Punti di vista

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Arcanna Jones
10mercoledì 25 marzo 2020 00:39
(Cit.)
Ricapitolando.

In pochi giorni abbiamo risolto il problema del traffico, dell’inquinamento, dello spreco di cibo, della ludopatia e dell’invasione dei migranti. Difficilmente staremo in futuro a litigare su quote 100 o di quando poter andare in pensione e ci siamo finalmente sbarazzati del patto di stabilità.

Miglioramenti sensibili anche sul fronte dell’evasione fiscale e della tracciabilità dei pagamenti (per giustificare le uscite di casa).

Abbiamo incentivato la digitalizzazione e l’alfabetizzazione informatica, dato forte impulso all’e-commerce, lanciato lo smart working e l’è-learning.

Abbiamo finalmente dato al calcio l’importanza che merita, aumentato la lettura dei libri e dei giornali, la visione dei film, riscoperto il piacere della sana cucina casalinga e del giardinaggio, ci siamo rivelati amanti dell’attività fisica e dell’aria aperta.

Siamo diventati più solidali, più socievoli e desiderosi di interagire con il prossimo. Quando suona il campanello il “e adesso chi cazzo è che rompe” è stato sostituito da una scossa adrenalinica.

Abbiamo responsabilizzato i cittadini all’osservanza delle norme e a non voltarsi dall’altra parte se vedono qualcuno che fa il furbo, abbiamo imparato a fare la fila in modo ordinato e a lavarci le mani.

Passiamo molto più tempo con i nostri figli e i nostri partner, forse entro un anno avremo pure risolto il problema demografico.

Abbiamo riabilitato gli scienziati e le competenze, spazzato via no-vax e complottisti vari, abbiamo disintossicato le trasmissioni di informazione dalle inutili liti da salotto dei politici.

Furti, rapine e altri delitti ridotti all’osso, traffico e spaccio di droga che hanno subito un tracollo.

Adesso ci resta solo da risolvere sta sega del coronavirus e siamo a cavallo.
pliskiss
00mercoledì 25 marzo 2020 02:50
Re:
Arcanna Jones, 25/03/2020 00:39:

(Cit.)
Ricapitolando.

In pochi giorni abbiamo risolto il problema del traffico, dell’inquinamento, dello spreco di cibo, della ludopatia e dell’invasione dei migranti. Difficilmente staremo in futuro a litigare su quote 100 o di quando poter andare in pensione e ci siamo finalmente sbarazzati del patto di stabilità.

Miglioramenti sensibili anche sul fronte dell’evasione fiscale e della tracciabilità dei pagamenti (per giustificare le uscite di casa).

Abbiamo incentivato la digitalizzazione e l’alfabetizzazione informatica, dato forte impulso all’e-commerce, lanciato lo smart working e l’è-learning.

Abbiamo finalmente dato al calcio l’importanza che merita, aumentato la lettura dei libri e dei giornali, la visione dei film, riscoperto il piacere della sana cucina casalinga e del giardinaggio, ci siamo rivelati amanti dell’attività fisica e dell’aria aperta.

Siamo diventati più solidali, più socievoli e desiderosi di interagire con il prossimo. Quando suona il campanello il “e adesso chi cazzo è che rompe” è stato sostituito da una scossa adrenalinica.

Abbiamo responsabilizzato i cittadini all’osservanza delle norme e a non voltarsi dall’altra parte se vedono qualcuno che fa il furbo, abbiamo imparato a fare la fila in modo ordinato e a lavarci le mani.

Passiamo molto più tempo con i nostri figli e i nostri partner, forse entro un anno avremo pure risolto il problema demografico.

Abbiamo riabilitato gli scienziati e le competenze, spazzato via no-vax e complottisti vari, abbiamo disintossicato le trasmissioni di informazione dalle inutili liti da salotto dei politici.

Furti, rapine e altri delitti ridotti all’osso, traffico e spaccio di droga che hanno subito un tracollo.

Adesso ci resta solo da risolvere sta sega del coronavirus e siamo a cavallo.





""""""Adesso ci resta solo da risolvere sta sega del coronavirus e siamo a cavallo."""""""


hai detto poco [SM=x44458]




AlcibiadeR
00mercoledì 25 marzo 2020 18:08
[SM=x44499] … brava siora Arcanna, hai fatto bene a postare questo thread ... [SM=x44459] [SM=x44462]
Arcanna Jones, 25/03/2020 00:39:

(Cit.) Ricapitolando. In pochi giorni abbiamo risolto il problema del traffico, dell’inquinamento, dello spreco di cibo, della ludopatia e dell’invasione dei migranti. Difficilmente staremo in futuro a litigare su quote 100 o di quando poter andare in pensione e ci siamo finalmente sbarazzati del patto di stabilità. Miglioramenti sensibili anche sul fronte dell’evasione fiscale e della tracciabilità dei pagamenti (per giustificare le uscite di casa). Abbiamo incentivato la digitalizzazione e l’alfabetizzazione informatica, dato forte impulso all’e-commerce, lanciato lo smart working e l’è-learning. Abbiamo finalmente dato al calcio l’importanza che merita, aumentato la lettura dei libri e dei giornali, la visione dei film, riscoperto il piacere della sana cucina casalinga e del giardinaggio, ci siamo rivelati amanti dell’attività fisica e dell’aria aperta. Siamo diventati più solidali, più socievoli e desiderosi di interagire con il prossimo. Quando suona il campanello il “e adesso chi cazzo è che rompe” è stato sostituito da una scossa adrenalinica. Abbiamo responsabilizzato i cittadini all’osservanza delle norme e a non voltarsi dall’altra parte se vedono qualcuno che fa il furbo, abbiamo imparato a fare la fila in modo ordinato e a lavarci le mani. Passiamo molto più tempo con i nostri figli e i nostri partner, forse entro un anno avremo pure risolto il problema demografico. Abbiamo riabilitato gli scienziati e le competenze, spazzato via no-vax e complottisti vari, abbiamo disintossicato le trasmissioni di informazione dalle inutili liti da salotto dei politici. Furti, rapine e altri delitti ridotti all’osso, traffico e spaccio di droga che hanno subito un tracollo.
Adesso ci resta solo da risolvere sta sega del coronavirus e siamo a cavallo.




… oltre alle sofferenze, alle lunghe agonie concludentesi poi con morti dolorose, e oltre al senso di impotenza causata da questa nuova peste bubbonica rivelatasi in tutta la sua cruenza (il cinavirus) oggi nel 2020, quasi come se l'umanità fosse d'improvviso regredita in pieno medioevo, c’è però un aspetto senz’altro assai positivo (a proposito di “punti di vista”) suscitato proprio da questa stessa esiziale “sconosciuta”, cioè:
- l’obbligo per qualsiasi persona, rinomata o insignificante che sia, di ridimensionarsi, ovverossia, di non dimenticarsi mai quella che in verità essa (persona) è sempre stata in passato, ora nel presente e in futuro … e ciò, ben prima e oltre il suo affaccendarsi scientifico svolto sia a livello ideologico che etico umanistico e progredito nel campo tecnologico, quindi, culturale, medico, politico, economico, eccetera …

… pertanto, a farla breve e senza tanto girarci attorno, non c’è un qualcosa da motivare a scusante o a giustificazione di quell’assodato e troppo cattivo agire umano per cui la persona, in sé e per sé, è niente se non in funzione di … esattamente quanto lo è l’ultimo futile vermicello utile a concime e buono per il pasto di un uccellino in cerca di cibo … l’uomo in sé e per sé è zero, è nulla nel senso più assoluto!
… e lo è tanto più e ogniqualvolta si trova in disarmonia con i propri simili, con gli animali e con gli altri esseri viventi, siano essi vegetali o gli inanimati minerali … in fin dei conti, l’uomo si perde nel non senso fintanto è in netto contrasto e contraddizione con la natura, con l’universo e con lo smisurato insieme del creato …

… di certo la persona, ognuna per sua parte e quantunque la strada appaia tuttora lunga e ardua, affronterà al meglio anche questa spadroneggiante pandemia che - diciamolo francamente - piuttosto che esserci lesta nemica è diventata l’autentica maestra di etica e moralità … tuttavia, non si tratta solo di superere questa o altre simili tragedie che colpiranno puntualmente e inevitabilmente anche l’umanità futura, bensì si tratta di fronteggiare e di vincere la questione principale, quella vera e originaria di tutti i mali:
- saprà l’uomo tenersi sempre a mente chi esso sia per davvero e, grazie al valore di questa sua autocoscienza, incentivata dal coronavirus, il volersi allora adeguatamente regolare?

… la questione, infatti, riguarda e coinvolge tutti, di là dal fatto che da una parte ci siano donne e uomini con qualità sopra la media o abbiano parvenze di autorevolezza umanistica, quindi, di essere ferventi religiosi o filosofi illuminati, o professionisti super qualificati in medicina, in legislatura, in politica, in economia, in eccetera …
… oppure, che dall’altra parte ci siano invece uomini e donne scarseggianti o mancanti delle doti più elementari, che difettino per scarsa intelligenza, che siano tardivi di comprendonio, ignoranti di cultura e di grossolana personalità, eccetera?
… insomma, passato il terrore subito a causa della maestria di questa nuova e globale pestilenza, saprà l’uomo correggersi da quel suo perenne errore – e pure qui va detto francamente: “peccato” - di misurare la dignità della persona da ciò che essa possiede o non ha, senza stimarla invece per il semplice fatto di essere “Persona”, pure indispensabile, solidale, interessata e amorevole l’una all’altra? …


[SM=x44462] [SM=x44458] [SM=x44462]


lady considine
00giovedì 26 marzo 2020 00:24
Re:
Arcanna Jones, 25/03/2020 00:39:


Abbiamo incentivato la digitalizzazione e l’alfabetizzazione informatica, dato forte impulso all’e-commerce, lanciato lo smart working e l’è-learning.




Nel mio caso più che smart working potrei spingermi a definirlo un bed-working [SM=g1700002]
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