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Non mostrate benignità a chi non la merita

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2011 00:11
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25/12/2011 20:50
 
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I servitori di Geova sono noti per la loro benignità e generosità. Spesso queste qualità vengono manifestate in modo tangibile quando imitiamo il buon samaritano di cui parlò Gesù nella sua commovente parabola. (Luca 10:29-37) Eppure alcuni che non meritano di ricevere assistenza materiale possono cercare di approfittare della nostra benignità. Pertanto il nostro amore per gli altri dev’essere equilibrato da “accurata conoscenza e pieno discernimento”. — Filip. 1:9.

Dentro la congregazione: Per esempio, qualcuno può chiedere assistenza dicendo che è senza lavoro o adducendo altri motivi. A volte queste persone non cercano attivamente un lavoro, ma desiderano semplicemente che altri provvedano loro il necessario per vivere. Riguardo a costoro l’apostolo Paolo ordinò: “Se qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi”. — 2 Tess. 3:10.

“Il tempo e l’avvenimento imprevisto” capitano a tutti, per cui se siamo materialmente nel bisogno, necessitando del “pane per questo giorno”, non dovremmo essere troppo ansiosi, dato che Geova provvede il necessario a coloro che lo amano e che fanno la sua volontà. (Eccl. 9:11; Matt. 6:11, 31, 32) Chi si trova nel bisogno può trovare utile parlare con un anziano. Gli anziani potrebbero essere a conoscenza di provvedimenti statali grazie ai quali è possibile beneficiare dell’assistenza sociale e forse possono aiutare la persona a sbrigare le pratiche burocratiche o a capire quali sono i requisiti per usufruire di certi benefìci. In ogni caso gli anziani possono valutare le circostanze di chi chiede assistenza e determinare cosa si può fare. — Confronta 1 Timoteo 5:3-16.


Impostori itineranti: La Congregazione Centrale continua a ricevere notizie secondo cui fratelli di varie congregazioni sono stati defraudati di somme di denaro e di beni materiali da impostori che si spostano da un posto all’altro. Questo non dovrebbe sorprenderci, perché le Scritture avvertono che “uomini malvagi e impostori progrediranno di male in peggio, sviando ed essendo sviati”. (2 Tim. 3:13) Spesso questi impostori asseriscono di trovarsi in difficoltà e di aver bisogno di soldi per mangiare e per tornare a casa. Benché possano sembrare sinceri, nella maggioranza dei casi non sono affatto testimoni di Geova, ma fingono.

Se uno sconosciuto chiede assistenza, è saggio consultare uno degli anziani della congregazione, che può occuparsi di accertare se si tratta veramente di un fratello. Di solito conviene telefonare a un anziano della congregazione cui la persona dice di appartenere così da avere ragguagli sul suo conto. Se chi viene a trovarsi improvvisamente nel bisogno è davvero un fratello, comprenderà che questa piccola indagine è per il bene di tutti. È una protezione, in quanto permette di smascherare gli impostori. È vero che non dobbiamo sospettare indebitamente di tutti quelli che non conosciamo, ma è anche vero che dobbiamo stare in guardia contro malvagi impostori.

Il saggio re Salomone diede questo consiglio: “Non trattenere il bene da quelli cui è dovuto, quando è in potere della tua mano farlo”. (Prov. 3:27) Usando saggezza e discernimento possiamo continuare a essere misericordiosi e nello stesso tempo evitare di mostrare benignità a chi non la merita.
26/12/2011 10:35
 
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Matteo 7:6 “Non date ciò che è santo ai cani, né gettate le vostre perle davanti ai porci, affinché non le calpestino con i loro piedi e voltandosi non vi sbranino.

La benignità è una perla del cristiano che può arricchire chi la possiede e chi la riceve, ma sarebbe un errore darla a chi la carpisce in modo fraudolento approfittando della benignità altrui. Ecco perchè Gesù disse anche di essere cauti.

Una piccola esperienza, ora non si vedono più ma fino a non molto tempo fa, presso la biglietteria dei mezzi di trasporto marittimi, a Napoli, si trovavano persone che chiedevano un euro perchè dovevano fare il biglietto per andare a casa, però se dicevi loro che gli procuravi tu il biglietto, allora andavano via. Cosa c'era da pensare?
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“Non aver timore, poiché io sono con te. Non guardare in giro,
poiché io sono il tuo Dio. Di sicuro ti fortificherò.
Sì, realmente ti aiuterò. Sì, davvero ti sorreggerò fermamente
con la mia destra di giustizia”.
(Isaia 41:10)

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27/12/2011 00:11
 
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Re:
(garoma), 26/12/2011 10.35:

Matteo 7:6 “Non date ciò che è santo ai cani, né gettate le vostre perle davanti ai porci, affinché non le calpestino con i loro piedi e voltandosi non vi sbranino.

Una piccola esperienza, ora non si vedono più ma fino a non molto tempo fa, presso la biglietteria dei mezzi di trasporto marittimi, a Napoli, si trovavano persone che chiedevano un euro perchè dovevano fare il biglietto per andare a casa, però se dicevi loro che gli procuravi tu il biglietto, allora andavano via. Cosa c'era da pensare?



la benignità fa parte del frutto dello spirito santo. Gesù trattava sempre gli altri con benignità. Tutti quelli che lo cercavano con sincerità venivano ‘ricevuti benignamente’. (Leggi Luca 9:11). Cosa impariamo dalla benignità che mostrava Gesù? La persona benigna è amichevole, gentile, comprensiva e affabile. Gesù era così. Provava pietà per le persone “perché erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore”. — Matt. 9:35, 36.

Anch'io ho avuto una esperienza del genere:mi sono offerto, mentre facevo la spesa, a comprare qualche genere di prima necessità ad una rom con in braccio un bambino;come risposta mi fece capire che non ne aveva bisogno.
L'atto di benignità nei confronti di altri se mal riposto non deve scoraggiarci,ne avvilirci,è un atto fatto in buona fede che ci rende fieri e generosi. [SM=g7348] [SM=g1944981]




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Sette cose sono detestabili agli occhi di Geova:Gli occhi alteri,la lingua falsa,e le mani che spargono sangue innocente,il cuore che architetta disegni nocivi,i piedi che corrono in fretta al male,il falso testimone che spaccia menzogne,e chiunque suscita contese tra fratelli.
Proverbi 6:17-19
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