmeno state spiegazioni, semplicemente è il cerchio che ci completa. >>
IKVAAR Cammini, cerchi di imitarne al meglio quella camminata silente, non riusciresti bene come Lei, ma provi ad imitarla, poggiando prima la punta del piede destro e solo dopo farla seguire dalla pianta e dal tallone. Probabilmente cercherai di stare il più attento possibile a non fare troppo rumore, magari guardando più volte a terra. Ma sarà un qualcosa che istintivamente dovresti cominciare >>
IKVAAR a fare in maniera automatica, dopo un po. Quando smetti di osservare più spesso il terreno, forse potresti notare come cerca il fusto, no, non sembrerebbe solo un tocco casuale è un modo per orientarsi, trovare il nord, la parte ' fredda', il muschio. Quando ti renderesti conto che l'ha trovato, senza farci caso, alzeresti gli occhi, la stella polare, quella, non è difficile da riconoscere. >>
IKVAAR La si trova fin fa bambini, ma vederla con il contorno scuro delle foglie è una cornice che non è permessa a tutti. La sua voce, ovattata dalla sciarpa, arriva e tu potresti distinguerne tranquillamente la punta ironicamente sarcastica. [ No, ti prego vai piano, non ci riesco]. Stesso tono ironico, sorriso sghembo. L'ascia, immancabile compagnia, riposa al fianco sinistro, un pugnale, >>
IKVAAR celato, alla cintola all'altezza del fianco destro. - Ti sento Lince. Vi sento. - Respiri.
[ATTENDERE RESPONSO]
Ascoltare la notte, vigilare sulle sue leggi. Sorvegliare i suoi sentieri. La foresta parla, vero? A voi che ci camminate, che la vivete, che la sentite. I loro passi si muovono lesti e sicuri sul sentiero del sottobosco. C'è odore di muschio, e di fresco. Avalon è lontana dalle normali rotte del tempo, li, il lento cadere del sole, non si vede, la notte è sempre estiva, e le piante sempre>>>
verdi. Un oasi di paradiso che pur nei percorsi poco visibili rivela lo stesso ai suoi custodi, ogni cosa. Ascoltare la notte. Che sia questa la differenza tra i comuni viaggiatori e loro? Ascoltare? Il vento, è il loro miglior alleato , sempre. Nasconde la loro presenza, per portare invece presenze estranee altrui,rivela tracce di animali, parla di tempeste in arrivo. >>>>
La consose bene Crepuscolo, quella notte, e quella foresta è la sua casa, la sua vita da molto tempo.. Prima di lei tanti ne hanno percorso quegli stessi sentieri, e tanti sono spariti, inghiottiti dalla stessa foresta, o forse.. dal tempo. Eppure i suoi occhi non hanno alcuna difficoltà a muoversi e a interpretare i segni della foresta. Il nord, le basi dell'arte, identificarlo>>>>
per lei è molto facile, così come vedere, la oltre uno spicchio di foglie, la stella polare. signora del nord, e delle genti dei ghiacci. Protettrice e guida dei navigatori. Serafin si muove agile e silenziosa ma, lo stesso non si può dire del suo compagno, fortunatamente facendo da apripista, la rangers esperta guida l'aspirante su sentieri , forse non del tutto battuti, ma almeno >>>>
sufficientemente agili perchè un piede non esperto possa calcarli senza rischiare di finire in qualche buca. Ma , la prudenza non è mai troppa e ogni tanto radici sconnesse, sassi divelti e avvallamenti rischierebbero di farlo cadere se non guardasse dove va. Ma quella note, non è la Prima Stella a fare da guida ai custodi del bosco, c'è altro, dietro che attorno a loro >>>>>
rende ogni cosa, diversa dalle altre. la notte. I boschi di notte sono un mondo quasi magico,la notte li nasconde, li protegge, li custodisce, e ne amplifica suoni e movimenti, per portare loro eventuali presenze. A che punto è la notte sentinella? Fu chiesto.. ma in realtà sarebbe da chiedersi, cosa ti dice la notte sentinella? Cosa ti dice la notte Crepuscolo? >>>>
THORON Il vento parla,e la notte svela loro adesso, portato dalla brezza una voce di donna ...Le raggiunge inaspettate, le circonda portata ora da una parte ora da un'altra, ma mentre Ikvaar la sentirà alla propria sinistra, serafin ne udirà la voce alla sua destra. Cosa faranno ora i rangers? GDR PLAY TURNI IKVAAR SERAFIN MAX 5 INVII ]
Il vento parla,e la notte svela loro adesso, portato dalla brezza una voce di donna ...Le raggiunge inaspettate, le circonda portata ora da una parte ora da un'altra, ma mentre Ikvaar la sentirà alla propria sinistra, serafin ne udirà la voce alla sua destra. Cosa faranno ora i rangers? GDR PLAY TURNI IKVAAR SERAFIN MAX 5 INVII ]
IKVAAR || Folto/Volto coperto|| Non è difficile comprendere che se c'è un rumore in più, se qualche animaletto fugge, la colpa non è certo di Crepuscolo, il demerito deve andare tutto a te. Eppure, con attenzione e rispetto, sembrerebbe che anche tu riesca a procedere lungo quei sentierii non certo lastricati di comodi sanpietrini. Stringi le palpebre, cercheresti di raccogliere ogni immagine e >>
IKVAAR figura che ti verrebbe offerta, come se ti venissero lentamente svelati nuovi, piccoli, entusiasmanti Indizi. Lo sguardo lo lasceresti vagare, indistintamente da un punto all'altro, sebbene la sua schiena, visto che si trova avanzata rispetto a te, è un qualcosa che non intendi far volar via dal tuo campo visivo. Un soffio di vento. No, non è raro cogliere suoni , le voci che la Foresta >>
IKVAAR porta, i suoi sussurri, non è raro sentire i suoi occhi addosso, ma ci sono prodigi che sono ben più di un coniglio tirato fuori da un vecchio cilindro, è la voce che giunge ora all'oto, alla tua sinistra, non è il soffio di un calmo zefiro, né la bordata di una bora, è chiara, limpida, la voce di una donna. Arresteresti il passo,[ Hai sentito?] Chiedi cercando di spingere gli occhiali>>
IKVAAR oltre le ombre stesse che la notte proietta. No, non sembra una voce minacciosa, non sai bene come dirlo, ma sembra quasi.... Familiare.
SERAFIN [Folto / Volto c.] Sorride ancora, in silenzio, sulla scia di quel suo commento sarcastico. Non avverte neppure la necessità di voltarsi a guardarlo perché le basta sentirlo per capire dove si trova. Di certo, non corre il rischio di perderlo di vista, dato il rumore che provoca. Malgrado i numerosi sforzi che il vichingo sembra fare nel tentativo di imitarla, è un po' come se Crepuscolo>>
SERAFIN avesse a che fare con un elefante che, un passo alla volta, cerca di muoversi all'interno di una cristalleria. Gli ci vorrà del tempo per imparare a muoversi come un vero ranger dovrebbe. ''Occhi a terra. Sono i migliori consiglieri che potresti sperare di avere. E prima imparerai a Vedere, prima imparerai a Sentire'' non è soltanto ai sensi che l'Ombra si riferisce, rallentando il passo, così>>
SERAFIN piano e così fluidamente da dare l'impressione di non averlo fatto per nulla. Vuole permettergli di acquistare una maggiore consapevolezza del suo corpo, di sviluppare il senso della prospettiva - che fra le mura di questo microcosmo è totalmente distorto rispetto alla norma - e della dimensione che occupa all'interno di un determinato spazio. Lo fa con la naturalezza di una lupa adulta che >>
SERAFIN addestra un cucciolo. Ikvaar è sempre con lei, in ogni senso possibile, ma in questo momento è Crepuscolo a prevalere sulla donna. E' così che dev'essere. La notte è foriera di molteplici messaggi, se si hanno orecchie disposte ad ascoltarla. E si da il caso che loro ne abbiano a iosa. Quando il vento parla, letteralmente, la ranger muove la testa per cercare di individuare la sorgente>>
SERAFIN esatta di quel suono. ''Sì'' sentenzia in un soffio. Non vi è allarme, nel suo tono, ma tutti i sensi dell'Ombra si sono tesi all'inverosimile. Con una mano a mezz'aria, disegna idealmente un semicerchio alla propria sinistra, per invitare Ikvaar a muoversi in quella direzione mentre lei cerca di dirottare dal lato opposto, nello scopo di 'accerchiare' la fonte di quella voce. A quel punto,>>
SERAFIN riprende a muoversi, più cauta e silente di una belva. [Passo felpato +3]
[ATTENDERE RESPONSO]
E' sempre Crepuscolo, a guidare e come potrebbe non essere così? Entrambi sentono la voce da direzioni diverse, eppure sembra il medesimo tono.. o è solo la foresta, e il vento che quella notte si divertono a giocare come folletti con loro.. ma no, è qualcosa di diverso, di più.. strano. la voce si ripete nella radura e porterà serafin a separarsi dal suo cucciolo. Ikvaar è ancora alle >>>
prime armi. Seguendo la voce lo porterà in un sentiero semi battuto, ma sempre più dentro al folto, lasciando la via più sicura per andare.. dove? Il crinale declina leggermente sotto i piedi del vichingo, e pare leggermente in discesa, continua per una decina di metri davanti a lui, La, gli alberi sono più fitti , i cespugli ai lati del sentiero, si piegano verso terra come se cercassero>>>
di impedirgli il passo, poi improvvisamente il sentiero si allarga e le radici escono dal sentiero diventando più grosse e più spesse, e impediscono a tratti anche di scavalcarle con un passo senza rischiare di cadere. E' un luogo difficile, per un neofita, e per lui è la foresta che lo mette alla prova, e lo sfida.. a oltrepassare i propri limiti di uomo e diventare qualcos'altro, >>>
i tronchi si allungano, fin quasi a bloccare la strada, arriverà a un incavo in cui fanno una specie di arco sopra lasciando circa un mezzo metro tra il legno e il terreno. Sopra invece il tronco piegato come se la natura avesse plasmato il legno come argilla modellandola a modi spirale , l'albero o meglio gli alberi, si allungano sopra creando una sorta di scala, a spirale che si >>>
alza su per diversi metri.. cosa farà ora il vichingo? deciderà di tentare la scalata ? o passerà sotto? . Dovrà decidere da solo, perchè in fondo quando si ha a che fare con la natura si è soli.. Crepuscolo lo sa. Ma non è la sola. E' gia nel folto Lisirya, a volto coperto e in tenuta completa, la rangers pattuglia esattamente come loro il bosco. E come gli altri sentirà, la voce. tuttavia >
ci sono una trentina di metri alla sua destra tra lei e serafin,e almeno una quarantina tra lei e Ikkvar..dovrà quindi fare da sola..Il sentiero porta l'egiziana a inoltrarsi nel folto, separandola dalla propria compagna. Le fronde si piegano, sussurrano al suo passaggio, il sentiero declina leggermente, per una decina di metri fino a scomparire tra gli alberi, o meglio gli alberi sono la
/>>>
la fine.. Attorno a lei la foresta sussurra il suo nome. Non passa nessuno da quelle parti, e d aun po, non ci sono tracce , non c'è alcun segno che passo umano abbia varcato l'erba bassa che ora lei percorre. Ai lati del passaggio creato dagli arbusti, lo scintillio inequivocabile della presenza di un ruscello. L'acqua pare indicare alla donna la ia.. ma se anche la segna, fino a fare >>>
di se stessa il sentiero da seguire, la porta ancora più a immergersi nelle profondità della foresta, da sola, lascerà il sentiero battuto per dover superare una barriera naturale fatta dai tronchi di 2 alberi posti a V del diametro di circa 60 cm che si intrecciano e si intersecano fino a formare una specie di spirale che porterebbe la donna a doverla superare. La voce viene dall'>>>
dall'altra parte dell'ostacolo. .. cosa farà ora tempesta? Distante da lei, serafin procede spedita nel folto, è esperta, e il suo passo è assolutamente silente, a differenza dell'altro, non ha alcun problema a muoversi tra le fronde il passo va come da solo, e la voce la guida,, sempre più nel folto della foresta, Serafin non potrà essere con Lisirya, quando si comanda, si è soli..quando si >
dedica la vita alla foresta si è soli. Non c'è nessuno che le dirà cosa fare..Solo la voce. Una voce chiara, limpida, cristallina come acqua e allo stesso tempo pregna di dolore.. c'è un pianto negli alberi, un pianto tra le foglie. Serafin lo sente bene, ma non è qualcosa di materiale, di fisico, i trinchi sotto il suo tocco vibrano come di riflesso, no.. come se fossero loro stessi a >>>>
a piangere..e a cantare. E disegnano alla rangers una via precisa, una via che se la seguisse , la porterebbe anch'ella a lasciare il sentiero conosciuto per immergersi nella vegetazione più fitta. E' faticosa quella strada, anche se l'addestramento, l'abitudine, l'istinto e il cropo allenato possono aiutare, non si è mai troppo preparati. E la fatica si fa sentire, addosso, trattiene il >>>
respiro, tra quelle fronde che sono sempre state la sua casa, e che ora improvvisamente paiono esserle contro. O così sembra.. GDR PLAY DISTANZE IKVAAR ALBERI 5 MT / DISTANZA LISIRYA ALBERI 5 MT FRONTALI DISTANZA SERAFIN PASSAGIO 5 MT FRONTALI. GDR PLAY TURNI LISIRYA- SERAFIN IKVAAR MAX 5 INVII ]
LISIRYA (folto-voltocoperto) ti muovi nel folto, tu, Reietta. Tu che hai lasciato che la Natura ti prendesse con lei senza mai farti vedere, presente e pur di meno nella tangibilità della tua presenza. Muovi Cauta, tranquilla quasi non avessi di che preoccuparti in quel luogo che ormai è casa, qualsiasi cosa accada. Gli occhi sono attenti, a tutto cio che intorno muove, sensi allerta, movenze che >>
LISIRYA e tenteresti di tenere fluide nonostante sia leggermente fuori allenamento. Passo cadenzato, attento che non calpesti foglioline e foglie secche che possano destare la tua presenza, in punta di piedi fai da Ronda, tu Lis.(passo felpato +3) Tu. Tempesta questa notte. Quando nell’oscurità del bosco qualcuno chiama il tuo nome, ti fermi giusto il tempo di un sobbalzo, istintivo forse. >>
LISIRYA Ti muoveresti dunque lungo quel sentiero che par condurre al cuore della foresta. Qualcosa trama la Madre a quanto pare, qualcosa che ti chiama e par respingerti, dolore e voglia di segnarti la via ora che quel ruscello par farlo solo per te. Lo faresti dunque, segui quel corso d’acqua come fossero tracce indelebili da cogliere per trovare la strada. Ti troveresti frontalmente >>
LISIRYA dunque a quello che è un intreccio di tronchi e rami li di fronte a te a cinque metri. In un primo momento ti fermeresti per concedere agli occhi di appurare cio che realmente stai vedendo, e nell’istante dopo tenteresti alcuni passi verso gli stessi… il passo accorto come prima, tenteresti di tenere il sottobosco che scivola sotto ai tuoi piedi come la consistenza setosa di un>>
LISIRYA tappeto immacolato, ramoscelli e foglioline eviteresti cosi che se nessuno ostacolo troveresti ti troverai ad una distanza ravvicinata e tenteresti di alzare la mano destra , questa sera senza guanti nel tentativo di posare di palmo la stessa al tronco , lentamente …
SERAFIN [Folto / Volto c.] Sì, è vero. I cuccioli devono imparare a muoversi sulle loro gambe e a separarsi dagli adulti, di tanto in tanto. Sì, è giusto che anche Ikvaar vada incontro al giudizio della Madre, che affronti la prova che Lei sembra avere in serbo per lui. Sì, giunge il momento in cui tutti i maestri devono farsi da parte, lasciare nelle soli mani della Foresta la scelta: vivere o >>
SERAFIN morire. E' tutto giusto, ma è anche vero che quella dei ranger non è una gilda qualunque. Si tratta di un branco, e, come in ogni branco che si rispetti, anche nei momenti in cui non lo si è materialmente, si è Insieme, come un corpo solo. E' per questo motivo che lei, capobranco e compagna del vichingo, gli sussurra, un attimo prima di allontanarsi: ''Tieni un occhio sulla strada e uno di >>
SERAFIN fronte a te. Segui le stelle ma soprattutto il tuo istinto. Lascerò indietro delle tracce'' gli dedica un ultimo sguardo d'intesa che basterà da sé ad esprimere tutto ciò che le labbra al momento gli negano e alla fine gli permette di intraprendere il sentiero per seguirlo a sua volta, laddove la voce le suggerisce di andare. Le sembra di rincorrere l'eco di uno strano lamento. Non ha mai >>
SERAFIN udito una voce simile prima. Più si muove, più scivola tra gli arbusti e più il lamento diviene sofferto, vivido, REALE, così tanto da trasmettere la medesima sofferenza anche a lei, che d'impulso corruga la fronte e socchiude gli occhi come se avvertisse un macigno spropositato farsi strada nel proprio stomaco. Che hai, Madre? Perché piangi? Perché ti disperi? Ti seguo. Non piangere. Ti >>
SERAFIN ascolto. Tenta di percorrere attentamente, senza fretta, i 5 metri che la separano dall'apertura intravista fra gli alberi, tirando su una gamba alla volta e appoggiando le mani ai sostegni che la foresta le offre, tra rami e terreno, quando lo spazio nel quale cerca di farsi strada la induce a fare così. E' proprio questo ciò che rispecchiano i movimenti cauti della ranger: non tenta di >>
SERAFIN introdursi forzatamente in uno spazio che non le appartiene, né di cambiarlo per far in modo che quello le agevoli. Cerca, piuttosto, di divenire un tutt'uno con la foresta, spostandosi a seconda della posizione dei rami, dei quali segue direzione e andatura [Agilità +2; ag. migliorata +3] Le sembra quasi di soffocare, ma mai, neppure una volta, la Foresta le darà l'impressione di esserle>>
SERAFIN avversa.
IKVAAR || Folto|| Si, il suo gesto è chiaro, non è la donna, ma il capobranco ha dettare, con il solo movimento della mano, quella separazione. Uomo non riesci a mandare giù facilmente quella decisione, separarti da Lei, soprattutto adesso per questo, prima di muovere ossi verso qualunque direzione ne cercheresti lo sguardo, veloce, fugace, ma immancabile - Sta attenta-. Non una parola, non è mai >>
IKVAAR servita tra voi. Poi volteresti le spalle, che i tuoi passi siano più rumorosi, non c'è dubbio, per ora saresti più preoccupato di piantarli bene nel terreno, forse trascurando la furtività, ma prediligendo la sicurezza. Specie adesso che ti renderesti conto che il terreno diventa più accidentato e i cespugli, piegando maggiormente verso terra, creano un groviglio complesso. Cercheresti dii>>
IKVAAR bilanciarti, di diventare tutt'uno con la pendenza che aumenta, portando il busto leggermente in avanti e riducendo la falcata, di modo che, nel poggiare il piede a terra, ti possa dapprima accertarti di avere una base solita sulla quale trovare stabilità. Un occhio sulla strada e uno di fronte a te, segui l'istinto, ti ha detto, annuisci, piano, è quello che staresti facendo avanzando, l>>
IKVAAR la testa, infatti, verrebbe alzata solo quando sei fermo, per fare un'occhiata attorno. Li vedresti, quelle radici spesse che sembra necessario scavalcare, lo faresti affiancando la radice dal lato sinistro e sollevando la gamba corrispondente quel tanto che basta per lasciare ne possa trovarsi pendente dalla parte opposta del tronco, nel fare ciò avresti mantenuto a terra, come punto di >>
IKVAAR appoggio, la gamba destra e le mani, a sorreggere, le avresti poggiare sulla radice stessa, se fossi a cavalcioni, lasceresti, richiamandola a te, scavalcare anche la gamba destra, poggiando a terra la sinistra, che avevo richiamato per prima. Se fosse riuscito di reti adesso trovarti di fronte quel groviglio di rami che assomigliano ad una scala. Vuoi salire, non passare sotto. Non parrebbe >>
IKVAAR ripido come salire su un tronco verticale, ma nemmeno principiare le scale di casa. La scelta sarebbe fatta ed è per questo che, cerca di dapprima appigli con le mani, solleveresti la gamba destra, per portare il piede dx sul primo di quei gradini naturali Richiamerai a te la gamba sx solo se la dx avrà trovato un valido supporto. Ti sembrerebbe ancora di sentire la voce.