Poesie di drittoinvena

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drittoinvena
00venerdì 3 dicembre 2010 09:21
4 minuti per morire
Antonio scaldava il paradiso in un cucchiaino sopra la fiamma di una candela
L’aria fresca di settembre entrava dalle finestre senza vetri nella vecchia casa vicino la draga
Una dimenticata casa cantoniera che ospitava anime perse scappate dall’inferno
-:Mau apri le pompe che sè squagliata:-
-:Per dio Antò e mezz’ora che le tengo in mano!è dai!:-
-:Maurì falle pari si,senza fregarci!:-
-:Guarda un pò le vuoi caricare tu?Antò non c’è problema t’ho pigliati le pompe e vaffanculo a te la roba e l’amicizia,dopo tre anni che ci buchiamo assieme avà che mi viene a dì:-
-:Maurì non fà la lagna,e che cazzo t’ho detto!sù stavo a scerzà,dai caricale e basta:-
-:No fai tu che mi si smuove la pancia,dopo una settimana a metadone mi è salita l’agitazione da buco!:-
-:Vabbè ho capito ,io mi faccio e tu fai!:-
-:ho se vuoi vedè le linee aspetta due secondi e poi vai:-
-:Mi fido testa di cazzo,mica sò come te,e poi mò mi cago sotto quindi dammi sì fazzoletti e fai quello che devi fà!:-
Mau prese il pacchetto dei “Tempo” e uscì fuori,attraversò il giardino ed entrò nella rimessa carri che era diventato il loro cesso gigante
Mentre il vento sfresco gli regalava brividi nel corpo carezzandogli i coglioni si liberò accucciato tra delle vecchie gomme di tir e alcuni topi che lo guardavano facendo capolino da dietro una pila di bancali in legno
Si rialzò i pantaloni con un’ espressione di goduria sul viso
Nel frattempo Antonio s’inniettava il liquido rosso nella vena,l’amaro gli salì subito in gola e milioni di formiche gli presero a girargli nel cervello facendogli il solletico,sentì la forza venirgli meno,i suoi occhi si fecero bianchi la mascella gli cadde giù facendogli spalancare la bocca a mò di luccio,non sentiva più il fresco dell’aria sulla pelle,non sentiva più i rumori delle auto poco distanti.
Si lasciò cadere sulla schiena fissando le travi di legno sul soffitto,non riuscì nemmeno a sfilarsi la siringa dal braccio la sua anima stava per lasciare quell’inutile corpo
Maurizio dopo aver tirato qualche sasso contro i roditori guardoni riattraversò il giardino e appena sull’uscio vide l’amico sdraiato in terra,bianco in viso e gli occhi sgranati verso il nulla
-:Antò! ***** dio ripigliati!Antò che cazzo è successo!:-
Mau gli sollevò la testa,gli tolse l’ago dal braccio,gli mise una mano sulla bocca e capì che non respirava più,iniziò a piangere fissando quel corpo che solo pochi minuti prima era vivo e vegeto,con la sua voglia di divertirsi e quella sua testa pazza.
Raccolse la siringa ancora piena e la mise in tasca baciò sulla fronte il morto e asciugandosi le lacrime si diresse verso il cancello d’uscita,solo dopo essersi allontanato un pò chiamò il 118
-:Si pronto,sentite c’è il corpo di un tossico nella vecchia draga,non so se è ancora vivo fate presto!:-
-:Si arriviamo subito,lei e il signor......:-
Mau chiuse il telefono e prese a camminare senza una direzione pensando che tutto sembrava un sogno,incapace d’accettare che si può morire a 22anni in soli quattro minuti e senza capire il perchè!
rosarossa79
00martedì 7 dicembre 2010 14:32
un racconto fortissimo...



abbiamo tolto la bestemmia per non urtare la sensibilita' di nessuno
[SM=g8422]
drittoinvena
00giovedì 9 dicembre 2010 09:27
io sono il capitano
Apro gli occhi di nuovo verso l’orizzonte!
Dove mi porterà questo vento!
Ormai sono mesi che navigo senza mai trovare terra
Io sono il capitano!
Non posso non sapere!
Il mio equipaggio e stanco,e sospetta la verità
Forse è inutile continuare a mentire
Giorno dopo giorno le speranze sono annegate
Come chi per solitudine si è gettato in questo oceano sconosciuto
Io sono il capitano!
Non posso non sapere!
Splendida la brezza marina che si solleva con il sole!
Bevo una tazza di caffè per sentirmi un pò a casa
Continuerò a navigare con chi crederà in me!
O con chi a paura di morire da solo!
Troverò una costa,lo sento!
Io sono il capitano!

drittoinvena
00giovedì 9 dicembre 2010 09:28
genti
Pensare che la vita possa cambiare sotto l’effetto di narcotici collettivi
Pregare il cielo che venga giù e ci schiacci tutti
Sotto i pesanti piedi di dio
Guardare le foglie cadere
E scorgerci la vita di noi tutti
La vita è un respiro
Un lieve fiato dell’essere sputato sulla terra
Pallidi volti con anime nere affollano i botteghini dei corpi altrui
La cattiveria cresce e nasce dai grembi di dolci vergini possedute
La pazzia si nasconde dietro la fantasia
Il peccato e nel vivere
Volere e avere e il primo comandamento
Per poter restare con la testa dritta
Non si accettano per questa vita i sentimentalismi o le comprensioni
Spolpa la bontà
Approfitta nella fiducia
Per scappare da questo mondo non si può far altro
Che annebbiare la ragione
Astrarre il presente come in un quadro a olio
Dipingere tutti come li si vuole
Vivere la vita che ci portiamo dentro
Siamo uomini
Animali evoluti e ormai troppo sapienti
Per non capire che il troppo è arrivato
Ci pensiamo al di sopra di tutto il creato
Perché abbiamo case e auto
Perché lavoriamo e inventiamo
Perché siamo avidi e prepotenti
Siamo audaci e pericolosi
Noi uomini siamo ciò che non servirebbe al mondo
Per andare avanti
Gli animali sono il vero ciclo della vita
E noi angeli dell’inferno mandati sulla loro terra
Ci siamo imposti leggi e comandamenti
Solo per creare livelli sociali
Ci regaliamo cattiveria senza saperne o coglierne il motivo
Amiamo e odiamo in ugual modo
Quindi siamo puri al 50%?
Ho paura di me e di voi
Siamo costretti nelle nostre vite
Eppure noi siamo il meglio del creato
O così ci definiamo
La partita comincia con il piacere di sconosciuti
Che saranno poi genitori
Che saranno stati figli
Che diventeranno nonni
E tutto questo in un clima di collettiva pazzia!

drittoinvena
00giovedì 9 dicembre 2010 11:22
e...
Tra veli colorati gonfiati dal vento
In una piccola luna che lacrima amore
Ho visto il corpo prender forma
Mentre uscivi dall’acqua
Una sirena che torna donna per una sola notte
Per far credere a un uomo
Di aver trovato l’amore
Offuscargli i pensieri con dolci baci
Regalargli il paradiso sfiorando il suo sesso
Spiati dal buio e da le stelle
Addormentarsi abbracciati l’un l’altro
E svegliarsi solo al primo raggio di sole
Sei stata solo un sogno di una notte
Raccolgo il tuo foular
E sorrido al mare!
drittoinvena
00giovedì 9 dicembre 2010 11:25
la mia quinta volta
Scusami ma avevo da fare
Da fare un’qualcosa un po’ più al di sopra del pensarti
Avevo la vita legata a un dito
E giocavo con lei come con uno yo-yo
Rapito dai venti della fantasia
Non appartenevo a questo mondo
Rinchiuso nel mio guscio di lumaca
Non sentivo più il peso della vita
Solo nei miei pensieri urlanti
Danzavo assieme alle fatine del mio regno
Il tempo non scorre nel mondo dei sogni
Pastiglie sul pavimento
Bottiglie rotte in terra
Una siringa penzolante dal mio braccio
Con la bocca aperta e gli occhi socchiusi
Il cuore batteva quasi senza più il respiro
E poi strilla e pianti
Luci che mi trafiggono le palpebre
I dottori dai camici insanguinati che mi schiaffeggiano
E parlano
Mi scuotono
E io sorrido
L’avete fatto di nuovo
Fanculo!
Era un viaggio stupendo
E avevo quasi toccato il paradiso!

drittoinvena
00giovedì 9 dicembre 2010 11:29
io per voi...solo una puttana...
Nessuno stà sera ha bisogno del tuo calore
il tuo amore dato in cambio per pochi spicci
il tuo corpo cosi' adatto ai giochi di stanza
la tua fantasia che non conosce confini
tra lenzuola rosse
poco meno brillanti del tuo rossetto
nessuno bussa alla tua porta
e ti versi da bere
Il calendario segna il 14 febbraio
la festa dell'amore non ricompensato in moneta
Oggi fate finta di amare le vostre donne
E da domani tornerete ad accarezzare la mia pelle
a supplicare le mie labbra di sfiorarvi ancora i sessi
tornerete dentro me
ansimando sul mio collo
dicendomi che sono l'unica a farvi provare il vero piacere
l'unica a soddisfare le vostre segrete perversioni da comuni uomini
Ma le vostre donne cosi' frenate e posate
Oggi s'illudono con una nuova collana da esporre in nome del vero sentimento
Un trofeo vinto nella gara più difficile della vita
L'essere d'avvero amati
il sentirsi unici almeno per una persona
avere affianco qualcuno di vero
di sincero
di cui ti puoi fidare al cento per cento ad occhi chiusi
Questa sera milioni d'illusioni oscurano il cielo
Oppure sono io l'unica illusa
Io che sono solo una puttana
un gioioso passa tempo a cui non bisogna mai dare spiegazioni
il quale è sempre pronta a farti sentire un qualcuno in mezz'ora di paradiso
Io con mille amanti tra i capelli
bevo sola guardando le nuvole passare
il giorno della mia festa
Io che dispendo amore libero e godurie nell'anima
Io che amo tutti loro
perchè mi fanno sentire meno sola
più protetta
mi fanno sentire al di sopra di quel che realmente sono
Questa fottuta sera mi hanno mostrato la verità
Sono solo una puttana svuota coglioni
E stà sera brindo ai vostri amori
e alle vostre bugie!

drittoinvena
00giovedì 9 dicembre 2010 11:38
l'incubo di michela...
Fioca la luce della candela illuminava un orco che ti guardava nel sonno
ancora una volta sarai tù la sua preda
in un letto pungente come rovi selvatici
nè dolore o piacere sotto il suo peso
la tua anima stuprata non ha più la forza di reagire
sai che durerà solo pochi minuti
poi soddisfatto e ubriaco tornerà in camera sua
la luna ti guarda da fuori la finestra
sembra ti voglia parlare e chiedere perchè dai tuoi occhi non vengon giù più lacrime
perchè il tuo cuore a smesso di odiare
lasciarti morire non risolverà nulla
sotto un cielo velato di stelle
il vento recita la poesia della libertà
quasi ogni notte bussa alla tua porta
mentre tua madre poco lontano dorme soddisfatta per il suo nuovo compagno
un orco capace alla luce del sole di dirti ti voglio bene come se fossi mia figlia
e poi di notte indossare la maschera del terrore e regalarti l'inferno
ansima e sbava come un cane rabbioso
ti tiene stretta venendoti dentro
ignaro che nel tuo grembo di già a preso forma la sua pazzia!
rosarossa79
00giovedì 9 dicembre 2010 11:44
[SM=g1882307]
drittoinvena
00giovedì 9 dicembre 2010 11:51
Dio guarda più in là...
Dio ormai guarda più in la delle nostre vite
Le nostre anime non gli interessano più
Noi che abbiamo un viaggio omaggio verso l’inferno
Barcollanti camminiamo sul filo della legalità
Dentro le nostre strette scarpe in pelle nera
Quanto vale 1gr di felicità in polvere?
Forse 100euro!
E la tua vita?
Forse molto meno!
La puzza dell’odio coperta da profumi firmati
Il vero volto del male nascosto dietro una maschera di pelle umana
Aiuta il tuo prossimo a diventare migliore
E poi,presenta la tua parcella
La domenica in chiesa si apre l’asta delle buone azioni
Mani conserte che si scambiano il segno di pace
Labbra sottili che ridono sotto i baffi ben curati
Cuori gelati aperti al signore
L’ipocrisia nascosta sotto un coro di alleluia
La follia si lascia trasportare dal vento contagiandoci tutti al primo respiro
Chi la chiama stravaganza e chi fa finta di non vederla
La realtà delle volte può fare paura ed è per questo che l’uomo si è inventato
l’alchimia
Abbiamo bisogno di sognare o forse di illuderci per poter sorridere almeno una volta al giorno
Abbiamo bisogno di sentirci dire “Ti amo mio angelo” anche coscienti che è una menzogna
L’onestà non importa nella vita di coppia, l’importante e non restare soli con la testa tra le mani in una camera al buio, quasi ubriachi e con un peso al petto che soffoca il respiro
Dio guarda più in la delle nostre vite!
e noi distratti da altro ce ne freghiamo!

Neongenesis
00venerdì 10 dicembre 2010 12:36
e come su una barca di pirati in festa
io con la bandana in testa
Ti do la caccia la folla balla
e dentro la piscina
c'e' chi prova a stare a galla
come una palla
Ti giro intorno
seguendo il tuo bacino
bello come il mondo rotondo
io mi ci tuffo
Mi ci impossesso
Perche' sono il capitano se...
Il capitano se.. se..
Come un corsaro o un abile bandito
Capitano Uncino ti ho fatto mia
dalle tue labbra
pendo ma non mi arrendo
e cerco di portarti via
A mare aperto dentro il mio mondo
dove sovrano avro' il tuo tesoro
Perche' sono il capitano
e con la mano
in alto ti do il mio tempo
drittoinvena
00sabato 11 dicembre 2010 13:00
stelle blu
Stelle dipinte di blu per non dimenticare i tuoi occhi
Catturo in una fotografia i rossi del tramonto
Sperando di scorgere il riflesso dei tuoi capelli
Prego il vento che mi porti almeno una tua parola
Dove sei mio dolce amore
Io son qui che ti aspetto rovesciando pollici e bevendo vino
E tu libera nel mondo che assapori la vita!
drittoinvena
00sabato 11 dicembre 2010 13:02
stella...
Perché il destino possa prenderci per mano
Per i sogni confidati alla luna
Per quei momenti dove ci pensiamo
Dove impariamo a conoscerci
Quando non ti frega ciò che ti succede
Perché tanto sai che qualcuno con cui parlare c’è
Stuzzicarsi in battute calde
Scoprire di avere voglia
Di un nuovo corpo tra le braccia
Sfumature d’amore nascoste dietro le parole
Il mio mondo pazzo ti a aperto le sue porte
Sei entrata per dare uno sguardo
Esso è triste
Buio
Ma avvolte fa sorridere
E il tuo viso s’illumina di splendore
Uno strano regno dove tu saresti la regina
Un sogno tutto nostro
E resti sulla porta
Affascinata e spaventata
Frammenti di te in me
Forse e questo che ci lega
E il desiderio di trovare uno specchio
Che ci rifletta in ogni particolare
Senza deformazioni
Anche solo a mezzo busto
Non importa
L’importante è trovare spruzzi di serenità
In questa vita
Rimani lì
Ascoltando da dietro l’uscio
Il mio piangere
Il mio attenderti
Sono qui mio angelo
Qui
Che tiro calci ai sassi
Aspettando il tuo ritorno
Ti basta riaprire quella porta
E tendermi le braccia
Il buio cesserà
E dinanzi hai tuoi occhi
Apparirà un nuovo futuro!
drittoinvena
00sabato 11 dicembre 2010 13:04
per te così simile a me
Vorrei cancellarti le cicatrici
Col solo toccarti di un mio dito
Vorrei farti amare il sole
Che soffre nel non vederti
Vorrei farti credere in questa vita
Mi spiace che anche tu sia
Nel cerchio dei dannati
E so che non sarei in grado
Di farti rialzare la testa
Ma pensarlo mi da forza
Nelle tue poche parole
O intravisto uno scorcio di te
Vorrei il tuo dolore
Amalgamarlo al mio
E pensarti libera dal buio
Prenderei il dolore del mondo
Per sapere che almeno una persona
E felice per merito mio!
drittoinvena
00sabato 11 dicembre 2010 13:06
peccati umani
Dodici le leggi
Dodici i miei peccati!
Io!
Uomo normale
Manciate di anni vissuti!
Imponente e il tuo monte mio signore!
Imponente e la tua figura
Tu creatore di tutto ciò
Perdona chi ti parla senza parole!
Il ragazzo lavo il coltello del suo ultimo peccato!
Si sciacquò il volto,e rise davanti allo specchio
Pensava di essere più forte!
Più crudele!
E difficile credere nell’amore
Subire ciò che non vuoi dalla tua vita!
Sembra inutile credere in qualcuno che non si mostra!
Il ragazzo si è inginocchiato nella stanza colma di peccati
Sta piangendo
Porta con sé bagagli di tristezza
La vita è scialba!
La gente egoista!
Perdona ciò che la mia pazzia a fatto
Perdona gli uomini che mi anno fatto fare ciò!
Giace privo di emozioni nel centro della sua stanza!
Il corpo del peccato!
Sembra stia sorridendo
Forse a visto ciò che voleva vedere!
Il dio perdona la pazzia umana
Solo se questa non viene dal cuore!

drittoinvena
00sabato 11 dicembre 2010 13:21
scambio
Allora l’hai portata
Certo è qui
Dai Sali che andiamo in un posto tranquillo
L’auto prese la via delle colline
Il cuore iniziava a pompare
Quell’uomo non mi piaceva
Aveva un sorriso strano e non mi guardava
Al primo scambio e difficile restare calmi
Arriviamo vicino alla fornace
Scendiamo e ci mettiamo davanti alle luci del suv
Aveva proprio una brutta faccia
Dimostrava quarant’anni portati male
L’alito gli puzzava di wischy
Cacciò una mazzetta di cento mila e la posò sul cofano
Io gli mostrai la busta
E gli chiesi di contarmi i soldi
Lui mi strappo il sacchetto dalle mani
E fece per prendere la mazzetta
Aveva davanti un ragazzino di diciannove anni
Si sentiva forte e furbo
Mentre saliva in auto si volse verso me
Mi fece l’occhiolino
Poi restò di pietra davanti alla mia 9mm
E dai! vuoi spararmi?
Il suo volto si fece serio e sconvolto
Si avvicinò con piccoli passi
Io non parlavo
Era faccia a faccia con un pazzo e non lo sapeva
Povero uomo!
Posò i soldi e la roba di nuovo sul cofano
Mi disse che li voleva contare in auto e che non pensava di fregarmi
Io feci a lui lo stesso gesto
Ma non per schernirlo
Per prendere la mira
Salii in auto e tornai in paese
Il capo fù fiero di me!
drittoinvena
00sabato 11 dicembre 2010 13:22
musa
E se alle mie parole
Ti sale lo stupore
Perché qualcuno a fatto di te
Una poesia
Accenna un sorriso
E blocca il groppo nello stomaco
Goditi il tuo momento
Da musa evocata
Sfoggia la tua vanità
Hai miei occhi
Tu sei la luna
Ed io la notte
Abbiamo bisogno l’uno
Dell’altro
Per poter diventare
Una magia!
drittoinvena
00sabato 11 dicembre 2010 13:36
ponticelli appartamento 6b
I miei vicini di casa
Tutte colorate persone
Brava gente che non lavora
Spacciatore o farmacista
Puttana o parrucchiera
Strozzino o avvocato
Per loro fa lo stesso
L’importante e campare
Il meglio possibile
C’è un vecchio al piano sopra di me
Che non esce quasi mai
E mai nessuno gli fa visita
Avvolte mette musica del dopo guerra
E assieme nelle nostre case
Tutto il palazzo torna indietro
Di decine d’anni
E nessuno grida o gli bussa alla porta
Una mattina tornai dalla spesa
Una bottiglia di vino
Quattro lattine di birra
E due sacchetti di felicità nella tasca
Passai il cortile e imbucai le scale
Alla seconda rampa
Incontrai quel vecchietto
Poteva avere settanta o settantacinque anni
Il corpo gli tremava a pezzi
Prima le gambe
Poi le braccia
E in fine la testa
Non so che tipo di malattia fosse
E non lo chiesi
Lo salutai con un buon giorno signore
Alzò il mento
Scendeva un gradino ogni trenta secondi
S’appoggiava al muro con tutte e due le mani
Lo guardai per un po’
Gli presi il braccio destro
E iniziammo a scendere le scale assieme
Un po’ più veloce di prima
All’ultimo gradino lo salutai di nuovo
Mi rispose troppo in napoletano
E non capii nulla
Una buona azione ti fa sentir meglio
Per quanto piccola sia
Ero al secondo sacchetto
Le 11:30 di sera circa
Nell’aria iniziarono ad echeggiare
Le sirene della polizia
Erano tante
Come uno sciame d’api
Si fermarono vicino casa mia
Poi ne arrivarono altre
Che inchiodarono proprio davanti il nostro cortile
Le luci blu dei lampeggianti
Entravano attraverso le fessure delle persiane
Illuminando la stanza
Tanti passi sulle scale
Poi tutti iniziarono ad urlare
Donne e uomini che imprecavano contro la polizia
Aprii la porta
E tirai fuori solo il naso
Un fiume di folla impazzita
Guardai alla fine delle scale
E vidi che la polizia portava via quel vecchio
Velocemente
Lo quasi portavano in braccio
E dietro loro c’era addirittura chi piangeva
O si metteva le mani sulla testa
Chiesi a una ragazza che mi passò dietro
Cosa succedeva
E lei rispose
--hann pigliat’ ho amministrator—
ed è scappata
rientrai in casa
e mi misi sul letto
l’amministratore?
Quindi forse i miei soldi per l’affitto
Vanno a lui?
O forse amministra tutta la vendita dei farmacisti del palazzo?
Mi addormentai tranquillamente
Il mattino al bar
Mentre bevevo il mio caffè
Aprii il giornale
E vidi lui
-PRESO A PONTICELLI UNA DELLE MENTI DELLA CAMORRA-
E c’era una piccola foto dell’uomo
In età più giovane
Finii il caffè e uscii in strada
L’aria era fredda
Ed il cielo nuvolo
La mia buona azione morirà in galera
Che mondo del cazzo
Pensai!

rosarossa79
00sabato 11 dicembre 2010 15:13
questo e' il genere che preferisco
drittoinvena
00lunedì 13 dicembre 2010 10:15
cameriera
Le ballerine piroettavano
Sul pavimento fatto di specchio
Le gonne s’alzavano
E il riflesso
Regalava pompate di adrenalina
Lo sgabello mi reggeva appena
Gente allegra che sorride
Tutta intorno a me
Mi sembrava di essere in un film
Tutti che fingono felicità
Colmi di merda
Si rivestono d’oro
E brillano sotto le luci
Nelle loro auto da magazin
E i loro vestiti firmati
Il male non lascerà nemmeno loro
La cameriera con la frangetta
Mi sorride facendomi l’occhiolino
E riempiendo il bicchiere
Gli sorrisi
E la trovai splendida
Mentre eravamo circondati
Da pustole infettive
Di falso essere
Uno sguardo
Tra la confusione
E l’imbarazzo
Il tuo corpo e scappato
Con un vassoio in mano
Ma la tua anima
E rimasta qui
Mano nella mano alla mia
Guardandosi negli occhi
Mi hai rapito da quel posto
E mi sono svegliato
Nel tuo letto
Nudi
E tu bellissima
Al mio fianco
Che rapita dai sogni
Accennavi un sorriso
Mentre il sole prendeva la meridiana
Ti baciai la fronte
E ripresi a dormire
Non sapevo il tuo nome
Ma stavo bene
Ne avremo avuto di tempo per conoscerci!

drittoinvena
00lunedì 13 dicembre 2010 13:49
sbagli...
Non credo passionalmente in Dio
Ma ogni volta che avevo paura ho pregato in lui
E ho pregato su chi conoscessi
Ma tutti sempre troppo impegnati a guardarsi i fatti propri
Ho dovuto credere in me
Solo ho provato le scorciatoie per la felicità
E solo mi son trovato a piangere
Lacrime salate che non annegavano i mie sbagli
Il passato e lontano
Ricordi che quando li pensi riaprono cicatrici
Stupidi flash che ti scombinano l’anima e la testa
E ti viene da piangere
Una vocina sussurrante ti consiglia di farla finita
Sbagli che hanno condizionato vite altrui
Leggerezze di gioventù che fermentano assieme agli anni
Si fanno pesanti nel petto
E ingombranti nella testa
Sbagli che non potrò più fare
Per paura o per più ragione appresa
Per riscatto al passato o per semplice essere
Pastiglie per conciliarmi il sonno!
drittoinvena
00lunedì 13 dicembre 2010 13:54
ricordo di lei
Tra sogni e realtà scoprivamo la vita
Parole che scaldavano il cuore
Bugie che bruciavano l’anima
Si giocava all’amore sentendoci grandi
Ci piaceva sapere che qualcuno soffriva per noi
L’essere pensati ci dava la forza per aprire le nostre code da pavoni
I primi baci impacciati
Col cuore che ti saliva in bocca per il troppo battere
Il piacere di vederti nuda
Di averti accanto e carezzarti il corpo
La prima donna della mia vita
Un’emozione quasi al pari dell’essere nato
Tutte le altre passate non hanno saputo far rimpazzire il mio cuore
Non mi davano la stessa voglia di scoprire il loro profumo
Come quando ti cercavo sul cuscino
Ho scoperto d’esser vivo
Solo dopo che ti ho avuto
E solo dopo averti perso
Ho capito quant’è facile morire!
drittoinvena
00lunedì 13 dicembre 2010 14:03
per quelli in croce
Guardavano dio spegnersi sulla croce
E non un dolore gli attraversava il cuore
Sotto un cielo basso carico di pioggia
Il paradiso chiuse le sue porte a tanta ingnoranza
Si beveva vino mentre i dadi giravano in terra
Sù tre crocifissi il primo a cedere fù propio lui
Colui che diceva di essere gesù
E tra tutta la folla solo maria potè capire
Il padre a tolto dal dolore per primo suo figlio
Riprendendoselo al suo fianco
Lasciando a tutti noi l’illusione che era un debole
Regalandoci la libertà di ucciderci tra noi
Oggi preghiamo e supplichiamo sù di mondo che fa paura
Oggi che speriamo una sua venuta per ritrovare la giustizia
Oggi che pensiamo a quel passato
Dove
Nessuno capì
Il male che ci stavamo facendo!

drittoinvena
00lunedì 13 dicembre 2010 14:28
mary
Come un raggio di sole del paradiso
Ti sei fatta spazio tra le nuvole nere del mio inferno
E lì dove la tua luce portava calore
E nato un meraviglioso fiore
I suoi colori ravvivano anche il grigio che regna tutto attorno
Il tuo sorriso alla luna
Nostra muta complice in un amore segreto
Baci rinchiusi in speranze che fanno dolce il futuro nei nostri pensieri
Il tuo corpo tra le mie braccia
Mentre le onde schiumanti ci bagnano i piedi
Incuranti del gelo di gennaio
La passione
Il sentimento
La voglia di averci ci bruciava dentro facendo ardere le stelle
Un sogno come una bolla di sapone che vola verso il cielo
Più sale e più prende i colori dell’arcobaleno
Più sale e più vede la realtà della vita
Fino a quando il sole la fa scoppiare
Riportandoci entrambi alle nostre vite
Pensandoci
Ora a migliaia di km di distanza
Ma sempre sotto lo stesso cielo
Imprigionati in vite diverse da quelle sognate
E con un rimpianto nell’anima
Custodito dalle sirene sul fondo del mare
E cantato ad ogni imbrunire dal vento che sfiora le foglie d’ulivo
I nostri ansimi in quella campagna
Riecheggeranno all’infinito per noi
Dentro ogni conchiglia
Per ricordarci che quel amore ci vivrà per sempre nel cuore!
drittoinvena
00lunedì 13 dicembre 2010 15:03
rue pascal
Una lanterna ci illuminava la notte
Assieme alla luna
Ma lei troppo distante
Per farci distinguere i numeri sulla carta
Intere notti
Con l’umidità che ti bagnava
E la brina del mattino
Che ti congelava le ossa
Ed eravamo lì
Tutti in fila
Alternati
Puttane e spacciatori
Incubi per i genitori
Piombi per una caduta all’inferno
Per i figli assetati di indipendenza
L’educazione se fatta dittatura
Non si vuole più ascoltare
Eravamo reclutatori di autolesionisti
Li preparavamo alla fine
Come noi eravamo stati preparati
Camuffavamo destini con fortune
Sbagli con esperienze
Se paghi il biglietto per un film porno
Non ti accontenti di un paio di tette
E di una toccata di culo
Ci aspettiamo tutti troppo
Non crediamo alle favole
Ma esprimiamo desideri
Guardando il cielo la notte
Con la speranza di una stella cadente
Che ci cambi la vita!

_Mamu_
00mercoledì 15 dicembre 2010 21:27
Mi è venuto da sorridere leggendo gli ultimi versi.. vabbè dai, in fin dei conti le buone azioni forse servono più per far stare bene noi stessi :)
drittoinvena
00venerdì 17 dicembre 2010 10:30
una banale lite
Elisa s’alzò come sempre alle 7:30 il sole aveva appena iniziato a sorgere,andò in cucina e mise sul gas la macchinetta del caffè,andò in bagno e fece i suoi bisogni giusto in tempo per l’uscita del caffè,ne versò una sola tazzina ed iniziò a sorseggiarlo.
Si mise a guardare dalla finestra le persone ancora imbambolate dal sonno che si dirigevano ognuna verso la propia meta,nessuno va in giro a quell’ora tanto per girare,Matteo uscì dalla camera e si diresse spedito verso il bagno.
Elisa penso dentro di se che quella quiete, quell’aria rilassante che si stava godendo era finita.
Lui uscì e subito gli chiese di portargli la colazione in tavola mentre si sedeva e accendeva la TV.
Elisagli urlò gettando la tazzina sul pavimento

Matteo rimase immobile fissava la TV che dava uno di quei vecchi film di Stanlio e Olio,rideva indicando lo schermo poi si volse verso la donna e disse
Elisa si diresse in cucina gli verso il caffè prese dei biscotti mise il tutto su di un vassoio e glielo portò,lo poggiò proprio davanti a lui,Matteo gli afferrò un braccio e la tirò a sé,gli diede un bacio sulla bocca e gli disse che l’amava e che non doveva trattarlo così,lei annui chiese scusa e si rifuggiò in camera.
Poco dopo arrivò lui che si sdraiò al suo fianco,iniziò ad accarezzarla sulle cosce e sulla schiena mentre lei piangeva senza lamenti,ancora una volta disse che l’amava che lei era tutto per lui,e senza preferiva morire.
Elisa si asciugò gli occhi ed esclamò
ribadì l’uomo,lei lo baciò con forza e si alzò dal letto uscendo dalla camera, chiese l’uomo,
Lui pancia sotto chiuse gli occhi per godersi l’ennesima vittoria su di lei,pensava che ora avrebbero scopato e poi tutto sarebbe tornato alla normalità,Elisa rientrò in camera con il passo veloce teneva un coltellaccio da macellaio ben teso sulla testa stretto con tutte e due le mani,gli si butto sulla schiena affondando la lama fino al manico,il ragazzo alzò di scatto la testa, gemette ed iniziò ad assaporare il sapore del sangue che con un rigoletto prese a scendergli da un angolo della bocca,la donna estrasse e rinfilò ancora la lama,lui ebbe la stessa reazione poi la testa gli cadde in avanti e così restò.
Elisa uscì dalla camera chiudendosi dietro la porta,non piangeva più adesso,si sentiva meglio, più leggera d’animo e con tanta voglia di vivere,infilò le scarpe e scese in garage,percorse il vialetto guardando le finestre di casa sua e non sentiva dentro nessun rimorso,girò verso l’autostrada e si perse nel traffico.
drittoinvena
00venerdì 17 dicembre 2010 10:38
uomo solo
Uomo solo sul ciglio della strada
Quanti pensieri in testa
Quanta tristezza nel cuore!
Mille ricordi nei profumi di tutti i giorni
In quei profumi che ormai non t'appartengono più!
Il tempo passa e invano cerchi di cancellare il passato
Quel passato che ti fa sorride ogni volta che l'incontri!
Troppi errori hai commesso
troppa ingenuità nella tua vita precedente
Ora in silenzio nascosto tra la gente
Guardi ciò che t'appartiene
Ha i tuoi stessi occhi,ma non puo vederti!
I tuoi stessi lineamenti,la tua stessa bocca!
Ma non puo chiamarti papà!
Uomo solo sul ciglio della strada
quanto dolore nel petto!
Quanti rimpianti nel sentirti hai suoi occhi un'uomo come tanti!
drittoinvena
00lunedì 27 dicembre 2010 08:52
Non trovo più il coraggio di dirti ti amo guardandoti negli occhi!
Non seguire il tuo stupido orgoglio!
Non avrei mai abbandonato ciò che ho di più caro al mondo!
Mi hai allontanato da tè!
Forse!
Senza rendertene conto
Spero solo che quello che ho fatto sia quello che tu volevi!
Sto male senza di tè! Senza di voi!
Ma se questo e ciò a cui puntavi!
Mi sta bene
Senza amore non so stare!
E tu non l’hai mai voluto dimostrare per me!
Ora vola verso le braccia di colui che a deciso tutto ciò!
Verso il tuo grande amore!
drittoinvena
00lunedì 27 dicembre 2010 08:54
ritorno dalla guerra...
Ed il rè riabbracciò la sua regina!
Tremenda guerra che i due cuori allontanò con grande pianto!
Ora tutto tace!
Ora tutto sembra essere al suo posto!
Chi?
Mia regina colmava il vuoto che feci partendo?
In battaglia senza luna!
Chi?
Riempiva di gioia la tua persona?
Si odono strane voci su di voi!
Regina!Troppi giovani soldati hanno avuto riparo quì!
Vi si legge l'indifferenza sul viso a queste mie parole!
O deciso!
Regina!
All'indomani ripartirò per una nuova guerra,
E voi!
Partirete per l'inferno!

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