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L'amore è uno stato d'animo

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2015 10:44
Autore
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Post: 1.722
Giudice*****
01/06/2015 23:26
 
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Re: Re: Manca poco! *^*
SulphurJupiter, 01/06/2015 22:28:



Sei un tesoro, sigh ><
E soprattutto velocissima! XD




AWWWWW!!! [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998]
*si scioglie*
Grazie di cuore, sei gentilissima! ^//^
Sto cercando di fare il prima possibile, tra domani e dopodomani saprò darvi una data esatta! *^*























Quarto





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Post: 1.907
02/06/2015 19:20
 
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Di già? wow!
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Post: 1.722
Giudice*****
02/06/2015 21:54
 
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Re:
.:Melian:., 02/06/2015 19:20:

Di già? wow!




Io pensavo di essere lentissima, a dire la verità... [SM=g27995]
Me ringalluzzita! ^^




EDIT: Vi avevo promesso una data e una data avrete: dopodomani, 4 Giugno! [SM=g27988]
[Modificato da Chloe R Pendragon 02/06/2015 22:49]























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Post: 2.265
Giudice*****
02/06/2015 23:01
 
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Quel giorno avrò l'ansia a mille: il contest più l'esito di 2 esami! [SM=g27994] ma non vedo l'ora! :D
[Modificato da milla4 02/06/2015 23:05]

Per dare un'occhiata alle mie storie
milla4


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Post: 1.722
Giudice*****
02/06/2015 23:05
 
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Re:
milla4, 02/06/2015 23:01:

Quel giorno avrò l'ansia a mille: il contest più l'esito di 2 esami! [SM=g27994]




Incrocio le dita per te, so bene che tipetto è quell'ansia lì... *o*
Per questo contest non hai da preoccuparti, siete talmente bravi da rendere superflua qualsivoglia classifica: domani avrò la conferma, ma sono quasi certa che nessuno di voi avrà un punteggio inferiore a 30/40, il che la dice davvero lunga! ^^























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Post: 2.265
Giudice*****
02/06/2015 23:38
 
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Speriamo per tutto!! (Quella storia era buttata lì nella carteLla del computer e prima di mandarla non l'ho nemmeno riguardata... [SM=g27987] )


Per dare un'occhiata alle mie storie
milla4


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Post: 1.907
03/06/2015 15:32
 
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Oddio domani è già il 4 giugno!

*gira in tondo*


mattina, pomeriggio o sera? u.u"
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Post: 1.722
Giudice*****
03/06/2015 15:40
 
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Re:
.:Melian:., 03/06/2015 15:32:

Oddio domani è già il 4 giugno!

*gira in tondo*


mattina, pomeriggio o sera? u.u"




Ciuiiiiiiii!!!! ^^
Visto che ho a che fare con una linea folle e criminale, propendo per il pomeriggio, più o meno verso le quattro... *^*
L'ora si avvicina... *^*























Quarto





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Post: 1.722
Giudice*****
04/06/2015 16:18
 
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Discorso pre risultati
Eccoci al momento tanto atteso: i risultati! ^^

Prima di pubblicare la classifica, ci tengo a dire un paio di cose: per prima cosa, ci tengo a fare i complimenti a ognuno di voi, le vostre storie mi hanno lasciato tantissimo e non so ancora come ho fatto a dare un ordine di preferenza. Vi anticipo già da ora che la classifica è a dir poco irrisoria, dato che le differenze sono veramente minime: pensate che la differenza tra il primo posto è l’ultimo è di soli 6,5 punti!
Vorrei illustrarvi brevemente il modo in cui ho valutato le vostre storie, così da essere quanto più trasparente possibile:
1. Grammatica: le “detrazioni” non sono state tutte uguali, ma sono state proporzionali. Per le storie che superavano le 2500 parole ho sottratto 0,25 punti per ogni errore “grave” (tempi verbali inesatti, generi e/o numeri errati, apostrofi mancanti, ecc) e 0,1 punti per ogni errore di distrazione (ad esempio “le” al posto di “lei”). Per le storie che superavano le 1000 parole ho sottratto 0,5 punti per ogni errore “grave” e 0,25 punti per ogni errore di distrazione, mentre per le restanti storie ho sottratto 1 punto per ogni errore “grave” e 0,5 punti per ogni errore di distrazione. In tutto ciò non ho considerato le “d” eufoniche perché si tratta di un “errore” che non mi va a genio, visto che spesso per me sarebbe meglio usarle piuttosto che non usarle.
2. Stile: comprende considerazioni generali sullo stile, valutazioni sull’uso della punteggiatura e osservazioni sul registro linguistico e sul lessico. Anche qui ho fatto delle proporzioni: per le storie che superavano le 2500 parole ho sottratto 0,1 punti per ogni segno d’interpunzione non convincente (il termine “sbagliato” non credo sia adatto) e 0,1 punti ogni due segnalazioni sulla parte inerente il lessico. Per le storie che superavano le 1000 parole ho sottratto 0,25 punti per ogni segno d’interpunzione non convincente e 0,1 punti per ogni segnalazione sulla parte inerente il lessico, mentre per le restanti storie ho sottratto 0,5 punti per ogni segno d’interpunzione non convincente e 0,25 punti per ogni segnalazione sulla parte inerente il lessico.
3. Originalità: ho raffrontato ciascuna storia con il materiale presente nelle varie categorie sia per quanto riguarda la vicenda che per quanto riguarda lo sviluppo della trama.
4. Stato d’animo: ho analizzato il modo in cui è stato messo in risalto il sentimento scelto e se tale scelta fosse la più adeguata a rappresentare la storia.
5. Gradimento personale: ho sottolineato gli elementi che mi hanno maggiormente colpito in ciascuna storia, mentre il punteggio è rapportato al gradimento complessivo di tutte le storie.

Prima della classifica vi chiedo un ultimo favore: non commentate finché non avrò concluso, altrimenti rischio di perdere le vostre risposte.

Quasi dimenticavo: dato che non sono esattamente un asso della grafica, ho evitato di creare i banner... In compenso, per coloro che non sono sul podio ci sarà una "sorpresina", spero che la apprezziate... [SM=g27995]

Ed ora… I RISULTATI!























Quarto





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Post: 1.722
Giudice*****
04/06/2015 16:24
 
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Quindicesimo posto

 



Will you still love me? – Blackcat27


 


 


 



Stile e lessico: 7,5/10


Hai uno stile davvero evocativo, quasi poetico: ogni parola riesce a sottolineare la dolcezza del momento, accarezzando ogni emozione e rendendo vivido ogni gesto. I periodi sono perfettamente bilanciati, lunghi quanto basta per esaltare i sentimenti dei protagonisti; anche la punteggiatura riflette questa intenzione, inserendosi in modo da rendere scorrevole la lettura ed enfatizzare la carica emotiva. Mio malgrado, ci sono diverse scelte che non ho condiviso e, pertanto, il punteggio ne ha risentito: considera le seguenti segnalazioni come delle mere impressioni personali, nulla di più.



  • ...quando non avrò più la forza di amarti.” = data la struttura del testo, questa frase avrebbe dovuto essere un’interrogativa e pertanto andava chiusa con un punto di domanda (la forza di amarti?);

  • Cerca una ragazza, una che non sia malata fai quello che hai sempre desiderato...” = dopo “malata” avrei aggiunto una virgola per sottolineare il concetto (che non sia malata, fai quello...);

  • E tu amore lo sei...” e “Quindi sorridi amore che così illumini...” = in entrambi i casi, avrei chiuso “amore” tra due virgole per soffermare l’attenzione sulla dolcezza del momento, oltre che accentuare il complemento di vocazione (E tu, amore, lo sei/sorridi, amore, che così);

  • ...era bello aveva tutto quello...” = dopo “bello” avrei aggiunto una virgola per dare un ritmo più lento alla frase e distinguere i due concetti (era bello, aveva tutto);

  • Ti amo Gabriele” e “Anch’io Alice...” = trattandosi di due complementi di vocazione, avrei messo una virgola prima di ogni nome (Ti amo, Gabriele/Anch’io, Alice, e)


Passando al registro linguistico, mi ha colpito molto la scelta di usare un linguaggio moderato e dolce, capace di toccare l’animo di chi legge; il lessico raffinato ma semplice, privo di quegli artifici senz’anima, conferma tale impronta, mostrando una grande varietà e una peculiare puntualità. Insomma, hai fatto proprio un ottimo lavoro!


 


Originalità: 9,5/10


Non posso darti il massimo in questo parametro, dato che il tema è più che abusato ormai: storie d’amore simili si trovano facilmente, basti pensare a “I passi dell’amore” o a “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Quello che però ha dato una bella impennata alla tua storia è stata la delicatezza con cui hai affrontato l’argomento: di solito si tende al “drammone”, a focalizzare l’attenzione sulla malattia e la sofferenza che essa causa, creando personaggi al limite del bipolarismo. Tu invece hai preferito creare un’atmosfera dolce e intima, cosa tendenzialmente rara, perciò il punteggio resta comunque altissimo: bravissima!


 


Stato d’animo: 5/5


Gran colpo, concedimelo! Hai preferito focalizzare l’attenzione sulla tristezza del momento, piuttosto che sulla sofferenza, scansando così un proiettile potenzialmente letale: il cliché. Hai messo in luce la tristezza di Alice attraverso le sue paure, sfruttando peraltro una canzone bellissima: le domande incalzanti e i singhiozzi continui rendevano palpabile la mestizia della protagonista, placata dall’incrollabile amore di Gabriele. Hai carpito l’essenza di questo stato d’animo e lo hai trasformato in parole vibranti e intense come poche: chapeau!


 


Gradimento personale: 14,5/15


Questa storia è davvero bello, così delicata e dolce da commuovere. Sono molto sensibile quando si parla di certe cose, per cui se avessi strafatto non te lo avrei perdonato; per fortuna hai trattato l’argomento in modo intelligente, evitando quei fastidiosi pietismi che danno più fastidio che altro. Hai dipinto due personaggi molto interessanti, due ragazzi che si amano al punto da superare difficoltà notevoli come un tumore e affrontano la dura realtà insieme, sostenendosi senza esitazione. L’uno vuole il bene dell’altra e proprio grazie a questo desiderio riescono a lottare insieme, immagine che non può non toccare il cuore del lettore. Mi è piaciuto moltissimo l’inserimento della canzone, che di per sé adoro: ha contribuito a rafforzare la dolcezza e la mestizia della vicenda, donandole quel sapore dolce-amaro che la contraddistingue. Complimenti!


 


Totale: 36,5 – 3 = 33,5


La penalità è dovuta al betaggio e ai seguenti errori:



  • l’uno accanto all’altro” = probabile errore di distrazione, uno dei due termini andava al femminile (l’una accanto all’altro/l’uno accanto all’altra);

  • (mi sono innamorato) per la voce che s’incrina” = la preposizione corretta è “di” (della voce);

  • per darmi un bacio e mordicchiandomi” = altro probabile errore di distrazione, o sostituivi la congiunzione con una virgola o usavi l’infinito presente (un bacio, mordicchiandomi/un bacio e mordicchiarmi);

  • le dite” = il plurale di “dito” è “dita”


 


Vincitrice del premio speciale “Sweet dreams”


Pur essendo una storia molto triste, la dolcezza che trasuda da ogni parola la rende semplicemente deliziosa, degna di un bellissimo sogno: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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Post: 1.722
Giudice*****
04/06/2015 16:27
 
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Quattordicesimo posto

 



Veramente solo – milla4


 


 



Stile e lessico: 8,5/10


Hai mostrato uno stile certamente peculiare, capace di amplificare le emozioni del protagonista e di scavare nell’animo umano con grande maestria. I periodi risultano perfettamente bilanciati, dotati di una lunghezza più o meno importante e di una fluidità encomiabile; l’uso quasi perfetto della punteggiatura ha decisamente contribuito alla scorrevolezza della lettura, dando prova di una grande abilità. In tutto testo avrei modificato solo una scelta, precisamente nella frase “Pagai la mia consumazione e barcollando, raggiunsi l’uscita.”, dove avrei omesso la virgola per non spezzare il ritmo (e barcollando raggiunsi l’uscita).


Ciò che ha intaccato il punteggio, come vedrai anche nella parte inerente la grammatica, è dovuto al cattivo uso del “cambio di punto di vista”: penso che il cambiamento fosse voluto e avrebbe anche funzionato se avessi preso qualche accorgimento in più, magari mettendo degli asterischi per separare le due parti o impiegando un altro carattere. Lasciandolo in questo modo crea davvero troppa confusione, oltre che risultare grammaticalmente sgradevole; ti consiglio quindi di rivedere questo pezzo, a partire da “L’aveva tradita...” fino a “...perché lei lo amava.


Passando al registro linguistico, sono rimasta colpita dal modo magistrale con cui hai mescolato espressioni comuni a termini un po’ più aulici, creando un livello personalizzato ed evitando magnificamente le cosiddette “cadute di stile”. Come conseguenza, il lessico risulta molto vario e sempre puntuale, quasi mai ripetitivo (“come fosse esserlo” è l’unica ripetizione che ho trovato nel testo) e assolutamente impeccabile: bravissima!


 


Originalità: 9,5/10


La storia di per sé non spicca per l’originalità, dato che esistono innumerevoli precedenti di questo tipo: una persona si pente di aver lasciato qualcuno che ha tradito quando ormai è tardi, è un dinamica piuttosto frequente, per cui non potevo darti il massimo. Ciò che ha risollevato il punteggio è stato il modo in cui hai scelto di narrare la vicenda, in particolar modo grazie all’impiego della prima persona e all’analisi accurata dei sentimenti del protagonista: per questo motivo non ho voluto toglierti di più, ottimo lavoro!


 


Stato d’animo: 5/5


Qui hai dato davvero il massimo, è innegabile! La depressione era palpabile, specialmente quando Davide si rende conto che Alice è sempre la stessa, solo che non è più “sua”; mi ha colpito tantissimo la descrizione di tutti quei piccoli dettagli e tutte quelle attenzioni che la ragazza destinava a lui, mentre ora magari le starà dedicando a qualcun altro. Sei stata davvero bravissima nello sviluppo di questo stato d’animo, perciò non posso dire altro se non chapeau!


 


Gradimento personale: 14,5/15


La tua storia è riuscita a emozionarmi tantissimo, sei arrivata a sfiorarmi il cuore, credimi. Quell’introspezione così minuziosa mi ha deliziato, così come quella cura nei dettagli apparentemente semplici, che però fanno la differenza, specie in un testo relativamente breve come questo. Mi hanno colpito tutti i personaggi, a partire da Davide, protagonista rassegnato alla sorte avversa che ha creato con le sue stesse mani; ciò che mi ha impressionato maggiormente è stata la riflessione finale, quel momento in cui Davide comprende di essere veramente solo. Mi è venuta la pelle d’oca, giuro! Insomma, sei stata davvero bravissima, complimenti!


 


Totale: 37,5 – 3 = 34,5


La penalità è dovuta alla parte precedentemente menzionata e ad un altro errore, precisamente:



  • ...non era capace...” = avresti dovuto mantenere la prima persona (non ero capace);

  • L’aveva tradita, ferita, umiliata ma lei invece di cacciarlo, invece di lasciarlo l’aveva perdonato e questo lui non riusciva a capirlo; in quegli ultimi mesi di pace effimera non riusciva più a guardarla, in lei vedeva un enorme abisso di sensi di colpa: era inconcepibile che un essere così meraviglioso potesse veramente restare con una feccia come lui, l’unica cosa da fare era lasciarla e lo fece.
    Se a caldo era sembrata la cosa più giusta per entrambi, subito si rese conto della pazzia fatta ma era troppo tardi. 
    Non aveva perso solo Alice ma anche tutte le persone che le volevano bene e che lo avevano accolto solo perché lei lo amava...
    ” = tutta questa parte va rivista, dato che hai cambiato la persona senza un apparente motivo, per cui grammaticalmente risulta inesatta (L’avevo tradita...cacciarmi, invece di lasciarmi mi aveva...io non riuscivo...non riuscivo più...vedevo...come me...lo feci...mi resi...avevo perso...mi volevano bene e che mi avevano...mi amava)

 

Vincitrice del premio speciale “Lost inside”

Questa storia racchiude l’essenza della depressione, delineando un personaggio alla deriva con una potenza espressiva a dir poco mirabile: ottimo lavoro!

 

 

























Quarto





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Giudice*****
04/06/2015 16:31
 
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Tredicesimo posto

 



My only thought – IceSister97


 


 



Stile e lessico: 7/10


A dispetto di quello che può sembrare, ho letteralmente adorato il tuo stile! Hai enfatizzato ogni emozione e dato nuova vita a ogni parola, creando così un’atmosfera decisamente intensa. I periodi sono lunghi e sorprendentemente scorrevoli, capaci di accentuare le sensazioni che la storia in sé trasmette; l’uso della punteggiatura ha intaccato il punteggio perché, sebbene si tratti di scelte prettamente soggettive, non ho potuto fare a meno di notare diversi segni che avrei arrangiato in un’altra maniera. Per essere più specifici:



  • Ma quel “per sempre”, era durato così poco, terribilmente poco...” = avrei evitato l’inserimento della prima virgola perché smorza la tensione emotiva e frammenta eccessivamente la frase (quel “per sempre” era durato);

  • Col passare del tempo una macchia scura tinge di un colore rosso purpureo la neve candida e, se qualcuno si fosse addentrato nelle piccole strade malridotte di quella città dimenticata dal tempo, avrebbe trovato con orrore il cadavere di un ragazzo appena ventenne, con gli occhi ancora illusi di un futuro che non sarebbe potuto mai accadere, e tra le labbra le ultime parole interrotte dalla morte, troppo gelide per essere pronunciate, lì giaceva inerte il ragazzo, con ancora le orchidee strette tra le mani, aggrappato a quell’ultimo ricordo della ragazza che aveva imparato ad amare.” = ho riportato l’intero periodo per motivare il seguente consiglio, cioè la sostituzione della virgola dopo “pronunciate” con i due punti, perché la lettura risulta faticosa a causa dei ritmi serrati dell’intero costrutto (troppo gelide per essere pronunciate: lì giaceva inerte);

  • Tra il blu notte dei fiori profumati, si intravede il bianco invecchiato di un foglio di carta, no, è una lettera ripiegata, ed è l’oggetto che con tanta frenesia cercava di recuperare il giovane, è stropicciata in un angolo, probabilmente la colpa è della ragazza bionda che lo ha aggredito, comunque ora la lettera è libera degli steli e i petali, e, al passare di una folata molto intensa, si alza ed insieme ai fiocchi di neve leggeri viene trascinata dal vento, come fosse anch’essa uno di loro.” = in questo caso sono due le virgole che avrei sostituito, quella dopo “carta” e quella dopo “giovane”, rispettivamente con un punto fermo e con i due punti, così da dare maggiore enfasi al concetto (di un foglio di carta. No, è...di recuperare il giovane: è stropicciata...);

  • vicoli bui trasandati e sporchi” = dopo “bui” avrei messo una virgola (bui, trasandati e sporchi);

  • La lettera attraversa l’intera città, passa sopra ai vicoli bui trasandati e sporchi e alle grandi e antiche piazze rovinate dal passare degli anni, fino ad arrivare in una strada spoglia circondata da ospizi e case di riposo, là sta passeggiando una vecchia, ha l’andatura stanca, e l’aria di chi ha vissuto a lungo e ha fatto molte esperienze, positive, e negative.” = in questo caso avrei sostituito la virgola dopo “riposo” con i due punti o con un punto fermo per dare maggiore enfasi al momento, inoltre avrei omesso le virgole dopo “stanca” e dopo “positive” per non frammentare troppo la frase (case di riposo. Là sta passeggiando...l’andatura stanca e l’aria di chi...positive e negative);

  • “ ti ricordi di tutte le nostre promesse, di tutti i nostri sogni, avrei sempre voluto realizzare ogni tuo desiderio, ogni cosa che ti rendesse felice e che ti facesse sorridere; ma purtroppo non ho mai potuto farlo, per quanto io lo neghi sono solo un misero ragazzo di campagna senza un soldo, e non mi sarei mai potuto permettere cose del genere.” = qui avrei sostituito la seconda virgola con un punto interrogativo, il punto e virgola con una virgola e la virgola dopo “farlo” con un punto e virgola, in modo da enfatizzare i sentimenti del giovane (di tutti i nostri sogni? Avrei sempre...e che ti facesse sorridere, ma purtroppo non ho mai potuto farlo; per quanto...);

  • per questo amore tra tre mesi partiremo” = avrei chiuso tra due virgole il termine “amore” per accentuare il complemento di vocazione (per questo, amore, tra tre mesi partiremo)


Si tratta per lo più di impressioni personali, per cui prendile come tali: queste facezie non inficiano il tuo stile limpido ed entusiasmante, perciò non dar loro peso.


Passando al registro linguistico, sono rimasta colpita dalla tua scelta. Hai puntato sulla semplicità senza esagerare o cadere nel banale, mantenendo un alone di ricercatezza e di forte empatia, come dimostra il lessico sempre puntuale e ricco. Per concludere, sei stata a dir poco strabiliante, complimenti!


 


Originalità: 10/10


Direi che hai recuperato alla grande qui, come dimostra lo stesso punteggio: pur raccontando una vicenda abbastanza conosciuta ed inflazionata, hai saputo dare un’impronta del tutto nuova alla storia, valorizzando personaggi apparentemente ignoti e inserendo magistralmente una comparsa brillante ed efficace. Donando spessore ai personaggi hai dato vigore alla trama, mettendo a nuovo dinamiche già viste e tracciando nuovi contorni su percorsi già battuti: insomma, chapeau!


 


Stato d’animo: 5/5


Potevo darti di meno? Certo che sì, ma in quel caso sarei stata una pazza furiosa! La follia della ragazza bionda è il fulcro di questa storia, e ti dirò di più: per certi versi è contagiosa. Non ho potuto fare a meno di sentirmi emotivamente coinvolta nei patimenti della protagonista, tanto da non riuscire a credere ai miei occhi quando ho realizzato l’accaduto. Sei stata ineccepibile, ottimo lavoro!


 


Gradimento personale: 15/15


Una storia forte, intrigante e sorprendente, capace di ipnotizzare il lettore e di trascinarlo nel tumulto del momento: come si fa a non amarla? Come ho già detto, i personaggi sono stati il vero e proprio punto di forza: non hai avuto bisogno nemmeno di dar loro un nome, ti è bastato creare dei volti e dar vita alle loro emozioni per creare quella connessione essenziale ai fini dell’immedesimazione. Per quanto mi sia sentita coinvolta dalla follia della ragazza bionda e mi abbia intenerito l’immagine dell’anziana signora, ciò che più mi ha toccato è stato il giovane: mi ha ricordato tantissimo Gatsby attraverso la sua speranza e la sua voglia di dare all’amata il meglio della vita, il che mi ha irrimediabilmente portato a piangere come una fontana. Concludo puntualizzando la tua grande abilità stilistica, senza la quale non avresti potuto delineare così bene l’interiorità dei protagonisti: bravissima!


 


Totale: 37 – 2 = 35


La penalità è dovuta ai seguenti errori:



  • un ragione” = errore di battitura, manca la “a” (una ragione);

  • quando parlavano di  in tutte le promesse fatte” = errore di distrazione, la seconda preposizione è di troppo (di tutte le promesse);

  • gli aveva detto che l’avrebbe portata al mare” = dato che stai parlando della ragazza, il pronome andava al femminile (le aveva detto);

  • del le sue emozioni” = errore di battitura, lo spazio non occorre (delle);

  • e la le mente si annebbia” = errore di distrazione, o hai inserito un articolo in più oppure il pronome va spostato (e la mente le si annebbia);

  • passa sopra ai vicoli” = la preposizione sopra non richiede l’aggiunta di “a” (sopra i vicoli)


 


Vincitrice del premio speciale “Madness”


Quell’attimo di pura follia mi ha letteralmente stregata, conquistando il mio cuore e scolpendo la tua storia nel mio cuore: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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Giudice*****
04/06/2015 16:34
 
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Dodicesimo posto

 



Eye have you, Alba – SulphurJupiter


 



 


Stile e lessico: 9,75/10


Hai stile davvero ammirevole, capace di suscitare grandi emozioni in chi legge e di rendere vivide le scene che descrivi: hai mostrato una particolare cura nel descrivere anche i più piccoli dettagli, caratteristica che favorisce l’immedesimazione nella vicenda e nella personalità dei personaggi. L’utilizzo della punteggiatura è altrettanto encomiabile, ogni virgola ha la sua ragione d’essere e contribuisce a rendere la letture scorrevole e piacevole. C’è stata un’unica scelta che non ho pienamente condiviso, precisamente nella frase “Non che fosse una donna dalla bellezza idilliaca poiché, somigliante, in tutto e per tutto alla figura paterna, ma nelle gestualità semplici e docili nascondeva l'ereditarietà algida tramandata da sua madre.”, dove avrei evitato di chiudere quel “somigliante” tra le virgole e avrei aggiunto una virgola dopo “idilliaca” per creare sì una pausa che favorisca la fluidità del periodo, ma senza creare quell’effetto “spezzato” (bellezza idilliaca, poiché somigliante in tutto...).


Chiaramente si tratta di una mera considerazione personale e non di un errore, quindi prendila come tale: di sicuro la tua abilità non viene sminuita da così poco, credimi!


Passando al registro linguistico, mi ha molto colpito l’antitesi tra le descrizioni corpose, talvolta persino “auliche”, e i pensieri crudi e schietti di Anya: l’ho trovata una scelta a dir poco azzeccata, capace di rendere più credibile e piacevole la lettura. Il lessico rispecchia magnificamente questo dualismo: semplice e a tratti volgare nei momenti più “intimi”, mostra la sua magniloquenza in fase descrittiva, creando immagini deliziose. In tutto il testo ho trovato solamente due ripetizioni che avrebbero potuto essere evitate (sforzi...sforzi;gracchiante...gracchiò) e due espressioni che non mi hanno totalmente convinto:



  • Quel pensiero le istigò la pelle d'oca.” = presumo fosse una scelta espressiva, però quell’istigare mi è parso un po’ come una forzatura, non so dirti il motivo. Forse avrei preferito un costrutto come “le fece venire” per non renderlo troppo pressante (le fece venire la pelle d’oca);

  • illungo cappotto smeraldo che le imperlava le spalle” = anche in quest’espressione il verbo mi è sembrato un po’ “stonato” rispetto alla frase, forse avrei optato per qualcosa come “le avvolgeva” (che le avvolgeva le spalle).


A parte queste facezie, non mi resta che farti i complimenti perché sei stata magnifica: ottimo lavoro!


 


Originalità: 9,5/10


La tua storia è indubbiamente originale, nonostante alcuni punti della trama possano apparire piuttosto comuni. Ci sono molte storie di soldati che ritrovano un bambino tra le macerie di villaggi in rovina e che, spinti dalla compassione, mandano a monte la loro carriera militare pur di salvarli; ciò che però non si trova in nessuna di queste storie è la presenza di una storia d’amore così particolare come quella tra Anya e Tanya, né si vedono ambientazioni descritte con tale maestria e altrettanta poeticità. Insomma, sei stata bravissima!


 


Stato d’animo: 4,75/5


Una storia d’amore tanto tragica non poteva che essere intrisa di tristezza, non c’è che dire: pur essendo malata, Tanya stava ritrovando la forza per reagire e tutto grazie al sentimento che provava per la gemella. Se i genitori non si fossero messi in mezzo, forse le cose sarebbero andate diversamente, invece Tanya è morta e Anya è costretta a scontare una punizione decisamente crudele. Non ti ho dato il massimo semplicemente perché avrei trovato più calzante l’uso della “sofferenza”, visto il modo in cui hai descritto il loro sfortunato amore: in ogni caso, il punteggio resta altissimo, perciò non mi resta altro da dirti se non complimenti!


 


Gradimento personale: 14,5/15


Una storia così profonda e toccante è difficile da trovare, sei stata bravissima. Hai scelto un genere non facile se si pensa all’argomento del contest, dato che spesso gli abbinamenti tra guerra e amore risultano banali o poco approfonditi; tu sei riuscita a non cadere nei soliti cliché, adornando una vicenda relativamente semplice con descrizioni vivide e personaggi intriganti. Bellissima la contrapposizione tra la freddezza di Anya, peraltro magnificamente caratterizzata, e la dolcezza infantile di Alba: il loro legame cambierà radicalmente entrambe e le porterà a fare scelte che sembrerebbero impensabili per i loro caratteri. Mi è dispiaciuto un po’ vedere sfumare l’amicizia tra la soldatessa e Aleksey, ma in fin dei conti non avrebbe potuto andare diversamente... Per concludere, tra il tuo stile incantevole e i tuoi personaggi così ben riusciti, non mi resta che riempirti di complimenti: ottimo lavoro!


 


Totale: 38,5 – 1,75 = 36,75


La penalità è dovuta ai seguenti errori che ho riscontrato nel testo:



  • Una strada ben poco dura e aspra, cosparsa di dolori e mancanze” = l’aggiunta di quel “ben” rafforza il significato dell’aggettivo che precede, quindi in questo caso l’espressione avrebbe valenza di “molto poco”, il che stona con il reale significato della frase. Sarebbe stato più calzante l’uso di un’espressione come “di gran lunga” o di un avverbio come “decisamente” (Una strada di gran lunga/decisamente dura e aspra);

  • Aleksey pese a punzecchiarla.” = errore di battitura, manca la “r” nel verbo (prese);

  • La comunicazione instabile e la voce rotta da interferenze rapì di non poco l'attenzione di Anya.” = i soggetti di questa frase sono due, “comunicazione” e “voce”, di conseguenza il verbo andava coniugato nella terza persona plurale (rapirono);

  • c'è un da fare un altro sgombro.” = errore di distrazione, c’è un articolo indeterminativo di troppo (c’è da fare un altro sgombro);

  • Attutato” = altro errore di battitura, c’è una “t” in più (Attuato);

  • non né sapeva nulla” = l’accento indica l’avverbio di negazione e non il pronome, il quale non necessita di alcun segno grafico (non ne sapeva nulla);

  • impulsi celebrali” = probabilmente si è trattato di un errore di distrazione, poiché la “l” andava sostituita con la “r” (cerebrali);

  • il ribelle si fermò supino” e “Anya si alzò supina” = il termine “supino” indica una persona sdraiata a pancia in su, per cui l’aggettivo è stato utilizzato in entrambi i casi in modo improprio;

  • mi principe” = errore di battitura, manca una “o” (mio)


 


Vincitrice del premio speciale “Miglior personaggio secondario”


Aleksey mi ha totalmente rapito, non posso negarlo! Il suo rapporto con Anya mi è piaciuto tantissimo, è stato un vero e proprio valore aggiunto: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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04/06/2015 16:38
 
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Undicesimo posto (pari merito)

 



Innamorata dell’amore – Sam_HP


 



 


Stile e lessico: 9,25/10


Ho trovato il tuo stile molto fresco e limpido, perfettamente in linea con la vicenda e i personaggi; i periodi presentano una lunghezza variabile, alternando frasi brevi ed incisive a proposizioni molto articolate, creando in tal modo uno splendido gioco di emozioni e sentimenti. Nel complesso, l’uso della punteggiatura mi è sembrato valido e sapiente, capace di conferire un ritmo abbastanza rapido ma non confuso, tranne in alcuni punti, cioè:



  • Bello il mal d’amore eh ragazzina?” = in questa frase avrei aggiunto una virgola dopo “eh”, per accentuare l’intonazione della domanda (mal d’amore eh, ragazzina?);

  • ...per esserlo ma in compenso...” = in questo caso avrei aggiunto una virgola dopo “esserlo”, così da modulare il ritmo di lettura (per esserlo, ma in compenso);

  • Mi sento come se fossi sul bordo di un precipizio e stessi per svenire a causa delle vertigini ma morissi dalla voglia di volare nello stesso tempo.” = presumo che l’effetto sia voluto, però ho trovato il periodo troppo veloce, quindi avrei inserito una virgola dopo “vertigini” (a causa delle vertigini, ma morissi);

  • Lui si lecca le labbra, quasi senza accorgersene e mi rivolge un’occhiata maliziosa...” = hai lasciato l’inciso aperto, per cui andava messa una virgola dopo “accorgersene” (labbra, quasi senza accorgersene, e mi rivolge);

  • “...al bagno tendendo...” = anche in questo caso avrei aggiunto una virgola per sottolineare l’azione (al bagno, tendendo);

  • Mi passo una mano tra i capelli, scompigliandoli ancora poi prendo il cellulare...” = in questo caso ci sono due possibilità, o hai dimenticato di chiudere l’inciso oppure la scelta a mio avviso migliore sarebbe stata quella di mettere la virgola dopo “ancora” e non dopo “capelli”, altrimenti la lettura risulta sfalsata (tra i capelli, scompigliandoli ancora, poi/tra i capelli scompigliandoli ancora, poi);

  • Poco dopo lo schermo del mio telefono si illumina e il nome di Simone compare mentre il mio cuore saltella sul posto e poi si butta a capofitto nello stomaco.” = anche questa frase risulta troppo veloce, per cui avrei inserito una virgola dopo “compare” (il nome di Simone compare, mentre)


Si tratta solo di mere considerazioni personali, che non tolgono nulla alla bellezza e alla limpidezza del tuo stile, credimi. Passando al registro linguistico, hai optato per qualcosa di semplice ma non per questo banale, anzi: l’uso di un registro lievemente più aulico sarebbe stato eccessivo, quasi caricaturale e grottesco, specie se si considera l’età dei personaggi. Il lessico riflette magnificamente questa scelta, adattandosi alla vicenda e risultando fresco, efficace e ricco, come dimostra la presenza di una sola ripetizione evitabile in tutto il testo (freneticamente...freneticamente); bravissima!


 


Originalità: 9,5/10


La storia in sé non brilla in termini di originalità, dato che il primo appuntamento spesso e volentieri assume sfumature fluff e comiche; quello che mi ha colpito sono stati i dialoghi e i pensieri dei protagonisti che, pur essendo per certi versi “canonici” sono stati espressi con una freschezza impressionante. Di solito nell’approfondire l’intensità dei sentimenti si tende a diventare altisonanti, invece tu hai saputo mantenere una coerenza sbalorditiva: ottimo lavoro!


 


Stato d’animo: 5/5


Meravigliosa, semplicemente meravigliosa! Hai carpito l’essenza dell’euforia e l’hai enfatizzata al massimo, rendendola il vero perno attorno al quale ruota la storia: Giada è talmente innamorata di Simone, anzi dell’amore, da essere euforica. Per buona parte dell’appuntamento non riesce a contenere quell’incommensurabile felicità e quando torna a casa il suo entusiasmo dirompente non si esaurisce: addirittura il suo buonumore contagia sia Simone che sua madre, per non parlare della vecchia vicina che si spaventa di fronte a quell’euforia. Insomma, chapeau!


 


Gradimento personale: 14,5/15


Questa storia è riuscita letteralmente a stregarmi! Sei stata in grado di infondermi un buon umore incredibile, mi sembrava di essere al posto di Giada a saltellare per le stradine della città: a proposito della protagonista, mi ha colpito tantissimo la spontaneità e la genuinità della sua personalità, è rarissimo trovare personaggi tanto semplici e tanto carismatici. La caratterizzazione di Simone mi è parsa piuttosto vaga, nel senso che non sono riuscita a farmi un’idea precisa del suo carattere: inizialmente pensavo che fosse un musone, poi mi è parso piuttosto schietto, ma temo fosse “influenzato” dal dinamismo di Giada, quindi ho ancora dei dubbi... Ora, so bene che questa frase ti spiazzerà, ma quello che secondo me è stato un tocco di classe è l’incontro con la vicina: ho riso come una pazza al pensiero della vecchina in fuga e ancora stento a riprendermi. Se si aggiunge anche lo stile genuino e brillante, non mi resta altro da dirti se non complimenti!


 


Totale: 38,25 – 0,6 = 37,65


La penalità è dovuto ai seguenti errori:



  • Tanto tanto- ride lui mischiando i due sostantivi.” = probabilmente mi odierai, ma “tanto” è un avverbio di quantità, quindi si tratta di due avverbi (mischiando i due avverbi);

  • quand’era bambina” = quasi certamente è stato un errore di distrazione, perché avresti dovuto usare la prima persona e non la terza (quand’ero bambina);

  • “qual’è” = l’apostrofo in questo caso non si usa perché in realtà non è avvenuta alcuna elisione (qual è)


 


Vincitrice del premio speciale “Settimo cielo”


Una storia così dolce, spontanea e allegra non l’avevo mai letto, puoi credermi! Mi hai messo una tale euforia in corpo da non riuscire a smettere di sorridere: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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04/06/2015 16:41
 
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Undicesimo posto (pari merito)

 



You’ll always have a place in my heart – gnarly


 


 



Stile e lessico: 9,65/10


Il punteggio è abbastanza eloquente, hai uno stile davvero invidiabile! Sei stata capace di enfatizzare ogni emozione e di evidenziare ogni sfaccettatura del sentimento che lega i protagonisti. Hai bilanciato magistralmente i periodi, alternando frasi brevi e concise a proposizioni relativamente lunghe e dettagliate; l’inserimento praticamente impeccabile della punteggiatura ha dato una marcia in più alla fluidità della lettura, così da rendere la vicenda ancor più accattivante. Solo nella frase “Perché sì, sei bellissima Sofi” avrei inserito una virgola in più, in modo da enfatizzare il complemento di vocazione (sei bellissima, Sofi), ma si tratta di un’inezia.


Per quanto concerne il registro linguistico, sono ammirata dalla versatilità che hai dimostrato, mescolando espressioni comuni a termini piuttosto ricercati: hai creato un quadro d’insieme molto significativo, destreggiandoti tra livelli diversi senza eccedere né in un senso né nell’altro. Il lessico è una prova lampante di quanto detto sopra, ricco e puntuale come pochi: “situazione...situazione” sul finale è l’unica ripetizione che avrei evitato. Insomma, complimenti!


 


Originalità: 9,5/10


La trama non brilla per originalità, non si può negare: hai citato tu stessa due illustri precedenti e in tanti hanno preso spunto da questi modelli per creare una valanga di storie su queste tematiche. Quello che però mi ha colpito è stata l’unione di situazioni già viste in un insieme del tutto inusuale: una relazione nata per caso ed evoluta in modo particolare, tra messaggi su Whatsapp e scoperte sconvolgenti, il tutto racchiuso in una Lettera degna di questo nome. Sono rimasta stupita dal modo in cui hai sviluppato la vicenda nel suo insieme, il che ha contribuito ad aumentare il punteggio: ottimo lavoro!


 


Stato d’animo: 4,5/5


La storia è palesemente triste, non si può negare: un amore stroncato sul nascere da una malattia tanto spietata rientra già abbondantemente nella tristezza, figuriamoci in un contesto simile. Si tratta dell’ultima possibilità di Andrea per dichiararsi a Sofia, possibilità che potrebbe andare in fumo e che comunque non porterebbe al coronamento di un sogno d’amore duraturo. Davvero toccante, non c’è che dire, ma purtroppo c’è un “però”: per la trama in sé e per il modo in cui l’hai sviluppata, credo che sarebbe stato più appropriato uno stato d’animo come la “sofferenza”, perché è quello che emerge maggiormente da questa storia. Tralasciando la malattia, ogni parola in quella lettera trasuda disperazione, quindi penso che la tristezza in sé sia limitante ed è per questo che ti ho penalizzato un po’. Al di là di ciò, i complimenti sono doverosi, visto il forte impatto emotivo: semplicemente strabiliante!


 


Gradimento personale: 14,5/15


La storia è molto toccante, talmente intensa e commovente da aver fatto breccia nel mio cuore. Sono parecchio sensibile quando si parla di tumori, perciò m’infastidisco facilmente quando l’argomento viene affrontato con superficialità: tu sei riuscita a non infastidirmi, anzi direi che hai fatto l’esatto contrario. Attraverso personaggi così finemente caratterizzati e una vicenda tanto emozionante, mi hai fatto disperare insieme ad Andrea, il che è una vera impresa, visto che solitamente i protagonisti mi stanno indifferenti. Insomma, sei stata ineccepibile e brillante come pochi: bravissima!


 


Totale: 38,15 – 0,5 = 37,65


La penalità è dovuta ai seguenti errori:



  • il abbigliamento” = errore di distrazione, l’articolo corretto è “lo” (l’abbigliamento);

  • in pacia” = errore di battitura, manca una “n” (in pancia)


 


Vincitrice del premio speciale “Best Drama”


Con il suo connubio tra dolcezza e sofferenza, questa storia è riuscita a colpirmi profondamente e a commuovermi come solo un vero Dramma sa fare: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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04/06/2015 16:44
 
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Decimo posto

 



Violette – .Maki Chan.


 


 



Stile e lessico: 9,5/10


Hai uno stile molto intenso, talmente evocativo da rendere vivida ogni scena. Mi è parso di trovarmi proprio lì, davanti a quella panchina per assistere agli incontri tra i personaggi e per provare tutte le loro emozioni. I periodi sono in perfetta armonia tra loro, dotati di una forza espressiva ben calibrata, anche grazie al controllo impeccabile della lunghezza. L’uso della punteggiatura ha contribuito a dare maggior vigore al testo, scandendo il ritmo della lettura in maniera quasi impeccabile. In tutta la storia ho trovato solo due scelte che non ho condiviso, precisamente:



  • Lo devi vedere Violette” = dopo “vedere” avrei inserito una virgola per esaltare il complemento di vocazione (Lo devi vedere, Violette);

  • Capii così, che non erano i sogni di Camille ad affascinarmi, ma il protagonista di quei sogni.” = nonostante possa risultare ad effetto, la prima virgola mi è sembrata un po’ stonata, per cui l’avrei omessa (Capii così che non erano...)


A parte queste due facezie, che puoi tranquillamente prendere come mere impressioni, sei stata praticamente magistrale.


Passando al registro linguistico, sono rimasta profondamente colpita dal lessico che hai impiegato: oltre alla grandissima ricchezza e puntualità, mi ha impressionato la tua abilità nell’evitare lo sfarzo e l’eccesso, difetto abbastanza frequente nelle storie appartenenti al genere. Ogni parola era studiata per trasmettere una determinata emozione, senza mai risultare fuori posto o pomposa: bravissima!


 


Originalità: 9,75/10


Questo è sempre il parametro più difficile da valutare, dato che bisogna tenere conto di diversi fattori. Partendo dalla trama in sé, non si può parlare propriamente di originalità, dato che ci sono innumerevoli storie che parlano di nobili e amanti, incluso il matrimonio riparatore. Per quanto sia indubbiamente importante, quest’aspetto non è il solo da valutare: se si dovesse badare unicamente all’idea di partenza allora opere come l’Eneide non sarebbero mai diventate dei “mostri sacri della letteratura”, no? Ciò che conta è anche, e soprattutto, l’esecuzione e tu da questo punto di vista hai fatto faville: non solo hai strutturato il testo in modo peculiare, creando un flashback completamente diverso dalla “struttura canonica” (vedi il cambiamento nella narrazione, dalla terza alla prima persona), ma hai anche raccontato la vicenda attraverso gli occhi dell’amante senza cadere nella compassione. Insomma, ottimo lavoro!


 


Stato d’animo: 4,5/5


Senza dubbi Violette prova una forte delusione, scatenata principalmente da Aleksej e dalla sua debolezza: in un mondo di apparenze come quello dell’epoca, nessuno dei due riesce a spezzare il venefico circolo delle convenzioni sociali e dei doveri familiari, segnando in tal modo la rovina della loro storia. Per quanto César possa essere gentile, non sarà mai l’uomo che Violette ama e questo non può che acuire la delusione insita nella protagonista. Nonostante ciò, credo che lo stato d’animo più “calzante” fosse la sofferenza, dato che è la sensazione più forte che sei riuscita a trasmettere; a parte ciò, nulla da dichiarare, brava!


 


Gradimento personale: 14,5/15


La storia mi ha emozionato molto, sei riuscita a non farmi odiare una coppia di amanti, il che ti fa onore, credimi. Di solito gli amanti vengono dipinti come povere anime che vorrebbero stare insieme ma che vengono separate da un orgoglioso marito, una crudele moglie o una famiglia spietata, cosa che puntualmente mi porta a parteggiare per i “brutti e cattivi”; tu sei stata capace di farmi provare pena per Camille e César, povere vittime inconsapevoli, senza però spingermi a odiare i protagonisti. Aleksej sarà anche un mollaccione, ma la sua posizione è tutt’altro che semplice, proprio come quella di Violette. Questo aspetto della caratterizzazione, unito all’ambientazione elitaria e allo stile fluido, mi ha portato ad apprezzare immensamente questa storia, perciò non mi resta altro da dire se non complimenti!


 


Totale: 38,25 – 0,5 = 37,75


La penalità è dovuta all’espressione “accanto a se”, nella quale andava messo l’accento sul pronome personale (accanto a sé).


 


Vincitrice del premio speciale “Miglior protagonista”


Hai caratterizzato Violette in modo impeccabile, mettendo a nudo il suo vero io senza affiancarla a stereotipi senz’anima: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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04/06/2015 16:47
 
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Nono posto (pari merito)

 



Tutto in lei, di lei, per lei – DonnieTZ


 


 



Stile e lessico: 10/10


 


Ho apprezzato tantissimo il tuo stile incisivo, capace di mettere in risalto le emozioni dei protagonisti in modo a dir poco peculiare. I periodi erano perfettamente bilanciati, dotati della giusta lunghezza e dell’adeguata linearità. Come se non bastasse hai sfruttato la punteggiatura alla perfezione, inserendo virgole e punti come un flusso di pensieri, degno dei riferimenti fatti a Svevo.


Per quanto riguarda il registro linguistico, hai scelto di mantenerti su una sana via di mezzo tra la semplicità e la ricercatezza, senza mai scivolare nel banale o nell’eccesso. Inoltre, ho trovato il lessico sempre puntuale e molto ricco, come dimostra l’assenza di ripetizioni superflue, cosa che mi ha reso raggiante. Come vedi, il punteggio è la prova lampante del mio gradimento: ottimo lavoro!


 


Originalità: 9,25/10


 


Qui sono stata piuttosto in difficoltà, perché la storia in sé non è esattamente originale: il ragazzo che s’innamora della migliore amica della fidanzata è abbastanza comune, per cui non me la sono sentita di darti il massimo. Allo stesso tempo, non ho voluto penalizzarti troppo perché, nonostante tutto, il modo in cui hai trattato l’argomento lo ha reso sufficientemente originale: lo stile, i personaggi e la conclusione hanno conferito alla storia una sua “personalità”, capace di distinguerla dalle molteplici interpretazioni del tema. Per questo motivo hai raggiunto un ottimo punteggio anche qui, bravissima!


 


Stato d’animo: 5/5


Che dire, l’insoddisfazione era alla base della tua storia, trapelava da ogni pensiero e da ogni azione dei personaggi, riuscendo a colpire il lettore e a catturare la sua attenzione. Questo sentimento risulta particolarmente lampante grazie al fine lavoro d’introspezione che permea la storia, rendendo palpabili le emozioni del protagonista; difatti. non solo Zeno è insoddisfatto del suo rapporto con Rossella, ma anche dell’amore/ossessione che nutre nei confronti di Alice. Insomma, era impossibile non darti un punteggio simile: chapeau!


 


Gradimento personale: 14,75/15


 


La storia mi è piaciuta tantissimo, sei riuscita a creare dei personaggi accattivanti e ben sviluppati, a partire dal tormentato protagonista fino alle due amiche totalmente diverse: tre figure contrastanti e contrastate, chi per un amore sbocciato troppo tardi, chi per una rivalità con l’amica e chi per l’ennesimo amore impossibile. Ho gradito in particolar modo l’epilogo, perché hai evitato di creare la solita storiella stile “L’amore vince su tutto, pure sull’amicizia” che tanto odio, facendo sì che tra Zeno e Alice non accadesse nulla di eclatante: davvero un ottimo lavoro, complimenti!


 


Totale: 39 – 1 = 38 (Penalità dovuta al betaggio)


 


Vincitrice del premio speciale “Miglior Stile”


Il tuo stile incisivo ed accattivante non passa certo inosservato, bensì riesce a coinvolgere ed appassionare, permettendo al lettore di immergersi nel flusso di pensieri del protagonista: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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04/06/2015 16:51
 
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Nono posto (pari merito)

 



In ritardo – Nezuchan


 


 


 



Stile e lessico: 10/10


Hai uno stile davvero incredibile, leggero e delicato come pochi: parola dopo parola riesci ad alleggerire l’animo del lettore e a trascinarlo nelle dinamiche della vicenda, quasi fossi una sorta di Cicerone della tua stessa storia. I periodi sono mediamente lunghi e magnificamente articolati, adornati da una punteggiatura impeccabile. Ogni virgola ha una sua funzione, tutto sembra studiato appositamente per enfatizzare tutti i dettagli e rendere fluida la lettura, il che è una prova tangibile della tua abilità.


Passando al registro linguistico, sono rimasta colpita dall’apparente semplicità che hai utilizzato, puntando sull’enfasi emotiva: il lessico risulta vario e leggero, ma non per questo inadatto, anzi. La leggerezza di ogni parola è mirata all’esaltazione delle emozioni e all’efficace descrizione della scena, senza calcare troppo la mano con artifici vari che avrebbero minato la credibilità della storia: per concludere, sei stata ineccepibile, chapeau!


 


Originalità: 9,5/10


Questo parametro è il più ostico di tutti, dato che ogni storia ha la sua originalità: nel tuo caso, essa è data dal modo particolare con cui hai raccontato una vicenda di per sé comune, mostrando il lato più “frivolo” dei personaggi. Nonostante sia una scena relativamente abusata, il che mi ha costretto a sottrarti qualcosa, sei stata bravissima nel fare tua una dinamica così conosciuta e nell’aggiungere quei piccoli dettagli e quell’atmosfera di assoluta serenità, nella quale è piacevole immergersi. Per questi motivi non ho voluto toglierti un solo millesimo in più, bravissima!


 


Stato d’animo: 5/5


Hai davvero superato ogni mia aspettativa, credimi! Hai centrato questo sentimento in modo magistrale, concentrandoti su uno spaccato quotidiano e mostrando la spensieratezza del momento. Ogni dettaglio sembra riflettere questo stato d’animo, dagli attimi di tenerezza ai gesti più comuni: hai rappresentato l’essenza della routine con una freschezza disarmante, sfruttando ogni spunto per enfatizzare lo stato d’animo scelto. Insomma, sei riuscita a sbalordirmi, perciò non posso dire altro se non ottimo lavoro!


 


Gradimento personale: 14,5/15


Mi sono letteralmente innamorata di questa storia, è così fresca e spensierata da togliere il fiato! Sono una fanatica dell’angst, perciò quando trovo storie come la tua ci sono due possibilità, o mi sdegno o mi delizio: tu sei riuscita ad ottenere il secondo effetto, facendo levitare il mio cuore fino alle stelle. Mi è un po’ dispiaciuto non ottenere maggiori dettagli sulle protagoniste, delle quali si sa lo stretto necessario, però poco importa: ciò che rende la tua storia a dir poco brillante è la sua atmosfera limpida e gioiosa, capace di dare serenità a chi legge. Se a ciò uniamo anche lo stile fluido e leggero, non c’è altro da aggiungere: complimenti!


 


Totale: 39 -1 = 38 (Penalità dovuta al betaggio)


 


Vincitrice del premio speciale “What a wonderful love”


Hai creato una storia dolcissima e fresca, capace di far battere il cuore e di emozionare come poche, nonostante si tratti di uno spaccato della vita quotidiana: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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04/06/2015 16:54
 
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Ottavo posto

 



Ansia – Rox_Malfoy


 


 



Stile e lessico: 9,65/10


Il tuo stile è incredibilmente armonioso, capace di far fluire le emozioni dalle parole al cuore del lettore, rendendole vivide e intense; i periodi sono perfettamente bilanciati, lunghi ma sapientemente strutturati in modo da accendere l’attenzione del lettore. Anche la punteggiatura contribuisce a dare questo effetto, grazie agli inserimenti puntuali di ogni segno d’interpunzione: sono una scelta mi ha lasciato perplessa, precisamente nella frase “Sapevi di essere al limite dell’ossessione, ma quel ragazzo ti era entrato sottopelle come nessuno mai, senza che tu potessi farci niente, e nonostante fossi quasi spaventata da quella fissazione che aveva stregato la tua mente ormai non potevi far altro che continuare a riempirti gli occhi di lui, o l’ansia che ti stringeva il cuore ti avrebbe distrutta, inghiottita, uccisa.”, dove avrei inserito un’ulteriore virgola dopo “mente” per non alterare il ritmo che avevi impartito (la tua mente, ormai non potevi).


Per quanto riguarda il registro linguistico, mi ha colpito molto la scelta di termini relativamente comuni ma non per questo banali, perfettamente in linea con il contesto: spesso si punta sull’aulico creando personaggi sterili ed eccessivamente pomposi, invece tu hai accuratamente evitato questo “sfarzo stilistico” puntando sulla credibilità e sulla realisticità dei protagonisti, decisione a mio avviso azzeccata. Anche il lessico si adatta a questo scopo, risultando fresco, puntuale e quasi avulso dalle ripetizioni sterili (l’unica espressione che avrei evitato è “mossi dal movimento”, ma si tratta di un suggerimento). Insomma, sei stata praticamente perfetta: ottimo lavoro!


 


Originalità: 9,5/10


La storia in sé non brilla per originalità, dato che hai scelto un argomento abbastanza comune: una ragazza timida che s’infatua di un compagno di classe e che trova il coraggio di dichiararsi quando è ormai troppo tardi, obiettivamente è una trama già vista. Nonostante questi presupposti apparentemente nefasti, credo che la realizzazione abbia drasticamente ribaltato le sorti di questo parametro: quella che avrebbe dovuto essere la protagonista, in realtà si trasforma in una narratrice esterna, mentre il vero protagonista guadagna gradualmente il centro dell’attenzione finché, alla fine, non rimane da solo con suo fratello, altro personaggio principale. Sei stata talmente abile nel creare questo “gioco” tra personaggi da meritare un punteggio alto pure in questa parte: bravissima!


 


Stato d’animo: 5/5


Ansia, ansia e ancora ansia. Non solo il titolo lascia presagire il dominio di questa emozione, ma anche i personaggi in scena appaiono come vittime di un sentimento tanto potente quanto indomabile. La protagonista/narratrice viene paralizzata dall’ansia, al punto da liberarsi dal suo “controllo” solo quando sente di aver perduto la sua occasione, ammesso che ne avesse una; allo stesso modo, i due fratelli combattono contro questa emozione, cercandosi ovunque fino al fatidico istante in cui possono riabbracciarsi. Che dire: chapeau!


 


Gradimento personale: 14,5/15


Semplice ma intensa, la tua storia mi ha colpito moltissimo: sei stata capace di raccontare una vicenda già vista in modo tutto tuo, accentuando i sentimenti dei personaggi con un “gioco di ruoli” particolare ed intrigante. Ognuno di loro ha una sua dimensione all’interno della trama, prima fra tutti la narratrice, la cui timidezza riesce a colpire il lettore e ad intenerirlo. Ciò che più emoziona però è il rapporto tra i fratelli, talmente forte da trasformarli in persone completamente diverse a seconda della loro vicinanza: basti pensare ad Alessandro, un tempo allegro e spensierato, che da quando il fratello è partito si è trasformato nell’ombra di sé stesso. Sei stata davvero in gamba, aiutata da uno stile efficace e da un’introspezione ben curata: complimenti!


 


Totale: 38,65 – 0,25 = 38,4


La penalità è dovuta a un piccolissimo errore di distrazione nell’espressione “che quel giorno si”, in cui manca l’accento sulla “i” (sì = avverbio di affermazione; si = pronome riflessivo).


 


Vincitrice del premio speciale “Miglior Introspezione”


Mi ha colpito molto il lavoro di caratterizzazione dei personaggi, specialmente per quanto riguarda il legame fraterno, così intenso da sciogliere il cuore: ottimo lavoro!



 



 

























Quarto





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04/06/2015 16:57
 
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Settimo posto

Runaway sweet freedom - _wilia


 


 



Stile e lessico: 10/10


Hai uno stile a dir poco ammaliante, riesci a trasmettere emozioni intense attraverso una formidabile combinazione di parole e punteggiatura. Hai sfruttato ogni virgola per enfatizzare i sentimenti dei personaggi e le diverse sfumature della storia, conferendo grandissima fluidità alla lettura; l’unica scelta che non ho condiviso è stata nella frase “Al di là della finestra la strada sterrata si sfaldava ad ogni soffio di vento.”, dove avrei messo una virgola dopo “finestra” perché, nonostante di per sé sia inequivocabile, ho dovuto rileggere più volte questo pezzo, in quanto ogni volta leggevo “Al di là della finestra sterrata...”.


Si tratta chiaramente di un’inezia che nulla toglie al tuo stile, come già si evince dal punteggio. Passando al registro linguistico, mi è parso molto adatto al contesto: non risultava né troppo semplice né eccessivamente aulico, era perfettamente bilanciato, il che rende la lettura ancor più piacevole. Il lessico si adatta magnificamente alla tua scelta, risultando sempre fresco e puntuale nonché praticamente privo di ripetizioni sterili: in tutto il testo ho trovato solo il rapido susseguirsi di “guadagnato...guadagnato” e una ripetizione concettuale nella frase “...nonostante si fosse spesso ostinato a credere che ne valeva la pena di sperare...” (ne valeva la pena di sperare). A parte questi dettagli, posso solo dirti chapeau!


 


Originalità: 9,5/10


Nel complesso, la tua storia risulta incredibilmente originale, specialmente grazie alla brillante caratterizzazione dei personaggi: di per sé le tematiche sono già state sfruttate in mille modi diversi, il carnefice che s’innamora della vita e si sacrifica al suo posto è un’immagine ben nota, però tu l’hai saputa rinnovare. Lo stile fluido e intenso, unito alla fine introspezione, trasforma la vicenda in qualcosa di unico ed inimitabile; ottimo lavoro!


 


Stato d’animo: 5/5


Ansia allo stato puro, non si può negare! La storia tra Jack e Kevin trasuda ansia da tutti i pori, in particolar modo dal momento in cui viene mutata la condanna del prigioniero: la spada di Damocle sopra i due è talmente pressante da gettare nel panico prima il carnefice e poi la vittima, raggiungendo il culmine proprio quando il loro amore sboccia in tutto il suo splendore. Sei riuscita ad amplificare quell’ansia e a farla arrivare dritta nel mio cuore, il quale peraltro mi è schizzato in gola e ha fatto il diavolo a quattro prima di tornare a posto: cos’altro posso dirti se non bravissima?


 


Gradimento personale: 14,25/15


Potente e profonda, la tua storia mi ha emozionato più di quanto non riesca a dire! Hai creato una storia d’amore apparentemente impossibile, rendendola strada facendo sempre più intrigante e verosimile, fino ad ammaliarmi: la tensione che si respira in tutto il testo è talmente incisiva da insinuarsi nell’animo del lettore ed avvolgerlo come una spirale, trascinando sempre più all’interno della mente di Jack. I personaggi sono delineati in modo limpido e mossi con coerenza nel corso della vicenda, dando un’ulteriore conferma della tua abilità: mi è piaciuta tantissimo la breve comparsa del collega di Jack, poiché sei stata capace di delineare i punti salienti della sua personalità in pochissime righe. Insomma, hai fatto un vero e proprio figurone: complimenti!


 


Totale: 38,75


 


Vincitrice del premio speciale “Anxiety”


Trovare una storia dotata dello stesso impatto emotivo è praticamente impossibile! Per tutta la lettura sentivo il cuore in gola e respiravo a malapena, incapace di pensare ad altro se non alla vicenda: ottimo lavoro!



 

























Quarto





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Giudice*****
04/06/2015 17:00
 
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Sesto posto

Your Smell – Prior.Incantatio


 


 




Stile e lessico: 10/10


Hai dato prova di uno stile inebriante, così evocativo ed emozionante da lasciare senza fiato. Sei capace di cogliere dettagli che agli altri sfuggono e di metterli in mostra con un’abilità sbalorditiva, si direbbe quasi che tu possieda il tocco di Mida: ogni verso brilla per la sua finezza e per le immagini che racchiude, esibendo una perizia sbalorditiva nella struttura di ciascuna strofa e nell’intercalare la punteggiatura, così da impartire un ritmo fluido e coinvolgente.


Il registro linguistico si mostra perfettamente in linea con quanto detto finora: brillante ed appassionante, si mantiene sospeso tra la semplicità e la ricercatezza, senza mai scivolare nella banalità o, al contrario, nella pomposità. La fusione tra questi opposti genera immagini peculiari, che colpiscono e stupiscono per la loro nitidezza e la loro bellezza; a tal proposito, il lessico ricco e impeccabile rifulge per la sua potenza espressiva, in grado di meravigliare il lettore e trasportarlo nel vivo della scena. Insomma, chapeau!


 


Originalità: 9,5/10


Questo parametro è stato il più complicato da valutare, probabilmente a causa della definizione di originalità. In tutta franchezza, se penso alla poesia, la prima cosa che mi viene in mente è il connubio amore-donna/musa: ci sono innumerevoli esempi che potrei portare, ma credo sarebbe superfluo visto che si tratta di autori illustri. Con questa premessa voglio dire che, valutando la tematica in sé, la tua storia non brilla per originalità, eppure il punteggio è altissimo: perché? La risposta può sembrare assurda, ma non trovo altre parole per spiegarlo: la tua poesia mi ha fatto pensare a Catullo e questo la rende più unica che rara. So che può apparire come un paradosso, tuttavia non lo è: secondo il mio discutibilissimo punto di vista, sono davvero pochi coloro che sono in grado di cimentarsi in questo genere, tutti gli altri (io in primis) si limitano ad assemblare versi e inseguire rime. Tu hai una tale consapevolezza e una spiccata sensibilità, inoltre sai dipingere delle immagini impressionanti misurando accuratamente le parole: per questo motivo ho ripensato a Catullo, perché sei riuscito a donarmi le stesse sensazioni del Quinto Carme e pertanto non posso non complimentarmi!


 


Stato d’animo: 4,75/5


Anche in questo caso è stato piuttosto difficile assegnarti un punteggio, dato che ho avuto delle perplessità: l’appagamento c’è, si percepisce attraverso certi versi ed è abbastanza evidente, pertanto il parziale è molto alto. Ciononostante, non mi è sembrato lo stato d’animo più “efficace”: in tutta onestà, credo che la spensieratezza sia più calzante come sentimento, come si evince dal senso di libertà che si respira strofa dopo strofa, pertanto non ho potuto darti il massimo, seppur a malincuore.


 


Gradimento personale: 14,75/15


Arrivati a questo punto, non credo che ci siano dubbi: questa storia mi è piaciuta tantissimo, sei stato capace di emozionarmi e di trascinarmi nella gioia del momento. Da ogni verso traspare una passione coinvolgente, così intensa da risultare contagiosa. La ragazza sembra talmente reale da palesarsi davanti al lettore, mentre corre spensierata e sorride al mondo. Come ho già detto, le tue strofe mi hanno riportato alla mente il Quinto Carme di Catullo, ed è stato bellissimo paragonare la protagonista a Lesbia, immaginare entrambe vivere ed amare fino al calar del sole. Con le lacrime agli occhi e la delizia nel cuore, posso solo elogiare il tuo stile impeccabile e la tua poesia magnifica: complimenti!


 


Totale: 39


 


Vincitrice del premio speciale “Miglior Atmosfera”


Hai descritto una scena meravigliosa, sfruttando parole talmente efficaci da rendere questa poesia più simile a un dipinto che a un testo: ottimo lavoro!



























Quarto





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Giudice*****
04/06/2015 17:02
 
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Quinto posto

Anedonia – Sickophilia Efp


 



 


Stile e lessico: 9,9/10


Il tuo stile è incredibilmente intenso, ogni parola era studiata per enfatizzare l’impatto emotivo della storia. Anche la struttura dei periodi rispecchia questo intento, data la lunghezza di ogni frase e l’inserimento misurato della punteggiatura: le virgole spesso sono omesse per creare un effetto incalzante, tipico delle narrazioni che puntano sull’introspezione. Solo in un caso ho trovato azzardata questa scelta, precisamente nella frase “Al gradino numero cinquecentonovantanove sono tentato di tornare indietro e andare a casa e non so cosa mi trattiene dal farlo ma so che ora sto tirando fuori le chiavi inserendo quella più ingombrante nella serratura di casa tua”, dove avrei sostituito la seconda “e” con un punto e virgola per non rendere troppo rapida la lettura (tornare indietro e andare a casa; non so cosa...).


Passando al registro linguistico, mi è parso molto appropriato, in linea con la vicenda e con i personaggi; il lessico era molto ricco e altrettanto puntuale, avulso da ripetizioni evitabili e perfettamente contestualizzato. Insomma, a parte quell’inezia sei stata impeccabile: ottimo lavoro!


 


Originalità: 10/10


Questo parametro è stato piuttosto controverso, dato che l’originalità dipende da vari fattori: la trama in sé è piuttosto “comune”, ho letto molte storie di questo genere, per cui se avessi dovuto tenere conto solo di ciò avresti avuto una penalità sostanziosa. Come ho già detto però, non mi baso solo su questo, bensì su altri aspetti, in particolare sull’impronta che si dà alla storia. Normalmente, si tende ad enfatizzare le paranoie di chi soffre di questi disturbi e di “muovere a pietà” il lettore, ottenendo una sorta di “banalizzazione” di una tematica tanto delicata: quello che hai fatto tu invece è stato mostrare questa vicenda in modo realistico, mostrando la fragilità di entrambe le parti, non solo quella del “malato”. Questa è stata la forza della tua storia, capace di trasformare un tema inflazionato in un qualcosa di estremamente originale: chapeau!


 


Stato d’animo: 5/5


Non posso trattenere i complimenti, è più forte di me! Sembrerò un nastro rotto, ma sei riuscita a rendere perfettamente una tematica tanto delicata: la depressione della protagonista era mostrata con una delicatezza sconvolgente, dimostrando come non serva ricorrere a scontati pietismi per parlare di argomenti tanto complessi. Hai impresso talmente tanta intensità al sentimento da colpire al cuore il lettore, perciò non mi resta che dirti bravissima!


 


Gradimento personale: 15/15


Ti dico solo questo: ho pianto come una disperata, singhiozzando ininterrottamente! Sarà che ho un debole per le storie che trattano simili argomenti in modo tanto puntuale, non saprei: quello che so per certo è che questa storia mi ha profondamente colpito. I personaggi erano caratterizzati con una perizia encomiabile, lasciando che le loro emozioni fluissero fino ad arrivare al mio cuore. Lo stile era perfettamente in linea con i pensieri e i sentimenti dei protagonisti, fluido e potente, una vera chicca. La maestria con cui ti sei barcamenata tra queste tematiche è sorprendente: impossibile resistere alla commozione, specie di fronte a quel dipinto sul finale, lì il mio cuore è proprio collassato. Complimenti, davvero tantissimi complimenti!


 


Totale: 39,9 – 0,7 = 39,2


La penalità è dovuta ai seguenti errori:



  • marginare i danni” = l’espressione corretta è “arginare i danni”;

  • irridi verdi” = errore di battitura, c’è una “r” di troppo (iridi verdi);

  • Quel episodio” = in questo caso si usa l’aggettivo dimostrativo “quello”, non “quel” (Quell’episodio);

  • piccolo idilli” = probabile errore di distrazione, l’aggettivo andava al plurale (piccoli idilli)


 


Vincitrice del premio speciale “Stupor mundi”


La tua storia è riuscita ad appassionarmi come poche altre, stupendomi e facendomi calare nei panni della povera ragazza fino a piangere per il tragico epilogo: ottimo lavoro!



























Quarto





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04/06/2015 17:06
 
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Quarto posto

Ash – Lisapan


 


 




Stile e lessico: 9,75/10


Hai dimostrato di possedere uno stile particolarissimo, più unico che raro: leggendo la tua storia ho pensato subito ai poeti Ermetici, capaci di racchiudere concetti profondi e cruciali in pochissime parole. Tu sei riuscita a fare esattamente lo stesso, esprimendo con due periodi e due domande l’essenza della vicenda, il che, per una logorroica come me, è semplicemente sbalorditivo. Mi ha colpito molto l’uso della punteggiatura, in particolare dei punti e virgola: per il ritmo che avevo percepito mi sarei aspettata dei punti fermi, invece hai scelto di inserire delle pause più “delicate”, creando un’atmosfera totalmente diversa da quella che ci si aspetta e che, a volerla dire tutta, risulta più calzante.


Per quanto riguarda il registro linguistico, sono rimasta soddisfatta dalla semplicità delle parole impiegate, capaci di rendere il testo “adatto a tutti”. Attraverso il lessico comune e mai banale, sei riuscita ad ottenere un duplice effetto: da una parte hai conferito alla storia una profondità impareggiabile, dall’altra hai fatto sì che il racconto diventasse più universale che soggettivo. L’unica nota “stonata”, sebbene si tratti del mio modesto parere, è stata la ripetizione di “libro” all’inizio, quando potevi ometterlo nel secondo caso [due pagine diverse di un libro che forse non è nemmeno lo stesso (libro)]; so che si tratta di una scelta voluta, però non mi ha convinto del tutto, non so dirti con esattezza perché. A parte questa facezia, non ho nulla da aggiungere se non complimenti!


 


Originalità: 10/10


Il punteggio mi sembra abbastanza eloquente, ma da brava logorroica commenterò ugualmente: questa storia è incredibilmente originale, non ho mai letto nulla di simile. Forse il tema in sé non è il più nuovo in assoluto, visto che le pene d’amore sono alla base di tantissime trame, molte delle quali celeberrime: quello che fa la differenza è il tuo stile, il modo peculiare di condensare una miriade di emozioni e scene diverse in così poche parole e il paragone, a mio avviso sublime, con la lettura di un libro. Non trovo ulteriori aggettivi che possano esprimere l’originalità di questo storia, perciò non mi resta che dire chapeau!


 


Stato d’animo: 5/5


Hai fatto un grandissimo lavoro anche qui, non c’è che dire! La delusione si percepisce attraverso ogni parola, ogni virgola, persino attraverso gli spazi: la carica emotiva è tangibile e il tuo stile conciso ma intenso è riuscito a mettere sul piedistallo questo stato d’animo, sfruttando una metafora delicata e convincente come poche. Entrambe le parti della coppia sono chiaramente deluse, chi per un motivo e chi per un altro, fatto sta che non possono ignorare di avere due visioni differenti del loro rapporto: mi hai convinta in toto, per questo motivo non ho potuto né voluto darti di meno, altrimenti sarei stata completamente folle. Ottimo lavoro!


 


Gradimento personale: 14,5/15


Ero tentata di lasciare solo il punteggio, lo confesso: ti ho elogiata in mille modi, eppure sembrano troppo pochi. Mi sa che non solo siamo a pagine diverse, ma stiamo proprio leggendo due libri diversi! Per quanto eloquenti possano essere i numeri, mi sento comunque in dovere di elogiare un’altra volta ancora il tuo stile breve ma efficacissimo, capace di comunicare in modo impeccabile e di trasmettere molte più emozioni di mille capitoli. Come ho detto, ridetto e stradetto, sono rimasta profondamente colpita dal paragone tra la relazione dei personaggi e il libro: l’espressione esatta dovrebbe essere “colpo di genio”, visto che in una semplice metafora hai racchiuso una storia che avrebbe potuto essere lunghissima. Insomma, sei stata brillante, efficace e coinvolgente come poche, perciò non posso dire altro se non bravissima!


 


Totale: 39,25


 


Vincitrice del premio speciale “Cecchino”


La tua storia è riuscita a racchiudere in pochissime parole dei concetti profondi e complessi, colpendo il cuore del lettore come un proiettile: ottimo lavoro!



























Quarto





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04/06/2015 17:08
 
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Terzo posto (pari merito)

Overdose – Ray Wings


 




Stile e lessico: 10/10


Semplicemente encomiabile, non c’è che dire! Hai dato prova di uno stile potente, capace di suscitare emozioni violente e burrascose, cariche di controversie: il conflitto interiore della protagonista si scatena anche dentro il lettore e il merito è in primis del tuo stile. I periodi sono prevalentemente brevi, caratterizzati da un impeccabile precisione espressiva, degna del migliore cecchino. Le frasi sono incisive, a volte persino lapidarie, e in tal modo colpiscono il cuore di chi legge; la punteggiatura ineccepibile amplifica l’effetto di ogni colpo, rendendo il testo particolarmente scorrevole.


Il registro linguistico è accurato e perfettamente adeguato al contesto, caratterizzato da un lessico ricco e puntuale, privo di sbavature: hai sfruttato una sana via di mezzo tra la semplicità e la ricercatezza, senza risultare mai artificiosa o banale. Insomma, chapeau!


 


Originalità: 10/10


Credo di non aver mai letto una storia simile, nonostante l’argomento sia uno tra i più abusati di sempre: l’amante che non riesce a spezzare il circolo vizioso del tradimento è una delle figure letterarie più celebri, eppure tu hai saputo rinnovarla. A partire dalla descrizione del rapporto “morboso” che la lega all’infedele, mostri una visione del tutto originale della vicenda, paragonando la sofferenza della protagonista a una crisi d’astinenza e mettendo in mostra tutto il suo dissidio interiore: davvero geniale, complimenti!


 


Stato d’animo: 4,75/5


Qui sono stata davvero combattuta, perché hai reinventato pure lo stato d’animo: partendo dal presupposto che, come hai detto tu stessa, quando si parla di appagamento ci si aspetta tutt’altro, tu hai enfatizzato più che altro la “ricerca” di esso e non la sua “conquista”. Per intenderci, hai mostrato il bisogno spasmodico della protagonista in tutte le sue sfaccettature, mentre il vero appagamento arriva alla fine: di per sé sarebbe stato più che sufficiente, solo che ho avvertito più altri sentimenti, quali sofferenza, insoddisfazione e impazienza, rispetto all’appagamento. Per questo motivo non ho potuto darti il massimo, nonostante tu abbia un lavoro eccezionale.


 


Gradimento personale: 15/15


Quantificare il gradimento di una storia tanto bella e potente risulta difficile, visto che mi hai letteralmente spiazzato: confesso di essere una di quelle persone che tende a condannare amanti e dintorni, per cui ho preso questa storia come una sfida. Come spesso – sempre – accade, mi ritrovo a condannare brutalmente il “traditore”, proprio come in questo caso: la mia convinzione è che i rapporti si debbano basare su fiducia e fedeltà, per cui se una delle fondamenta cede è onesto dare un taglio al rapporto, quindi il traditore m’infastidisce per questo. Se ci si rende conto che qualcosa si è spezzato, si mette fine alla storia e basta, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca... Dopo questa bella parentesi di “chissenefregologia”, torno alla storia: tralasciando l’infedele, mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai dipinto l’amante, restituendo a questa persona la sua umanità, visto che normalmente viene condannata dalla società senza chiedersi se sia realmente una “sfascia famiglie” o se ci sia dell’altro. Ho trovato questa vicenda intensa, “umana” e puramente introspettiva, perciò per me hai fatto centro: bravissima!


 


Totale: 39,75 – 0,25 = 39,5


La penalità è dovuta alla frase “Ma in come tutte le dipendenze...”, dove hai invertito le parole (Ma come in tutte le dipendenze...)



























Quarto





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04/06/2015 17:11
 
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Terzo posto (pari merito)

Mi Magni Reges – Domenico.98


 




Stile e lessico: 10/10


Hai uno stile davvero impeccabile, capace di evocare la solennità del momento e di esaltare l’intensità delle emozioni: mi sembrava di trovarmi nel mezzo della scena, come se fossi una guardia appostata davanti l’ingresso che osserva in silenzio lo scambio di battute tra i protagonisti. I periodi riflettono tale potenza espressiva, mostrando un’eleganza invidiabile tanto nella forma quanto nei contenuti: ogni frase risulta perfettamente bilanciata, aiutata da un uso encomiabile della punteggiatura, sempre puntuale e mai forzata. Grazie a questi caratteri, la lettura scorre fluida come poche, deliziando il lettore con il suo ritmo intenso e, per certi versi, altisonante.


Per quanto riguarda il registro linguistico, non posso fare a meno di ripetermi: hai dato prova di una proprietà di linguaggio a dir poco encomiabile, sfruttando un lessico ricco e solenne perfettamente in linea con il momento cruciale che racconti. Non mi resta altro da aggiungere, se non chapeau!


 


Originalità: 10/10


L’idea di fondo può non essere originalissima, ma il contesto in cui è inserita sì. Ho letto un’infinità di storie su Alessandro Magno e quasi tutte lo vedevano insieme ad Efestione, quindi appena ho visto l’inizio dell’introduzione ero pronta alla coppia inflazionata. Quando ho visto “in fin di vita” ho capito che si cambiava musica e difatti è stato così: vedere Perdicca al fianco del suo re mi ha colpito davvero tanto, proprio come il modo in cui hai rappresentato quegli ultimi istanti. L’effetto ottenuto è stato una miscela di solennità ed intimità che è difficile da ritrovare, nonostante il genere in sé reclami a gran voce un simile approccio: per questo motivo non ho potuto darti di meno, bravissimo!


 


Stato d’animo: 5/5


Anche in questo parametro hai fatto un figurone, non c’è che dire. Il momento che hai scelto di raccontare è di per sé abbastanza triste, ma è stato il modo in cui l’hai narrato a dare ulteriore spessore a questo stato d’animo. Quei versi all’inizio conferiscono al testo un impatto emotivo lodevole, facendo entrare il lettore nel cuore della vicenda e nelle emozioni ad essa legate; le lacrime di Perdicca e l’immagine di un Alessandro sempre più debole hanno dato quel quid capace di toccare il cuore di chi legge, trasmettendo un sentimento tanto intenso in modo impeccabile. Ottimo lavoro!


 


Gradimento personale: 14,5/15


Questa storia mi ha davvero colpito. La lettura è piacevolissima e la trama è a dir poco intrigante, supportata da un contesto a me molto caro: ho un debole per le originali storiche, specialmente per alcuni periodi come l’Antichità greco/romana, per cui hai l’indiscusso merito di avermi emozionata. Il rapporto tra Alessandro e Perdicca è analizzato con cura e mostrata in uno dei momenti più cruciali della storia macedone, se non il più cruciale: come ho già detto, è difficile trovare storie che parlino del loro rapporto, dato che ci si sofferma per lo più sulla figura di Efestione, e proprio questa è stata una delle cose che mi ha maggiormente colpito. Se a ciò aggiungiamo lo stile elegante ed evocativo, nonché l’introspezione accurata, posso solo farti i miei più sinceri e calorosi complimenti!


 


Totale: 39,5



























Quarto





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04/06/2015 17:14
 
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Secondo posto (pari merito)

Sul mio corpo – Tatika_Tai_Tacchan


 




Stile e lessico: 10/10


Ineccepibile, semplicemente ineccepibile! Hai uno stile a dir poco entusiasmante, capace di carpire le emozioni dei personaggi e di usarle come frecce che arrivano al cuore del lettore; per quanto mi sforzassi, non c’era neanche l’ombra di una virgola fuori posto, hai usato la punteggiatura in modo assolutamente perfetto! La lettura scorre rapida e senza ostacoli, mantenendo una fluidità invidiabile: con dei semplici segni grafici, hai dato maggior risalto a sentimenti intensi e hai reso la vicenda ancor più intrigante.


Per quanto riguarda il registro linguistico, sono profondamente ammirata dal lavoro che hai fatto: hai puntato su un lessico ricco e sempre puntuale, conferendo al testo freschezza e profondità nello stesso momento. Insomma, non mi resta altro da dirti se non chapeau!


 


Originalità: 10/10


Brillante come poche, questa storia trasuda originalità da tutti i pori: non solo la vicenda in sé appare molto originale, ma è soprattutto grazie alla struttura del testo che hai raggiunto un punteggio simile. Si presenta come uno scambio di lettere, poi si trasforma in un diario, passa attraverso la struttura di una mail e si conclude con un racconto apparentemente distaccato; mi ha colpito tantissimo questa versatilità, capace di rendere ancora più accattivante una storia di per sé unica nel suo genere. Ottimo lavoro!


 


Stato d’animo: 5/5


Follia allo stato puro, senza ombra di dubbi! Sia Violet che BillyJoe mostrano chiari segni di squilibrio, segni che poi si ripercuotono sul loro rapporto, fatto di parole dolci e di pura violenza. Entrambi arrivano al punto di commettere un omicidio e la cosa più incredibile è che non vi è l’ombra del rimorso: Violet ghigna mentre dorme, Bill è talmente felice da non curarsi neppure del dolore fisico. Sei stata a dir poco geniale, bravissima!


 


Gradimento personale: 15/15


Questa storia mi ha letteralmente messo i brividi! Ha un fortissimo impatto emotivo, dovuto in primo luogo alla struttura così mutevole del testo. Si potrebbe dire che quest’alternanza di lettere, diari e cronache sia “piacevolmente destabilizzante”, in quanto rispecchia il disordine interiore dei protagonisti. Violet appare come una violenta ragazza capace di qualunque cosa pur di difendere “ciò che le appartiene”; la sua relazione è basata sulla paura e sul possesso, sebbene lei probabilmente non se ne renda conto, il che prova la sua follia. Dall’altra parte c’è Billy, il ragazzo succube che sopporta in silenzio e che si riempie di pillole pur di mantenere la calma: fa di tutto pur di sopportare, ma tutti hanno un limite e una volta raggiunto la situazione è destinata a precipitare. Adoro i personaggi complessi che vivono situazioni complesse, ma se a tutto ciò si aggiungono uno stile perfetto e una struttura così particolare, non posso che restare estasiata: complimenti!


 


Totale: 40 – 0,25 = 39,75


La penalità è dovuta ai seguenti errori:



  • non avrete alcune intenzione” = probabile errore di distrazione, manca la concordanza nel numero tra aggettivo e sostantivo (alcuna intenzione);

  • magiassero” = errore di battitura, manca una “n” (mangiassero);

  • nei sui dipinti” = altro probabile errore di distrazione, manca una “o” (suoi).





























Quarto





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04/06/2015 17:16
 
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Secondo posto (pari merito)

Selene ed Endimione - .:Melian:.


 




Stile e lessico: 9,85/10


Te l’ho detto, ridetto, stradetto e ultradetto, ma ribadirlo non guasta mai: hai uno stile incredibilmente poetico, capace di creare immagini delicatissime e raffinate come poche! I periodi sono tendenzialmente lunghi, ma non per questo dispersivi, anzi: sfrutti la punteggiatura in modo sublime, conferendo un ritmo assolutamente perfetto alla lettura. Il testo scorre con una fluidità encomiabile, senza perdere quell’incisività espressiva che rende le scene ancor più vivide.


Il registro medio-alto era totalmente adeguato al contesto, aulico ma non pomposo, perfetto per delle divinità: anche il lessico rispecchia queste scelte linguistiche, risultando impeccabile e sorprendentemente ricco. Purtroppo sono un po’ carogna e pertanto ti ho sottratto quell’inezia a causa di due ripetizioni all’interno del testo (tese...tesa; lira...lira), ma credo sia palese quanto questo sia trascurabile di fronte alla tua bravura, vero?


 


Originalità: 10/10


Questa storia è incredibilmente originale, è innegabile: già a partire dalla scelta del mito, hai valorizzato uno dei più belli e più trascurati racconti della mitologia greca, personalizzandolo e dandogli quel tocco di attualità sul finale capace di renderlo del tutto nuovo. Hai arricchito la narrazione con dettagli e particolari capaci di conferire ulteriore originalità alla vicenda, enfatizzando le emozioni di ogni personaggio: insomma, chapeau!


 


Stato d’animo: 5/5


Hai fatto centro, non c’è che dire! Nonostante ci siano dei momenti di tristezza e di scoramento, è la gioia che permea l’amore tra Selene ed Endimione: l’uno ha trovato nell’altra il vero Amore, quello puro e autentico, fatto di dolcezza e di intimità. Apollo è troppo vanesio per ricambiare Selene, a differenza di Endimione, l’unico in grado di farle provare un sentimento tanto sublime quanto autentico: ottimo lavoro!


 


Gradimento personale: 15/15


La dolcezza di questa storia è seconda solo alla sua raffinatezza, un mix a dir poco vincente! Hai ripreso un mito bellissimo e gli hai donato vita attraverso una finissima introspezione. Hai messo in risalto la fragilità di Selene e, nel contempo, la sua forza, intesa come pervicace volontà di amare; contemporaneamente, hai mostrato sia il lato effimero di questo sentimento, racchiuso nel narcisista e orgoglioso Dio del Sole, sia la sua purezza, mostrata dalla figura di Endimione. Ho apprezzato tantissimo anche i personaggi secondari, sia quelli positivi come Eros e le Ninfe sia quelli “negativi” come Hypnos – per il quale confesso di avere da sempre un debole, non chiedermi il perché -.


Il tuo stile è così poetico ed allusivo da rendere il tutto ancora più magico, sembra un sogno ad occhi aperti: non credo di poter aggiungere altro se non bravissima!


 


Totale: 39,85 - 0,1= 39,75


La penalità è dovuto a un piccolissimo errore di battitura nella frase “...una povera ninfa, Dafne, ne ha fatte le spese...”, in cui hai usato la “e” al posto della “o” (ne ha fatto le spese)



























Quarto





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04/06/2015 17:18
 
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Secondo posto (pari merito)

Il gerarca e la poetessa – graceavery


 




Stile e lessico: 10/10


 


Wow! Non potevo esordire diversamente: il tuo stile è a dir poco perfetto, rende palpabili le emozioni di Vittorio e il suo spasmodico desiderio di possedere Edda. Ho già avuto modo di leggere le tue storie e quindi conoscevo già i tratti salienti del tuo stile: punteggiatura e periodi brevi ne rappresentano il punto di forza, cosa particolarmente evidente in questo testo strepitoso. Ogni frase sembrava una freccia che puntava direttamente al cuore del lettore, trafiggendolo con la sua indescrivibile potenza espressiva; ogni virgola era al posto giusto, mirata a conferire ulteriore fluidità alla lettura.


Registro linguistico e lessico sono perfettamente contestualizzati, in totale armonia con l’atmosfera della storia: ricercati ma non pomposi, evocativi ma non sfarzosi, semplici ma non banali. Tutto aveva una funzione, quella di impressionare il lettore, e posso garantirti che hai fatto centro: chapeau!


 


Originalità: 10/10


 


Ho trovato la tua storia molto originale, sia per l’ambientazione che per lo sviluppo. Mi sembrava di avere davanti un film in bianco e nero o di trovarmi in un locale dell’epoca, il che è una prova lampante della tua bravura. Ciò che più ha contribuito a dare spessore alla vicenda è stata la caratterizzazione dei personaggi, curata in modo peculiare in modo da non stereotiparli: è difficile riuscire a non cadere in certi cliché, quali la femme fatale o il fascino della trasgressione, eppure tu ci sei riuscita, dando vita a un racconto intrigante e affascinante, ma non banale o già visto. Complimenti!


 


Stato d’animo: 5/5


 


Beh, direi che hai fatto centro! L’impazienza trasuda da ogni pensiero, ogni frase, ogni parola di questo testo. Il desiderio di Vittorio è a dir poco spasmodico, s’impossessa tanto del protagonista quanto del lettore, coinvolgendolo nella sua frenetica passione: neanche la fedeltà al regime può competere con il bisogno di prendere Edda e farla sua il prima possibile. Come potevo darti di meno? Semplice: non potevo!


 


Gradimento personale: 14,75/15


 


Questa storia mi ha letteralmente stregata! Tra l’ambientazione ben definita attraverso piccoli dettagli e i personaggi carismatici, non sono riuscita a staccare gli occhi dallo schermo, neppure per un istante. Ho particolarmente apprezzato il personaggio di Edda, così trasgressivo e femminile, una vera e propria “bella impossibile”: povero Vittorio, è rimasto letteralmente folgorato! Insomma, ho solo una parola per definire questa storia: bellissima!


 


Totale: 39,75



























Quarto





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04/06/2015 17:20
 
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Secondo posto (pari merito)

Octavia – Anonimus1105


 




Stile e lessico: 10/10


Sono a dir poco estasiata di fronte al tuo stile, non posso negarlo. A parte il fatto che, secondo il mio parere da eretica e blasfema, scrivere poesie non è per tutti, tu hai mostrato una musicalità invidiabile e una predisposizione innata per questo genere: ogni strofa era perfettamente bilanciata, ciascun verso sembrava studiato per colpire il lettore dritto al cuore. La punteggiatura ha contribuito a creare questo ritmo incantevole alla lettura, rendendo il “colpo” ancor più preciso: la lettura risulta immediata ed estremamente piacevole, ed il merito è sicuramente dello stile.


Anche il registro linguistico e il lessico dimostrano una grandissima personalità e una perizia encomiabile, dando un ulteriore tocco di classe al racconto: non c’è una sola parola fuori posto o inappropriata, tutto rientra in un quadro armonico e meticoloso, capace di creare un’atmosfera unica ed inimitabile. Non si trova neanche l’ombra di una ripetizione, nulla che sia lasciato al caso. Che dire? Chapeau!


 


Originalità: 10/10


Hai fatto centro anche qui, non si può negare! L’argomento in sé è abbastanza utilizzato, ma non in questi termini né in questo contesto: un amore a senso unico e finito male è uno dei principi cardine della letteratura, in particolare dei testi poetici, però tu hai scelto un personaggio particolarmente “trascurato” e hai impostato la storia ricalcando le orme del passato. Ho rivisto in Ottavia Minore una certa somiglianza con la celeberrima Didone, il che mi ha colpito tantissimo, dato che si tratta di due personaggi a me molto cari; partendo da una base conosciuta hai saputo creare qualcosa di nuovo, pertanto non posso dire altro se non bravissima!


 


Stato d’animo: 4,75/5


Qui sono stata piuttosto indecisa sul punteggio da assegnare, dato che l’emozione che hai scelto non mi ha convinta pienamente. La tristezza c’è e si sente, verso dopo verso si avverte l’agonia della protagonista, tradita dall’uomo che amava nonostante tutto. Ciò che non mi ha convinto è stata la presenza di altri sentimenti, a mio avviso anche più forti della tristezza, per come hai impostato la poesia: quello che secondo me predomina è la rabbia, in particolare nell’invocazione a Giunone. Credo che la scelta di questo stato d’animo sarebbe stata più pertinente per quanto riguarda la tua storia, tuttavia non avrei potuto penalizzarti ulteriormente, neanche volendo: la tristezza è chiaramente percepibile, pertanto direi che hai fatto un ottimo lavoro!


 


Gradimento personale: 15/15


Questa breve poesia mi ha colpito più di quanto non riesca a dire, mi hai lasciato senza parole! La perfetta realizzazione invita alla lettura, lo stile fluido ed evocativo incanta il lettore e il personaggio principale incatena l’anima di chi legge. Hai dimostrato una perizia eccellente nella cura del testo, delineando una vicenda tanto antica quanto immortale, che però non ha avuto la giusta attenzione: Ottavia ha avuto il grosso svantaggio di vivere all’ombra di due grandi uomini, ma questo non vuol dire che la sua storia debba andare perduta. Non puoi immaginare quanta gioia mi abbia dato questa poesia, hai ridato vita a un personaggio tanto tormentato, per il quale non posso fare a meno di struggermi. Aggiungere altri elogi potrebbe suonare eccessivo, ma non posso proprio chiudere senza rinnovare i miei più calorosi complimenti!


 


Totale: 39,75



























Quarto





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Post: 1.722
Giudice*****
04/06/2015 17:22
 
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Primo posto

Spiagge luminose – I m a witch


 




Stile e lessico: 10/10


Sono estasiata dal tuo stile, hai mostrato tutta la finezza e la dolcezza possibile ed immaginabile: è come se la storia scorresse tra le mani del lettore, quasi fosse un fiume di emozioni delicate ma persistenti. I periodi seguono la corrente dei sentimenti sui quali si regge la storia, mostrandosi di una lunghezza variabile ma sempre efficace. Anche la punteggiatura mostra un andamento analogo, inserita sempre in modo encomiabile per rendere fluida la lettura: tutto si muove in funzione dell’impatto emotivo, attraverso pause cadenzate e frasi bilanciate, come se ogni elemento voglia contribuire all’immersione del lettore nei meandri della vicenda.


Il registro linguistico conferma quanto detto precedentemente, dato che hai scelto di mantenerti tra la semplicità e l’eleganza, senza risultare mai banale o pesante: il risultato è un registro peculiare dai tratti poetici, capace di stupire e meravigliare, inebriando il lettore. Il lessico sempre ricco e puntuale è l’ennesima prova della tua maestria, sembra quasi che ogni parola sia una pennellata di colore e che la tua storia sia una sorta di quadro impressionistico. Credo di non poter aggiungere altro senza ripetermi, quindi concludo con i miei più calorosi complimenti!


 


Originalità: 10/10


La vicenda narrata è tornata, per così dire, alla ribalta di recente, forse perché l’amore è un sentimento piuttosto in crisi: spesso e volentieri si parla di quelle dolcissime coppie di anziani che sono sposate da tantissimo tempo, peraltro usando toni molto teneri come quelli della tua storia. Ciò che però distingue questo testo dagli altri è la sua essenza, quell’impostazione malinconica e poetica, capace di intenerire e far riflettere nello stesso tempo: la brevità del racconto e il riaffermarsi di queste tematiche passano in secondo piano di fronte al candore e alla raffinatezza della tua storia, rendendo la trama incredibilmente originale, perciò non posso dirti altro se non chapeau!


 


Stato d’animo: 5/5


Sinceramente, questo parametro è stato quello che mi ha maggiormente sorpreso. Ho letto tutte le vostre storie senza scoprire anzitempo lo stato d’animo che avete scelto, così da vedere se riuscivo a indovinarlo grazie alla vostra abilità. Nel tuo caso, sono rimasta a bocca aperta: la tristezza c’è, si sente ed è evidente, ma non avrei mai detto che si trattava di questo sentimento. Mi hai lasciato in un tale stato di grazia da rendermi incapace di scegliere un’emozione adatta, visto che ho cercato più e più volte “malinconia” nell’elenco, ma non l’ho trovata: l’unica alternativa possibile era la tristezza e pertanto non ho potuto fare altro che darti quel punteggio. Ottimo lavoro!


 


Gradimento personale: 15/15


Non credo di poter essere più eloquente del punteggio, ma è bene provarci: la tua storia mi ha deliziato, emozionato, commosso e toccato nel profondo dell’anima. Sai quando si dice “breve ma intensa”? Ecco, questa è proprio l’occasione adatta! Hai parlato dell’amore con toni dolci e delicati, mostrando l’autenticità di un sentimento talmente abusato da essere irriconoscibile. Hai messo a nudo in pochissime righe una storia lunga cinquantadue anni, dando vita a personaggi di cui non si coglie la personalità e, francamente, se ne può fare a meno rispetto all’amore sconfinato che provano. L’ho già detto all’inizio, ma lo ripeterò ancora e ancora: mi hai fatto ripensare alle tele di Monet, con quei colori delicati e i tratti finissimi. Tu hai fatto il suo stesso lavoro, solo che lo hai adattato alla prosa: bravissima è riduttivo, semplicemente meravigliosa!


 


Totale: 40



























Quarto





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