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Il cerchio di Milk Hill è davvero "impossibile"?

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2011 01:52
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Utente Matricola
03/12/2011 16:36

Ciao a tutti,
prosegue una disamina approfondita e documentata del fenomeno "cerchi nel grano".
Dopo gli articoli:

La "invenzione" del Diavolo Mietitore
Haselhoff e le sfere di luce, un'analisi critica
Cerchi nel grano e pubblicazioni scientifiche, un equivoco da chiarire

ecco ora:

Il cerchio di Milk Hill è davvero "impossibile"?


Post pubblicato su IL GIORNALE DEI CERCHI NEL GRANO il 03/12/2011

ilgiornaledeicerchinelgrano.myblog.it/archive/2011/12/03/il-cerchio-di-milk-hill-e-davvero-impossib...

Stefano Panizza


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Utente Master
03/12/2011 17:45

visto che la parola impossibile per alcuni ,in fatto di crop non esiste....

credo che il cerchio interessato sia questo,uno dei piu' grandi mai creati....





ecco un video su quello di Milk hill ed altri......

[Modificato da (richard) 03/12/2011 17:45]
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Utente Master
03/12/2011 19:25

Il link non funge stefano riporto l'intero articolo con relativo link,

ilgiornaledeicerchinelgrano.myblog.it/archive/2011/12/03/il-cerchio-di-milk-hill-e-davvero-impossib...

Complimenti per l'articolo che riporto [SM=g1420767]

Il cerchio di Milk Hill è davvero "impossibile"?

di Stefano Panizza

Tratto da “i nuovi CERCHI NEL GRANO” di Michael Hesemann, pag. 81 e 82:

“Solo tre giorni dopo, il 13 agosto 2001, apparve un pittogramma che mise in ombra tutto quello che fino allora si era visto.
La sua storia cominciò nella notte dell’11 agosto. Era un sabato, pioveva a catinelle e i pochi entusiasti, che ancora solevano vegliare sui campi per veder nascere nuove formazioni, erano spariti da lungo tempo a causa del pessimo tempo.
(…) Dev’essere stata pura intuizione quella che spinse Charles Mallet, un ricercatore interessato al fenomeno da tanti anni, a resistere nonostante la notte piovosa, per ben due ore sul pendio di una collina verso Devizes. La pioggia continuava a sferzare sempre più violentemente il parabrezza, che, solo grazie all’azione potente della ventola ad aria calda della macchina, riusciva a non appannarsi rapidamente, mentre i tergicristalli giravano alla massima velocità.
Improvvisamente scorse un lampo di luce che rischiarò la cima della collina, da qualche parte li davanti a lui, completamente al buio.
(…) Doveva trattarsi di Milk Hill che si trovava a metà strada tra la sua postazione e Alton Barnes.





(…) All’indomani, in effetti, qualcosa era comparso là in fondo. Erano apparsi 409 cerchi su una superficie complessiva di 90.000 metri quadri.
Sei imponenti bracci ricurvi, ciascuno formato da 86 singoli cerchi, circondavano un cerchio centrale di 25 metri di diametro. L’insieme formava una galassia in piena regola di 280 metri di diametro, una ruota del sole sinistrorsa con sei raggi, così bella ed importante da togliere il fiato agli esperti.
Era piovuto ininterrottamente a fiumi, dalle 23 dell’11 agosto alla mezzanotte del 12.
Il campo era ancora troppo inzuppato per consentire a chiunque di entrarci.
Solo al mattino del 14 agosto i ricercatori entrarono nel campo e per l’eccitazione provata non avrebbero voluto uscirne più.”






Questa è la cronaca del più esteso cerchio nel grano mai apparso fino a quel momento, primato perso nel 2009 per “colpa” del Progetto Atlas di Remko Delfgaauw e la sua formazione di 530 x 450 metri di Goes (Olanda).





A dire il vero non capisco come faccia Hesemann a calcolare 90.000 metri quadri con un diametro di 280 metri. La formula per calcolare l’area di un cerchio è, infatti e come tutti sanno, la seguente: “raggio x raggio x 3,14”. Facendo due conti, allora, l’area diventa di circa 62.000 metri quadri, cioè i due terzi di quella segnalata. Vabbè, pazienza, in fondo, non è certamente la cosa più importante nel contesto che andremo a sviluppare. Ma torniamo al testo. Dalla sua lettura non si può che rimanere colpiti da due fattori: - la complessità della formazione - le avverse condizioni meteorologiche E, allora, la domanda diventa conseguente: è umanamente possibile realizzare un cerchio di una tale complessità ed in condizioni quasi proibitive? Istintivamente si direbbe di no. Il solo pensare che un gruppo di persone riesca ad appiattire ben 409 cerchi in un campo trasformato in un acquitrino, sembra pura fantascienza. Il cerchio di Milk Hill è dunque la prova che una Mano Superiore (nel senso più ampio del termine) abbia deciso di posare il suo sguardo sulla terra d’Albione? Vediamo. La ricerca inizia. Per prima cosa bisogna capire se, e quanto, è complicato costruire, nell’ordinata disposizione mostrata, tutti quei 409 cerchi. Già sezionando idealmente la figura, si può avere, in realtà, un’idea della tecnica eventualmente usata da un falsario. Costui seguirebbe uno di quei solchi lasciati dai trattori per almeno 150 metri e, utilizzando una corda di circa 70 metri di lunghezza, traccerebbe un arco sul terreno.






Poi, con la medesima corda, unirebbe una delle estremità dell’arco al resto della sua circonferenza.






In questo secondo punto, a mo’ di perno, costruirebbe un secondo arco, le cui estremità si fermerebbero sulla circonferenza del primo.






Basterebbe ripetere lo schema e si costruirebbe lo “scheletro” dell’intera formazione.





Successivamente il falsario andrebbe in uno dei punti di unione degli archi e, con una corda di poco più di 10 metri di lunghezza usata a mo’ di raggio, traccerebbe un cerchio di oltre 21 metri di diametro.




Proseguirebbe modificando la lunghezza della corda





Ripeterebbe lo schema in tutti gli archi.





Stesso modello, essenzialmente, usato per un altro cerchio, quello di Alton Barnes del 25 agosto 2008.





Il tempo che impiegherebbe una sola persona sarebbe di poco più di 26 ore.
Naturalmente più persone utilizzate meno tempo servirebbe.
Esiste, però, un limite del quale, eventuali circlemaker, avrebbero dovuto tener conto.
Ed è la durata delle notti di agosto che, in Inghilterra, non superano le 9 ore.
Chi si è preso la briga di fare i conti ha visto che, per questo lasso di tempo, sarebbero sufficienti 13 persone, 2 a tracciare gli archi principali e gli altri dediti a schiacciare le spighe.
Tutto questo però, ed in assenza di una riproduzione della formazione, ne dimostra unicamente la sua fattibilità teorica (anche se quanto comincia ad incrinare la granitica convinzione che hanno in molti della sua “impossibilità”).
Ma come dice il proverbio, “fra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare”.
Non essendo, dunque, esaustivo questo tipo di approccio, proviamo ad analizzare la cosa da un altro punto di vista.
Qualora il cerchio fosse di opera umana, una qualche imperfezione la si potrebbe trovare.
Ed effettivamente è ben presente (anche se i believer sembrano non accorgersene).
Basta osservare con attenzione il video realizzato da un certo Peter Sorensen.
Ad un certo punto vengono inquadrati due cerchi che non sono né uniti né separati da spighe integre intatte, ma solo da uno corridoio di grano ben schiacciato.





La domanda sorge spontanea: perché mai una Mano Superiore avrebbe avuto bisogno di un passaggio per transitare da un cerchio ad un altro?
Si potrebbe, allora, pensare che il canaletto si sia creato con il calpestio dei curiosi e che, quindi, originariamente non fosse presente. Il dubbio, però, svanisce nel momento in cui si osserva più attentamente: le spighe al suo interno, infatti, sono sotto a quelle del cerchio in primo piano. Il che significa che prima è venuto il canaletto e poi si è creato il cerchio.
La scoperta mi ha spinto a dare un’occhiata più attenta alle foto aeree della formazione.
Ebbene, di passaggi fra i cerchi c’è pieno! E non si tratta di tracce disordinate come lasciate da chi va a curiosare, ma di linee poste secondo una logica precisa ed inequivocabile nella sua funzione.
Nell’immagine ne ho evidenziato solo alcuni.





Questi passaggi, infatti, non costituiscono altro che le principali linee di costruzione della formazione.
E sono ben visibili in quanto, per non lasciare tracce sulle spighe integre, è stato necessario ripassarci più volte, con la conseguenza di schiacciarle per bene.
Quanto si osserva a Milk Hill è uguale ciò che si trova in tutti gli altri cerchi nel grano. Il modello di costruzione è, infatti, sempre il medesimo: si concretizza in alcune decine di centimetri di diametro per le linee principali, molte di più, invece, per le altre (create con assi e che dall’alto sembrano i solchi di un vecchio disco in vinile).






Ma guardando e riguardando si può anche notare un’asimmetria nel diametro dei cerchi finali di ogni braccio principale e di quelli interni .





Se poi suddividiamo le aeree del cerchio in tre parti ideali, vediamo che esse mostrano angoli e superfici ben diverse.





Ricapitoliamo un attimo il tutto.
Abbiamo visto che da un punto di vista puramente teorico è possibile costruire il cerchio.
Un’analisi, poi, di quello concretamente realizzato ha mostrato evidenti imperfezioni geometriche e tracce di artefatto.
In altre parole ne appaiono evidenti la logica costruttiva e la matrice umana.
Rimane, però, un altro punto importante punto da chiarire.
Come è stato possibile realizzare un cerchio così esteso, sotto una pioggia torrenziale ed in un campo trasformato in una mezza palude?
Per rispondere a questa domanda è necessario prima porsene un’altra.
Quando è apparsa esattamente la formazione e, in quel giorno, com’era davvero la situazione meteorologica?
Il cerchio viene creato “ufficialmente” la notte fra sabato 11 e domenica 12 agosto.
Ciò lo si è dedotto dalle testimonianze di 2 persone: il già citato Charles Mallet e John Hunt.
Quest’ultimo il 25 (?!) agosto dichiara (sotto ne vediamo un estratto):

“On Saturday 11th August I camped on top of Milk Hill.
After putting up my tent I went for a walk after the sun went down to look at the White Horse. Although it was getting darker there was still plenty of light.
I decided to try a short cut back to the tent and climbed over the fence above and to the left of the White Horse into a grass field with some sheep in it. To the left of that field is the crop field in question.
I could not cross that wheat field so I climbed over a fence in the hedge and immediately came upon the small ring. Incidentally, I noticed that the top rail of the fence I stepped over was broken and thought that it had only recently been broken.
I was fascinated by the ring as it was so small and seemingly insignificant, tucked out of the way on the edge of the field.
I looked across the field in the hope of seeing something else but saw nothing. I do not believe that the large formation was there.
I went back on Sunday 19th August and walked the same route and from the small ring could see some of the flattened wheat in the large formation.
However, I would not like to swear that it was not there on the night of the 11th as I cannot say if the light might have concealed any of the flattening.
It was a wet and windy night on the 11/12th.”

Che tradotto significa:

“Sabato 11 agosto mi sono accampato nella parte alta di Milk Hill.
Dopo aver piantato la mia tenda sono andato a fare una passeggiata; il sole era tramontato dalla parte dove si trova la figura del White Horse. Anche se stava diventando buio c'era ancora molta luce.
Ho deciso di prendere una scorciatoia, scavalcato una recinzione nei pressi del White Horse e sono entrato in un campo di erba dove erano presenti alcune pecore. A sinistra di quest’ultimo si trova il campo di grano dove poi è apparso il cerchio in questione.
Non potendolo attraversare, ho scavalcato un’altra recinzione e immediatamente mi sono ritrovato vicino ad un piccolo anello di grano schiacciato.
Tra l'altro, ho notato che la guida superiore della recinzione che avevo scavalcato era rotta e sembrava che il fatto fosse successo di recente.
Ero affascinato da questo l'anello così piccolo e apparentemente insignificante, nascosto dalla strada ai margini del campo.
Ho guardato poi in direzione del campo, nella speranza di vedere qualcosa, ma non ho notato nulla. Non credo che quella formazione di grandi dimensioni di cui poi si è parlato fosse già lì.
Sono tornato sul posto domenica 19 agosto e, camminando sulla stessa strada e ritornando nei pressi del piccolo anello, ho potuto vedere alcune macchie di grano appiattito e in un’area piuttosto vasta..
Tuttavia, non potrei giurare che non fosse lì la notte del 11, come non posso dire se la luce mi possa avere nascosto la vista di altre zone in cui il grano risultasse schiacciato.
Quella fra l’11 e il 12 fu una notte umida e ventosa.”







In sintesi afferma:
- di aver visto un anello di grano schiacciato (l’unica certezza “cerealicola", nella foto sopra in basso a sinistra)
- di non essere sicuro di quanto ci potesse eventualmente essere oltre a questo (per prospettiva e luminosità non idonee, ricordo che la zona è un saliscendi)
- di aver visto segni recenti di effrazione sulla recinzione (fatti da eventuali circlemaker?)
- che la notte era umida e ventosa (quindi niente pioggia)
- ha visto il cerchio diversi giorni dopo (addirittura sette)

Analizzando, invece, la testimonianza di Charles Mallet (in realtà esistono alcuni dubbi che le parole siano proprio le sue, ma fidiamoci di Hesemann) e di altre informazioni si evince che:
- era, si, in zona, ma non proprio a Milk Hill, trovandosi ad una decina di km di distanza (quindi quanto serve la sua testimonianza?)





non vide nessun cerchio (idem come sopra)
- gli apparve una luce improvvisa (non poteva essersi trattato di un fulmine?)
- sembravano essersi aperte le cateratte del cielo dalla pioggia che cadeva (strano, visto che l’unico testimone in loco non parla di pioggia)
- i ricercatori entrarono nella formazione martedì 14; in realtà Francine Blake ed il suo Wiltshire Crop Cirlce Study Group ebbero accesso al cerchio già nel tardo pomeriggio di domenica 12, a seguito della “soffiata” telefonica di un tale Mick e non ebbero, ovviamente, problemi per il fango (che non poteva esserci), tanto è vero che non lasciarono particolari tracce con il loro calpestio.





Torniamo alla nostra domanda, quando è apparsa la formazione?
In pratica non si sa esattamente.
Potrebbe essere stata creata la notte fra venerdì 10 e sabato 11 e non essere stata vista la sera dell’11 da John Hunt.
E anche durante le ore di luce della giornata di sabato 11 potrebbe essere sfuggita.
In fondo l’abitazione più vicina si trova ad un chilometro, in una zona ad un livello più basso di un centinaio di metri e circondata da un boschetto.





La zona, lontano da strade principali, appare, infatti, piuttosto isolata.
È anche vero, però, che essendoci li vicino il White Horse, è possibile che passino dei velivoli leggeri per far fare un giro panoramico ai turisti. Di conseguenza una tal figura non sarebbe passata inosservata; la stessa Francine Blake dice di aver sorvolato Milk Hill venerdì 10 e di non aver visto nulla..
Insomma, l’incertezza può realisticamente riguardare un paio di giorni avanti e indietro, non di più.
Forse il cerchio è stato iniziato la notte fra il 10 e l’11 e terminato fra l’11 e il 12. Questo darebbe ragione al fatto che Hunt vide qualcosa (il piccolo anello) ma non la formazione intera (perché magari solo accennata).
Ad ogni modo tutti sono d’accordo nel collocarla verso quel fine settimana.
Ora, la domanda è, come fu il tempo in quei giorni?
Hunt non parla di pioggia (è l’unico testimone in loco, ma potrebbe essersi allontanato ben prima della mezzanotte). Fa riferimento a “vento ed umidità”. Mi sono andato a controllare i dati della più vicina stazione meteo, quella di Lyneham, sul finire della serata dell’11. Effettivamente abbiamo un 82% di umidità ed una velocità media di 20 km/h per il vento (scientificamente classificato come “brezza vivace”).
Insomma, la testimonianza sembra attendibile (vedremo poi confermata anche nel fattore “pioggia”).
Mallet, invece, parla di una sorta di diluvio (non era in zona, ma la sua testimonianza riporta fatti più verso il cuore della notte).
Allora, è piovuto o non è piovuto?
Direi che non rimane che andare a consultare nuovamente le carte meteo di cui giorni.
Non essendo, però, disponibili proprio quelle di Milk Hill, mancando li una stazione di rilevamento, dobbiamo far riferimento a quelle più vicine, una posta a nord (Lyneham a 17 km), l’altra a sud (Boscombe a 24 km) della nostra collina.
Nel primo caso abbiamo avuto 24 mm di pioggia, nel secondo solo 9, per la giornata di giovedì 9.







Per i giorni a seguire praticamente nulla, andando dal “sereno” al “poco nuvoloso” alla “pioggia debole” (Hunt che entrò la sera dell’11 non ebbe, infatti, problemi di fango).
Ora, 24 mm in un giorno non sono praticamente nulla (dal punto di vista scientifico 1 mm/h è considerato “pioviggine”, cioè ancor meno di “pioggia debole”).
Anche immaginando precipitazioni concentrante in poco tempo e non nell’arco di una giornata, si può tranquillamente affermare che non si è neanche “bagnata la polvere”.
Abbiamo, quindi, quattro fonti per capire cosa sia successo dal punto di vista meteo: una prova testimoniale in loco e due stazioni meteo nel raggio medio di una ventina di km che dicono che non è piovuto (o quasi) ed un’altra testimoniale ad una decina di km che parla di un mezzo diluvio universale.
Visto che la “maggioranza” punta in una direzione ben precisa (non è piovuto), cerchiamo di dare un senso alla testimonianza di Mallet.
Chi è questo Charles Mallet?
Basta andare nel suo sito internet per avere una qualche preziosa informazione da interpretare.
Gestisce il Silent Circle Cafè e la cosiddetta school – house, punto di ritrovo di turisti ed appassionati di cerchi nel grano





Il locale organizza meeting e offre un’adeguata ristorazione. E naturalmente si possono acquistare libri, dvd, fotografie, mappe e molti altri prodotti legati al fenomeno dei cerchi nel grano.





E “casualmente” per gli appassionati è anche possibile raggiungere, dopo poche centinaia di metri, il Wiltshire Microlight Center, dopo vengono accompagnati in un sorvolo aereo alla caccia dei crop circle.
Già in passato il nostro Mallet ebbe modo di trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
Nel giugno del 2000 vide una strana luce dove poi apparve il cerchio di West Kennet Long Barrow, ma anche nel 1999 successe la stessa cosa per le formazioni di Silbury Hill e Milk Hill.
Insomma, qualche domanda credo sorga spontanea.
E, si badi bene, la leggenda della “pioggia torrenziale” nasce unicamente dalle sue parole, che cozzano contro ogni altro tipo di analisi dell’accaduto, da quella testimoniale (di Hunt e di chi entrò tranquillamente nella formazione, che doveva invece trovare “allagata”) e scientifica (dei dati meteo incrociati).
In ogni caso, anche la presenza (comunque improbabile nello specifico) di un po’ di pioggia, non avrebbe costituito certamente un problema per eventuali circlemaker (anzi, forse così ci sarebbe stata meno gente in giro a curiosare).
Le loro tecniche, infatti, sono arcinote.
Possono entrare nel campo utilizzando le tram line, che sono di una terra sufficientemente battuta, considerando anche che il terreno inglese, frammisto di gesso (non per nulla è stato creato il White Horse), è più duro del nostro.
Se si osserva, poi, l’anello scoperto da Hunt, si nota che tocca proprio una tram line; quindi potrebbe essere stato utilizzato come “ponte” per entrare nel campo senza lasciare tracce.
Ci dimentica, poi, di come lo stesso grano, una volta schiacciato, diventi una sorta di tappeto isolante.
Quindi, in ogni fase dell’operazione, chi opera può non lasciare impronte.
È giunto, ora, il momento di tirare delle inequivocabili conclusioni.
Eccole:
- nella figura si riconosce una chiara linea di costruzione basata su una logica e schematica ripetizione di cerchi
- questa è teoricamente riproducibile in un campo di grano
- in quella realizzata sono presenti evidenti tracce di artefatto
- la formazione mostra palesi imperfezioni ed irregolarità
- le condizioni meteo in cui è apparsa erano probabilmente buone
- una eventuale pioggia non ne avrebbe comunque ostacolato la creazione

Si può ancora considerare “impossibile” il cerchio di Milk Hill?
Direi che affermarlo vorrebbe dire essere perlomeno ingenui.
Chiudo rispondendo ad una possibile ultima obiezione:
“Avrà anche un senso quanto detto, ma manca la cosiddetta prova del nove. Se è stato così “normale” fare il cerchio, perché non riprodurlo davanti a telecamere e giornalisti, in modo da convincere un po’ tutti?”
La domanda sembra legittima, ma in realtà è priva di un senso.
Infatti le si possono opporre le seguenti obiezioni:
- considerando che fare cerchi è illegale, per danno al patrimonio e forse per abuso di credulità popolare (non per nulla i circlemaker se ne guardano bene dal lasciare prove come foto e filmati), chi si espone?
- volendo far le cose dentro le regole e pagare il contadino, chi tira fuori i soldi?
- solo “quattro gatti scettici”, poi, hanno davvero interesse a smontare il fenomeno, non sicuramente i circlemaker ( per mantenere il mito), né chi ci guadagna (operatori turistici di vario genere, scrittori, registi etc), né gli appassionati, che in fondo trovano appagamento dal senso di mistero che lo circonda.
Ma, soprattutto, non c’è bisogno di rifare il cerchio di Milk Hill perché ne è già presente un altro, di comprovata natura umana, ben più complesso ed esteso: quello di Goes, figlio del Progetto Atlas.
Mi permetto di dire: case closed.






Bibliografia e sitografia:

i nuovi CERCHI NEL GRANO – Michael Hesemann – Edizioni Mediterranee
www.geocities.ws/pduchesne3/
francescograssi.blogspot.com/2008/08/cerchi-nel-grano-milk-hill-2...
freeforumzone.leonardo.it/lofi/Cerchi-nel-Grano-sapete-riconoscere-i-falsi-/D507498...
ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/mobile/discussione.aspx?idd=999...
ufologando.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=999...
freeforumzone.leonardo.it/lofi/Cerchi-nel-grano-quale-mistero-Le-spiegazioni-di-Gucumatz/D999610...
www.scribd.com/doc/71828218/Crop-Circles-Le-Spiegazioni-Di-... (anche per immagini)
forum.cosenascoste.com/ufo-alieni/47744-differenze-tra-crop-circles-ritenuti-originali-e-quelli-ritenuti-falsi...
www.milkhill-revealed.com/PDFs/Milk%20Hill%20data%20sheet.pdf
www.swirlednews.com/article.asp?artID=245
www.swirlednews.com/article.asp?artID=255
cropfm.at/resources/cc2006/index.html
www.cropcircleconnector.com/silentcircle/silentcafe2005.html
www.wunderground.com
it.wikipedia.org
www.silentcircle.co.uk/
www.lucypringle.co.uk/photos/2008/uk2008be6.jpg
www.temporarytemples.co.uk/imagelibrary/images-2001-enlarge/48-Milk-Hill-Wiltshire-12-08-01-Wheat-L-...
www.lucypringle.co.uk/photos/2001/uk2001df.shtml
[Modificato da eone nero 03/12/2011 19:33]
03/12/2011 20:41

[SM=g9761]






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03/12/2011 23:03

L'hanno fatto....quindi non è impossibile.
E per "l'hanno" intendo i circlemakers eh non gli omini verdi [SM=g2201354]
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Utente Matricola
05/12/2011 16:41

Grazie Eone.
Io nel mio piccolo cerco di fare un po'di divulgazione.
Quando riesco attingo alle fonti originali, leggo i pro e i contro e poi cerco di tirare delle conclusioni con dei passaggi possibilmente logici.
Mi sono però reso conto che chi è scettico lo rimane, ovviamente, chi è credente, invece, nega l'evidenza oltre ogni buon senso.
Serve allora la divulgazione?
Mi consolo con il fatto, che a dire il vero non è poco, che ho preso personalmente atto di una determonata realtà (evitando di conseguenza di farmi prendere in giro).
E poi, è etico togliere delle illusioni?
Vabbè ... [SM=g2201356]
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Utente Master
05/12/2011 17:09

Re:
Stefano Pa., 05/12/2011 16.41:

Grazie Eone.
Io nel mio piccolo cerco di fare un po'di divulgazione.
Quando riesco attingo alle fonti originali, leggo i pro e i contro e poi cerco di tirare delle conclusioni con dei passaggi possibilmente logici.
Mi sono però reso conto che chi è scettico lo rimane, ovviamente, chi è credente, invece, nega l'evidenza oltre ogni buon senso.
Serve allora la divulgazione?
Mi consolo con il fatto, che a dire il vero non è poco, che ho preso personalmente atto di una determonata realtà (evitando di conseguenza di farmi prendere in giro).
E poi, è etico togliere delle illusioni?
Vabbè ... [SM=g2201356]



Di nulla, rinnovo i complimenti per l'articolo e grazie per la traduzione, ho postato diverse volte la tecnica di costruzione ma la voglia o il tempo di tradurre era sempre poco. [SM=g1950691]

Hai visto giusto Stefano, l'ufologia e le scienze di frontiera sono basate sulla fede uguale identica a quella su cui sono basate le religioni, ed è proprio su questa che i pseudo ufologi e i pseudo ricercatori hanno fatto leva colorando e distorcendo abbondantemente le cronache ed i fatti.

Purtroppo il business è spaventoso, quello sui cerchi di grano è a dir poco incalcolabile nel complesso, tra tour, libri, gadget, conferenze, dvd, corsi di elevazioni mistiche mix di new-age, musiche binaurali, canalizzazioni e distorsioni delle discipline yoga orientali.

Spesso mi chiedo anch'io se è etico distruggere i sogni e le illusioni o cavalcare l'onda e approfittare del mercato sempre fiorente, anzi progressivo con l'aumentare della crisi, dato che è ciò che richiedono le masse.

Come disse Joris Karl Huysmans:

Quando il materialismo impera, risorge la magia.




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05/12/2011 19:49

Ottimo articolo Stefano.. Questi cerchi sono riusciti ad ingannare persino John Mack, il quale credeva fermamente fosse una sorta di comunicazione da parte di alieni. D'altra parte, malgrado Mack fosse un ottimo ricercatore, aveva una visione un po' più new age rispetto a Hopkins o Jacobs. Resta il fatto che le spiegazioni scientifiche che ho letto quì in questo forum soddisfano a pieno la sete di capire e conoscere a fondo il fenomeno. Anche Nick Pope si è detto convinto che i cerchi siano tutti di natura umana...stranamente...


















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06/12/2011 11:22

In queste settimane sto seguendo un ciclo di 4 conferenze tenute da un frate domenicano su magia, superstizione e satanismo.
Pur non condividendo molte delle cose che dice, ne ha detta una che sottoscrivo (non è farina del suo sacco, ma fa lo stesso):
"quando la gente non crede più in Dio finisce per credere a tutto"
A me sembra che il bisogno di credere sia oggi riempito non da Dio ma dalle pseudoscienze e da forme alternative di spiritualità.
Mentre nel secondo caso ci sta (siamo sempre in un ambito sostanzialmente religioso)nel caso delle pseudoscienze credo che non lo si possa accettare.
Questo perchè la scienza ha delle regole e bisogna rispettarle.
Se non le si vuole rispettare può andar bene lo stesso ma non si può allora battezzarle "certe e scientifiche".
Io ad esempio credo che la scienza abbia dei limiti anche nell'indagine della materia e che vi possano essere dei metodi di indagine meno ortodossi.
Però non dirò mai che i loro risultati sono sicuri ma "eventualmente possibili e tutti da verificare".
Invece c'è gente che gli basta un "si dice" per aver delle prove sicure e non vuol sentir ragioni (mi fan venire in mente quelli che si rifiutavano di guardare dentro il telescopio di galileo).
Uno mi ha perfin scritto Milk Hill è impossibile che l'abbia fatto qualcuno perchè di notte non ci si vede. "E il caso è chiuso!"
[SM=g2201342]



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06/12/2011 11:47

Ti è andata bene Stefano, a me uno minacciò via email di morte [SM=g6794] quando misi per la prima volta lo schema costruttivo di Milk Hill in giro per la rete, e non si trattava di un ragazzino. [SM=g8245], addirittura disse che i fratelli dello spazio mi avrebbero fatto penare anche dopo morto. [SM=g8884]

Il cervello fa brutti scherzi quando fa cortocircuito.

Quel frate ha detto bene asserendo:

"Quando la gente non crede più in Dio finisce per credere a tutto".

Se torniamo indietro nel tempo vediamo che con il nascere dell'illuminismo come controparte abbiamo avuto il nascere delle pseudo scienze come il Mesmerismo, lo spiritismo e le prime canalizzazioni, il fatto è stato rimarcato anche da Joris Karl Huysmans che scrisse come già riportato:

Quando il materialismo impera, risorge la magia.

Ovunque ci siano retaggi religiosi l'uomo ha l'attitudine a rivolgersi al sovranaturale e venendo a mancare questo contatto divino allora si rivolge al sopranaturale, in questo caso trattasi di alieni di un colorito caravanserraglio.

Le antiche filosofie Panteistiche e di evoluzione personale, sono state sistematicamente disintegrate dalle caste sacerdotali per incutere il timor dei e aumentare il senso di nullità dell'uomo.

Ora causa il progresso, il consumismo sfrenato il conseguente materialismo, e le continue paure inculcate dai media e dal web che preannunciano innumerevoli apocalissi reali vedasi tasse e guerre o figurate vedasi invasioni aliene o 2012 di cui i cerchi nel grano sono stati altro veicolo, l'uomo causa pure il grande vuoto spirituale creatosi si trova disorientato senza caposaldi e quindi rifugge in quello che gli capita e che almeno apparentemente gli dà salvezza almeno nell'immaginario.

Ecco che rispuntano come funghi corsi esotici come capitava nei primi anni 90 con il movimento new-age, aumentano le sette, aumentano i deliri mentali, non è la prima volta che denuncio un ritorno in piena regola al mondo new-age e questa volta anche con l'avallo delle sigle ufologiche, a questo non si è sottratto neanche il MUFON con i suoi contattisti pleiadiani e bestialità similari, mi sono cancellato dalla news-letter.

La nuova ondata new-age sta volta più catastrofistica non porterà nulla di buono, soprattutto vedendo l'inferno del reale che ci attornia.

Sino a quando ci saranno pecore ci saranno pastori, e sempre pochi capiranno il Dio che hanno in loro stessi.

[Modificato da eone nero 06/12/2011 11:47]
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06/12/2011 15:19

Sono d'accordo, ma:
secondo voi è sufficiente avere una spiegazione scientifica calzante su ciò che parrebbe essere un evento paranormale?
In questo caso si parla di cerchi nel grano ed effetti subiti dalle spighe ecc... Sono ormai convinto anch'io che siamo di fronte ad un fenomeno dalla natura terrestre ma penso che in alcune persone possa rimanere perlomeno il beneficio del dubbio. C'è chi crede ad oltrenza, chi è scettico ad oltranza e chi sta nel mezzo. Ci sono tre gruppi quindi non due. Secondo me l'importante è rimanere aperti a qualsiasi ipotesi, informarsi, leggere e riflettere su ciò che si legge anche da una controparte. Rimanere fermi nella propria posizione denota sì carattere, però l'opinione si può anche valutare e cambiare nel caso in cui ci fossero dei dati che dimostrano il contrario di ciò in cui si crede. Nel mio caso mi sono ricreduto varie volte, sia per quanto riguarda i crops, sia per quanto riguarda il fenomeno UFO.
Anche quì, abbiamo coloro che credono ciecamente che ciò che viene immortalato in un filmato o in una fotografia, sia un oggetto di provenienza extraterrestre e chi invece è scettico ad oltranza e trova spiegazioni scientifiche e chi rimane col dubbio. Questo vale per vari filmati: i due oggetti o pelucchi su cui stiamo discutendo, il blurfo del vulcano in Islanda di qualche anno fa o il sigaro filmato dalla M.I.R. il 31 marzo del '91 ecc... Diciamo che le spiegazioni che si possono dare sono molteplici ma in alcuni casi penso sia troppo facile dare una spiegazione abbastanza plausibile per ritenere un caso chiuso. Sì sa,la(f)ufologia è tenuta in piedi da pseudo ufologi che guadagnano in conferenze, libri, dvd, adesioni a gruppi ecc..hanno tutto l'interesse a tenere un caso aperto e classificarlo come genuino, altrimenti se si screditassero tutti i casi più eclatanti, non avrebbe più senso tenere conferenze ecc...
Questo per dire che la ricerca e lo studio devono essere seri, sì, ma in alcuni casi, quando non si hanno elementi a sufficienza per debunkare un caso, ammettere che purtroppo non si hanno spiegazioni e lasciare quindi aperta una porta verso l'ipotesi extraterrestre.


















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06/12/2011 16:08

A mio avviso con chi acceccato da ignoranza e fede è completamente inutile anzi ti crei al 100% un nemico dato che gli mini sogni ed illusioni, lo vediamo ogni giorno in campo ufologico, ma non cambia negli altri.

Sono perfettamente concorde con te Saturn come diverse volte ho detto vedo come due facce della stessa medaglia scettici ad oltranza e believer incalliti, quando si ricerca si deve essere seri e senza preconcetti, senza fedi e parzialità, ma ben difficilmente queste si sposano con i business e con gli atteggiamenti medioevali di masse imberbi pronte a fare la fine dei Lemmings (ps. si tratta di una leggenda ormai sfatata il loro suicidio di massa, ma rimane il termine ad indicare l'atteggiamento pecora delle masse).

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06/12/2011 16:11

Io credo che ci siano cose BIANCHE, NERE e soprattutto GRIGIE.
Sono sempre per la via di mezzo ma in certi casi non c'è.
E se non c'è non c'è.
Perchè ad esagere con la via di mezzo si giustifica qualunque cosa.
Nel caso dei cerchi nel grano (per quanto ho finora approfondito)non la vedo molto la via di mezzo.
Se a Milk Hill ci sono segni evidenti di artefatto, si può sostenere che l'han fatto le Bol?
Certo, ho trovato anche uno che mi ha scritto che le Bol fanno i cerchi e poi gli uomini ci vanno sopra e li ripestano per "sottolineare" il disegno.
Oppure se ai credenti rifai 100 cerchi e ti dicono di farne un'altro e un'altro ancora perchè questi ultimi sono quelli veri, ti viene il dubbio che han ragione?
Al momento sui cerchi ho 2 dubbi: come interpretare le bol (che però NON fanno i cerchi) e un possibile coinvolgimento paranormale (in rarissimi casi).
In ogni caso di tratterebbe di pura speculazione scarsamente supportabile da prove, perlomeno ora.
Quindi proporrei le cose con un profilo molto basso. [SM=g2201356]

Stefano Panizza
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06/12/2011 16:27

Sui cerchi di grano ho visto deliri fantascientifici, che partono dall'impossibilità a lavorare di notte, alla non fattibilità a ricreare disegni complessi, o peggio ancora a voler vedere il filmato di ore di lavoro.

Quando Gucumatz o RobertoL gli hanno postati casualmente saltava fuori la CGI, che strano che sino a due minuti prima fosse eresia.

Purtroppo lo scontrarsi con l'ignoranza spaventosa delle masse sembra di essere Ercole alle prese con le sue 12 fatiche.

Per quanto riguarda le BOL non c'è un solo filmato che le testimoni (a quanto mi risulta) ed infatti sembrerebbero stati tutti quanti spiegati, resta il falso di Oliver Castle che ha generato il mito.

C'è una cosa che sarebbe interessante approfondire, il discorso dei simboli e significati di diversi cerchi, e chiedersi il perchè si siano impressi certi messaggi anzichè altri, questo logicamente ha senso solo per alcuni cerchi.

[Modificato da eone nero 06/12/2011 16:28]
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06/12/2011 18:20

Re:
eone nero, 06/12/2011 16.27:

Sui cerchi di grano ho visto deliri fantascientifici, che partono dall'impossibilità a lavorare di notte, alla non fattibilità a ricreare disegni complessi, o peggio ancora a voler vedere il filmato di ore di lavoro.



Questa era anche la mia posizione fino a qualche tempo fa. Leggendo poi il lavoro svolto da Gucumatz (Angra Mainyu) e Stefano, mi sono dovuto ricredere.

Per le BOL ci sono parecchi dubbi ho letto..avevo postato in un altro topic parecchi filmati che le le ritraevano (Oliver Castle a parte)ma si sono rivelate essere volatili, almeno stando alle analisi effettuate e riportate da Insider. Quindi a questo punto si può anche escludere la loro presenza almeno nei campi. Tu Stefano hai per caso altro materiale a riguardo?




















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08/12/2011 19:03

No, non ho materiale.
Comunque il discorso Bol mi rode un po'.
Nel senso che possiamo liquidare tutte le testimoninze come burle o cattive interpretazioni?
Son d'accordo che non ci sono filmati e prove di qualunque genere.
Son d'accordo che non fanno i cerchi nel grano.
Però io non metterei la mano sul fuoco che non ci sono sui campi.
Io ho una mia idea, che non può definirsi scientifica nel senso classico del termine, ma forse un qualcosina di verità ce la può avere.
Ci farò un'articolo ma devo renderla credibile prima.
Altra cosa che mi rode è se non possa avvenire qualcosa di strano comunque, nonostante la falsità dei cerchi.
Io ho avuto degli strani casini con un cellulare (la storia la potete leggere nel mio blog quando parlo del cerchio di Panocchia)e non sono proprio sicuro che si tratti di una coincidenza.
Diciamo che secondo me c'è una piccola parte di tutto il discorso crop che potrebbe (uso il condizionale) non avere una causa convenzionale. [SM=g2201337]
[Modificato da Stefano Pa. 08/12/2011 19:04]
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08/12/2011 19:19

Stefano ero andato a vedere un cerchio che era "comparso" vicino a una struttura megalitica costruita dall'uomo, il cellulare un vecchio E-Tacs era morto.

Tornato in base andai da un'amico che li riparava mi disse: ma lo hai masso su una calamita?

Spiegai cosa avevo combinato, il posto sorgeva su un giacimento di magnetite, questo potrebbe anche spiegare perchè gli antichi deciso di costruirci dolmen e menhir.

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08/12/2011 20:02

Re:
Stefano Pa., 08/12/2011 19.03:

No, non ho materiale.
Comunque il discorso Bol mi rode un po'.
Nel senso che possiamo liquidare tutte le testimoninze come burle o cattive interpretazioni?
Son d'accordo che non ci sono filmati e prove di qualunque genere.
Son d'accordo che non fanno i cerchi nel grano.
Però io non metterei la mano sul fuoco che non ci sono sui campi.
Io ho una mia idea, che non può definirsi scientifica nel senso classico del termine, ma forse un qualcosina di verità ce la può avere.
Ci farò un'articolo ma devo renderla credibile prima.
Altra cosa che mi rode è se non possa avvenire qualcosa di strano comunque, nonostante la falsità dei cerchi.
Io ho avuto degli strani casini con un cellulare (la storia la potete leggere nel mio blog quando parlo del cerchio di Panocchia)e non sono proprio sicuro che si tratti di una coincidenza.
Diciamo che secondo me c'è una piccola parte di tutto il discorso crop che potrebbe (uso il condizionale) non avere una causa convenzionale. [SM=g2201337]



Forse qualche fenomeno simile alle luci di Hessdalen o ai Monti Sibillini?




















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Utente Matricola
09/12/2011 11:03

Può essere Eone che tu abbia ragione.
Però il caso tuo è "semplice" e la spiegazione logica.
Nel caso mio al cellulare cambiò il dispaly ed il menu (me ne sono accorto perchè ho sentito un suono).
Ho chiesto alla Tim e se mi hanno spiegato che nel primo caso poteva essersi trattato di pubblicità inviata in rete, nel secondo non mi hanno saputo rispondere.
Per le Bol, rimanendo in ambito razionale, potrebbe trattarsi di fenomeni elettrici legati a campi elettromagnetici dovuti al passaggio di fili di alta tensione.
Però non è esaustiva l'ipotesi.
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09/12/2011 13:05

Stefano se anzichè sedermi su una bella calamita naturale con il cellulare nella tasca di dietro dei pantaloni, lo avessi messo nel taschino della giacca sicuramente non si sarebbe rotto. [SM=g6794]

Ma questo è un caso limite, e la tecnologia era molto vecchia, tra l'altro il telefono non aveva neanche display, era un'Olivetti OTC-400, sto parlando degli albori.

Per quello che è successo al tuo cellulare bisognerebbe pure controllare le casistiche relative a quel modello, a volte i telefonini giocano brutti scherzi, vedasi il caso nel Nokia 5800 XM pubblicizzato come il non plus ultra in campo fotografico, ed invece come abbiamo visto grazie agli avvistamenti di Andrea e Sandra deficitario proprio nel suo punto migliore.

Che modello avevi? Hai provato sui diversi forum a trovare casistiche similari?

Per quanto riguarda le Bol ammesso che non siano tutte nate dalla truffa di Oliver Castle, potrebbero essere fenomeni elettromagnetici, fulmini globulari dei quali sappiamo purtroppo ancora troppo poco, ma resta il dubbio sul fatto che esistano veramente.

[Modificato da eone nero 09/12/2011 13:12]
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