00 06/12/2008 21:55
Le temperature alte e il sole migliorano sicuramente il buonumore ma...
danno anche inconvenienti non da poco alle future mamme.
I disturbi dell’attesa in questo periodo si moltiblicano: gonfiori, stanchezza, pesantezza e insonnia possono accompagnare i mesi estivi soprattutto nell’ultimo trimestre. Con qualche consiglio


In gravidanza aumenta la sudorazione che, insieme al caldo della bella stagione può provocare infiammazioni nelle pieghe sottocutanee dovute al ristagno di sudore. Come prevenire questi fastidi?

E’ importante vestirsi con indumenti di fibre naturali, leggeri e ampi, asciugarsi accuratamente dopo il bagno o la doccia, tenere sotto controllo il peso e utilizzare detergenti al massimo due volte al giorno per non compromettere l’integrità della barriera protettiva cutanea

Fare docce frequenti, con acqua tiepida e non troppo fredda in modo da rinfrescarsi e togliere il sudore

Bere molto per recuperare i liquidi persi e drenare quelli che ristagnano. Durante la gravidanza, a partire dal terzo mese, aumenta di molto il fabbisogno idrico: è necessario bere un litro in più di acqua al giorno per favorire la formazione di nuove cellule.

L’aumento di liquidi in circolo è fisiologico durante la gravidanza e il caldo estivo certamente non aiuta. Mani e piedi, ma anche gambe e viso, possono gonfiarsi generando un fastidioso senso di pesantezza:

Evitare di stare in piedi troppo a lungo. Durante la notte, tenere le gambe leggermente sollevate disponendo un cuscino sotto il materasso. Tale posizione favorisce il deflusso venoso

Il senso di pesantezza alle gambe si può alleviare dirigendo più volte al giorno il getto di acqua fresca della doccia sugli arti, insistendo in particolar modo sulle caviglie

La comparsa di crampi è favorita dal peso dell’utero e dalla carenza di minerali dovuta alla maggiore sudorazione. Per combattere questi disturbi è bene fare più attenzione alla dieta: banane, pompelmi, arance, yogurt, mandorle e semi di sesamo andrebbero assunti regolarmente ogni giorno. Quando il crampo si fa sentire è buona regola stirare il muscolo tendendo la gamba e flettendo il piede in avanti e, se il disturbo persiste ed è molto frequente consultare il ginecologo che consiglierà integratori specifici da assumere sotto controllo medico.


Estate in gravidanza

ecco il modo corretto di prendere il sole


Come prevenire le macchie del sole
Durante la gravidanza è possibile che compaiano sulla pelle macchie color caffelatte, chiamate cloasma, localizzate sul viso (fronte, mento, zigomi e sopra il labbro superiore) e a volte anche su décolleté e arti superiori.
È anche probabile che si formi una specie di riga scura che congiunge l’ombelico al pube, la cosiddetta linea alba.
Si tratta di fenomeni di iperpigmentazione cutanea dovuti al nuovo equilibrio ormonale, che il più delle volte scompaiono pochi mesi dopo il parto: il sole, però, tende a renderli più evidenti.
Per questo motivo, prima di esporsi è consigliabile utilizzare una crema ad alta protezione.
Se il problema è piuttosto accentuato, si possono usare prodotti specifici che inibiscono la sintesi della melanina (ad esempio a base di acido cogico, tioctico, fitico o di arbutina) e ricorrere a un camouflage, un trucco particolare per correggere l’inestetismo.
Dopo la nascita del bambino, se le macchie non dovessero scomparire, si può ricorrere invece a un peeling chimico, che però va eseguito esclusivamente dal dermatologo. Va però ricordato che il trattamento non può essere fatto durante i mesi estivi (va quindi escluso il periodo maggio-settembre).
In gravidanza è sempre meglio applicare sul viso un solare specifico a protezione totale. Che, oltre a minimizzare i danni dei raggi UVA, responsabili dell'invecchiamento e degli UVB causa, a loro volta, di eritemi e scottature, prevengono la formazione del cloasma gravidico, cioè delle macchie brune nella zona a T del viso.
Chi soffre già di questo inestetismo dovrebbe utilizzare ogni 2-3 ore uno stick a schermo totale sulle zone interessate.
Diverso il discorso per il corpo. Se la carnagione è olivastra, basta un latte solare a protezione media (SPF 8/10); se chiara o particolarmente delicata, è necessario un SPF più elevato, pari a 15/18. Meglio se il prodotto è ricco di vitamina E e di sostanze nutrienti e rassodanti (come acido jaluronico ed elastina), in grado di arginare la produzione dei radicali liberi e di stimolare anche la produzione di fibre di collagene.



Come prendere il sole sulla pancia
La temperatura interna è regolata da meccanismi che non vengono influenzati dall’esposizione al sole.
Il bambino quindi non "sente" più o meno caldo. E allo stesso modo i raggi solari non possono penetrare così in profondità da nuocergli.
Questo non significa però che in gravidanza si possa pensare di prendere il sole come lucertole!
Il caldo favorisce infatti la vasodilatazione: la pressione tende ad abbassarsi e di solito una donna incinta ha già valori pressori più bassi rispetto alla norma.
Anche la dispersione di liquidi attraverso il sudore produce questo effetto: il rischio, quindi, è di andare incontro a un piccolo collasso.
Per questo è prudente non prendere il sole nelle ore centrali della giornata e camminare spesso in riva al mare, così da tenere le gambe immerse in acqua.
Si devono bere molti liquidi, mangiare frutta e verdura per reintegrare i sali e insaporire i cibi con un po’ di pepe e di peperoncino.
Queste due spezie innalzano la temperatura interna dell’organismo facendo sì che, in questo modo, si avverta meno la differenza con la temperatura esterna.
Quindi non solo si avverte meno il caldo, ma diminuisce la vasodilatazione e, di conseguenza, si abbassa meno anche la pressione.