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Apologia della masturbazione

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    kelly70
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    Madre Badessa
    00 29/07/2008 22:55


    Nella sistematizzazione di una efficace libertà personale, l'individuo non può prescindere dal perseguire ogni tipo di piacere.
    Sennonché, ricercare il piacere si scontra presto con vari fattori arginanti: il più ovvio è il confine delle libertà altrui (non posso uccidere qualcuno solo perché mi reca piacere uccidere), ma ce ne sono anche di più sfumati quali i tabù. In merito, può accadere che ci si neghi il piacere non per evidenti danni alle libertà altrui, ma solo perché si incappa nelle proprie frustrazioni o in qualche rèmora morale o sociale.

    La masturbazione è un'attività antichissima. La prima testimonianza accertata risale a 28.000 anni fa: in Germania, nella caverna di Hohle Fels, è stato trovato infatti un fallo di pietra levigata risalente a tale epoca probabilmente utilizzato come dildo. Nella religione degli antichi egizi il dio Atum, attraverso la masturbazione, facendo uscire il proprio sperma, diede vita ai primi esseri viventi.
    La masturbazione è paradossalmente una delle libertà più praticate ma pure una di quelle più problematiche. Non a caso il significato che dà origine al termine parla di una "mano" che "stupra" (disonora, ma anche meraviglia). Con una mano, quindi, io stuprerei - recherei offesa a - una parte del mio corpo, non necessariamente quella di area genitale, allo scopo di procurarmi piacere.

    Perché esiste la masturbazione? Sembra una domanda banale; in realtà la masturbazione è il prodotto di una eccitazione di carattere sessuale o, quanto meno, della volontà di indursi o indurre ad altri tale eccitazione. Non escludo che ci si possa masturbare per puro "passatempo" piacevole, al pari del fumare o del contemplare un tramonto; ma di solito ci si procura (o si offre) masturbazione allo scopo o di sperimentare il piacere carnale che essa dà, oppure di scaricare una tensione sessuale che risulta impossibile da risolvere in altro modo (per esempio copulando).

    Ovviamente, non ci interessano le considerazioni di ordine morale e religioso (per il cristianesimo la masturbazione è atto impuro, in particolare nella chiesa cattolica e nel mondo pentecostale. Tra i cristiani che accettano la masturbazione ci sono i valdesi e i metodisti): ciò che attiene al sesso non è necessariamente sporco e indegno; questa è un'idea sciagurata che ha portato molte società in fondo al baratro delle fobie sessuali più pericolose. Il sesso è una componente naturale della nostra umanità, che serve alla perpetuazione della specie in senso strumentale, ma che sicuramente non esaurisce così la sua funzione.

    L'esercizio del sesso, in quanto attinente alla natura delle cose, non si può catalogare in reparti "regolari" distinti da quelli "non regolari", "approvati " e "disapprovati", "leciti" e "illeciti". Masturbarsi viene considerata un'attività da disapprovare, per cui si percepisce asincrona rispetto alla "perfezione" con cui si percepisce una copula perfezionata da un legame affettivo. Masturbarsi è anche visto come un patologico ed eccessivo "volersi bene", che poi implicherebbe asocialità, aridità sentimentale, emarginazione, ed anche impotenza nei rapporti "normali" con il sesso altrui.
    Nulla di buono è destinato a chi si masturba, peggio se l'attore è una femmina o un bambino. La scoperta della masturbazione avviene molto presto. Le zone erogene del corpo, quiescenti alla nascita, si attivano sotto le spinte ormonali, ma pure sotto agli stimoli dell'habitat culturale, intorno alla preadolescenza (10 anni), con alcuni picchi in più e in meno. Studi e sondaggi dimostrano che a quell'età, almeno l'80% delle persone si lascia andare alla masturbazione. Frequenza che poi declina naturalmente di fronte alla comparsa e al moltiplicarsi di occasioni di avere rapporti sessuali più o meno completi con un partner.

    Forse, la disapprovazione della masturbazione in età adulta ha origini statistiche, nel senso che la gente rèputa non normale che ci si masturbi a 30 o 40 anni, età in cui si dovrebbe aver conquistato una normalità / continuità sessuale stabile. La disapprovazione della masturbazione giovanile, invece, direi che è tutta ristretta dietro i confini della "sacralità" e della "non contaminazione" del corpo immaturo. La masturbazione, peraltro, è un agente molto disarmante: il ragazzino che viene violato sessualmente dall' "esterno" conserva la sua natura di "vittima"; ma che dire del ragazzino che "si violenta" da solo masturbandosi? La società è impreparata a risolvere questo paradosso, e di solito parla di corruzione, di patologia, di degrado, se non di Demonio nei casi più culturalmente poveri. In tutti i casi, nel libro "Human Sexuality: Diversity in Contemporary America" (reperibile su www.libreriauniversitaria.it/), scritto da Bryan Strong e Christine Devault, gli autori precisano che un bimbo può ridere nel suo lettino mentre gioca con il suo pene eretto sebbene non eiaculi, mentre le bambine a volte muovono ritmicamente i loro corpi, anche con violenza, apparentemente sperimentando un orgasmo.

    Questo per dire che la masturbazione esiste e si afferma fin dal principio della nostra vita al di là e al di fuori di ogni nostra considerazione moralistica o atteggiamento negazionista.
    Ma nel progetto di distruggere questa realtà così fastidiosa per il perbenismo religioso e borghese, nel tempo si sono inventate e affermate mille idiozie; tra le peggiori, che la masturbazioni causi malattie come la cecità e la scoliosi. Non avendo argomenti per sostenere il loro sprezzante diniego, generazioni intere di mamme e papà hanno terrorizzato i figli minacciandoli di cecità e di deformità se avessero continuato a trastullarsi coi genitali; gettando, in questo modo, i ragazzini nell'ansia più tragica e nell'insicurezza più dannosa fino alle soglie di seri problemi di rapporto con gli altri.

    Inutile forse aggiungere che niente di tutto questo è vero. Anzi, il gruppo di ricerca australiano condotto da Graham Giles presso il Cancer Council Victoria di Melbourne, ha pubblicato il 16 luglio 2003 sul British Journal of Urology una ricerca dalla quale è invece emerso che eiaculare spesso, soprattutto in giovane età, porta ad una riduzione del rischio di cancro alla prostata fino al 65 per cento.
    Quanto tempo è passato dal tempo degli antichi greci, per i quali invece la masturbazione era considerata un atto naturale! Oggigiorno, il filosofo Diogene il Cinico, che addirittura si masturbava in pubblico, verrebbe prima lapidato e poi arrestato. Galeno di Pergamo, invece, che consigliava agli uomini di masturbarsi per regolare la produzione dei liquidi corporei ed alle donne per curare i disturbi nervosi, sarebbe probabilmente invitato in un salotto televisivo e trasformato in un pagliaccio malato.

    Concludo: di base, l'Italia è un paese sessuofobo, pieno di paure verso il sesso, e che risolve queste paure censurando, proibendo, nascondendo, drammatizzando, demonizzando il sesso. Basta vedere le leggi che abbiamo, e anche i regolamenti: tutte norme apparentemente tese a salvaguardare ognuno dalle sia pur minime attenzioni sessuali di ogni altro; ma in realtà sono norme ispirate dalla convinzione che il sesso sia una sfera "speciale" e dal terrore che "mollando i freni" succederebbe chissà cosa. In realtà, molti dei reati sessuali affondano le loro spinte iniziali proprio nella repressione e nella percezione oscurantista del sesso. Tornando alla masturbazione, che di per sé non può offendere nessuno in alcun modo, direi di praticarla con sana allegria e spensieratezza; la vita va goduta anche nelle mille forme del sesso; chi dice il contrario o è un pericoloso represso o è affetto da pensiero religioso...

    www.calogeromartorana.it/masturbazione.htm



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    Utente Gold
    Padre Guardiano
    00 30/07/2008 07:38
    RE

    Concordo pienamente con l'estensore dell'articolo; di converso si sà, l'Italia è il paese delle "seghe" fisiche e mentali!!!! [SM=x789053]



    omega [SM=x789054] [SM=x789054] [SM=x789054]



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    00 28/06/2015 09:20
    Per Kelly70 ed Omegabible: voi dite giustamente che la masturbazione non è immorale ma è una cosa naturale. Ma per voi due è moralmente normale e naturale anche masturbarsi guardando un giornale o un film porno? Oppure voi ritenete che ci si dovrebbe masturbare sì, ma senza fare uso di materiale pornografico? Vi faccio questa domanda solo per sapere fino a che punto voi siete di larghe vedute. Come vi comportereste di fronte ad un figlio minorenne se lo trovaste a guardare un giornale porno?
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    kelly70
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    00 29/06/2015 23:13
    Re:
    Camomillo65, 28/06/2015 09:20:

    Per Kelly70 ed Omegabible: voi dite giustamente che la masturbazione non è immorale ma è una cosa naturale. Ma per voi due è moralmente normale e naturale anche masturbarsi guardando un giornale o un film porno? Oppure voi ritenete che ci si dovrebbe masturbare sì, ma senza fare uso di materiale pornografico? Vi faccio questa domanda solo per sapere fino a che punto voi siete di larghe vedute. Come vi comportereste di fronte ad un figlio minorenne se lo trovaste a guardare un giornale porno?



    Io cercherei di capire perchè lo fa. La cosa potrebbe anche essere la spia di qualche problema psicologico o di rapporto con l'altro sesso. Non la masturbazione in sè, ma la necessità di un supporto pornografico. Che poi uno invece di guardarle se le immagina... alla fine cosa cambia? Forse l'uomo ha più bisogno di "vedere" rispetto alla donna, e alla fine potrebbe anche essere normale. In ogni caso la cosa non mi scandalizza.

    P.S. Omegabible non potrà risponderti perchè non è più tra noi. Nel senso che purtroppo è morto. Era un nostro caro amico. [SM=g2407710]





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