Ma il blocco dello scrittore...

A parte che a volte non ricordo minimamente l'esistenza del forum.
A parte che quando me la ricordo non so mai cosa scrivere, perché credo di aver perso lo slancio che mi dava l'adolescenza e quindi non c'ho mai scritto niente.
A parte questo, volevo condividere qualche perplessità con quei giovani scrittori che come me hanno finito o stanno per terminare il loro percorso di studi universitari. U.U
Premesso che sono stati anni bellissimi e devastanti, credo che l'università mi abbia privato di una parte di me, ovvero la capacità di mettermi in gioco con gli altri, di aprire anche il cuore, oltre che la mente. La dimostrazione di ciò per me è stato il fatto di non riuscire più a prendere la penna in mano per buttar giù due righe. Una catastrofe di proporzioni bibliche durata almeno 3-4 anni.
Ma - e qui c'è un ma - il freddo vento del nord quest'inverno mi ha restituito la voglia di scrivere (all'affare del rimettersi in gioco con le persone ci sto lavorando, con calma ).
Non posso fare a meno di pensare che questo sia collegato alla fine dell'università. Sì, manca ancora un semestre, ma sento che qualcosa si sta scongelando lentamente in me.
Ansia di finire, paura del futuro e una voglia matta di riafferrare quella spensieratezza che nel lontano 2007 mi aveva fatto pubblicare la mia prima storia sul sito, quando tutto era importante, ma niente era gravoso.
Ha ragione quel mio collega che l'altra sera, con quel suo sguardo malinconico che andava oltre il fumo della sigaretta, mi ha detto "L'università di priva di te stesso il primo giorno e ti restituisce tutti i tuoi desideri poco alla volta durante gli ultimi mesi, quando sei consapevole che indietro non ci puoi tornare, che quei desideri avranno un sapore diverso, adesso che questo sistema obsoleto ti ha trasformato nell'adulto che la società voleva diventassi"?
Sapete che c'è?
Si può essere adulti, mantenendo la spensieratezza dei bambini.
Scusate, popolo del forum, per questa serie di frasi sconnesse e questo discorso strampalato, ma preferisco condividerlo con voi, che con altri.
Sukun