Un mito lo Zio Tibia!
Noto però un po' di confusione nei ricordi, vediamo se riesco a rendervi tutto più chiaro.
Zio Tibia nasce ovviamente come personaggio a fumetti (in originale è "Uncle Creepy"), poi i dirigenti dell'allora Fininvest (oggi Mediaset) lo presero in prestito come "host" (padrone di casa) per presentare alcuni film horror.
Il programma, trasmesso intorno al 1988/89 si chiamava "Mezzanotte con Zio Tibia". Il secondo ciclo di trasmissioni invece prese il nome di "Zio Tibia Picture Show". Oltre a introdurre i film lo Zio presentava una serie di dissacranti rubriche come il "Rigor Mortis" (i più "ammazzati dagli italiani") ovvero la classifica delle morti più spettacolari (ogni tanto compariva anche la morte di vecchiaia che intristiva lo zio per la sua banalità).
Il successo enorme spinse i dirigenti mediasettiani ad allargare lo spazio concesso a questa icona e così nel 1990 fece la sua comparsa su Italia 1 "Venerdì con Zio Tibia", un programma contenitore che dalla prima serata si snodava fino a notte fonda. Il palinsesto comprendeva un film di prima visione (fra gli altri
Ammazzavampiri e
Il ritorno dei morti viventi), poi un episodio del telefilm
Venerdì 13 e poi un classico. Fra uno spettacolo e l'altro lo Zio Tibia interveniva con le sue rubriche (fra le altre il mitico "Festivalbara 90" dove su una normale canzone di musica leggera scorrevano immagini di film horror con effetto parodistico).
Purtroppo proprio in quell'estate fu varata la vergognosa e censoria legge Mammì che costringe a eliminare alcuni film violenti (ad esempio era stata annunciata la prima tv de
La casa, ma non si fece, poi il film lo passò Rai3 nel 1992).
L'avventura dello zio Tibia purtroppo finì come era iniziata con il passaggio al nuovo decennio, lasciando spazio al ciclo di "Notte Horror", che si è trascinato fino a oggi tra alti e bassi.
La cosa interessante da notare è che Zio Tibia è stato un programma innovativo poiché per la prima e unica volta in Italia si è dato al cinema horror uno spazio privilegiato in televisione, organizzato in modo articolato, con rubriche e un personaggio simbolo, sebbene l'umorismo di zio Tibia fosse a volte un po' stupidotto. Il programma secondo me sfruttava anche una certa tendenza della Fininvest dell'epoca ad utilizzare i pupazzi (non so se ve lo ricordate, ma in origine anche programmi come Superclassifica Show erano condotti da pupazzi e poi i tre canali berlusconiani avevano le loro celebri mascotte, Faiv, Uan e For). Zio Tibia infatti era un attore con una maschera di gomma privo di espressione, che si esprimeva perciò a grandi gesti [non so se ricordate il successivo programma "Gommapiuma", ecco, siamo da quelle parti].
Quello di Zio Tibia comunque non è stato il primo ciclo di film horror, uno/due anni prima Italia 1 aveva trasmesso l'interessante rassegna "Martedì ventunoetrenta" con una serie di prime visioni di alto livello (ricordo
Fog, i primi tre
Halloween, il primo
Nightmare eccetera).
Il programma si avvaleva dei testi di Missile Molinari (pseudonimo?) e la regia di Pino Pellino (oggi scomparso), mentre la voce di Zio Tibia era di Fabrizio Casadio, all'epoca speaker per molte pubblicità. Insieme allo zio in studio c'erano il "cucciolo" mostruoso Golem e il muto e immobile assistente Astragalo.