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GUERRE 2012

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2013 16:54
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07/04/2012 07:37

forza ragazzi forza,...gott mit uns...
Messaggio del Generale Harb in Arabo:
www.youtube.com/watch?v=AkIejqPSriU

Traduzione in italiano:

Figli della Libia vi annuncio una grande vittoria.
La Resistenza Verde ha liberato e conquistato i villaggi e le aree di El Jamile e Ragdaline.
Abbiamo risposto alla chiamata per fare il nostro dovere e respingere le forze dell’odio che vogliono distruggere le nostre forze che resistono contro più di 40 stati.
Noi non ci arrenderemo mai e non ci rilasseremo sinchè non libereremo e disifesteremo dai ratti tutta la Libia.
“Io chiamo tutti i figli della Libia libera a sostenere la Resistenza”
Vi annunciamo che abbiamo procurato molte perdite tra le file dei nemici della Libia, i quali chiamano aiuto in loro soccorso da parte della Nato.
Stiamo ancora resistendo contro la loro artiglieria pesante, però le nostre armi della resistenza per la giustizia e la libertà della Libia sono più forti delle loro.
Voi avete tutte le ragioni e i principi per poter resistere e stiamo lavorando per liberare la Libia
Abbiamo liberato il sud e come abbiamo già detto questa guerra è contro tutti gli arabi, per distruggere il simbolo della resistenza e sulle sue rovine costruire lo stato dell Amazigh.
Ma noi rispondiamo che voi non siete in grado di farlo neppure se avete l’appopggio di 40 stati, perchè noi abbiamo accettato la chiamata e ora tutti i capi tribù ci hanno risposto che sono presenti coi loro fratelli, combattendo al loro fianco e dirigendo i combattimenti sul campo di battaglia.
Ora mi rivolgo ai leader dei ratti: “Voi non siete dei militari ma solo un mucchio di ratti che vuole occupare il potere e rubare i soldi dei libici e massacrarli. Ma vi avviso che la vostra fine è vicina perchè non siete altro che germi intorno alla ferita libica che voi stessi avete provocato. Ma se Dio vuole noi guariremo questa ferita col nostro sangue ed i corpi dei nostri martiri che diventeranno tasselli per costruire la nuova Grande Jamahiriya libera e democratica”.
Noi stiamo cercando di imitare e raggiungere i nostri vecchi martirti e speriamo che Dio ci regali questo martirio, per fare vivere le nostre future generazioni in libertà e perchè si ricordino del suolo sacro e puro della Libia.
Cari libici, con queste operazioni della Resistenza voi state entrando nella storia della Libia, a causa delle azioni che state compiendo in nome di tutte le tribù degne d’onore, per cui soprattutto ringraziamo Dio per quelle tribù che hanno accettato la chiamata per la Resistenza.
Vediamo la vittoria di fronte a noi e siamo molto fiduciosi di raggiungerla presto.
Dal mio posto di combattimento io vi invio il mio affettuoso saluto con tutto l’orgoglio di combattente della Resistenza.
Abbiamo avuto molti martiri, ma quelli che abbiamo soccorso e liberato stanno bene e in buona salute, ringraziando Dio.
Vogliamo anche dire a chi ha venduto e tradito il proprio paese: vergognatevi!!!
Mentre invece diciamo grazie a tutti i libici patrioti che non hanno accettato di essere usati come uno straccio da questi ratti, e li salutiamo con rispetto come uomini d’onore.
Vi porto il saluto di tutti i Resistenti combattenti che sono con me, provenienti da tutte le tribù della Libia e in particolare dalle aree di El Jamile e Ragdaline.
Se Dio vuole la vittoria è nostra e senza alcun dubbio riusciremo vincenti passando sui corpi dei ratti del NTC e loro complici.
Allah uakbar!

libyanfreepress.wordpress.com/2012/04/06/statement-from-major-general-harb-libyan-green-army-libyan-liberation-army-on-5-april-2012-video-arabic-text-englishi...




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07/04/2012 11:04

www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=163869

monti e andato ion libano a cercare di parare il culo al contingente italiano che cosi come gli altri sara spazzato via in un solo gg da hezbollah etc dal momento che daranno il la ad oeprazioni uffciali in siria,e non parliamo poi se contro l iran
quindi questa visita di monti conferma che da li e tutto iniziato questo sitema 2000 di anni fa e da li chiudera il cerchio cioe m.o.
ma cio e retorica ormai




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07/04/2012 21:04

ci siamo quasi
www.corriere.it/esteri/12_aprile_07/siria-foto-satellite-ambasciatore-usa-esercito-non-si-ritira_3411a4ee-80a5-11e1-97af-a2f25e79a8...

e ve lo spiegai l altra volta ,e una presa per culo questo piano solo che s enessuno lo dice o fa filtrare chi lo dice nei media nemmeno ci pensa uno,e cioe dicono che devono ritirarsi e dopo 48 si ritirano anche i ribelli,ma fare cosi significa lasciare le citta in balia di talgiagole epr minimo 40 ore,e significa non muovere un dito mentre i tuoi cittadini vengono trucidati a flotti nel peggiore die modi proprio eprche devono indurti ad intervenire ,cosi urleranno che hanno rotto la tregua e via con tutto cio che lascio alal vs imaginazione
quindi sta stronzata che lesercito siriano deve abbandonare addirittura nemeno cessare il fuoco le postazioni significa chesso imaginate una banda di ormeni (nulla contro i romeni epr carita ,prendo ad esempio loro eprche ultimanente su 4 assalti 3 e mezzo erano loro 3 certi e uno probabile
cmq dicevo imagginate che prendono in ostaggio chesso bergamo e iniziano a uccidere donnene bimbi proprio per farli intervenire e anche con forxza ovviamente ,cosa farebbe il popolo italiano eo il suo esercito?,andrebbe imediatamente a stanarli e cmq neutralizzarli,ora imaginate che arriva l onu e dice che ci dobbiamo ritirare per 48 ore e dopo 48 ore faranno lo stesos anche i talgiagole che a centinaia sono annidati tra il paese e tengono in ostaggio tutti o quasi con ovviamente sosfisticate armi di contorllo satellitari e non che la clinton ha detto lei stessa che sta fornando ai ribelli,ha detto proprio cosi materiale davanguardia in comunicazioni contorllo etc -
quindi cercate di immagginarsi cosa faranno nelle 48 ore che avranno campo libero,o forse credete che ci sono "gli arbitri"dlelonu a controllare che anche lor pero facciano i buoni etc?,,ma dai su non mi fate ridere,quindi cosa sarebbe sta storia del ritiro e dopo 48 si ritirano quelli ,al limite si circondano e si alsciano ritirare senza toccarli e se si eprmettono di alzare un dito mentre si ritirano li polverizzano cosi casomai dovrebbe essere
quindi io non so le tv arabe etc ma sono certo che sia quela siriana che quella iraniana dirannoq euste cose cosi puerili ,insomma credo che i media ufficali non fanno filtrare nulla che sia questa cosa e che ovviamente nei paesi inetressati credo ripeto sia ridicolizzato questo piano come la presa per culo dle secolo che epro dara adito poi agli"amici"dela siria di apssare a guerra e li poi l energia sulla terra cambiera,perche gli scenari inizieranno veramente a cambiare radicalmente




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08/04/2012 20:33

LO SCONTRO

Siria, Assad fa retromarcia
"No al ritiro delle truppe"


DAMASCO - Il presidente siriano Bashar al-Assad fa marcia indietro e dice "no" al ritiro delle truppe governative, a meno di ottenere garanzie scritte da parte dell'opposizione. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri siriano in una nota, precisando che i "gruppi terroristi armati" devono mettere per iscritto che anche loro deporranno le armi. Il portavoce del ministero, Jihad Makdessi, ha detto che le precedenti dichiarazioni secondo cui Damasco avrebbe ritirato i propri soldati dalle città e dai sobborghi entro martedì "sono spiegazioni sbagliate". Il dietrofront della Siria fa infuriare Kofi Annan, l'inviato speciale dell'Onu e della Lega Araba, mentre le violenze incessanti fanno almeno 31 morti, tra cui dodici civili. Oggi, gli arresti sono stati oltre 200, e complessivamente, secondo l'opposizione, le vittime sono circa mille in una settimana, la maggior parte dei quali civili.

"Affermare che la Siria richiamerà i soldati il 10 aprilenon è corretto", dice Damasco, perchè "Kofi Annan non ha ancora presentato garanzie sullo stop alle violenze da parte di gruppi terroristici armati". Il colonnello Qassem Saad al-Din, uno dei portavoce dell'Esercito libero siriano in Siria, spiega dal canto suo che l'opposizione siriana ha l'intenzione di rispettare il cessate il fuoco richiesto dall'Onu, anche se le forze governative non lo faranno. Ma se le forze siriane "spareranno, prenderemo di nuovo le armi e risponderemo".

L'accordo raggiunto tra la Siria e l'ex

segretario generale dell'Onu prevede l'inizio del ritiro delle truppe entro il 10 aprile, con un cessate il fuoco da raggiungere entro 48 ore, al più tardi il 12 aprile. Da Ginevra, Annan ha affermato che "l'escalation di violenze che si registrano in Siria è inaccettabile", dicendosi "scioccato". Secondo l'inviato speciale, sono state violate le garanzie che gli erano state date. Per tali ragioni, Annan ha invitato Damasco a mantenere le promesse di porre fine al bagno di sangue.

Intanto, l'esercito siriano non si ferma. Secondo i dissidenti, sta attaccando la città di Homs su tre fronti, le aree in mano ai ribelli di Deir Baalbeh, Khaldiyeh e Vecchia Homs. E hanno bombardato la provincia di Idlib, vicino al confine con la Turchia, provocando decine tra morti e feriti.

www.repubblica.it/esteri/2012/04/08/news/siria_assad_fa_retromarcia_no_al_ritiro_delle_truppe-3...


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08/04/2012 22:13

Corea Nord prepara test nucleare
Lo sostiene fonte intelligence di Seul
FOTO AFP
20:24 - Oltre a prepararsi al lancio di un missile a lunga gittata, in violazione delle risoluzioni Onu, la Corea del Nord si appresta a far esplodere un nuovo ordigno nucleare. E' quanto sostiene una fonte dell'intelligence sudcoreana, secondo la quale Pyongyang sta "clandestinamente" effettuando i preparativi per il terzo test nelle vicinanze di Punggye-ri, la stessa località dove vennero fatti esplodere i due precedenti ordigni nel 2006 e nel
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08/04/2012 22:16

Siria: il presidente Assad fa marcia indietro, 'No al ritiro delle truppe'
Almeno 1000 morti in una settimana. L'ira di Kofi Annan
08 aprile, 18:55
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Corteo a Damasco

ANTIOCHIA - Bashar al-Assad, il presidente siriano, fa marcia indietro e dice ''no'' al ritiro delle truppe governative, a meno di ottenere garanzie scritte da parte dell'opposizione. Il dietrofront della Siria fa infuriare Kofi Annan, l'inviato speciale dell'Onu e della Lega Araba, mentre le violenze incessanti fanno almeno 31 morti, tra cui dodici civili. Oggi, gli arresti sono stati oltre 200, e complessivamente, secondo l'opposizione, le vittime sono circa mille in una settimana, la maggior parte dei quali civili.

"Affermare che la Siria richiamerà i soldati il 10 aprilenon è corretto'', dice Damasco, perchè ''Kofi Annan non ha ancora presentato garanzie sullo stop alle violenze da parte di gruppi terroristici armati". Il colonnello Qassem Saad al-Din, uno dei portavoce dell'Esercito libero siriano in Siria, spiega dal canto suo che l'opposizione siriana ha l'intenzione di rispettare il cessate il fuoco richiesto dall'Onu, anche se le forze governative non lo faranno. Ma se le forze siriane "spareranno, prenderemo di nuovo le armi e risponderemo".

L'accordo raggiunto tra la Siria e l'ex segretario generale dell'Onu prevede l'inizio del ritiro delle truppe entro il 10 aprile, con un cessate il fuoco da raggiungere entro 48 ore, al più tardi il 12 aprile. Da Ginevra, Annan ha affermato che "l'escalation di violenze che si registrano in Siria è inaccettabile", dicendosi "scioccato". Secondo l'inviato speciale, sono state violate le garanzie che gli erano state date. Per tali ragioni, Annan ha invitato Damasco a mantenere le promesse di porre fine al bagno di sangue. Intanto, le forze siriane di Assad non si fermano. Oggi hanno hanno bombardato la provincia di Idlib, vicino al confine con la Turchia, provocando decine tra morti e feriti.
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08/04/2012 22:16

Nucleare, 5+1 incontra Iran il 14/4
Previsto avvio negoziato a Istanbul
FOTO ANSA
20:05 - La riunione del gruppo dei 5+1 (Usa, Gb, Francia, Cina, Russia più Germania) con l'Iran si svolgerà il 14 aprile a Istanbul, in Turchia. Lo annuncia la responsabile della diplomazia dell'Ue, Catherine Ashton. Secondo un portavoce della Ashton "ci siamo accordati per avviare i negoziati a Istanbul il 14 aprile, e speriamo che questo primo round produca un ambiente positivo per progressi concreti. Miriamo ovviamente a un processo costante".
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08/04/2012 22:17

Pechino, Tokyo e Seul faranno tutti gli sforzi affinché la Corea del Nord rinunci al lancio del missile con un satellite a bordo programmato per la prossima settimana. Tale posizione è stata ribadita oggi dai capi dei ministeri degli Esteri della Cina, del Giappone e della Corea del Sud durante l’incontro trilaterale tenutosi nella città cinese di Ningbo.

Alle trattative a Ningbo le parti hanno discusso anche le azioni da intraprendere qualora Pyongyang non abbandoni i suoi piani. Il contenuto delle contromisure da parte dei tre Paesi non viene rivelato.
È noto che il ministro della Difesa giapponese, Tanaka Naoki, ha ordinato alle forze di autodifesa nazionali di abbattere il missile nordcoreano se rappresenterà una minaccia per il Giappone.

italian.ruvr.ru/2012_04_08/71056299/
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08/04/2012 22:20

Breve rassegna stampa per capire che la settimana in arrivo è moooooolto cado dal punto di vista degli equilibri..

La nord Corea lancerà il suo satellite e probabilmente verrà abbattuto dal Giappone.. se fosse così ci saranno sicuro conseguenze.

Il 10 aprile scade l'ultimatum ad Assad per il ritiro delle truppe che non avverrà.. inoltre 1000 morti in 7 giorni è una cifra assurda se pensate che sono circa 5000 nell'ultimo anno.. significa che hanno iniziato a spingere sul serio..

il 14 c'è un nuovo incontro con l'Iran a Instabul e USA e UE chiederanno senza mezzi termini di chiudere la centrale nuclera di Qom.. cosa che non avverrà mai...

Stay Tuned settimana calda..
[SM=g1644402]
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08/04/2012 22:31

intanto i ribelli leggi blackwater hanno tirato giù proprio ora un elicottero dell'esercito regolare..

questo è il discorso di Annan che dice che l'ONU DEVE far fuori i tank di Assad...

edition.cnn.com/2012/04/05/world/meast/syria-unrest/in...

per me settimana prossima o quella dopo l'ONU prenderà la decisione militare..
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09/04/2012 15:01

il Giappone schiera i Patriot contro il satellite Nord Coreano
Corea Nord, Tokyo schiera patriot
Batterie missili a difesa capitale in vista lancio 'satellite'
09 aprile, 14:33

Guarda la foto1 di 1
(ANSA) - TOKYO, 9 APR - Il Giappone schiera i missili Patriot Advanced Capability-3 a difesa di Tokyo contro il 'satellite' nordcoreano: le batterie sono state sistemate nel ministero della Difesa a Ichigaya (cuore della capitale) e nelle basi delle Forze di auto-difesa nell'area metropolitana, come Funabashi e Yachiyo (prefettura di Chiba) e Asaka (Saitama).

Altri Pac-3 sono piazzati piazzati in 4 localita' della prefettura di Okinawa. Il lancio del satellite nordcoreano e' previsto tra il 12 e il 16 aprile.



Se quelli lanciano il Giappone glielo tira giù... se glielo tirano giù ci potrebbe essere una reazione pesante da parte cinese... tra l'altro non si schierano i partito nel centro della capitale se non avessero paura di attacchi diretti sul giappone.. cioè quei patriot non servono per tirare giù il satellite nord coreano ma per cautelarsi in caso di ritorsioni.. io la vedo così..
[Modificato da -Ocean- 09/04/2012 15:07]
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09/04/2012 15:48

12, 54
-Ocean-, 09/04/2012 15.01:





Se quelli lanciano il Giappone glielo tira giù... se glielo tirano giù ci potrebbe essere una reazione pesante da parte cinese... tra l'altro non si schierano i partito nel centro della capitale se non avessero paura di attacchi diretti sul giappone.. cioè quei patriot non servono per tirare giù il satellite nord coreano ma per cautelarsi in caso di ritorsioni.. io la vedo così..



potresti avere ragione oci. infatti il patriot PAC-3 è si una versione super avanzata del missile (davvero all'avanguardia sia per il software impiegato sia per il radar) ma non è chiaro se sia in grado di intercettare addirittura un razzo vettore di un satellite... forse si ma non ne sono sicuro. queste le specifiche dettagliate:

PAC-3 [modifica]
L'upgrade PAC-3 è quello più significativo che i sistemi del Patriot abbia mai ricevuto, ed è uno dei più drastici programmi di upgrade mai eseguito in un sistema d'arma americano. Quasi ogni aspetto del sistema ha ricevuto un miglioramento significativo. In complesso lupgrade PAC-3 si svolge in tre fasi, e le unità sono designate "Configuration 1, 2, o 3", basandosi sullo stadi di upgrade in cui si trovano.
Lo stesso sistema vide l'upgrade del computer WCC e del suo software, e l'intero insieme di comunicazioni è stato cambiato. Grazie a questo upgrade, gli operatori possono ora vedere le tracce nella rete JTIDS, cosa che aumenta grandemente la visione di battaglia e la "situational awareness" degli equipaggi sel sistema Patriot. Il software, una volta concepito principalmente per la difesa anti-area, ora può condurre una "ricerca a misura di missile TBM", ottimizzando il fascio e le risorse del radar per la ricerca di aeromobili ostili in un settore particolare noto per la presenza di lanciatori di missili balistici nemici, e può anche raggiungere un'altitudine minima di volo e di ingaggio del missile nemico ("keepout altitude") per assicurare che i missili balistici con testata chimica oppure gli ERS ("early release submunitions") vengano distrutti ad una certa altitudine.
Radar del PAC-3 [modifica]
Anche il radar del Patriot è stato completamente ridesegnato, aggiungendo un TWT addizionale ("Traveling Wave Tube") che aumenta molto le capacità del radar nella ricerca, rilevamento, inseguimento e discriminazione. In effetti, si dice che il radar del PAC-3, possa, tra le altre cose, rilevare se un aeromobile è pilotato da persone e se porti oppure no dell'esplosivo.
Missile Patriot PAC-3 [modifica]
L'upgrade PAC-3 comporta un nuovo progetto di missile, denominato MIM-104F, che viene chiamato PAC-3 dallo U.S. Army. Secondo alcuni osservatori, il PAC-3 missile è l'intercettore anti-aereo più avanzato mai sviluppato, pensato quasi interamente alla missione contro missili balistici.




Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



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09/04/2012 17:02

ma loro dicono che i nuovi Patriot siano in grado di farlo.. in realtà che senso avrebbe posizionarli all'interno delle città... il Giappone ha una striscia di isolotti praticamente semidisabitati e qualcuno quasi a ridosso della korea... non è assurdo pensare di mettere dei Patriot a difesa del cuore della capitale Tokyo???

Cosa hanno paura che cadano i detriti? Oltre al fatto che il missile del satellite lo possono tirare giù benissimo dai cacciatorpedinieri.. che si muovono liberamente in acque internazionali e quindi possono arrivare molto più vicino alla zona di lancio.. Io credo che assunto che il Giappone glielo tirerà giù non hanno la minima idea di come possa reagire la Corea.. anche perché dalla Corea al Giappone ci arrivano con tutti i missili di sto mondo..


Detto questo la Cina fa il giochino dicendo che la Corea non lo deve lanciare ma che non accetterà sanzioni di alcun tipo verso la Corea.. sono forti questi cinesi [SM=g8435]

Va be' aspettiamo.. magari è la solita bolla di sapone ma la tensione è molto alta..
[Modificato da -Ocean- 09/04/2012 17:20]
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09/04/2012 17:10

Nordcorea: Pyongyang, chi abbattera' nostro satellite compira' atto di guerra
ultimo aggiornamento: 06 aprile, ore 09:05

Seul, 6 apr. - (Adnkronos/Dpa) - La Corea del Nord minaccia rappresaglie contro qualunque Paese tentera' di abbattere il satellite che Pyongyang intende lanciare il prossimo mese, definendo l'eventuale gesto un "atto di guerra". "Chiunque intercetti il satellite" afferma in un comunicato il Comitato per la pacifica riunificazione della Corea, diffuso dall'agenzia di stato di Pyongyang, "andra' incontro a una punizione risoluta e spietata". La Corea del Sud e il Giappone hanno annunciato che abbatteranno il razzo che trasporta il satellite nordcoreano se questo attraversera' il loro territorio.

forse schierano i patriot per queste dichiarazioni [SM=g6794] [SM=g6794] [SM=g6794] [SM=g6794]
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09/04/2012 17:20

12, 54
-Ocean-, 09/04/2012 17.10:

Nordcorea: Pyongyang, chi abbattera' nostro satellite compira' atto di guerra
ultimo aggiornamento: 06 aprile, ore 09:05

Seul, 6 apr. - (Adnkronos/Dpa) - La Corea del Nord minaccia rappresaglie contro qualunque Paese tentera' di abbattere il satellite che Pyongyang intende lanciare il prossimo mese, definendo l'eventuale gesto un "atto di guerra". "Chiunque intercetti il satellite" afferma in un comunicato il Comitato per la pacifica riunificazione della Corea, diffuso dall'agenzia di stato di Pyongyang, "andra' incontro a una punizione risoluta e spietata". La Corea del Sud e il Giappone hanno annunciato che abbatteranno il razzo che trasporta il satellite nordcoreano se questo attraversera' il loro territorio.

forse schierano i patriot per queste dichiarazioni [SM=g6794] [SM=g6794] [SM=g6794] [SM=g6794]




lo credo anch'io [SM=g6794] [SM=g6794] [SM=g6794] [SM=g6794]



Luca 12,54

54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo?



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09/04/2012 17:31

Tranquilli che andrà a finire come nel 2009, e anche in quell'anno il giappone aveva schierato i patriot.. e poi non successe nulla. il missile koreano fini in mare dopo pochi minuti.

potete leggere qui:

www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/04/missile-nord-corea-giappone.shtml?uuid=260373a6-2274-11de-8bba-e0370d4c8b81&DocRulesVie...

e qui:

www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/missile-corea-del-nord/lanciato-missile/lanciato-miss...


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10/04/2012 06:22

ottima analisi
vogliamo la guerra e la vogliamo subito

DI PEPE ESCOBAR
Asia Times

Era notte fonda, in qualche punto sopra la Siberia, durante un volo Mosca-Beijing (da BRIC a BRIC?) quando il pensiero, come un fulmine saettante, iniziò a farsi strada.

Cosa diavolo c'è di sbagliato negli Arabi?

Forse fu l'effetto narcotizzante del sempre spaventoso Terminale F all'aeroporto di Sheremetyevo, che sembra uscito dritto da un gulag di Brejnev. Forse fu l'attesa che provavo per saperne di più sull'esercitazione navale congiunta Russia-Cina in programma per il tardo Aprile.

O fu semplicemente un altro caso del detto "puoi portare qualcuno fuori dal Medio Oriente, ma non puoi portare il Medio Oriente fuori da lui".

Con amici come questi...

Aveva tutto a che fare con quelli Amici della Siria (giullari per la guerra?) che si sarebbero incontrati ad Istanbul.

Immaginatevi il ministro degli esteri saudita Saud al-Faisal [foto] - che sembra avere un talento per mandare in estasi la segretaria di stato Usa Hillary Clinton - sostenere febbrilmente che la Casa di Saud, mirabile esempio di democrazia, ha "il dovere" di armare l'opposizione "rivoluzionaria" siriana.

E immaginatevi al-Faisal che ordina un immediato cessate il fuoco da parte del governo di Bashar al-Assad, colpevole - secondo la Casa di Saud - non solo di repressione crudele ma anche di crimini contro l'umanità.

No, non è uno sketch di Monty Python.

Per assicurarsi di star mungendo la giusta mucca, al-Faisal ha anche detto che il Club contro-rivoluzionario del Golfo (GCC), anche noto come Consiglio di Cooperazione del Golfo, vuole avvilupparsi ancora di più tra le coperte del letto statunitense. La traduzione, se mai ce ne fosse bisogno, è che il team Usa-GCC, manifestatosi nella fornitura di armi ai "ribelli" siriani, è concepito per attaccare con un Body Slam l'Iran.

Sia per la Casa di Saud che per il Qatar (gli altri GCC sono solo degli extra) quello che sta avvenendo in Siria non riguarda la Siria: ha sempre riguardato l'Iran.

Questo è particolarmente vero per la promessa saudita di inondare il mercato petrolifero globale con una capacità di produzione di riserva che ogni analista petrolifero con un minimo di rispetto per sè stesso sa che non hanno - o piuttosto non userebbero. Dopo tutto, la Casa di Saud ha un disperato bisogno di alti prezzi petroliferi per corrompere la sua restia popolazione delle provincia orientale a non pensarci nemmeno a quell'assurdità di Primavera Araba.

La Clinton ha ricevuto la promessa dalla Casa di Saud in persona, prima di atterrare ad Istanbul. Il regalo di ritorno di Washington è stato tipico del Pentagono: presto i GCC saranno protetti dal "malvagio" Iran grazie ad uno scudo missilistico fornito dagli Usa. Questo implica che un attacco all'Iran potrebbe essere stato scartato per il 2012 - ma è certamente "sul tavolo" per il 2013.

Le nazioni asiatiche - specialmente la Cina e l'India, entrambe membri dei BRICS - continueranno a comprare il petrolio dall'Iran. Il problema è quello che faranno gli scodinzolanti barboncini europei. Altri problemi reali vengono dai Curdi nell'Iraq del Nord, che stanno togliendo il proprio petrolio dal mercato finchè Baghdad non pagherà la percentuale concordata. E poi ci sono i 400.000 barili al giorno della Siria, che si sono progressivamente ridotti nell'arco degli ultimi pochi mesi.

Eppure, i Sauditi continueranno a stare al gioco di un fantasioso scenario petrolifero come dono per Washington, mentre gli Stati Uniti faranno pressione sulle scodinzolanti economie europee e sui guardinghi Asiatici che non hanno ragione di comprare il petrolio iraniano.

Ma poi, in questo casino ad Instabul, ecco entrare con il botto il primo ministro iracheno Nuri al-Maliki, il cui potere è una diretta conseguenza dell'invasione e distruzione dell'Iraq da parte di Washington.

Eccolo, nelle sue stesse parole:

"Rifiutiamo di fornire armi [ai ribelli siriani] e il processo di sovvertire il regime [di Assad] perchè questo lascerebbe una più grande crisi nella regione... La posizione di questi due stati [Qatar e Arabia Saudita] è molto strana... Chiedono di mandare armi anzichè lavorare ad un cessate il fuoco, e sentiranno la nostra voce, che siamo contro il fornire armi e contro l'interferenza straniera... Siamo contro l'interferenza di alcuni paesi negli affari interni della Siria, e quei paesi che stanno interferendo negli affari interni della Siria interferirno negli affari interni di ogni paese... E' già passato un anno e il regime non è caduto, e non cadrà, e perchè mai dovrebbe cadere?"

Maliki sa molto bene che il crescente rifornimento di armi ai Siriani sunniti - molti dei quali Salafiti del tipo jihadista - inevitabilmente si riverserà sullo stesso Iraq, minacciando il governo a maggioranza sciita. E questo indipendentemente dal fatto che la sua amministrazione supporti la stretta relazione tra Iran e Siria.

Maliki, per altro, tornò al potere nell'autunno del 2010 graziea a Teheran, che intervenì prontamente per assicurarsi che i Sadristi lo supportassero. E, per aggravare la rabbia di Maliki, il Qatar si rifiuta di estradare il vice-presidente Tareq al-Hashemi, accusato di essere a capo di un piano per un colpo di stato pro-sunnita a Baghdad.

Quanto era verde la mia valle del Jihad

Così, ora, Washington si sta solo imbarcando in un remix della Jihad afghana anni '80 - che, come sa qualunque granello di sabbia dal Kush induista fino alla Mesopotamia - ha portato a quella spettrale entità nota come al-Qaeda e alla conseguente e trasformista "guerra al Terrore".

La Casa di Saud e il Qatar hanno istituzionalizzato come impresa mercenaria quella scompagnata gang che risponde al nome di Libero Esercito Siriano. Adesso sono a loro libro paga, al tintinnare di 100 milioni di dollari (e altri che stanno ancora contando). Non è stupenda la democrazia - quando le monarchie del Golfo Persico alleate agli Usa possono comprare un esercito mercenario per delle noccioline? Non è grandioso essere un rivoluzionario con uno stipendio assicurato?

Senza perdere un colpo, anche Washington ha preparato i propri fondi, per l'assistenza "umanitaria" alla Siria e l'aiuto "non-letale" ai "ribelli". "Non-letale" come l'ultra equipaggiamento di comunicazioni satellitari pronto per le operazioni di battaglia, a cui si aggiungono gli occhiali a visione notturna. La suadente prospettiva della Clinton era che l'equipaggiamento avrebbe permesso ai "ribelli" di "evadere" gli attacchi del governo siriano. Nessuna menzione del fatto che ora i "ribelli" abbiano accesso all'intelligence Usa attraverso uno sciame di droni impiegati in tutta la Siria.

Maliki è in grado di vedere le scritte sul muro (quello sunnita). La Casa di Saud ha invaso il Bahrain a maggioranza sciita per proteggere i loro “cugini” - l'estremamente impopolare dinastia sunnita al-Khalifa che è al potere. Maliki sa che una Siria post-Assad significherebbe una Fratellanza Musulmana sunnita al potere - con un contorno di Salifiti jihadisti. Nel suo incubo peggiore, Maliki vede il suo possibile futuro distopico come un remix di al-Qaeda in Iraq con gli steroidi.

Dunque, questo è quello in cui si è trasformata la festa ad Istanbul degli "Amici della Siria", una legittimazione senza vergogna - da parte di Arabi alleati con gli Usa - di una guerra civile in un altro paese arabo. Le vittime saranno i comuni siriani presi nel fuoco incrociato.

Questo riarmo Usa-GCC dissolve il piano di pace in sei punti dell'inviato in Siria ed ex segretario generale dell'ONU Kofi Annan, Il piano richiede un cessate il fuoco, che il governo siriano "cessi i movimenti di truppe" e "inizi a ritirare gli assembramenti militari", con un accordo politico negoziato.

Non ci sarà un cessate il fuoco. Il governo di Assad ha accettato il piano. I "ribelli" armati l'hanno rifiutato. Immaginatevi il governo siriano che inizia a "ritirare gli assembramenti militari" mentre sciami di "ribelli" armati e mercenari vari (da Libia, Libano, Iraq) continuano ad impiegare le tattiche di tortura e a lanciare una caterva di ordigni esplosivi improvvisati.

Sono atterrato a Beijing impaziente di saperne di più sull'imminente esercitazione navale Russia-Cina nel Mar Giallo, ma – invece – sono rimasto incollato ad un editoriale di Henry Kissinger sul Washington Post. Eccolo, nelle parole del dottor K:

"La Primavera Araba è ampiamente rappresentata come una rivoluzione regionale giovanile sulla base di principi liberal-democratici. Ma la Libia non è governata da tali forze: a malapena si mantiene come stato. Nè lo è l'Egitto, la cui maggioranza elettorale (forse permanente) è prevalentemente islamista. Nè i democratici sembrano predominare nell'opposizione siriana.

Il consenso della Lega Araba sulla Siria non è formato da paesi che si siano precedentemente distinti per aver praticato o difeso la democrazia. Al contrario, riflette in gran parte il conflitto millenario tra Sciiti e Sunniti ed un tentativo di reclamare la dominanza sunnita contro una minoranza sciita. E' anche precisamente il motivo per cui gruppi minoritari, come i Drusi, i Curdi e i Cristiani, sono a disagio rispetto ad un cambio di regime in Siria".

Ebbene, il dottor K - studioso della Cina - almeno in questo ci ha azzeccato (ed in totale accordo con Maliki, non di meno). Un esercito mercenario a tutti gli effetti pagato da autocrati arabi per sovvertire un governo arabo è un puro e semplice cambio di regime - nonostante la retorica Usa su "democrazia" e "libertà". E' tutto un classico, imperialistico "divide et impera", che trae profitto dal mettere Sunniti contro Sciiti.

Infine, la mia divina anatra arrostita mi ha rivelato che il dottor K - fedele sostenitore della realpolitik - non sta ottenendo molta trazione a Washington, di questi tempi.

Pepe Escobar è l'autore di Globalistan: How the Globalized World is Dissolving into Liquid War (Nimble Books, 2007) e Red Zone Blues: a snapshot of Baghdad during the surge. Il suo più recente libro, appena pybblicato, è Obama does Globalistan (Nimble Books, 2009). Può essere contattato a pepeasia@yahoo.com

Link: www.atimes.com/atimes/Middle_East/ND06Ak03.html
06.04.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO MARTINI




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10/04/2012 12:54

Siria ha cominciato ritiro truppe da alcune città


MOSCA (Reuters) - Il ministro degli Esteri siriano ha detto oggi che Damasco ha già ritirato i soldati da alcune città, in linea con il piano di pace sostenuto dall'Onu che dovrebbe porre fine ad un anno di violenze.

Walid al-Moualem ha detto ai giornalisti a Mosca che la Siria vuole una voce in capitolo per quanto riguarda la composizione del team di osservatori internazionali che dovrebbero supervisionare il cessate il fuoco.

"La fine delle violenze deve essere contemporanea all'arrivo degli osservatori internazionali", ha detto il ministro.

In precedenza l'omologo russo di al-Moualem, Sergei Lavrov, aveva invitato la Siria ad agire "con maggiore decisione" per implementare il piano di pace dell'inviato internazionale Kofi Annan.

"Abbiamo detto al collega siriano...che riteniamo che le loro azioni debbano essere più incisive, più decise per quanto riguarda la realizzazione dei punti del piano", ha detto Lavrov dopo aver parlato con al-Moualem.

Il ministro degli Esteri russo ha detto che anche i gruppi di opposizione devono rispettare il piano di Annan.

- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia


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10/04/2012 13:09

qui e piu chiaro
www.corriere.it/esteri/12_aprile_10/siria-accusa-ankara_e671945a-82f3-11e1-b660-48593c6281...

ma vedrete come troveranno qualcosa che faccia degenerare tutto bugie o intrighi vari faranno cmq in modo che accadano cose che poi porteranno a situazioni degenerative....non ce nemmeno da prendelro in considerazione ,cio che ho appena detto accadra




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11/04/2012 01:09

Siria, Stati Uniti contro Damasco
Clinton: non rispetta gli impegni presi
FOTO AP/LAPRESSE
01:01 - La Siria non si sta attenendo al piano per il cessate il fuoco. Lo afferma il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, sottolineando come l'inviato dell'Onu a Damasco, Kofi Annan, l'abbia detto chiaramente. La Clinton quindi ha assicurato che sulla Siria si confronteranno i ministri degli esteri del G8, riuniti nei prossimi giorni a Washington.
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