l'on. Berlusconi paga

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icsicsxx
00lunedì 9 gennaio 2006 18:48
una multa di 1800 € e cade l'accusa sull'affare dei diritti televisivi........

ma, volevo dire.....

;euro_sil

phybes
00martedì 10 gennaio 2006 09:43
E sta notizia l'hai presa dal tg5 o dal tg1?

[SM=x234968]
icsicsxx
00martedì 10 gennaio 2006 09:53
ADN kronos.....
icsicsxx
00martedì 10 gennaio 2006 09:55
Berlusconi sana posizione fiscale con 1.800 euro. Interpellanza dei Ds
Il premier avrebbe regolarizzato, grazie alla legge 289 sul condono fiscale, i suoi conti da decine di milioni con il fisco per il periodo 1997/2002

(Adnkronos/Ign) - Con un importo di circa 1.800 euro, utilizzando la legge 289/2002 sul condono fiscale, Silvio Berlusconi avrebbe sanato la sua posizione fiscale da decine di milioni di euro per un periodo compreso dal 1997 al 2002. E' quanto emerge nell'ambito del procedimento sui presunti fondi neri creati da Mediaset con la compravendita di diritti televisivi, attualmente davanti al giudice per le udienze preliminari Fabio Paparella.

Il riscontro sarebbe avvenuto con l'intervento dell'Agenzia delle Entrate, che al fine di procedere ad accertamenti fiscali, il 15 dicembre scorso, aveva chiesto ai magistrati milanesi copia del fascicolo del procedimento.

Immediate le reazioni politiche. ''E' vero che a Silvio Berlusconi sono bastati 1.800 euro, versati in due tranche, per sanare un contenzioso con l'erario stimabile in alcune decine di milioni di euro?'' Lo chiedono i Ds con una interpellanza urgente al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, di cui sono primi firmatari Luciano Violante e i componenti dell'ufficio di presidenza del gruppo, che sarà discussa nell'apposita seduta di giovedì della Camera dei deputati. Nel richiamare alcune indiscrezioni di stampa odierne, nell'interpellanza al ministro dell'Economia, si chiede ''se l'Agenzia per le entrate abbia archiviato una posizione oggetto di indagini giudiziarie relative al caso Mediaset, sulla base del ricorso da parte del contribuente Silvio Berlusconi ai benefici del condono previsto dalla legge 289 del 2002, di cui il presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, ha pubblicamente e ripetutamente assicurato di non usufruire''.

Il presidente dei senatori diessini, Gavino Angius, osserva: ''Alla faccia della questione morale e della separazione tra politica e affari! Siamo curiosi di vedere domani quale spazio l'informazione italiana darà a questa notizia e quali saranno i commenti delle cattedre di etica pubblica che in questi giorni hanno sentenziato senza risparmio''.

A difesa del premier scende in campo il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani: ''Berlusconi è un cittadino italiano come milioni di tanti altri e se fare affari significa avvalersi di norme che riguardano la collettività, Angius ha un concetto della democrazia molto singolare. La verità è che la sinistra, in piena crisi di identità dopo aver perso ogni diritto a dare lezioni di moralità dopo la scandalo Unipol e le intercettazioni di Fassino, ritiene di poter spostare il tiro tentando di richiamare inutilmente l'attenzione su argomenti pretestuosi''.


in due trance..............di tonno?
supercnc
00martedì 10 gennaio 2006 18:48
il crimine paga poco (all'erario)

conviene mettersi in affari

;consu
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