Mia Ceran la rivedremo certamente e spero non solo come presentatrice ma in trasmissioni adeguate alla sua preparazione di giornalista, che è notevole.
Dispiace per la chiusura di una trasmissione storica, che aveva saputo rinnovarsi nel tempo e che aveva la sua
naturale collocazione nel primo pomeriggio della domenica su uno dei canali minori della RAI (il 2 o il 3).
Lo spezzatino del calcio non c'entra niente coi bassi ascolti, dovuti solo al cambio di giorno: la spalmatura delle partite di calcio è in atto ormai da 3/4 anni e la trasmissione non ne aveva risentito più di tanto. Era un modo di passare il tempo della domenica pomeriggio in modo leggero e divertente,
senza doversi sorbire "zia Mara"; o senza imbottirsi degli approfondimenti
della mezz'ora allungata della Lucia Annunziata. Del peggio in onda sulle altre reti non parlo neanche.
In RAI di questi tempi
prevale l'incompetenza e l'approssimazione dei dirigenti, scelti solo per le simpatie politiche e non anche per la loro professionalità. Quello che è accaduto martedì 30 novembre con l'INTERRUZZIONE IMPROVVISA a 10 minuti dalla fine per far posto a Bruno Vespa del film "La stagione della caccia" tratto dal romanzo di Andrea Camilleri,
ne è la prova del nove.
Provo solo ad immaginare il commento caustico che Camilleri, di fronte ad un fatto del genere, con la sua inconfondibile voce roca, avrebbe fatto:
"teste di m...chia"!
[Modificato da Massimo_I 06/12/2021 18:41]