00 10/06/2006 15:10
Vado di getto...
un conto è leggere racconti, guardare foto audaci e commentarle in maniera più o meno colorita, senza sapere chi ha fatto cosa dove e quando, e un altro è vedere in diretta ciò che accade...
Il guaio della rete è questo l'attendibilità: tutto è espresso sotto forma di dati, non esistono regole né referenti, la definizione di una voce dell'enciclopedia Treccani viene porta con lo stesso valore di una stessa definizione presa da un blog qualsiasi e chiunque può dire ciò che vuole, il vangelo e la diceria che si mescolano, e tu non distingui più; insomma una vera e propria anarchia dell'informazione, verrebbe da dire a primo achitto, troppo comodo, ad una seconda analisi appare chiaro che...c'è troppa quantità, poca qualità.
Anche per il sesso in rete è così, sempre sotto forma di bit-dati i tabù si infrangono, tutto ciò che è piacere si mescola con una massa informe di fotocopie fotoritoccate di pagine di riviste porno-scandalistiche, ma quando dalla massa riesci a distinguere qualcosa di anche modesto, ma vero, trovi il valore aggiunto, la merce rara, cioè la verità.
Insomma non appena ti rendi conto, percepisci (!) che quella cosa esiste veramente, ha una personalità e un'identità ben distinta, tutta la massa svanisce....se poi ci metti che questa cosa non è piccola, ma grande...generosa...abbondante...una cosa tonda...sicuramente morbida al tatto...morbida alla palpata...una cosa come...



Il Culo di Laura

...allora tutto diventa molto più intrigante.




E' successo ieri, ho ritrovato Giorgio per caso, non lo sentivo da un po', e sinceramente i miei dubbi sulla veridicità della sua storia stavano cominciando a prendere forma e consistenza, e schiettamente glieli ho esternati sin da subito:
- "ma cazzo ti lascio il numero del cellulare, mi dici che mi chiami e non ti fai vivo?". si scusa,
- "impegni di lavoro" dice lui...sarà, però un'email poteva pure scriverla.
- "ci sentiamo al cell?" dico io
- "Hai la cam?" mi ribatte lui
- "no, adesso non ce l'ho, già te lo avevo detto, quando vuoi che ci vediamo in cam mi organizzo, tanto costerà 10 euro". ora dice che senza cam non si fa nulla, così ha la scusa per chiudere la questione pure con la ragione e buonanotte al secchio...
- "ci sentiamo al cell adesso e poi per la cam ci accordiamo, ok?" dico io
- "ok dammi il numero" mi fa lui
- "ma lei è lì? chiami subito?"
- "si"

gli do il numero e penso: ora sparisce come l'altra volta.
E invece no, chiama e io rispondo: è lui, dalla voce sembra cordiale, giovanile, un po' di ovvio imbarazzo, ma nulla di che, ci presentiamo glissando sul motivo della telefonata. Io incalzo: "Laura è lì? me la passi?"
lui acconsente e mi fa delle raccomandazioni "guarda che lei è timida, è in imbarazzo, insomma non è molto a suo agio in questo tipo di cose..."
tentenna un po', ma capisco subito cosa prova, la protegge, non vuole farla sentire sporca, non adesso, vuole che tutto accada piano e con più naturalezza possibile, è lui che conduce il gioco nella coppia, e io lo rassicuro: "stai tranquillo, è solo per un saluto"
me la passa...

- "Ciao" dice LEI
ah, allora esiste, e che bella voce, vocina, scambiamo due battute ma è fredda, timida, com'è timida... e imbarazzata, ovvio, io stempero subito "ma sai che sembri avere un accento settentrionale?" e lei "nono, sono meridionale doc"
e lo spero bene!!!

altre due chiacchiere, un saluto, e via.


ci ritroviamo in chat

chiedo se a Laura fossero piaciute le mie foto che avevo inviato a Giorgio in un nostro precedente incontro in chat. Lei dice di aver apprezzato, allora io le propongo di vederne altre, acconsente la signora, ma le pongo una condizione: voglio osservare in diretta in cam l'effetto che le fanno le mie foto, e visto che per ovvi motivi non si può ancora mostrare in viso le chiedo di scegliere tra altre due parti del corpo che secondo me meglio esprimono istintivamente le nostre emozioni: le mani e le labbra.
Ci sta, e sceglie le mani.
accende la cam e la vedo, è lei, riconosco le forme generose della donna che sulle foto postate sul forum si dava da fare....porta i capelli biondi, pantaloni aderenti, magliettina nera abbastanza aderente e con ampia scollatura sul seno, le faccio i complimenti per il seno, tanto per stuzzicare il suo imbarazzo, e lei tira su la magliettina :-)

Sta seduta su un lettino di fronte la cam, gambe accavallate e mani una sull'altra sopra il ginocchio. Le chiedo di metterle sul tavolo, vicino la cam, le voglio vedere. Gli occhi saranno pure lo specchio dell'anima, ma anche le mani dicono parecchio. La definizione della cam non è il massimo ma si riconoscono delle mani semplici, affusolate, chiare, faccio notare che porta le unghie corte: "è una casalinga" ribatte Giorgio. Si, casaling...A, penso io.
Non so a voi ma a me più sono semplici le donne, meno se la tirano, e più mi arrapano da morire, non mi sono mai soffermato a capirne il motivo, forse perchè quell'apparente timidezza è in realtà un velato invito ad osare, o forse perchè sanno di terreno ancora inesplorato, che poi in quanto ad inesplorazioni non era il caso di Laura...

Mando la prima foto, bella grande, così possono zoomare a dovere, è del mio 'dettaglio anatomico principale', con un po' di contesto, non ho un fisicaccio, ma sto bene, sono asciutto, ma a quanto pare per il momento ai due coniugi interessa più vedere i miei 'gioielli'.
Lei muove nervosamente le mani, è impaziente, ma quando la guarda gradisce, lo vedo; e Giorgio ci tiene a mostrarmi anche le labbra di Laura che si schiudono appena in un sorriso accennato.
Che maiale Giorgio, me la vuole proprio offrire, lo sento e quindi ci gioco.

- "sai Giorgio, non so se questa è proprio la stessa donna delle foto, le forme sono quelle, maaa... non ne sono proprio convinto"
- "E io che ci posso fare?" ribatte lui quasi contrariato.
- "Bhé, la parte del corpo femminile che prediligo in assoluto è il sedere, e il mio sedere di donna preferito è quello abbondante, anche a voler essere modesto io credo di avere un certo occhio e di essere anche piuttosto fisionomista, e sono sicuro che se adesso vedessi il sedere di Laura lo riconoscerei da quello delle foto, del resto come ricorderai, ho azzeccato subito la taglia della vita di Laura, una 46; piuttosto...glielo hai detto?"
Giorgio scrive solo un "eh eh" ma mi sembra di vederlo mentre se la ride sotto i baffi. Fa alzare Laura, la fa posizionare bene di spalle di fronte la cam, la fa chinare leggermente in avanti, e si vede questo bel sedere, questo bel culo grande, tutto racchiuso dentro i suoi pantaloni attillati, i passanti che cingono la vita stretta, che accentuano le curve e sembrano dire "stringimi".
E' solo un bel culo in cam, staranno pensando tanti, no, è un favoloso culone di una calda calabrese di nome Laura. Stringo le mani a pugno, lo voglio!

Oso di più:
- "Giorgio questa posizione non va bene, nelle foto lei era messa in un altro modo..." e anche senza aver guardato quelle foto in tanti avrete capito a che posizione alludevo.

Giorgio mi avverte "Aspetta, guarda che Laura non gradisce il sesso virtuale, non la eccita"... Giorgio è molto chiaro, vuole riportare l'attenzione sulle regole, mi sta indicando il limite del suo 'terreno', ma io quel limite ora voglio spostarlo un po', e so benissimo che il sangue che sta pompando dentro le vene del suo cazzo in questo momento è sospinto da una sola parola: CORNUTO! quindi è inutile che ti metti a recitare la parte dell'uomo di casa e fai come ti dico, saprò io quando fermarmi.

La fa mettere in ginocchio sul lettino di fronte la cam, a quattro zampe, i piedi fuori dal bordo, il culo ben visibile.
- "Falle abbassare la testa davanti e falla scendere con il culo fino a farlo toccare con i talloni dei piedi". Esegue Giorgio, ed esegue Laura, e quel bel culo abbondante comincia piano a deformarsi magicamente nella migliore posizione dell'offerta, si comprime, si schiaccia, si gonfia ai lati e diventa tutto più pieno! e non è difficile sapere che sotto quel pantalone quelle due belle chiappe si stanno schiudendo. Giorgio glielo tocca con i polpastrelli della mano, come si fa quando si mostra e si descrive qualcosa a qualcun altro, una cosa propria, come una merce offerta in vendita, sembra quasi dire "lo vedi che bel culo che ha mia moglie?" Eh si è proprio un bel culone. Lo riconosco, è proprio il suo.

Laura si risiede sul lettino accavallando le gambe e io le rinnovo i complimenti "Brava Laura, hai proprio un gran bel culone lo sai? e per colpa tua adesso il cazzo mi sta scoppiando dentro i pantaloni. Sai che rumore ti rimarrà impresso il giorno che ci vedremo?" la stuzzico ancora. Dice di no, ma è curiosa.
- "Il rumore della mia cappella dura, e sai dove lo sentirai vero? indicamelo con la mano, dove lo sentirai Laura?" si piega leggermente su un fianco e si porta una mano sulla gamba sollevata, e si da una pacca tra la coscia e la chiappa. Si che lo sai, brava.

Dopo qualche secondo Giorgio sembra riprendersi dal trasporto "E' tardi, tra un po' dobbiamo andare, dobbiamo spegnere la cam". Acconsento, lascio che spenga la cam, ma chiedo che Laura parli un po' in chat con me, e lui me la passa.

- "Allora Laura, ti è piaciuto il mio cazzo? gradisci le dimensioni?"
- "...bisogna vedere come si sa usare"

Ah, le donne semplici, poca scena e passano per quelle che si eccitano con poco, ma già da queste piccole cose si capisce che...zitte zitte, ma la sanno lunga.

"Ti va di vederlo ancora Laura? se lo vuoi vedere devi pagare un piccolo pegno" ma quale piccolo pegno, mi vedo offrire di nuovo la cam: me la ritrovo seduta davanti al pc con la maglietta sollevata fino all'altezza delle ascelle, e il suo seno costretto nel reggiseno nero.
Faccio appena in tempo a complimentarmi per la soave visione che da sola si tira fuori i seni, uno alla volta. Li ricordavo dalle foto: una 4a dolcemente cadente di donna che ha partorito e allattato, due aureole ampie e scure e capezzoli appena pronunciati.

Le mando un'altra foto dove si vede bene la mia cappella in primo piano, è abbastanza grossa, piena, scolpita, dura, luccicante, succosa...alle donne piace vederla pulsare e gonfiare. Apre la foto, zooma un po' e si morde il labbro inferiore...porca.

- "Dobbiamo andare" mi dice
- "Prima dì a tuo marito di metterti di nuovo a pecora sul lettino, come prima, ma stavolta con il culo scoperto"
Si alza piano, e si mette come prima, mentre è a quattro zampe si abbazza i pantaloni elasticizzati, e con solo un perizoma nero indosso, che per buona parte le scompare tra le chiappe, mi appare davanti questo bel mappamondo, si stira bene in avanti, si mette bene a pecora, oramai ha capito cosa mi piace, cosa voglio da lei.
- "Giorgio scostale il perizoma e mostrami il buco" mmmm esegue Giorgio, che bravo cornutello che si è scelto Laura, fa tutto come gli dico, prende il perizoma con le dita in mezzo al solco e lo scosta di lato su una chiappa, tiene la cam a mano e la avvicina verso il buco.


A questo punto non ci sono più parole, sento solo il mio cazzo pulsare duro, cerco di darmi un po' di piacere ma non voglio toccarlo, reprimo la carne, me lo strizzo dentro i pantaloni mentre guardo ancora quel capolavoro di giunonica femminilità.

Devono andare, ma in ogni caso mi fermo. Arrivati a questo punto, tutto ciò che potrebbe accadere in più sarebbe troppo gratuito e virtuale, e soprattutto toglierebbe a tutti l'importante sapore della sorpresa e della prima volta.

Si riordina Laura, si alza in piedi di fronte la cam e mentre ci salutiamo si pastrugna le tette ancora di fuori, vedo il suo pancino che si deforma al suo respiro, riesco a percepire i suoi sospiri da QUI!!!, figuriamoci cosa ti faccio appena ti prendo mmmmmmmmm..

Giorgio mi chiede una cortesia, gradirebbe ricevere qualche commento su tutto quello che è successo, una riflessione, un racconto;
ok, vado di getto...