Essere paraculi è un'arte ed un piacere, scoprire che altre persone lo sono, in misura uguale, è ancora più simpatico.
Ecco il fatto:
da mesi amo prendere il caffè mattutino in compagnia di una graziosa amica e collega, piacevole nell'aspetto e assai interessante nella persona, assai disponibile alla chiacchiera oziosa.
Inutile dire che mi è già stata affibbiata come amante, inutile dire che la cosa mi genera sommo piacere, basta vedere gli sguardi, invidiosi, dei colleghi.
Ogni tanto usciamo a pranzo, lunedì scorso le ho proposto un invito per oggi, giorno di San Valentino, in un ristorantino del centro.
Lei ha accettato e, stamani, si è presentata (una sorpresa anche per me ...) con un'intrigante gonna sopra il ginocchio (non ne indossava una dalla scorsa estate), magliettina nera, stivali neri e cappottino corto.
Piove, l'unico ombrello disponibile è, casualmente, quello da viaggio del sottoscritto, piccolo e indubbiamente inadatto per riparare due persone.
Usciamo a braccetto, stretti stretti, intercettando gli sguardi di portinai, colleghi e colleghe, anche all'esterno ci guardano parecchio, la mia amica è veramente uno splendore.
A pranzo le dico una frase del tipo: "Oggi sei particolarmente accattivante", la risposta è "Certamente, vedrai che le malelingue parleranno di questo nostro pranzo, nel giorno di San Valentino, e del mio abbigliamento intrigante ..., la cosa non ti diverte?"
Terminato il pranzo, rientriamo in società, avendo cura di farci notare, il più possibile ...
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Waldemar
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