00 04/07/2019 20:12
Oggi ero in vena di vagheggiamenti infantili e ho scritto di getto un po' di prosa, la dedico a Francesco, un uomo d'altri tempi...era il mio nonno paterno.

Mio nonno era un fumatore talmente incallito che i figli li ha chiamati Nicola e Concetta, cioè Nico e Tina...quando facevano bordello mio nonno li richiamava a gran voce: Nico, Tina...e nonna per sicurezza correva a comprargli le sigarette.

Mio nonno era un uomo di sinistra perché aveva la mano destra sempre occupata da un bicchiere di vino...se doveva darti uno schiaffo te lo dava con la mano sinistra.

Mio nonno era un tipo all'antica, era talmente tosto e ispido che si faceva la barba con la motosega e come schiuma usava quella dell'estintore.

Mio nonno conosceva bene la differenza tra le donne e le carte napoletane...le carte erano 40 puttane ma le donne erano tutte puttane.

Mio nonno era un grande uomo, ricordo ancora le ultime parole che ci ha detto prima di morire: "Guagliù aiutàteme".


ilpoeta59