SPACCIAMORTE di Mirko Virgili

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SweetNico84
00lunedì 7 aprile 2008 11:55
TITOLO CORTOMETRAGGIO: SpacciaMORTE
LOCANDINA DEL CORTOMETRAGGIO:


DURATA: 4' 06''
REGIA: Mirko Virgili
ATTORI PRINCIPALI: Marco Valerio Mancini, Claudio Caminito,Tommaso Chiodo, Giampietro Guerrieri
SCENEGGIATURA: Filippo Santaniello & Mirko Virgili
MUSICHE: Massimo Lepore
FOTOGRAFIA: Samuel Masi
MONTAGGIO: Mirko Virgili
BREVE SINOSSI:
Le parole di un padre dette faccia a faccia a chi ha venduto la morte al proprio figlio, a chi per anni ha smerciato droga come caramelle, a chi ha scambiato il buco di un ago come unico motivo di vita.
Condannato al peggiore degli inferni, legato e ammanettato, Spacciamorte non ha alcuna via di scampo, misero prigioniero di una lentissima vendetta.

BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA: Mirko Virgili, nato a Roma nel 1982 ha realizzato i seguenti cortometraggi: MATRIOSKA, IL POKER DEL DIAVOLO, SPACCIAMORTE, GANJA FICTION ( www.ganjafiction.com )

FINESTRA player DOVE VISUALIZZARE IL CORTO O EVENTUALE LINK UTILE DOVE POTER VISIONARE IL CORTO:
Spacciamorte link



neffa75
00sabato 12 aprile 2008 12:45
Grandissimo Virgili...se io fossi un produttore ti offrirei subito un contratto!!!
SPACCIAMORTE è un corto di soli cinque minuti, dove tecnica,sperimentazione,interpretazione,fotografia hanno una elevazione di qualità tale, che lo dico senza pudore avrà da me il massimo del punteggio.
mi è piaciuto il montaggio serrato, l'utilizzo capace e coinvolgente della computer grafica, il raccontare una storia così breve ma con una capacità tale di narrazione che davvero mi ha lasciato stupito. Belli i dialoghi...ottimi i flash back...(quello della tomba spettacolare) Tanti e tanti complimenti!!!!
MirkoVirgili
00martedì 15 aprile 2008 19:53
Neffa ti ringrazio per l'ottima critica!! Sono molto curioso di sapere il parere degli altri giurati. Non rimane che attendere...
Steveau
00sabato 19 aprile 2008 14:38
Dunque.



Io farei un bel corto intitolato Compramorte.

Ci mettiamo dentro un drogato che ammanetta padre, madre, amici e professori, capiufficio, gli ultimi tre presidenti del consiglio, un vigile urbano.
Sì, pure un vigile urbano.

Compramorte punisce severamente tutti quelli che gli hanno fatto trovare nella droga un motivo valido per vivere.
Perché il resto andava così così.


Va be', arrivo al punto: pessimo soggetto.
Questo è un pessimo soggetto.
Non il mio, che invece è ridicolo. Il vostro.

Assolutamente semplicistico, retorica opinione spicciola sulla dipendenza e il dramma della morte giovanile.
Da tavolino in plastica al bar.

Ma forse non cercavate di esprimere un concetto, non so.
Fatto sta che quando si affrontano temi sociali è inevitabile che lo spettatore rimandi il senso dell'intero prodotto al pensiero dell'artista.
Perciò, io vedo Spacciamorte e rimango basito dalla faciloneria con cui viene affrontato il grave problema.

Quello che ne viene fuori, infatti, è un popolare spot da tv pomeridiana stile pubblicità progresso.
Una realizzazione filmica dei titoloni da giornali sui vari venditori di morte, comoda visione elementare della colpevolezza che, invece, ha radici sempre più profonde.

Di tutti gli individui che vedo responsabili della tossicodipendenza, gli spacciatori sono gli ultimi.
Mio punto di vista, chiaro.

Il vostro pure è chiaro.
E lo mettete in scena bene, eh. Con cura.
Le riprese in esterna sono fatte come dio comanda, e pure il montaggio è il montaggio di uno che i montaggi sa farli.

Eppure, non scompare la sensazione di avere a che fare con uno spot.
Il lato tecnico del corto è completamente impersonale, scolastico.
Perfetto, troppo perfetto. Un meccanismo di regia che ricorda proprio la precisa costruzione della pubblicità-tipo.
Standard estetici. Che richiedono bravura, e infatti siete bravi, eccome.
Ma lasciate poco.

Lasciate poco per la struttura fredda, anche se impeccabile, delle immagini.
Lasciate poco per la storia, figlia del chiacchiericcio, della cecità e del bisogno del capro espiatorio.

Perché affrontare un tema così grande e complesso? Perché affrontarlo così?

Il film sarebbe pure andato bene, eh, se ci fosse stata una realizzazione tecnica differente.
Avrei infatti gradito il medesimo soggetto realizzato in maniera più sporca, solo il violento riscatto di un genitore addolorato.
Andava bene. Andava bene perché con un lavoro stilistico diverso non avrei mai pensato di interrogarmi sul messaggio.
Ci sarebbe stato uno che ammazza uno spacciatore. Stop.
Niente insegnamenti.
Invece l'atmosfera che avete messo su, proprio a causa della struttura standardizzata da messaggio mediatico per la prevenzione, fa storcere il naso, la bocca e tutto il resto.
Il messaggio che arriva, infatti, è risibile.
Forse non l'avete inviato. Ma arriva.

Avete puntato su tecnica da manuale e sfondo sociale. Pessimo accostamento.
Pessimo soggetto.


Una notazione stupida: se aveste messo i protagonisti l'uno accanto all'altro, e mi aveste chiesto di individuare, così, di getto, lo Spacciamorte, io avrei indicato il padre addolorato e vendicativo.
Pare davvero uno che vende la ero.


MirkoVirgili
00domenica 20 aprile 2008 17:41
Che il soggetto è un pò il punto debole di "SpacciaMORTE", quello lo sapevamo già da un pò, però grazie ad un ottima realizzazione tecnica, (montaggio regia fotografia ecc) siamo riusciti a tirare fuori un ottimo prodotto.

Tu dici:
"Il film sarebbe pure andato bene, eh, se ci fosse stata una realizzazione tecnica differente."

Io credo che sbagli, e credo proprio che il film è andato bene per realizzione tecnica. Ma questo non lo dico io, lo hanno detto centinaia di persone, tra cui amici parenti, attori e sconosciuti che hanno visto il corto. E devo dire, che grazie a questo cortometraggio di 4min, sono riuscito ad arruolare bravissimi ATTORI per il mio ultimo medio di 25 min "Ganja Fiction"(tra un mese è prevista l'uscita),attori che lavorano nel cinema con le grandi produzioni, no attorini da serieC che fanno i corti il sabato pomeriggio con gli amici...
Spacciamorte, per te ha fallito, a me invece ha dato la possibilità di fare un bel salto di qualità, di lavorare con seri professionisti, quindi a mio parere(E RIPETO, A MIO PARERE) il corto è andato benone ed oltre l'aspettative, a prescindere che vinca o no questo concorso.
Poi sai che cè, da grande fan di Tarantino, navigo spesso su internet per leggermi le critiche dei suoi film, le recensioni ecc..
su una scala di voti da 1 a 10, a volte mi capita di leggere cose assurde, persone che danno 1 a pulp fiction e cercano di smontarlo in tutti i modi. Quindi, se esiste gente che contesta un GENIO DEL CINEMA del calibro di Quentin, non posso avere la presuzione IO che paragonato a lui non sono nessuno, di fare colpo su tutti, o che tutti mi diano una pacca sulla spalla dicendomi:
"Bravo Mirko, ottimo lavoro!!".
Io lo dico sempre, anche ai miei amici registi.
"Quando mettete un lavoro online, sappiate che andate in pasto al leone. Sappiate che ci sarà gente che dice che è bellissimo, e ci sarà gente che dice che è una merda!!" Questa regola vale per tutti, nessuno escluso.
Infatti mi meraviglio quando vedo tante persone che si offendono, che ci rimangono male,a me piace il verde ad altri piace il bianco e ad altri piace il rosso. Il mondo è bello perchè è vario.
A te non piace il soggetto, e non piace il corto in generale, giusto cosi!!! Tu l'avresti realizzato diversamente, giusto cosi! Tu probabilmente avresti usato uno stile di regia più classico o più sporco, giusto cosi!! Tu probabilmente avresti preferito fare Compramorte invece di Spacciamorte, giusto cosi""
Io l'ho voluto realizzare a modo mio, e sono felicissimo di questo.

A proposito di "Compramorte", te la potevi risparmiare [SM=g27812]
dr. satana
00domenica 20 aprile 2008 18:35
ci sono migliaia di produzioni superfiche che vengono criticate per i contenuti stupidi, per esempio ho visto di recente dragon war, un blockbuster coreano, bellissimo sotto l'aspetto estetico ma dal punto di vista dei contenuti veramente terrificante, e questo svilisce il tutto. Quindi il cinema, a qualsiasi livello, anche amatoriale, non dipende solo dal contenuto tecnico e steve questo lo sa benissimo perchè fa lo sceneggiatore.
Ora tu dici "ah io ho usato i migliori attori (ah si? beh potevi risparmiarteli perchè ci sono attori amatoriali del sabato che hanno dato prove migliori di quelle che ho visto nel tuo "compramorte"), il meglio di qua e il meglio di là, ora a prescindere dal tuo atteggiamento irritante, quando uno vede un corto come il tuo dice "ah si ben fatto ma la storia non m'è piaciuta", risultato il progetto è riuscito a metà ergo è fallito per metà e spesso la storia penalizza molto di più della realizzazione, a meno che non volevi solo mostrare quanto sei bravo ad usare After Effect seguendo i tutorials di videocopilot, allora tanto valeva fare uno spot e mandarlo a qualche produttore.
In tutto questo era per dirti che per un corto è importante la storia e il contenuto tanto quanto la realizzazione e se qualcuno ti fa una critica sulla storia, credimi, devi tenerne conto altrettanto di quando uno ti fa un appunto tecnico.
Poi se per te è riuscito, oh, il film è tuo, contento te...
MirkoVirgili
00domenica 20 aprile 2008 19:09
A parte che io nn ho mai detto "ho usato i migliori attori", quello lo stai dicendo tu. Gentilmente non mettermi in bocca parole che non ho detto, ti consiglio di leggere attentamente i post prima di rispondere. O di metterti un bel paio di occhiali a culo di bicchiere.
Ho semplicemente detto che grazie a questo lavoro, sono riuscito ad arruolare attori molto bravi per "ganja Fiction", il mio ultimo medio di 25min.
E comunque, gli attori di spacciamorte per me sono stati molto bravi e alcuni di loro tutt'oggi lavorano con me.
E se leggi bene in cima, io stesso ammetto che il soggetto del corto è il punto debole. Ho solamente detto la mia a riguardo

After Effects lo so usare molto bene (fortunatamente), non sono il numero 1 ma nemmeno l'ultimo arrivato e probabilmente molto va ad Andrew Kramer, robayo studios, videomakers ecc... ma come me lo imparo io se lo imparano altre migliaia di persone. E ti assicuro, che se volevo seguire i vari tutorial online, avrei fatto come fanno molti, un corto basato sugli effetti speciali (probabilmente alcuni anche senza senso, solo per il gusto di far vedere alla gente quanto sono bravo) e l'avrei caricato a non finire, ma fortuntamente, il mio buonsenso me lo ha impedito. Non farei mai un lavoro basato sugli effetti speciali. Gli effetti vanno usati quando servono. Io la vedo cosi.
Cmq si, il corto ha funzionato, mi ero fissato degli obbiettivi e sono stati raggiunti.
Ma levami una curiosità, anche tu sei in gara?? Se si segnalami il tuo lavoro che sono curioso di vederlo


Steveau
00domenica 20 aprile 2008 19:56
Re:
MirkoVirgili, 20/04/2008 17.41:

Che il soggetto è un pò il punto debole di "SpacciaMORTE", quello lo sapevamo già da un pò, però grazie ad un ottima realizzazione tecnica, (montaggio regia fotografia ecc) siamo riusciti a tirare fuori un ottimo prodotto.

Tu dici:
"Il film sarebbe pure andato bene, eh, se ci fosse stata una realizzazione tecnica differente."

Io credo che sbagli, e credo proprio che il film è andato bene per realizzione tecnica. Ma questo non lo dico io, lo hanno detto centinaia di persone, tra cui amici parenti, attori e sconosciuti che hanno visto il corto. E devo dire, che grazie a questo cortometraggio di 4min, sono riuscito ad arruolare bravissimi ATTORI per il mio ultimo medio di 25 min "Ganja Fiction"(tra un mese è prevista l'uscita),attori che lavorano nel cinema con le grandi produzioni, no attorini da serieC che fanno i corti il sabato pomeriggio con gli amici...
Spacciamorte, per te ha fallito, a me invece ha dato la possibilità di fare un bel salto di qualità, di lavorare con seri professionisti, quindi a mio parere(E RIPETO, A MIO PARERE) il corto è andato benone ed oltre l'aspettative, a prescindere che vinca o no questo concorso.
Poi sai che cè, da grande fan di Tarantino, navigo spesso su internet per leggermi le critiche dei suoi film, le recensioni ecc..
su una scala di voti da 1 a 10, a volte mi capita di leggere cose assurde, persone che danno 1 a pulp fiction e cercano di smontarlo in tutti i modi. Quindi, se esiste gente che contesta un GENIO DEL CINEMA del calibro di Quentin, non posso avere la presuzione IO che paragonato a lui non sono nessuno, di fare colpo su tutti, o che tutti mi diano una pacca sulla spalla dicendomi:
"Bravo Mirko, ottimo lavoro!!".
Io lo dico sempre, anche ai miei amici registi.
"Quando mettete un lavoro online, sappiate che andate in pasto al leone. Sappiate che ci sarà gente che dice che è bellissimo, e ci sarà gente che dice che è una merda!!" Questa regola vale per tutti, nessuno escluso.
Infatti mi meraviglio quando vedo tante persone che si offendono, che ci rimangono male,a me piace il verde ad altri piace il bianco e ad altri piace il rosso. Il mondo è bello perchè è vario.
A te non piace il soggetto, e non piace il corto in generale, giusto cosi!!! Tu l'avresti realizzato diversamente, giusto cosi! Tu probabilmente avresti usato uno stile di regia più classico o più sporco, giusto cosi!! Tu probabilmente avresti preferito fare Compramorte invece di Spacciamorte, giusto cosi""
Io l'ho voluto realizzare a modo mio, e sono felicissimo di questo.

A proposito di "Compramorte", te la potevi risparmiare [SM=g27812]




Ti ho risposto nella sezione apposita, più sopra.

dr. satana
00domenica 20 aprile 2008 22:30
Re:

Ma levami una curiosità, anche tu sei in gara?? Se si segnalami il tuo lavoro che sono curioso di vederlo






curioso di vederlo o desideroso di vendetta?

comunque accomodati
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7406470


Negatrice di Gioie
00lunedì 21 aprile 2008 20:17
Impossibile, a sto punto, incominciare a parlare del corto senza allacciarmi alla visione di Steveau, che è un ragazzo intelligente che tira sempre fuori considerazioni interessanti.
Comincio quindi col premettere che il mio punto di vista a riguardo del tema droga/responsabilità è il medesimo.
Stabilito questo, Spacciamorte io l'ho interpretato, probabilmente a torto, date le recenti dichiarazioni di Virgili, in tutt'altro modo. Non ho ritenuto casuale la scelta di rappresentare il padre vendicatore come un vero e proprio maranza, e non come, che so, un mite impiegato di banca. Mi ha dato l'impressione di un mafioso coinvolto in ben altre attività losche, ma che di eroina non vuol sentir parlare (un po' alla don Vito Corleone, dai), tant'è che lo spacciatore non se lo va mica a cercare da solo, lui ci mette i soldi, tanti, e poi ci pensano i killer mercenari a trucidarsi fra di loro per scovarlo e intascarsi la ricompensa. Insomma, ho visto un bel gruppetto di poco di buono, in cui lo spacciatore, con quella faccetta spaurita, ai miei occhi è apparso davvero come il minore dei mali, e quindi l'unica vera vittima, l'unico personaggio per cui provare pietà, e col quale al limite identificarsi.
Persino il figlio morto sembra più minaccioso, quando appare in mezzo alle inquietanti visioni del protagonista, con i lineamenti che si alterano fino a fargli assumere le fattezze di un demone.
Non mi è parso quindi che l'intento fosse quello di "fare la morale", sul tema della droga, quanto piuttosto di prenderne spunto per costruire una storia di vendetta e violenza.
E vabbè, mi sono sbagliata.
A parte la disquisizione sul messaggio che il regista intendesse o meno trasmettere, c'è da dire che comunque, Spacciamorte, fatta eccezione per il titolo (quello sì, suona un po' come uno slogan), resta per me un buonissimo corto, che in 4 minuti di ritmo serrato, riesce a raccontare una storia (una storia, non una scena), offrendoci azione, sangue, sorpresa, orrore, angoscia, e dando spazio, nell'ultima parte, anche alle parole e alla riflessione (fin troppa, direi a questo punto).
Mi è piaciuto, mi ha "divertita" (se è concesso dirlo di fronte a un tema del genere), è ben recitato, curato nei particolari, e, cosa che ormai credo sia chiara anche ai sassi, molto ben realizzato dal punto di vista tecnico.
Il tema della vendetta, quale che sia il motivo per cui essa si scateni, è piuttosto inflazionato, ma 1) mi attrae sempre e comunque, e 2) tutto sommato è sviluppato con una certa originalità.
MirkoVirgili
00mercoledì 23 aprile 2008 18:36
Spacciamorte è un corto che può essere interpretato in diversi modi, e mi piace molto anche per questo, voglio che ognuno lo interpreta come meglio crede, ecco perchè fino ad ora ho preferito dare spiegazioni soltanto su alcune scelte tecniche.. Ma credo che ora sia giunto il momento di dare qualche spiegazione a riguardo...
Vi assicuro che le scelte non state fatto a caso, a tutto cè un perchè..
I killer, le visioni ecc.. stanno soltanto nella sua testa, rappresentano la droga dentro di lui(una sorta di conflitto interno), che potrebbe ucciderlo da un momento all'altro, inoltre rappresentano sofferenza, paranoia e paure...(io me lo sono immaginato cosi)
il padre nn ha pagato nessuno per farlo rapire o farlo uccidere (come è entrato in quella stanza probabilmente non lo scopriremo mai)
E' un corto (a mio parere) che non ha un inizio e non ha una fine, non sapremo mai come andrà a finire.
E' un corto molto particolare, e credo che chiunque lo veda, non se lo dimenticherà tanto facilmente..
Steveau dice che il padre sembra uno che veramente vende la ero.. ed è li che è caduto nella trappola(mio punto di vista).
L'abito non fa il monaco, e posso assicurarvi che molta gente che si arricchisce con questa droga, è gente che con molta probabilità se ne va in giro con macchinoni in giacca e cravatta. E probabilmente non si sono manco mai fatti uno schizzo. Non sono scemi come quelli che ci muorono..
Questo per farvi capire, che siamo pieni di pregiudizi.
Se vediamo uno sbarbato pulito e vestito tutto carino,probabilmente pensiamo che è una brava persona.
Se vediamo una persona dalla faccia e l'atteggiamento un pò losco, lo mandiamo subito alla forca!!! [SM=g27820]
Per quanto riguarda la sceneggiatura ho optato per struttura in 2 atti (cosa molto rara) un pò alla FULL METAL JACKET per intenderci.
Spacciamorte è la storia di un padre che, dopo aver perso il suo bene più grande (il figlio), si scatena come una furia sullo spacciatore (ormai non ha più nulla da perdere). Forse non è un buon esempio da dare al pubblico, ma credo che ogni tanto bisogna fare anche uno strappo alla regola, almeno per il gusto di vedere qualcosa di diverso ogni tanto.
Mattia M
00martedì 6 maggio 2008 19:27
Ho voluto guardare questo corto non solo perchè è stato decretato il vincitore dell'evento ma anche perchè ho visto che le musiche sono state premiate come le migliori.
Per quanto riguarda il discorso visivo il corto mi è piaciuto.
Essenziale ma ben realizzato. Ottimi gli effetti speciali e la regia secondo me. Un pò meno interessanti il soggetto e la sceneggiatura anche se il messaggio sociale che viene lanciato è da apprezzare.
Per quanto riguarda il sonoro mi sembra molto curato e le musiche mi sono piaciute, adatte alla storia narrata, anche se i miei gusti si spostano su sonorità più cupe come quelle che ho realizzato con i Visioni Gotiche per il corto del bistrattato Contebiz.
In ogni caso complimenti per la cura e la passione con cui questo lavoro è stato realizzato.
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