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Il Concilio Vaticano II ha dato origine ad un pullulare di Movimenti che hanno fatto pensare ad una “nuova primavera” della Chiesa. Tra questi, non ultimo, penso sia il Movimento Neocatecumenale, che ha avuto i suoi inizi nei dintorni di Madrid nel 1964, per opera di Kiko Argüello. Giovane irrequieto, maestro d’arte, uscito da una famiglia benestante di Madrid, andò a vivere tra i baraccati di Palomeras Altas.

A venticinque anni iniziò il Movimento Neocatecumenale coadiuvato, in seguito, da Carmen Hernàndez, ex suora, carmelitana scalza, non ammessa ai voti solenni, in attesa di partire per le missioni.
Il testo base del “Cammino Neocatecumenale” è costituito dagli “Orientamenti alle équipes di catechisti per la fase di conversione” che sono la trascrizione delle catechesi fatte da Kiko e da Carmen a Madrid nel 1972: un’autentica riformulazione del Credo Cristiano alla luce degli scritti di qualche sconosciuto teologo francese e soprattutto del protestante Bonhoeffer. In pratica sono il testo catechistico ufficiale per la formazione degli aderenti al Movimento, consegnato solo ai catechisti perché li utilizzino nelle loro catechesi.

Questo testo (tenuto scrupolosamente nascosto agli estranei, agli aderenti e, fino a qualche anno fa, alla stessa Chiesa) ha un ruolo fondamentale nel Cammino Neocatecumenale. Kiko lo presenta come ispirato, non precostituito. Quanti aderiscono al Cammino ritengono Kiko un profeta. Tutti (anche i sacerdoti) devono credere alle sue parole, anche quando sembrassero contrarie agli insegnamenti della Chiesa. Tutti si esprimono con le sue espressioni e i suoi concetti e ne imitano il modo di pregare e di cantare, … ed alcuni persino il vestire.
Prima d’ogni evangelizzazione, i catechisti regionali, riuniscono le équipes (sacerdoti compresi) e insieme ripetono a memoria la parte del testo di Kiko che poi verrà usata nella catechesi. Chiunque si esprima in modo diverso è richiamato severamente.

PREMESSA
Da anni conosco e seguo con apprensione il CN. Più di una volta ho esposto le mie preoccupazione al Vescovo che puntualmente mi ha ricordato l’atteggiamento benedicente del Papa ed il silenzio compiacente delle Congregazioni Romane.
A suo tempo pregai Padre Zoffoli di non scrivere in maniera polemica ma di esporre semplicemente i testi delle catechesi di Kiko Argüello, senza quel fiume di parole che confondono e ubriacano gli sprovveduti ascoltatori.

Egli m’aveva assicurato che l’avrebbe fatto non appena avesse dato alle stampe “VERITA’ SUL CAMMINO NEOCATECUMENALE” che riteneva una ‘bomba’ che avrebbe finalmente smascherato i contenuti ereticali delle catechesi di Kiko con testimonianze dirette che confermano l’autentica natura ereticale degli insegnamenti e documentano l’angoscia di tante persone profondamente sconvolte nell’intimo. Il buon Padre non ha potuto dar seguito al suo proposito. Ora, non senza qualche presunzione, ci provo io, povero parroco, senza la cultura, l’intelligenza e la santità del venerato Padre.

Questo mio lavoro è destinato principalmente ai Vescovi e ai sacerdoti non appartenenti al NC. Il mio intento è d’informarli sul reale contenuto delle catechesi NC con abbondanza di testi tratti direttamente dalle loro fonti, dando un filo logico a tante affermazioni dottrinali (disperse in oltre 2.800 pagine) affinché tutti possano conoscere dottrina e prassi di questo ‘Cammino’ che va diffondendosi capillarmente nella Chiesa, in ogni parte del mondo.
I dirigenti del NC hanno la piena convinzione di riuscire là dove tutti gli altri hanno fallito, perché essi hanno ricevuto da Dio la missione di salvare il mondo. Facendo uso di tecniche persuasive, coniando parole nuove che disorientano e portano ad accettare acriticamente idee nuove e usando termini tecnici, creano nel gruppo degli aderenti un senso di singolare appartenenza, di privilegio, di novità… ma negli estranei… confusione e una barriera che è di ostacolo per ogni dialogo.

L’iniziatore del CN ha assunto un ruolo di ‘profeta’ che tutti gli riconoscono: ogni suo gesto, parola, modo di cantare, di vestire… viene fedelmente imitato.
Egli ha il ‘carisma’ che è fondamento della sua autorità e della sua dottrina. Ciò gli consente d’essere guida spirituale, esempio di preghiera, di vita, di canto, di pittura…e tutti sentono il bisogno di seguirlo e di imitarlo, e il dovere di difenderlo, se criticato, anche quando si mostrasse contraddittorio nelle sue affermazioni o nascondesse la sua dottrina, le sue richieste e i suoi obiettivi.
Chi ha un minimo di conoscenza teologica avvertirà che lo scopo principale delle catechesi NC è quello di dimostrare ai fedeli che avvicinano, che il loro cristianesimo è senza valore, e che quindi devono guardare bene in faccia la loro vera realtà, scandagliando in profondità l’abisso della loro corruzione, per scoprire l’angosciosa realtà d’isolamento, provocata dal peccato e dal pensiero della morte. Nota dominante è un senso profondo della propria peccaminosità, coltivata con la ripetizione costante del messaggio di peccato e di corruzione, fino a far ripetere per mille volte al giorno: ‘Mio Dio, abbi pietà di me che sono un peccatore!’.

Conseguenza logica è il bisogno di redenzione, che solo il CN potrà dare. Viene allora proposta la Parola di Dio comprensibile solo nelle CN, presentate come fossero la Chiesa: ‘Comunità di comunità, guidata da un apostolo, che porta la Parola di Dio’. Nascono così i figli di Dio, un gruppo di uomini divinizzati per formare il Corpo di Cristo Risorto, destinato a salvare il mondo. Questa Nuova Chiesa guidata da catechisti che col ‘carisma degli spiriti perspicaci’, a nome del Vescovo, ammette solo gli ‘eletti’ che hanno lo Spirito Santo. Chi non ce l’ha non andrà avanti!

Solo da qualche anno la Congregazione della Dottrina della Fede (e ora anche il Pontificio Consiglio per i Laici) ha richiesto le oltre 2.800 pagine dei testi delle Catechesi. Fino all’anno scorso, i responsabili del CN ne hanno consegnato solo la metà che, ripetutamente corrette nelle espressioni ‘considerate imprecise o non proprio ortodosse’, sono state rispedite con vari suggerimenti di revisione e di adeguamento al C.C.C..

Le congregazioni Vaticane hanno inviato a Kiko teologi, vescovi, docenti universitari di chiara fama e dottrina, per convincerlo a modificare la sua dottrina in merito all'Eucaristia e alla Penitenza ma sembra che, a tutt'oggi, non siano riusciti a smuoverlo minimamente dalle sue convinzioni e, tanto meno, a indurlo a correggere le sue dottrine. Ultimamente sono venuto a sapere che da un ex catechista, 'in cammino', che alcuni loro testi sarebbero stati corretti e approvati dalle Congregazioni Vaticane.

Egli mi assicurava che questi testi già stavano nelle sedi regionali, ma non mi ha saputo dire di quali testi si trattasse, né se egli avesse potuto averli per potersi correggere e correggere coloro ai quali aveva dato insegnamenti evidentemente non conformi alla fede cattolica. Quanta saggezza in quella penitenza che San Filippo Neri aveva data ad una donna romana obbligandola a portargli un pollo spennato per strada. Come potranno mai essere corretti tanti errori indotti con forza persuasiva senza pari, nelle menti di milioni di persone sparse in ogni parte del mondo e ora non più raggiungibili, specie se uscite dal cammino.

Noi invece continuiamo a benedire e a permettere (indirettamente) il diffondersi di questi errori (corretti forse solo sulla carta) e il perpetuarsi di tanta confusione con danni irreparabili alle famiglie e alle persone. Solo gli 'addetti ai lavori' possono comprendere il significato di tanti striscioni che ancora vengono evidenziati dalla TV in occasione delle udienze in Piazza San Pietro e altrove: "E TU CONFERMA I TUOI FRATELLI".

Neppure gli aderenti al CN si rendono conto che già da due anni era stato dato l'annuncio dell'approvazione dei loro statuti e che se ancora non sono stati approvati, ciò significa che sotto c'è qualcosa di grave. Preferiscono sentirsi vittime di chissà quale persecuzione e già pensano che "se sono andati bene per 30 anni senza Statuti possono benissimo star bene ancora senza l'approvazione" (parere espresso da un super catechista davanti a 150 sacerdoti). Ora pare siano orientati ad ottenere una Prelatura Apostolica per avere una totale autonomia dalla diocesi (non certo dalla Chiesa) ed avere un loro vescovo.

Lo Statuto presentato dai dirigenti responsabili del CN è stato ripetutamente ‘bocciato’. Ora vogliono presentarsi “non come un Movimento o un’Associazione di fedeli, ma come un modo… di iniziazione cristiana per adulti senza personalità giuridica propria” (Relazione sugli Statuti, P. Javier Sotil, Porto San Giorgio (AP), 24-26 maggio 1999) .

I testi delle catechesi dei NC sono rimasti nascosti ai Vescovi e alle Congregazioni Romane per quasi trent’anni! Anche se ora sono stati costretti a consegnarli alle Congregazioni Vaticane, essi non sono arrivati nelle mani dei Vescovi delle nostre Diocesi, ma continuano ad essere strumento di formazione di tanti fedeli e soprattutto di tanti aspiranti al sacerdozio e alla vita religiosa…
Questa ricerca si prefigge di svelare in parte i contenuti delle loro catechesi, ma purtroppo non arriverò a svelare tutte le direttive e le tecniche non scritte, attraverso le quali (di fatto) i dirigenti governano queste Comunità.

I fedeli hanno diritto d’essere informati su eventuali pericoli.
I Vescovi e i sacerdoti che hanno la cura d’anime, hanno il dovere di vegliare sulle dottrine e sulle proposte di vita che vengono offerte ai fedeli loro affidati e, trovandosi nella posizione ideale per raccogliere testimonianze e documentazioni, devono informare e segnalare eventuali pericoli o devianze dottrinali.
Spero che questo mio modesto contributo sia accolto benevolmente.

CAPITOLO PRIMO
STRUTTURA - TAPPE - TECNICHE SEGRETE
STRUTTURA GERARCHICA
L’organizzazione del CN ha una struttura gerarchica perfetta. A capo di tutto vi è la figura del fondatore Kiko Arguello, affiancato da una ex-suora, Carmen Hernàdez, e da un sacerdote, Padre Mario Pezzi, che figura come garante della ortodossia e della ecclesialità del Cammino.
Sotto di loro vi sono le équipes dei super-catechisti a capo delle Comunità di diverse regioni o di intere nazioni. Ogni équipe è composta da una coppia e da un sacerdote. Essi dettano le catechesi di Kiko e di Carmen e formano le varie CN; costituiscono il legame col governo centrale del Movimento ed hanno ogni autorità sui membri delle Comunità, anche se le visitano solo di tanto in tanto. Vi pongono a capo dei ‘responsabili’, inizialmente scelti dai componenti la Comunità, ma poi sostituiti d’autorità con la coppia più ‘affidabile’ che unitamente al ‘presbitero’ vengono nominati ‘catechisti responsabili’ della Comunità. Costoro dovranno trasmettere ogni ordine o disposizione ed imparare bene tutte le catechesi per trasmetterle fedelmente, fin nei minimi particolari, alle loro Comunità.

Vi sono inoltre gli itineranti che vengono scelti nei raduni interregionali o nazionali fra le persone che hanno percorso tutte, o quasi, le tappe del ‘Cammino’. Le équipes degli itineranti sono composte da una coppia di laici sposati, con famiglia al seguito, da un sacerdote e da un giovane. Le persone si offrono volontarie ma poi vengono selezionate (con sorteggio), secondo un numero prefissato. I fortunati riceveranno la ‘Croce missionaria’ dal Papa e quindi potranno vantarsi davanti a tutti d’essere inviati dalla Chiesa.

TAPPE
Il CN è attuato secondo uno schema prefissato ed in tappe ben articolate:

ANNUNCIO DEL KERIGMA – Serve per far conoscere il CN. Dura due mesi. Presentano la Storia della Chiesa, i suoi errori, l’occultamento della Sacra Scrittura (che ora loro vengono a rivelare).
A metà dell’Annuncio c’è una ‘Penitenziale’.
Le catechesi terminano con la consegna della Bibbia fatta, se possibile, per mano del Vescovo per dare l’illusione d’appartenenza alla Chiesa: ma non saranno poi né i Vescovi né i sacerdoti a commentare quella Bibbia. Invitano a ricevere il Messia che viene a salvarli se entreranno nella Comunità e inizieranno il Cammino.

PRIMA CONVIVENZA - Coloro che hanno seguito le Catechesi dell’Annuncio, sono chiamati a riconoscere che fino ad allora non erano cristiani veri e a dichiarare il loro impegno definitivo, sottomettendosi alla guida dei catechisti. Alla fine della Convivenza c’è l’elezione dei responsabili della Comunità (in genere sono marito e moglie) eletti dalla Comunità stessa, ben indirizzata dai catechisti.

PRE-CATECUMENATO
PRIMA FASE - Dura due anni. In questo tempo spiegheranno il ‘Tripode’: LA PAROLA, LA LITURGIA E LA COMUNITA’.
Avranno 2 incontri serali la settimana e ogni mese la ‘Penitenziale’.
Si riuniranno, poi, in ‘convivenza’ per un’intera giornata. Quel che conta in questo periodo è di riconoscersi peccatori, senza fede e incapaci di operare il bene.
Al termine di questa prima fase ci sarà una ‘Convivenza’ di quattro giorni, durante i quali c’è il PRIMO SCRUTINIO per individuare la propria croce (mamma, papà, coniuge, figli, soldi, sesso…) e dare prova di fede autentica con decisione solenne di

VENDERE I BENI;
DISTACCARSI DAL CONIUGE, DAI FIGLI E DALLA CARRIERA;
REGISTRANDO IL PROPRIO NOME NEL LIBRO DELLA VITA.
La cerimonia si svolge in una liturgia eucaristica, col Vescovo (se possibile) che scaccerà il demonio con l’unzione dei catecumeni.
Al termine metteranno la firma sulla Bibbia della Comunità, presentata come ‘LIBRO DELLA VITA’ e si legheranno per sempre.
Chi abbandona non si salva!
SECONDA FASE - Dura dai diciotto mesi ai due anni.
Dopo un anno verrà proclamato lo SHEMA, in una convivenza di tre giorni, nei quali viene ripetuto in modo ossessivo l’invito a
- VENDERE I BENI (casa, macchina, ori, quadri di valore, ecc.),
- DISTACCARSI da: lavoro, famiglia, figli ... ritenuti idoli,
- ATTACCARSI ALLA COMUNITA’ ‘sacramento di Gesù Cristo,
futura umanità’ che sola potrà rispondere al bisogno di felicità.
Alla fine tutti dovranno dare conferma concreta della loro volontà di distacco con un forte segno.

Al termine dei due anni, si fa una ‘Convivenza’ di tre giorni.
Dopo la ‘Convivenza’, in diverse serate, si fa il 2° SCRUTINIO, durante il quale i Catechisti scrutano le persone con questi criteri:
- se hanno cambiato mentalità;
- se si sono provate con i beni;
- se hanno fatto il Cammino.
Ogni sera si conclude con una piccola ‘agape’. Se il candidato non avrà dato prova d’aver fatto il Cammino, d’aver cambiato mentalità, dandone prova con dei gesti concreti di rinuncia ai beni, verrà fermato e rimandato alla Comunità più giovane. Nel caso vi siano diversi candidati non ritenuti idonei, lo scrutinio verrà sospeso e dichiarato ‘aperto’, per essere ripreso dopo un anno o più a seconda che riterranno opportuno i catechisti. Se i candidati saranno ritenuti idonei, allora sono ‘esorcizzati’ col rito della rinuncia agli idoli del mondo (successo, sessualità, danaro…) e invitati a fare un grosso segno! I nomi dei ‘promossi’ sono comunicati solamente all’ultima sera. Questi soli saranno ammessi al rito con cerimonia suggestiva e solenne e ‘andranno avanti, continuando il Cammino’.
Questi ‘scrutini’, sono autentiche ‘confessioni pubbliche’.

Ogni candidato al Catecumenato è messo al centro della Comunità dei fratelli e sottoposto ad un interrogatorio severo. I catechisti chiedono ai partecipanti (compresi i sacerdoti), di rispondere sulla vita personale e familiare, con dettagli concreti anche se scabrosi. Questi ‘scrutini’ sono fatti con rigore, a tutti e davanti a tutti, per settimane e costituiranno un legame indissolubile che legherà i vari membri fra di loro e alla Comunità. Nel rito di chiusura il catechista dice ad ognuno: “IL SIGNORE VUOLE FARE UN’ALLEANZA CON TE, PER QUESTO TI DICE: ODIA TUO PADRE, TUA MADRE, TUA MOGLIE, TUO MARITO, I TUOI FIGLI, I TUOI FRATELLI E SORELLE, E LA TUA STESSA VITA. PRENDI LA TUA CROCE E VENDI TUTTI I TUOI BENI. POI VIENI E SEGUIMI. PENSA UN SEGNO IN DENARO CHE MANIFESTI (esprima, concretizzi) CHE SEI DISPOSTO A FARE QUESTO… PREGA MOLTO IN QUESTI GIORNI, DIGIUNA E DOMANDA AL SIGNORE CHE TI AIUTI” (2°SCR, pp. 91-92). Ogni scrutinato dovrà allora dire puntando il dito verso il ‘mondo’: “Tu demonio mi hai ingannato col sesso, col danaro, con la lussuria, con l’avarizia, con la vanagloria, ecc.” e dovrà fare un gesto concreto (proporzionato alle possibilità e alla gravità dei peccati confessati) per dar prova di rinunciare ai beni, buttando in un cesto o nel sacco della spazzatura il ‘segno’ che ha portato (libretto d’assegni, pellicce, ori, ricavati di vendite: televisore, macchina, casa, ecc.).

Solo a questo punto ha inizio il vero Catecumenato.
Per un anno (e più) si danno dei ‘Temi’ e si tengono incontri di studio su diversi personaggi biblici (Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Isaia, Profeti, Storia della Chiesa, Vaticano II, ecc.).
Dopo un anno c’è una ‘Convivenza’ di tre giorni per scoprire che solo con la preghiera si possono vincere le passioni e pertanto segue la
INIZIAZIONE ALLA PREGHIERA – Cancellata ogni orazione e devozione, proprie della religiosità naturale, insegnano a pregare con sette incontri su brani del Vangelo che trattano della preghiera. Al termine, con una bella cerimonia, consegnano il Breviario perché da ora comincino a recitare ogni giorno, insieme (marito e moglie e la domenica coi figli), le Lodi con due letture, il Vangelo del giorno ed una preghiera silenziosa.

TRADITIO SYMBOLI - La Chiesa ha fatto il dono della fede; ora il Catecumeno deve darne testimonianza. Inizia con una ‘Convivenza’ di tre giorni. Al termine si fanno gli SCRUTINI. Ai catecumeni ritenuti idonei, i catechisti ‘consegnano’, col canto, il Credo e li mandano alle famiglie delle parrocchie, con lettera di presentazione del parroco, ad annunciare la propria esperienza e che Gesù è risorto nella loro vita. In questo periodo si studiano (si ‘scrutano’) le dodici affermazioni del Credo Apostolico. Questo passaggio dura due o più anni.

REDDITIO SYMBOLI - Inizia con una ‘Convivenza’ di tre giorni. Al termine si fanno severi SCRUTINI con domande dettagliate per sapere se il Catecumeno possa dimostrare d’aver vissuto la Parola, d’aver pregato in famiglia, d’essersi ritrovato insieme a fratelli e d’aver recitato insieme a loro i Vespri, d’essersi confessato, ecc. Poi si fa la prova per ammettere alla ‘Redditio’ (confessione pubblica da farsi in chiesa, in quaresima). Vengono sorteggiati due/tre catecumeni per sera (riservando i migliori per la Messa domenicale più frequentata) e dopo la recita dei Vespri, le ‘monizioni’ e l’omelia devono fare pubblicamente la confessione in pubblico, davanti a tutti e proclamare quello che il Signore ha fatto nella loro vita. Alla fine professano la loro fede col Credo Apostolico e la domenica delle Palme ricevono la Palma della vittoria e ‘ridaranno’, col canto, il Credo.

Dura due anni (salvo ripetizioni). Il Cammino continua poi seguendo dei ‘Temi’ dettati dai catechisti, fino ad iniziare le tre tappe del
PADRE NOSTRO – che inizia con una ‘Convivenza di tre giorni. Viene consegnato un questionario che poi il catechista verificherà, incontrando singolarmente i ‘Catecumeni’ prodigandosi in suggerimenti. Si formano dei gruppi di cinque/sei persone, con un ‘garante’ che possa accertare e testimoniare che ognuno abbia fatto il Cammino, che si sia convertito, abbia fatto gesti concreti di elemosina, ecc. Ogni gruppo ‘fa capo’ ad un presbitero, o ad un catechista responsabile, o ad uno eletto da loro.

Dura almeno quatto anni e comprende tre tappe:
1^ Tappa: ‘Consegna’ del Padre Nostro (col canto) e vengono dati Temi.
2^ Tappa: * Pellegrinaggio a Roma:
- a San Paolo pregando sulla tomba dell’Apostolo, parlando di fede e dando testimonianze…;
- al Colosseo, leggendo testimonianze di martiri;
- a San Pietro, andando in processione, coi presbiteri in alba e stola, alla tomba dell’Apostolo, recitando il Credo, e si ritrovano la domenica in Piazza per l’Angelus del Papa.
* Pellegrinaggio a Loreto: per ricevere il Rosario che dovrebbero cominciare a recitare per tutta la vita.
3^ Tappa: Dopo la ‘Convivenza’ di tre giorni fanno gli ‘scrutini’ severi e, se promossi cantano il Padre Nostro e terminano con un pranzo e una buona questua per i catechisti che si sono tanto prodigati nel formarli.

L’ELEZIONE – E’ l’ultima fase del Cammino e dura tre/quattro anni. Il Catecumeno non può stare sempre nell’utero: deve cominciare a vivere autonomamente la sua fede. Questo passaggio inizia con una Convivenza.
Comprende tre tappe, ognuna delle quali termina con uno scrutinio.
1^ Tappa – C’è l’incontro con i Catechisti che fanno domande davanti al ‘gruppo’ e alla presenza del ‘garante’, per verificare se davvero il Catecumeno ha cambiato modo di vivere.
Con un questionario ben programmato si scandaglia la vita concreta d’ogni candidato all’elezione. Ogni settimana si consegna un ‘Tema’ che dev’essere trattato in quattro sere.
- Nella prima, è presentato il tema con una catechesi.
- Nella seconda, c’è la ‘scrutatio’ dei versetti che il gruppo ha presentato.
- Nella terza, si studiano due brani dell’AT e due del NT, con domande sul tema e con l’invito ad accettare l’Alleanza. La serata termina con la Cena dell’Alleanza, opportunamente preparata.
- La quarta sera si fa la preghiera dei Vespri (con preghiera silenziosa). Ognuno, poi, presenta le sue difficoltà ed il ‘garante’ ascolta e consiglia.
Al termine si fanno gli scrutini.
2^ Tappa – Inizia con una ‘Convivenza’ di tre giorni. Viene presentato un questionario sulla vita concreta di ognuno, con proposte e quesiti:
- Dio non sceglie le persone senza peccato, ma peccatori coscienti, che desiderano d’essere aiutati;
- Sollecitudine della Chiesa per noi;
- Il demonio fa di tutto per impedirci di aderire alla Parola;
- ‘Scrutatio’ di Mt 11,29-30: ‘Imparate da me che sono mite e umile di cuore’ e ‘Il mio giogo è dolce, il mio carico è leggero’;
- Qual è la mitezza e l’umiltà di cuore del Cristo che devo imparare per trovare ristoro per la mia anima?
Qual è il giogo, la dolce legge del Cristo, che devo portare?
- Dio ti ha creato perché tu sia felice.
Quali sono le cose che t’impediscono di raggiungere la felicità?
Al termine si fanno gli ‘Scrutini’ impostati su queste domande.
3^ Tappa – Inizia l’elezione vera e propria con una ‘Convivenza di tre giorni per scrutare il disegno che Dio ha sulla vita di ognuno di loro. Ai candidati vengono poste le seguenti domande:
- Il Signore ti ha chiamato al Cammino da una situazione concreta.
Ti ricordi quale è? (Non capivi nulla, vivevi nel peccato, ecc.).
- Il Signore ti ha preso per mano e ti ha guidato mediante la Chiesa in tutti questi anni.

Ricordi tutti gli interventi di Dio e anche tutte le prove e cadute che Egli ha permesso perché tu conoscessi quello che tu hai nel cuore?
Che cosa hai imparato di te stesso? Quali sono le vittorie che Dio ha fatto in te e che ti restano come memoriale del suo amore?
Racconta fatti concreti!
- Siamo vicini al fiume Giordano e le montagne della Terra Promessa appaiono davanti ai tuoi occhi.
Hai imparato durante tutti questi anni che l’entrata nella Terra Promessa comporta la rinuncia a Satana e a tutte le sue seduzioni?
Il pane: rappresenta le comodità, la sessualità la lussuria, gli spettacoli immorali, la gola, lo star bene, la salute, ecc.
Le opere: comprendono l’orgoglio, la superbia, il rifiuto d’essere umiliati, d’essere falliti e di soffrire portando la croce della storia.

Le pompe: rappresentate dall’idolatria, dal danaro, dall’avarizia, dal lusso eccezionale, dalla vanità, dalla bellezza, dalle mode, dalla stima degli altri e dal mondo con la sua mentalità anti-evangelica.
Scrivi fatti concreti con i quali il Signore ti ha ammaestrato per indurti a fare queste rinunce.
- Hai imparato attraverso gli ‘Scrutini’, con la ‘Traditio’ e la ‘Redditio Symboli’ che il Signore ti ha chiamato in forza del tuo Battesimo a confessare in questa generazione che Dio Padre è nostro Creatore; che Gesù Cristo suo Figlio è il nostro Salvatore; e che Lo Spirito Santo è nostro santificatore, nella Chiesa?
Racconta fatti concreti attraverso i quali il Signore ti ha ammaestrato per fare questa professione di fede.
Il questionario è molto approfondito e comprende domande sui genitori, antenati, parenti (perché da loro dipendono i nostri peccati!).

Infine si fa la presentazione (quasi una carta d’identità) per procedere allo Scrutinio finale!
Il Cammino si conclude col pellegrinaggio in Terra Santa, visitando e ripercorrendo i luoghi di Abramo, di Mosè e di Gesù e rinnovando finalmente le promesse battesimali nella Notte di Pasqua, in Cattedrale, davanti al Vescovo, in vesti bianche (albe) che indosseranno anche nelle liturgie dei cinquanta giorni successivi.

TECNICHE SEGRETE
La diffusione del CN nel mondo sorprende per la sua rapidità e capillarità. Ovunque viene proposto trova seguaci entusiasti ed apostoli coraggiosi. Tutto questo, però, sembra essere frutto di una manipolazione psicologica operata con le tecniche tipiche del lavaggio del cervello o ‘pulizia della mente’ introdotte per la prima volta dai comunisti in Cina negli anni ’50, per liberare le menti dei cinesi dalle vecchie credenze e far loro accettare gli ideali marxisti. Questo processo di ‘conversione’ si realizza in tre fasi ben distinte: ‘scongelamento’, ‘modificazione’, ‘ricongelamento’ così vissute nel CN:

Scongelamento
Si crea una situazione di totale controllo (prigionia o isolamento dal mondo culturale, religioso e affettivo). L’isolamento dei NC non è fisico e tantomeno violento ma viene ottenuto con un’accoglienza premurosa, affettuosa, gioiosa; mostrando interesse e attenzione per i problemi che in quel momento assillano la persona; lasciando libero sfogo alle critiche e scusando tutto e tutti; mettendo in crisi idee, tradizioni, modi di vivere, di pensare… fino a far venire il desiderio di abbandonarli. Negli ‘Annunci’ proclamano con forza e con atteggiamento sprezzante frasi come: ‘La Chiesa non si vede da nessuna parte’; ‘La Chiesa è piena di paganesimo e di idolatrie’; ‘I cristiani sono di scandalo a chi non crede’; ‘La devozione ai santi e le spiritualità tradizionali sono ridicole’; ‘Cardinali e Curia romana fanno i fatti loro e non si interessano di pastorale’; ‘A Roma non c’è mai stata una pastorale’. E’ la peggio del mondo’ (PR, p. 183).

Queste ed altre espressioni, buttate là come scontate, mettono in crisi i fedeli, specialmente coloro che hanno una fede debole o che, per qualsiasi motivo, fossero rimasti delusi dalla Chiesa Cattolica.
Modificazione
Si fanno vedere gli aspetti positivi della vita comunitaria proponendo bei canti, belle catechesi, belle cerimonie, belle convivenze, begli esempi… inducendo ad accettare come buona, ogni cosa proposta dal gruppo ed eliminando ogni legame con cose, valori e legami passati.

Negli ‘Annunci’ o nelle ‘Missioni’ che organizzano non viene mai nominato il CN. Nessuno, che non sia catechista o responsabile, deve sapere i retroscena delle decisioni e quanto accadrà nelle tappe successive del Cammino. Usano il termine ‘Chiesa’ come sinonimo di ‘Comunità’ o di ‘Movimento’. Il dialogo è impossibile perché essi devono solo annunciare, mai discutere. S’intromettono nei gruppi parrocchiali e ne sostituiscono i responsabili. Visitano le famiglie, presentandosi come inviati del parroco (anche se non lo sono). Allorquando qualche famiglia, o amico, o conoscente, avesse perso una persona cara, subito si premurano di far loro visita, di consolarli, di pregare per il defunto… e di invitarli alle loro catechesi. I ragazzi accolgono nelle loro case i compagni di scuola per far vedere loro com’è una vera famiglia cristiana e per farli partecipi delle loro attività. Mariti o mogli che aderiscano da soli al CN vengono pressati finché non inducono il coniuge ad unirsi a loro. Invitano i giovani a cercare la fidanzata all’interno della Comunità, ‘tra le figlie d’Israele’. A chi chiede informazioni dicono: “Vieni a vedere di persona e poi capirai!”. Oppure: “Puoi capire il CN solo vivendolo!”.

E a coloro che accettano di fare il Cammino, fanno credere che stanno iniziando una Comunità che salverà il mondo! Perciò garantiscono l’ammissione solo agli ‘eletti che hanno lo Spirito Santo’ e chi non ce l’ha non andrà avanti! Ma non succede niente perché la scelta non dipende dai nostri sforzi. ‘Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti’, perciò, chi non è eletto, non ha lo Spirito Santo. Sarà il catechista che (a nome del Vescovo) opererà questo processo di selezione. Si appellano all’autorità del Papa e del Vescovo locale ostentando ‘approvazioni’ (ancora inesistenti) e attestati di stima per giustificare le loro pratiche non sempre ortodosse. Invitano a partecipare a riunioni e a celebrazioni (che rifanno in altro modo nelle Comunità) per ostentare la massima ortodossia, e per evitare eventuali richiami o condanne. Usano un linguaggio proprio (compreso solo dagli aderenti) che li fa sentire migliori degli altri perché in possesso di idee nuove e che richiama sentimenti ed esperienze forti.
Cercano di formare Comunità con struttura e mentalità diverse da quella parrocchiale facendo credere che solo nelle CN vi sia la vera Chiesa dove s’incontra Gesù, che ispira e guida per mezzo dei catechisti. Celebrano con grande spettacolarità i riti di accesso e dei vari ‘passaggi’; verificano di continuo se i membri abbiano recepito bene gli insegnamenti e chiedono di testimoniare con gesti forti e l’impegno missionario per fare altri proseliti.

L’indottrinamento, non è sempre conforme ai dogmi della Chiesa cattolica, ma le persone che vi aderiscono non se n’accorgono perché coinvolti psicologicamente, quasi inconsapevolmente accettano tutto passivamente senza rendersi conto di quanto sta loro succedendo. Coinvolti nella vita della Comunità, sono trascinati dagli esempi di quanti li hanno preceduti.
Ricongelamento
In questa fase le persone vengono personalmente convinte della bontà delle nuove idee, che accettano definitivamente. I nuovi ‘fratelli’ vengono preventivamente messi in guardia delle difficoltà che incontreranno e degli attacchi ai quali verranno esposti e preparati, cosicché si possano difendere con risposte preconfezionate. Diffidati dal mettere in discussione le loro certezze con altri che ‘non possono capire’, difficilmente si faranno influenzare e tanto meno convincere.

Nelle ‘convivenze’ di tre/quattro giorni fanno fare esperienze di gruppo controllate e, con tecniche sofisticate, impongono nuovi modi di pensare, distruggendo la persona e creando dipendenza. Con gli ‘scrutini’ fanno partecipare ad esperienze di gruppo durante le quali tutti vengono incoraggiati a parlare delle loro debolezze, scendendo anche nei dettagli più intimi e vergognosi. Sono autentiche confessioni pubbliche che, secondo loro, dovrebbero avere degli effetti positivi, ma che in realtà rendono tutti ricattabili e dipendenti gli uni dagli altri, specie nel caso dovessero lasciare il Cammino. L’esperienza è talmente forte che lega e impegna a tal punto che chi la fa non potrà più vivere se non nel gruppo o legato ad esso. Da questo momento sarà impossibile ogni dialogo o confronto con chi non è dentro il Cammino. Coloro che ingenuamente vi aderiscono vengono segregati dal mondo e come rinchiusi in una prigione, bloccati da sbarre invisibili che si costruiranno con le loro stesse mani e che impediscono loro d’uscire e di riprendersi la libertà. Queste ‘sbarre’ sono ‘le testimonianze di vita’ (ripetute più volte), ‘gli scrutini’, la firma sul ‘Libro della Vita’ (la Bibbia della Comunità) che assicura loro la salvezza (mentre chi non firma, la perde per sempre). A ciò si aggiungano le minacce: “Se lasci diventi un uomo disgraziato”, perché Gesù Cristo ha inviato loro (i catechisti che dicono d’averLo visto); “Se andate via il sangue di Gesù Cristo per la vostra testimonianza ricadrà su di voi” (PR, p. 412).

Chi non riesce a ‘convertire’ anche il coniuge ed i figli non è mandato ad evangelizzare nelle altre famiglie (se non nella sua) e, salvo rare occasioni, non può partecipare alla vita della Comunità per un anno. Sentendosi un ‘eletto’, ogni membro della Comunità sentirà come cosa disastrosa la sua eventuale uscita dal CN.
Lottare e soffrire per il Movimento diventa così un merito!

Già il 24 gennaio 1997 il Papa ha affidato al Pontificio Consiglio per i Laici, il compito di ‘accompagnare’ il Movimento nella stesura degli Statuti e perché vigilasse su quegli “adempimenti ineludibili, dai quali dipende l’esistenza stessa del Cammino”. In data 16.04.2001, poi, ha indirizzato una lettera al Card. James Francis Stafford, presidente dello medesimo Consiglio, nella quale ricorda che “nessun carisma dispensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa” e come nella ‘Lumen Gentium’ si afferma a riguardo dei carismi “che il giudizio sulla loro genuinità e sul loro esercizio ordinato appartiene a quelli che presiedono nella Chiesa, ai quali spetta specialmente, non di estinguere lo Spirito, ma di esaminare tutto e ritenere ciò che è buono”. E continua: “Non è un processo facile quello del riconoscimento e dell’accoglienza dei carismi. Esso richiede un discernimento profondo della volontà di Dio e deve essere accompagnato dalla preghiera costante, perché i cuori si aprano docilmente alla voce dello Spirito nella comunione ecclesiale. Culmine di questo processo è l’atto ufficiale del riconoscimento e dell’approvazione degli Statuti come chiara e sicura regola di vita, un momento che le realtà ecclesiali interessate vivono sempre con grande gioia e viva gratitudine nei confronti di Dio e nei confronti della Chiesa”.

Il Papa confida nell’autorità e nell’esperienza di detto Consiglio. Pertanto spera in “un felice esito del procedimento ormai avviato verso la fase conclusiva”.
Alla speranza del Papa, s’unisce la nostra: che Kiko e Carmen compiano finalmente quegli adempimenti ‘ineludibili’ così a lungo attesi.

CONCLUSIONE
Qualche anno fa, chiesi a P. Enrico Zoffoli di non scrivere in maniera polemica contro le eresie dei NC ma di riportare semplicemente i testi delle loro catechesi che da sole avrebbero mostrato la pericolosità della dottrina in esse contenuta. Dopo un suo giustificato sfogo, mi promise che non appena avesse finito di confezionare la ‘bomba’ che aveva tra mano (“VERITA’ SUL CAMMINO NEOCATECUMENALE”) avrebbe senz’altro ascoltato il mio consiglio, ma purtroppo non poté mantenere la parola, perché chiamato dal Padre a ricevere il premio delle sue fatiche. Allora non pensai di mettermi subito al lavoro al suo posto perché non mi sentivo all’altezza. Per giunta avevo avuto la bella notizia che il Papa aveva finalmente letto le critiche di P. Zoffoli alle Catechesi dei NC e che, in seguito a ciò, aveva completamente (anche se non ufficialmente) cambiato atteggiamento nei loro confronti. Quando però, ad ottobre del 1999, ebbi la falsa notizia che era stato approvato lo Statuto del Movimento, subito, preso dal panico, anche se malfermo in salute mi sono messo all’opera ed ho steso questi appunti che, pur incompleti, possono offrire una ‘buona testimonianza’ dei pericoli nei quali incorrono quanti ingenuamente si affidano al CN guidato da Kiko Arguello e da Carmen Hernadez.

Finora pochi potevano sospettare la pericolosità del Movimento. Tutti, compreso il Santo Padre, pensavano che fosse un Movimento meraviglioso suscitato dallo Spirito Santo per riformare la Chiesa e solo pochi cercavano di documentarsi adeguatamente, anche perché questi scritti erano introvabili. Ora si sa che questi scritti ci sono e si possono avere: basta chiederli all’ASSOCIAZIONE “ROMA SUD” - Patente n° RM 4381738D - c/o Fermo Posta ROMA OSTIENSE - 00154 ROMA - o al sottoscritto, ben contento di rendere partecipi altri, di tanto pericolosi ‘segreti’.

Ma ancor più interessanti e compromettenti sono le direttive segrete (tipiche delle associazioni a delinquere) che ricevono coloro che guidano le Comunità. Ho avuto modo di conoscere due catechisti ‘di lungo corso’ che pur avendo plagiato a lungo tanti loro fratelli, sono tentati di denunciare per plagio i dirigenti del Movimento, perché essi stessi si sono sentiti i primi plagiati. Uno di loro mi diceva, però, di sentirsi in imbarazzo già a rispondere alle mie domande, a motivo delle minacce di maledizione e di dannazione che riecheggiavano ancora alle sue orecchie. Le direttive e le cose segrete sono quelle comuni a tutti e che ho cercato di riferire nelle ‘Testimonianze’. Entrambi m’hanno riferito che queste direttive sono venute a mancare loro non appena hanno fatto qualche obiezione e manifestato qualche critica. E, quanto doveva essere loro comunicato e attraverso loro al gruppo, veniva comunicato ad altri e per mezzo di altri, cosicché si sono sentiti effettivamente (anche se non formalmente) esclusi e umiliati.

Questo lavoro è stato dettato dalla carità verso tanti fratelli che sinceramente desiderano crescere nella fede. Il mio augurio è che quanti fanno parte di questo Movimento possano realizzare nel modo giusto il loro desiderio di vivere nella fede autentica, perché se vivono fuori dell'insegnamento della Chiesa troveranno soltanto illusioni e schiavitù. L'incontro con Cristo è la cosa principale di tutta la nostra vita. E’ della massima importanza che questo incontro non venga falsificato.

Molti fra coloro che partecipano al CN sono in buona fede e incapaci di controbattere gli errori contenuti nella catechesi loro impartita, ma che pensare dei sacerdoti che si sono fatti intrappolare e imbavagliare dal Movimento, complici degli errori e degli abusi che avvengono in queste Comunità. Com’è possibile che abbiano partecipato per anni alla vita del Cammino e non abbiano visto né si siano accorti di niente. Com’è possibile che abbiano giustificato sempre tutto, abdicando alla loro missione di maestri della fede, avallando questi errori di Kiko e di Carmen? Come hanno potuto permettere che dei catechisti laici creassero una Chiesa parallela? Quale responsabilità!

Molti fra loro hanno un grande desiderio di santità: possibile che come hanno avuto il coraggio di confessare in pubblico ogni loro colpa, anche la più umiliante, ora non abbiano anche l’umiltà di ammettere d’essersi sbagliati. Come possono sentirsi legati ad un giuramento assurdo (come quello di Erode alla figlia di Erodìade) che li ha portati a disobbedire alla Chiesa, e non sentano, invece, il bisogno di ritornare alle proprie responsabilità secondo la promessa fatta nel momento dell’ordinazione sacerdotale? Non possono, certo, aspettarsi i complimenti che ebbero dai fratelli del Movimento, che anzi, perderanno parte di quel prestigio che s’erano acquistato. Ma quale merito non avranno avanti a Dio e alla Chiesa se, da esperti quali sono, in collaborazione con altri sacerdoti di sicura dottrina e santità, sapranno dare un ordine logico a questi insegnamenti rifacendo ‘ab imis’ tutte queste catechesi in modo da renderle conformi alla retta Dottrina della Chiesa Cattolica e salvando così un Movimento che ha già portato (in parte) e che certo porterà a sicura conversione milioni di persone. Basterà ristabilire i ruoli, creando un vero collegamento con la Madre Chiesa.

Un Vescovo (qui citato) che tanto aveva detto e scritto contro i NC, dopo aver ricevuto l’omaggio di un ‘uovo di pasqua’ con dentro un assegno di 84.000.000 di lire, non ha più detto una parola contro il Movimento. La Chiesa, un tempo, usava stigmatizzare i peccati di questo genere. Ora, con colpevole negligenza, non si osa neppure pronunciare la parola e, nella corruzione generale, giustifichiamo tutti. Possibile che non si rendano conto che le copiose e frequenti offerte passate ai Vescovi sono atti di ‘simonia’ perché con esse cercano compiacenze e silenzi per attività che sanno essere da Codice penale e fuori della retta dottrina della Chiesa?
Diversi laici, usciti dal Cammino, sono tornati a vivere nella Chiesa e per la Chiesa, inserendosi bene nell’apostolato. Com’è è possibile che anche fra i presbiteri non ci sia qualcuno che dica a se stesso: “Si isti et illae, cur non ego?”

Per la ‘Nuova Primavera’ della Chiesa c’è bisogno d’una pioggia abbondante di lacrime. Perché cada la pioggia necessita lo scontro di due correnti. Questo mio scritto ha avuto, forse, l’effetto d’una corrente d’aria fredda riversata contro tante coraggiose illusioni. Se qualche confratello neocatecumenale, senza il consenso del suo catechista, avrà avuto il coraggio di leggermi, mi scriva, mi corregga, mi contesti, mi aiuti a capire meglio questo ‘disegno divino’, perché possa realizzarsi senza ostacoli di altri ‘Giuda’; ma se conviene con quanto finora ho esposto, mi dia una mano a stroncare questo ‘piano diabolico’ per distruggere dal di dentro la Chiesa di Cristo. Sarà poco, quasi niente, ma sarà un inizio.

Tempo fa, constatando la mia impotenza di fronte all'avanzata inarrestabile di questo Movimento, ebbi un malore. Ritiratomi per qualche giorno in famiglia, mi sentii apostrofare che più mi vuol bene : "Elio, tu sei uno stuzzicadente che vuol fermare un treno in corsa!". Lì per lì rimasi senza parole perché m'aveva detto la verità. Ma, riavutomi, il giorno dopo gli dissi: "Ivano, così poco mi stimi? Non mi concedi almeno di essere un cacciavite o una chiave per svitare i bulloni?". Questa volta, ammutolito ci rimase lui! Spero, ora, che ammutoliscano in molti se con questo mio lavoro riuscirò a svitare anche un solo "bullone" o ad allentare una sola traversina.
Così possa essere, e così sia con l'aiuto di Gesù, di Giuseppe e di Maria.





INTRODUZIONE 5
PREMESSA 7
1. STRUTTURA - TAPPE - TECNICHE SEGRETE 11
Struttura Gerarchica 11
Tappe 12
Tecniche Segrete 14
2. CONTENUTI SEGRETI DELLE CATECHESI NC 19
Storia e missione della Chiesa 21
Evento per gli altri, non per la propria santificazione 21
La Chiesa non è giuridica ma sacramentale 24
Gesù Cristo non si è visto da nessuna parte
la Chiesa Cattolica è piena di paganesimo 25
Curiosa interpretazione della storia dela Chiesa 28
Tempi bui da Costantino al Vaticano II 30
Frattura con il passato 30
Identificazione fra Chiesa e Comunità Neocatecumenali 33
Non esiste Chiesa gerarchica, tutti i fedeli sono sacerdoti 35
Usurpazione d’autorità di Kiko e dei Catechisti
Kiko profeta inviato da Dio 36
Rapporti coi parroci ed i Vescovi
Ridicolizzate le spiritualità raccomandate dal Magistero 38
RELIGIOSITÀ NATURALE 41
Natura 41
Offerte e sacrifici sono segno della dipendenza da Dio 43
Religiosità naturale nella Chiesa, che è piena di idolatrie 43
Nel cristianesimo non c’è tempio, né altare, né sacerdoti
Il ministro rappresenta l’assemblea: siamo tutti sacerdoti 47
La Chiesa ha creato tante presenze di Gesù perché ci aiuti
ma c’è bisogno di segni che potenzino la Parola 49
VERITÀ DI FEDE 53
Non c’è stata iniziazione alla fede 56
Concetto di Dio 56
Fede = conoscenza sperimentale di Gesù Risorto 57
Il Cristianesimo non è dottrina ma Buona Notizia 59
Kerigma 60
La Bibbia interpreta se stessa attraverso i parallelismi 61
"Noi non siamo uomini di dottrina" 62
Non c’è fede perché non si danno i segni della fede 64
Il cristiano riceve tutto gratis
La vita non è una prova per meritare
Il cristianesimo regala: non esige niente da nessuno 65
Gesù è venuto a soffrire perché tu non soffra 67
I tre cerchi 68
Niente moralismi: l’uomo è profondamente tarato
ma c’è il perdono per tutti 70
La Legge 72
La Salvezza frutto della Risurrezione e non della Morte di Gesù 72
Grazia santificante significa ricevere gratis la salvezza 74
LA PENITENZA 79
Storia falsificata 79
Ė un sacramento in crisi
non risponde al senso che l’umanità ha del peccato 79
La conversione è solo dono, chiamata, iniziativa di Dio 80
La conversione non è un pentirsi del passato 81
La Chiesa primitiva non conosceva la Penitenza ma il Battesimo 82
Prima esplicitazione del sacram. della Penitenza è la scomunica 82
L’Istituzione penitenziale è del III secolo 84
Remissione dei peccati anche senza l’assoluzione
La confessione di devozione 84
Non l’assoluzione dava il perdono
ma la riconciliazione con la comunità 87
La Confessione acquista un senso magico
un uomo ti perdona i peccati
non c’è bisogno di assoluzione
basta che ti senta in comunione con i fratelli 90
Presupposti negativi 93
Il peccato non offende Dio 93
Il peccato ha sempre una dimensione sociale, mai individuale 95
L’uomo non può fare il bene e se pecca non ne ha colpa
È schiavo di Satana: è lui che pecca in noi
Non è libero quindi non può peccare 96
Peccato e conversione 101
L’uomo pecca perché ha paura della morte 101
La conversione dipende dalla preghiera della Chiesa 105
Non dite nulla alla gente di tutte queste cose
Dio perdona per mezzo della Comunità 106
Dio non vuole che certuni si convertano 109
L’EUCARESTIA 113
Storia dell’Eucaristia 113
Una cosa totalmente statica 113
La Notte Pasquale è il Sacramento autentico
istituito da Gesù come suo Memoriale 114
Nella Liturgia entrano idee religiose naturali 115
Essenza dell’Eucaristia 117
La Messa è pagana per la sua natura sacrificale 117
L’Eucaristia è una grande esultazione 120
Non ci può essere Eucaristia senza Assemblea 121
Proposte di rinnovamento dell’Eucaristia 123
Rinnovamento: ripulire e ricuperare 123
Niente “Gloria” e “Credo” 123
Niente offertorio: è un rito pagano che entra nell’Eucaristia 123
Niente “Orate fratres” 125
Nuove affermazioni di fede sull’Eucaristia 127
Transignificazione, non transustanziazione 127
Nell’Eucaristia lo Spirito risuscita i morti che mangiano di questo pane 129
Solo nella celebrazione c’è presenza reale
quindi niente adorazione fuori della Messa 130
Comunione sotto le due specie del pane e del vino 132
Non si può prescindere dai segni perché la Grazia si realizzi 133
Sacramento dei sacramenti è la Notte Pasquale
La notte del Sabato è festa - Domenica la festa è finita 134
3. PROPOSTE DI VITA 135
Gesù non è un ideale di vita 135
Ti devi violentare 136
Bisogna saper “odiare” 136
Forzati a donare i propri beni 139
Orientamento per l’Atto 143
Maledizioni per chi esce o critica il Cammino 145
4. AFFERMAZIONI GRATUITE 147
C’è bisogno di segni perché potenzino la Parola 147
La ‘missione’ di Giuda 147
Le opere buone non servono 148
Relativismo etico sulla omosessualità 149
Nella Chiesa primitiva non si stava in ginocchio
La preghiera dev’essere lode e si fa sempre in piedi 150
C’è intervento di Dio se la Parola si realizza 152
La mistica è una cosa irreale 152
5. CONSEGUENZE E ABUSI LITURGICI 153
Distruzione della Gerarchia 153
Abusi liturgici 154
6. I SEGRETI 157
7. TESTIMONIANZE 165
8. INTERVENTI DEL MAGISTERO 179
Documenti della Santa Sede 179
Istruzione “Actio pastoralis” 179
Ai Sacerdoti delle Comunità Neocatecumenali 180
Indicazioni di Giovanni Paolo II ai Neocatecumenali 181
Discorsi del Papa Giovani Paolo II e di Paolo VI 182
Notificazione sulle celebrazioni nei gruppi del CN 182
Lettera di S. S. Giovanni Paolo II 183
Interventi dei Vescovi italiani 187
A) Nota Pastorale della C.E.I.
“Criteri di Ecclesialità dei gruppi, movimenti e associazioni” 188
B) Gli Arcivescovi e Vescovi dell’Umbria 189
C) Mons. Bruno Foresti – Vescovo di Brescia 190
D) Mons. Virgilio Mario Olmi, Vescovo Ausiliare di Brescia
Rapporto sulle Comunità Neocatecumenali 193
E) Mons. Lorenzo Bellomi – Vescovo di Trieste 195
F) Decreto della Diocesi di Orvieto-Todi 197
G) Commissione Episcopale per il Laicato
“Le aggregazioni laicali nella Chiesa” 197
H) Card. Silvano Piovanelli 199
I) Mons. Bertoldo - Vescovo di Foligno 200
J) Conferenza Episcopale Pugliese 201
K) Card. Salvatore Pappalardo 205
L) Mons. Pietro Nonis – Vescovo di Vicenza 207
M) Mons. Giuseppe Casale, Arc. di Foggia-Bovino 208
N) Commiss. Liturgica Regionale della Conf. Epis. della Basilicata 210
O) Card. Salvatore De Giorgi
Discorso alle Comunità NC di Sicilia e Calabria 211
9. UNA NUOVA EVANGELIZZAZIONE? 213
10. CONCLUSIONE 217





Questi tali sono falsi apostoli
operai fraudolenti,
che si mascherano
da apostoli di Cristo.
Ciò non fa meraviglia,
perché anche satana
si maschera da angelo di luce.
Infatti voi, che pur siete saggi,
sopportate facilmente gli stolti.
In realtà sopportate
chi vi riduce in servitù,
chi vi divora,
chi vi sfrutta,
chi è arrogante,
chi vi colpisce in faccia.
Lo dico con vergogna;
come siamo stati deboli!
(2Cor 11,13-15.19-21)

31 dicembre 2007 16.59
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La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)