LA RECENSIONE
Non fraintendete quanto ho affermato nel post precedente, pure "Mafia III: Definitive Edition" è un buon titolo anche se gli manca il carisma di "Mafia II" (il fascino delle auto anni 40 che pattinano sulle strade innevate non ha prezzo).
Fatta questa premessa, vi racconto che il terzo capitolo è ambientato negli
anni sessanta e più precisamente nel 1968.
La storia si svolge in una cittadina americana fittizia ispirata a
New Orleans e il nostro alter ego (tale Lincoln Clay) è
un ex marine tornato dal Vietnam che viene coinvolto in vicende mafiose.
La trama è da romanzo e
la narrazione la fa da padrona supportata da onnipresenti cutscene, ottimi anche
i dialoghi in italiano con un doppiaggio a livello cinematografico.
Per quanto concerne la grafica voglio ribadire che non siamo al cospetto di un remake ma semplicemente del gioco originale completo di tutti i contenuti aggiuntivi (DLC) che sono stati pubblicati in questi 4 anni.
Se già conoscete questo titolo non aspettatevi quindi nessun miglioramento, la grafica è quel che è, a voler essere onesti
sa un po' di vecchiume!
Sono comunque presenti il ciclo dinamico notte/giorno e il meteo variabile.
Il nostro alter ego può guidare e può nuotare, questi sono sicuramente due punti a favore del titolo in esame, non ci dimentichiamo dei tantissimi giochi in cui queste azioni sono tabù!
Disponiamo inoltre di un
"sesto senso delinquenziale" che ci consente di vedere la posizione dei nostri avversari.
Ehhh si ragazzi, c'è anche "Award & Oscar".
La modalità stealth funziona abbastanza bene, è possibile mettere fuori combattimento gli avversari senza sparare e senza far casino.
Ma poi quando ci vuole ci vuole...fiato alle trombe, Turchetti!!!
Il gameplay sulle prime battute è abbastanza avvincente ma sulla lunga distanza diventa ripetitivo e tira a campare grazie alla trama.
È proprio la trama
l'arma vincente di "Mafia III: Definitive Edition", la narrazione si sviluppa sotto forma di flashback ed è talmente intricata e ricca di colpi di scena da convincerci a superare la diffidenza causata dalle lacune tecniche di questo titolo!
Birra e ricordi come se piovesse!
Inizialmente questo è il covo di Lincoln.
Vi suggerisco di giocare
associando mouse e tastiera con il gamepad della XBox in quanto il puntatore del mouse si rivela micidiale durante le sparatorie e il controller consente di guidare meglio i veicoli.
La caratterizzazione dei personaggi è notevole e la colonna sonora è perfettamente in tema, insomma bastano pochi minuti per ritrovarci nei panni del protagonista senza volerne più uscire.
È nostro compito "visitare" i 9 quartieri della città, eliminare i mafiosi reggenti e sferrare poi il colpo mortale al boss Salvatore Marcano.
A suo tempo ho definito "Mafia II" il "GTA" degli anni 40 e questa definizione la posso mutuare definendo "Mafia III" il "GTA" degli anni 60.
Come in "Grand Theft Auto" siamo in un action game open world in terza persona, anche qui è possibile
appropriarsi dei veicoli e bighellonare liberamente per la città a far danni così come è possibile portare scrupolosamente a termine le missioni che ci vengono proposte dal gioco.
Purtroppo l'intelligenza artificiale non è delle migliori e spesso i nemici si comportano in un modo quantomeno strano.
Ci ritroviamo tra le mani
un capolavoro clamorosamente mancato, un titolo che fa scuola per quanto concerne la narrazione ma che si presenta molto grezzo a livello di grafica e di gameplay.
Cosa vi posso consigliare?
Io ci sto giocando e mi piace, provateci anche voi!
[Modificato da ilpoeta59 28/05/2020 09:20]