(le immagini base dei banner appartengono all'autore, io ho solo preso in prestito delle immagini pubbliche su internet)
3° classificata: "«Esiste soltanto il noi, adesso, Isbel»" di Letsneko_chan
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Grammatica: 18/20
Non riesco a guardare neppure cielo senza sentire un senso di oppressione». -neppure il cielo- -0,2
Rischieresti la vita se resti ad Alesem -La vita se restassi ad Alesem- -0,3
Tremando, si rialzi -ti rialzi- -0,1
Isbel apre le braccia e tu, con riluttanza, ti rannicchi tra le sue braccia. -ripetizione di braccia- -0,3
Ti distese sul letto -?-
L'angelo posa la sua fronte sulla tua -non c'è il punto- -0,1
Hai messo parecchie volte la maiuscola dopo i tre punti di sospensione, ma non ci va. Ti tolgo 1 pt.
-2 pt in totale.
Per il resto va bene, hai fatto pochi errori e di poca importanza.
Stile & Lessico: 14/15
Apprezzo molto la scelta di utilizzare la seconda persona singolare, ma a volte mi sono persa e non riuscivo più a capire se fosse il pov di Kalech o di Isbel.
Hai un bello stile, senza fronzoli, arrivi subito al punto e non usi un linguaggio troppo forbito, ma neanche troppo semplice.
Forse, però, ci sono troppi dialoghi e troppa poca introspezione.
Prompt: 10/10
I prompt li hai utilizzati tutti e molto bene, sia le fobie sia il prompt Angelo, e nella seconda parte della storia si riesce a capire molto bene come, aiutandosi fra di loro, Kalech e Isbel riescano a superare le proprie paure, esattamente come richiesto da me :)
Isbel: Isbel soffre di Apeirofobia, la paura dell'infinito. Spieghi perché, ma non ci è dato sapere in seguito a quale evento traumatico lui ne sia terrorizzato.
Kalech non gli dice niente per tranquillizzarlo, ma lo porta ad affrontare la sua paura, anche se in modo obbligato, dato che i cacciatori di angeli li hanno trovati.
Kalech: Kalech invece soffre di Mnenofobia, paura dei ricordi. Liberarsi di essi è parecchio difficile, ed ero molto curiosa di sapere come Isbel avrebbe fatto ad aiutarlo.
Lo tranquillizza, lo distrae e gli dice di pensare al presente.
Angelo: il prompt Angelo è il fulcro della storia, Kalech è un angelo, Isbel è figlio di un cacciatore di angeli, Alesem è una città di cacciatori di Angeli.
Originalità: 6/15
Veniamo alla parte più ostica del discorso. Ti ho dato un punteggio così basso perché questa storia non è originale.
Innanzitutto già il fatto che Kalech sia un angelo caduto è visto e rivisto, ma va beh. Poi c'è questa cosa che si innamora di un uomo, umano e oltretutto figlio di un cacciatore di angeli. È il tipico "amore impossibile".
Ti ho tolto così tanto per questi motivi, ma è anche vero che l'originalità non esiste più dai tempi dei greci, e dipende da come si racconta una storia. Per questo motivo non ho tolto altri punti di originalità.
Caratterizzazione: 5/5
Mi è piaciuto molto come hai caratterizzato Kalech, così poco angelico, impertinente, ossessionato dai suoi ricordi.
D'altro canto Isbel dovrebbe essere quello angelico, biondo, lineamenti delicati, timido e dolce, che arrossisce ad ogni minima frecciatina di Kalech, premuroso e gentile.
Gradimento personale: 9/10
La storia mi è piaciuta molto, l'unica pecca che ho trovato è stata la mancanza di originalità in molte cose.
Per il resto la storia ha una buona costruzione, dei buoni personaggi, un pizzico di sano romanticismo che alla fine non fa male a nessuno ;)
Bonus consigli utili: 4/6
Beh, non è eccessivamente angst, ma ho detto che un po' di romanticismo non mi sarebbe dispiaciuto per niente, non ha una buonissima grafica (non usi né un font elegante né metti un banner per arricchire la storia), una buona introspezione.
Bonus Fandom&Coppia scelta: 0/4
Trama: 5/5
Per contro, ho adorato come hai strutturato la storyline del tuo racconto. Passi quasi di mese in mese, evolvendo il rapporto tra Isbel e Kalech, facendoli conoscere e capire fra di loro nel corso di due anni. La storia passa da un pov all'altro, quasi sempre cambiando tempo, mese, anno.
Ecco, ho adorato questa tua scelta, in due anni è quasi come se si potesse dipingere la loro vita, pennellata per pennellata, o come se dovessero costruire una torre mattone per mattone, ogni volta più uniti.
Tot: 71/90
2° Classificata: "Sleeper" di Giulz In Wonderland
[IMG]http://i60.tinypic.com/1z985w.jpg[/IMG]
Grammatica: 18,8/20
Ho trovato solo pochissimi errori.
Hai scritto “indagatorice” al posto di “indagatrice” (-0,1)
“Improvviso ed acuto” uso errato della d eufonica (-0,3)
“E’” (È) si fa con Alt+212. (-0,1x2)
“accarezzava carne ed armatura” uso errato della d eufonica (-0,3)
“Quando si era voltato, Loki non aveva trovato traccia di delusione sul suo volto e forse avrebbe preferito trovarcela” ripetizione del verbo “Trovare”. (-0,3)
Stile&Lessico: 8,2/15
Hai uno stile bellissimo, una volta che uno riesce a capirlo. Ho dovuto rileggere questa storia due o tre volte attentamente per riuscire a figurarmi quello che intendevi in immagini.
C’è una frase che mi ha colpito, anche se un lettore probabilmente alla prima lettura non riuscirebbe a figurarsela.
“Quell’attimo era un respiro violento destinato ad infrangersi nell’iniquità del presente, era un brivido cocente che moriva nell’empatia di una riflessione molesta”
Okay, è una frase meravigliosa, ma alla prima lettura ho fatto “Cosa?”, perché, sebbene mi figurassi il significato di tutte le parole non riuscivo a collegarle in un immagine.
Alla fine, dopo tre riletture ho capito e allora mi sono accorta che era un pensiero bellissimo, ma, cavoli, troppo articolato!
Mi hanno sviato anche i tuoi periodi, con anche 4 o 5 subordinate, alla quarta perdevo il senso della frase.
Anche il lessico, a mio parere, era troppo forbito, in generale come, soprattutto, per un sogno di Tony Stark. Insomma, non lo inquadro come uno che fa pensieri sull’iniquità del presente e cose simili. Diciamocelo, è una persona molto intelligente, ma non pensa in quel modo. Magari qualcosa di più tecnologico.
Più che altro penso che, alla prima lettura una persona possa restare affascinata da ciò che legge, ma che gli sfugga subita senza che egli riesca a comprendere ciò che vuoi dire.
Non fraintendermi, ho adorato il tuo stile mano a mano che la storia andava avanti, perché è poetico, musicale, ma di difficile lettura e poco fluido.
Prompt: 6/10
Anche qua non mi è piaciuto per niente. Intanto si vede solo poco della Cronofobia di Loki, ma praticamente niente della Dementofobia.
Il prompt Sole compare pochissimo e in maniera marginale.
E oltretutto non si capisce se le paure vengano superate oppure no. Avresti dovuto dare più spazio ai prompt.
Originalità: 15/15
Ho trovato la tua storia incredibilmente originale, partire da uno spunto così interessante come il sogno di Tony per arrivare a un What if? Grande come una casa, per poi ritornare alla normalità.
Il sogno di Iron man consiste nell’allearsi inaspettatamente con Loki, che conquista la Terra. Posso dire di non aver pienamente apprezzato la dinamica del bacio fra i due, ma ne parlerò dopo.
Che dire, già il what if era originale, figuriamoci se sognato da Tony! Sei stata abilissima nel destreggiarti collegando alcune frasi del film con la tua fanfic, rendendo quasi un missing moment il what if –è possibile? O.o-.
Geniale poi l’ultima scena:
“Ditemi che nessuno mi ha baciato”
C’è anche nel film, e tu l’hai resa vera con il bacio tra Loki e Tony.
Non so che altro dire, ti faccio i miei più sentiti complimenti ^^
IC: 4/5
Ho tolto un punto per il lessico usato, non da Tony, e perché trovo che non ci stesse molto bene un bacio fra Loki e Tony dopo tutto ciò che si sono detti.
Ma ti sei risollevata rendendo Iron Man proprio lui (?), con le sue battutine colme di sarcasmo (Fai la tua mossa, piccolo cervo) e il suo fare uscite ironiche e derisorie nei momenti più critici.
Con quei Rock of Ages e Harry Potter lo hai descritto benissimo!
Gradimento personale: 10/10
La storia mi è piaciuta molto, con la sua atmosfera quasi torrida, lenta fino all’esasperazione, fatta di sguardi e pensieri, ma mai noiosa.
L’introspezione è forse la cosa che più amo nelle storie, e tu ne hai fatto la colonna portante di tutto l’incontro fra il dio e il supereroe.
Quello che ti ha tolto punti, te l’ho ripetuto sino alla nausea (sono una persona malvagia), è la mancanza di fluidità nel testo e il lessico troppo forbito.
Ma visto che ti ho già martellato abbastanza con questa cosa dello stile ti ho tolto solo 1 punto.
Bonus consigli utili: 6/6
Te li sei guadagnati tutti, sia per l’introspezione che per la grafica, per l’angst…
Bonus fandom&coppia scelta: 2/4
Anche se non scritto, The Avengers era uno dei miei fandom con l’asterisco.
Trama: 5/5
Tutti i punti meritatissimi, come ho già detto, per come hai articolato la storia, combinando un what if? Ad un missing moment che non sappiamo se fosse mai successo.
Come ho già accennato, hai dato molti spunti interessanti e li hai coltivati trasformandoli in una storia dalla trama avvincente e originale. Bravissima :)
Tot: 75/90
1° classificata: "Samidare" di bridgetvonblanche
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Grammatica: 19,5/20
Ti ho tolto pochissimo per errori quasi senza importanza, che ti segno qui.
-spalle contro muro- manca un "il" dopo contro. (Spalle contro il muro) -0,2
-alta ed i pugni chiusi- utilizzo errato della "d eufonica" ( alta e i pugni chiusi)
Per l'"il" mancante tolgo 0,2 e per l'uso errato della D eufonica 0,3.
Il tuo punteggio risulta quindi essere 19,5/20.
Del resto, come periodo, stile, lessico e quant'altro parlerò nel prossimo paragrafo.
Non c'è più nulla da poter dire, solo farti i complimenti per aver fatto così pochi errori scrivendo periodi così complessi!
Stile&Lessico: 11/15
Il tuo stile mi piace molto, ma non è scorrevole e di facile e scontata lettura. Almeno per questo tipo di storia.
Potrebbe essere un lessico e uno stile adatto a racconti storici e su Fandom come Game of Thrones o qualcosa di simile, ma non è quasi per niente adatto a storie che narrano delle vicende di tre ragazzini di dodici-tredici anni. È un'ambientazione di placida rassegnazione e dolore di un lutto di ormai venti o trent'anni, quella che hai creato tu. Un ragazzino si chiederebbe perché sono le persone dalla parte giusta a morire, perché non riesce a salvare la ragazza che ama e perché sia stato il suo amico a compiere tale atto. Di certo è diverso, stiamo parlando di Obito e sappiamo quasi tutti come si è sentito in quel momento, ma ritengo comunque che non sia esatto usare frasi e parole così complesse. Ripeto, il tuo stile andrebbe benissimo e sarebbe molto ben accetto se il contesto fosse diverso e il Fandom un altro, ma, trattandosi di questa situazione lo trovo un po' inappropriato.
Prompt: 10/10
Le fobie di Obito e Rin sono ampiamente presenti nella storia, sia nella prima parte, in cui le superano esattamente come avevo richiesto (forse un po' troppo velocemente, se devo essere franca), sia nella seconda, in cui Obito supera la sua anche se in modo piuttosto macabro... (è come se buttassero un tipo che soffre di vertigini con un paracadute da un palazzo di quindici piani) ... ma questo coincide esattamente con l'anime e per questo ti faccio i miei complimenti :)
Parliamo meno in generale, andando ad analizzare esattamente ogni cosa, partendo dalla nostra cara amica Rin.
2/2,5
Rin:
Nella tua Fic Rin soffre di Astrafobia, la paura dei tuoni e dei lampi. Non ci è dato sapere il perché della sua fobia, al contrario, in generale, di Obito.
Mi sarebbe piaciuta una spiegazione del perché a Rin spaventino tanto i lampi e i tuoni, ma Obito non ha voluto fare domande.
Riesce a superarla per merito dell'Uchiha, che la sprona ad affrontarla.
2/2,5
Obito:
Obito, invece, soffre di Emofobia. Mi è piaciuto molto di più come hai trattato la sua fobia, dando un motivo per il quale soffre di questa paura.
In teoria, alla fine è stata guarita da Rin, ma in modo diverso da quello che hai usato all'inizio per la ragazza. Quindi hai utilizzato un'esperienza traumatica per eliminare una cosa traumatica.
Mi è molto piaciuta come situazione, almeno il doppio rispetto a quella creata per Rin.
2,5/2,5
Rosso:
Il Prompt Rosso è ampiamente utilizzato, non solo perché lo nomini parecchie volte, ma anche come ambientazione.
2,5/2,5
Originalità: 15/15
Come ho già accennato ho trovato alcune parti della storia originali.
Innanzitutto il fatto che tu abbia parlato di un "missing moment/What if?" In cui Rin e Obito sono in una grotta senza Kakashi, ci sono residui di una battaglia (sangue sul terreno) e c'è un temporale.
Poi invece si torna alla storia di Naruto delle puntate 345/346, e quindi non posso dire che sia originale, ma hai inserito pensieri di Obito abbastanza originali.
IC: 3/5
Rin è IC, con quel suo cercare di proteggere e mantenere Obito sulla retta via.
Obito pure, nella prima parte. Imbarazzato ma determinato a rassicurare Rin.
Nella prima parte della seconda parte (?) è lo stesso IC, ma nella seconda mi sono trovata in disappunto per alcune cose. Più o meno sono incongruenze con la trama originale.
Innanzitutto Obito sa perfettamente che Kakashi non ha ucciso Rin di proposito, ma che è stata Rin a buttarsi contro di lui.
Lui è arrabbiato perché l'Hatake non è riuscito a proteggerla, ma non lo vuole uccidere. Semplicemente ignora la fine che farà, gli importa solo di Rin.
È Kakashi a credere, poi, che Obito pensi che lui ha ucciso Rin.
Gradimento personale: 10/10
La tua storia mi è piaciuta già dal principio perché molti amano la ObiRin ma quasi nessuno ha il coraggio di scriverci su: un po' perché erano ragazzini quando Rin è morta, un po' perché Obito da adulto vive in illusioni della ragazza che amava e del suo amico.
Già aver scritto di loro ti da molti punti, e non solo perché ne hai scritto, ma perché, nonostante la difficoltà, sei riuscita a sviluppare bene il tutto e non farli apparire come adulti.
Secondo, io adoro l'angst introspettivo, e tu hai fatto di questo genere la colonna portante del tuo racconto. Sullo stile, come ho già detto, sono perplessa. Ti confido che anche io scrivo più o meno con uno stile simile quando faccio racconti angst introspettivi. Mia sorella lo chiama "baroccheggiante". Come stile sembra appunto più antico, con aggettivi "barocchi" e giri di parole che servono a non fare arrivare subito al punto. Su una storia diversa avrei apprezzato questo stile più antico, ma non in questo Fandom e in questo contesto.
È anche vero che sarebbe andato bene con Rin ed Obito adulti. Eviterò di toglierti altri punti per lo stile, ho già infierito troppo.
Parliamo del titolo.Samidare, da quanto ricordo, significa "pioggia di primavera" o "prime piogge". Perché hai scelto questo titolo?
Forse la prima pioggia rappresenta il primo importante lutto per Obito, la perdita di Rin? Samidare è anche il titolo di una opening di Naruto.
Personalmente lo trovo molto bello, ma dovresti spiegarmi perché hai scelto proprio questo ;)
Bonus consigli utili: 6/6
Penso che la tua storia li meriti tutti e sei ^^
È angst fino alle punte dei miei capelli, l'html è a posto, con una grafica molto carina, hai messo anche un bannerino, l'introspezione ha un posto in platea, gli errori grammaticali sono praticamente inesistenti...
I punti bonus te li sei meritati tutti ^^
Bonus Fandom&Coppia Scelti: 4/4
Naruto: 2/2, ObitoxRin: 2/2
Trama: 5/5
In realtà non so che cosa dire, ho già detto tutto ciò che pensavo negli altri paragrafi ^^''
Mi è piaciuto molto come hai sviluppato tutto, soprattutto l'aver iniziato e non finito con un flashback, ancora di più un missing moment!
Tot.:81/90
Vincitrice del premio introspezione: Giulz In Wonderland
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Bene, adesso sono pronta a diventare un tiro al bersaglio per sassi, pomodori, giavellotti e quant'altro xD
Kirame
"When you play at the Game of Thrones you win or you die" -Cersei to Ned
"There is only one god, and his name is Death. And there is only one thing we can say to Death: not today" -Syrio Forel to Arya
"Winter is coming" -House Stark
"Ma il coraggio era anche questo.
La consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo.
Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai." -Giorgio Faletti
"Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso" -Nelson Mandela