SCAN di Danilo Montagna

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Kissoon
00mercoledì 26 maggio 2010 12:38
TITOLO CORTOMETRAGGIO: SCAN



Uploaded with ImageShack.us

DURATA: 5 minuti, 25 secondi
REGIA: Danilo Montagna
ATTORI PRINCIPALI: Carlo Pagliani
SCENEGGIATURA: Danilo Montagna
MUSICHE: Pollux
FOTOGRAFIA: Danilo Montagna
MONTAGGIO: Danilo Montagna
BREVE SINOSSI: Depravazione e pazzia all'interno di alcune abitazioni.
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA:
Danilo Montagna nasce a Bassano del Grappa il 9 aprile 1987.
A fine 2007 con poche centinaia di euro gira il cortometraggio "Supplizia" che completa alla fine dello stesso anno.
Nel 2009 comincia a girare video musicali per gruppi sperimentali uno dei quali (Psycho Romance) arriva in finale al concorso di cortometraggi "Retrosys". Fino ad ora Danilo ha creato 30 video musicali per gruppi provenienti da tutto il mondo.

MD-MAniak
00sabato 29 maggio 2010 16:56
Corto sperimental-psichedelico, dal tono decisamente weird; ma siccome è risaputo che non basta "farlo strano" per ambire ad un giudizio lusinghiero o addirittura far gridare al capolavoro (rimando a tale scopo alla recensione di "Little Otik" sul sito eXXAgon ReXtricted, dove ad un certo punto l' autore Alessandro Pedrazzi sviscera bene questo concetto) attribuisco una lieve insufficienza sotto tutti i punti di vista. E non voglio essere più severo soltanto perchè qualche suggestione sparsa qua e là mi ha in qualche modo colpito. Visione sconsigliata agli epilettici.
DaniloMontagna
00sabato 29 maggio 2010 18:02
Ho capito, grazie del commento, cercherò di migliorare in futuro [SM=g27817]
notoburattino
00sabato 29 maggio 2010 18:05
mi è piaciuto il modo in cui è stato messo in scena ma non quello che vedevo sulla scena.
che danilo montagna si sia formato su video musicali (di death metal e industrial suppongo) è abbastanza chiaro, mi pare però che abbia cedeuto eccessivamente agli stereotipi del genere.
la depravazione non mi sembrava così depravata, forse avevo aspettative eccessive...
Kissoon
00domenica 30 maggio 2010 13:01
Resa visiva e tecnica mi sono piaciute, purtroppo il corto annoia e non poco. Simile come regia e modo di "narrazione" a film in stile Begotten, questo genere di opere mi stancano sin da subito, proponendo bombardamenti di immagini che alla lunga annoiano e stuccano, abbinate a musiche distorte, di ottima fattura nel corto, che gravano sull ' attenzione facendola scemare velocemente. Comunque le doti ci sono, aspetto un ' opera con più sostanza e meno weird.
Steveau
00domenica 30 maggio 2010 14:48
Evidenziamo subito il problema principale: dura troppo.

Essendo un mix di scelte di nicchia, essendo un mescolio di robe del tutto particolari, eccessive, avrebbe dovuto durare poco per definizione.

Perché il tempo è il peggior nemico della bizzarria.

I lavori stravaganti si mantengono tali fintanto che non ti abituano alla loro presenza. Devono stringerti la mano e presentarsi, ma mai diventare tuoi amici.
Perché poi li conosci troppo bene. Perché poi non ti sorprendono più.

Perciò, andrebbe ridotto. Cesoiato.

Si badi che lo dico perché una certa potenza ce l'ha, questo Scan. Un impatto violento, suggestivo, s'avverte, all'inizio.
Effettivamnte si avvicina assai a fornire una emozionalità distorta, prossima all'orrore.
Quindi punterei sulla valorizzazione dei momenti migliori, a scapito degli altri, che andrebbero tolti in difesa del principio della breve durata.

Una cosa ancora.
Personalmente so apprezzare il delirio filmico. Sono uno che adora lo sballo dei sensi, uno affascinato dalla perdita dell'equilibrio, uno intimamente convinto d'essere più simpatico da strafatto, quindi non disdegno gli eccessi.
Nemmeno in pellicola.

Ma attenzione: in quest'ultimo caso io non voglio essere lo sballo per primo. Lo sballo lo devo vedere nei personaggi e nella storia, ma non devo vedere personaggi e storia attraverso un filtro sballato.
E' scorretto, è il regista che chiede allo spettatore di mettersi dalla parte sbagliata dello spettacolo, e cioè direttamente nella storia, mentre uno spettatore è e deve rimanere questo.
Uno spettatore.

Perciò non impormi per tutto il film quell'immagine allucinata. Mostrami allucinati e allucinanti evoluzioni. Ma concedemi di partecipare all'evento con occhi più sinceri e meno artificiosi.

Concludendo: se ridotto, può essere interessante.


alienante
00martedì 1 giugno 2010 19:19
Scan

Se durasse solo un minuto non sarebbe veramente male.......ma dopo pochi secondi la noia emerge in modo imbarazzante !!!

Può essere anche che sia un mio limite mentale che mi genera un muro alla visione di questi corto psichedelici, ma non riesco a valutarlo in modo positivo.

Alienante
www.alienante.it

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