Su vecchi dirupi corrosi dal gelo
spuntano fiori di rara bellezza
impossibili coglierli per un amore
accessibili solo agli insetti
che banchettano nettare
Ruscelli al tonfo
polverizzati
e al sole diamanti in frantumi
per il pastore sognante
li regala a un antico diniego
appollaiato sul cuore
salta alla gola all'eco di un nome
che a valle raduna denti cariati
lustrati da anime rozze
Capre assaggiano gemme primizie
a ruminarle paiono ventriloque
a fauci nascoste
a tremori d'agguati
a sbadigli
Pietre muschiate
assonnate vedette
al letargo della storia
si svegliano al solletico di lucertole
che sondano stomaci vuoti
e con scatti fulminei
vibrano nell'erba il pericolo
Vecchi pagliai
ingordi di fiabe
narrate da temporali
vedono ora presagi al pianto
nuvole nere
e cadenti aspettano un dito
che li sposi a un ricordo
Qualche raglio d'asino
a voler ripetere ci sono anch'io
ma s'avverte malinconico addio
confermato dal sermone
di un trattore che trascina
l'orizzonte alle orecchie
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Da:Destini E Presagi
www.santhers.commichael santhers