Quest'oggi approfittando di una temperatura accettabile ho accompagnato Paparelli a provare la Mts 1200 s. Avrei dovuto avere una Mts 1200 e invece all'ultimo momento mi hanno affidato una Diavel Carbon.
L'avevo provata appena uscita e alla fine non mi dispiaceva vedere se mi ricordavo come andava.
Montato in sella mi accorgo di essere in una posizione a dir poco strana. Incassato nella sella con la schiena piegata in avanti e le pedane troppo avanti per una corretta posizione delle gambe o meglio una posizione che permettano di caricare il peso sulle pedane.
Penso ci sia solo bisogno di farci l'abitudine e parto.
In città mostra doti di maneggevolezza inaspettata con un ottimo angolo di sterzo.
Alle prime curve extraurbane il problema posizione torna a farsi sentire, non riesco a mettere le punte degli stivali sulle pedane in modo corretto, in più il tacco del piede dx urta la protezione del collettore di scarico.
Posizionò i piedi un pò più esterni e trovo un compromesso, che però porta gli stivali a toccare esternamente nelle curve più pronunciate.
Dimenticatevi poi di spostare il sedere sulla sella....tra la posizione di guida e l'impossibilità di caricare il peso non c'è verso di spostarsi, così le curve di fanno solo ed unicamente con il manubrio.
A fronte di un avantreno non sempre intuitivo in compenso si può contare sulla sicurezza di un mastodontico posteriore, tutto questo però a costo di una guida rotondissisma con inserimenti millimetrici e posa possibilità di correggere (sempre per il problema posizione che demanda tutto al manubrio).
Il motore resta il punto di forza di questa moto, sempre pronto potente elastico e che risponde sempre in maniera impeccabile.
Sul veloce poi si consuma il dramma...a fronte di una spinta mostruosa che ti porta in un attimo a velocità ben oltre il cds si fanno i conti con una protezione aerodinamica inesistente che la famigerata posizione di guida rende insopportabile. In accelerazione ci si può solo aggrappare al manubrio perché non c'è verso di contrastare con gli addominali visto che il bacino è ruotato in avanti e la schiena piegata.
Inoltre il corpo fa un vero e proprio effetto vela che rende impossibile procedere a velocità sostenuta per più di pochi secondi. Per non parlare del collo e della mascella tenuti sotto pressione dal casco che non è messo nella giusta posizione aerodinamica.
Ottima la frenata e discreti i consumi. Sono riuscito a chiudere il gommone posteriore solo grattando a dovere le pedane.
In finale una moto affascinante per certi aspetti ma che dista anni luce dal mio modo di vivere la moto. Rispetto la scelta di tutti a cominciare dal mio amico benny ma per come la vivo io questa moto è priva di senso. Capisco che la,posizione di guida possa essere influenzata dalla mia mole, ma allora perché non ho alcun problema con i monster?
[Modificato da multistrangola 28/11/2015 19:39]