Piano Casa si rivela una bufala

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Etrusco
00giovedì 10 giugno 2010 09:26
ne riconosce il fallimento anche Berlusconi
BERLUSCONI, CREDEVO NOSTRO PIANO CASA FOSSE GENIALATA MA E' ANCORA FERMO...

(Adnkronos) -
'Avevo pensato che fosse una genialata vera ma non mi risulta che ci sia un solo cantiere aperto'. A sottolinearlo e' Silvio Berlusconi nel suo intervento all'assemblea di Confartigianato. Il premier fa autocritica ammettendo che per il piano casa del governo 'non c'e' nulla che si sia mosso', anche perche' 'non sono ancora caduti tutti gli altri passaggi' che richiedono da due a tre mesi per altre autorizzazioni.

Nel piano casa -sottolinea il Cavaliere- non c'e' solo l'incremento del 25% delle abitazioni mono o bifamiliari, ma riguarda anche le officine e i capannoni. Credo, quindi, che sia assolutamente importante perseverare nel richiedere alle Regioni che questo piano casa sia applicato. Ma, oggi, in Italia mi risulta che non ci siano lavori in corso dovuti a queste norme che dovevano facilitare tutto, perche' si potevano iniziare i lavori semplicemente con una comunicazione firmata da un architetto al comune di pertinenza'.

( 9-6-2010 Adnkronos)

[SM=x44522]
Arjuna
00giovedì 10 giugno 2010 10:44

Forse il problema non era mandare una comunicazione in Comune anzichè chiedere un Permesso di Costruire, ma bensì i soldi? [SM=x44452]

Con la crisi che c'è nulla di strano che l'edilizia sia ferma.

A parte che mi pare ci siano non pochi casini con le Regioni, per cui magari la gente aspetta prima di cominciare a fare cose che poi potrebbero essere dichiarate non a norma.
Etrusco
00giovedì 10 giugno 2010 10:55
Re:
Arjuna, 10/06/2010 10.44:

.... mi pare ci siano non pochi casini con le Regioni, per cui magari la gente aspetta prima di cominciare a fare cose che poi potrebbero essere dichiarate non a norma.




Parlo per la mia regione: qui si sono date subito delle norme precise, sebbene con percentuali di ampliamento leggermente più basse di quelle annunciate dal governo, quindi il problema della confusione è da eliminare.

PS la Crisi è stata riconosciuta ufficialmente anche dal PdL?
Arjuna
00giovedì 10 giugno 2010 11:17
Re: Re:
Etrusco, 10/06/2010 10.55:


Parlo per la mia regione: qui si sono date subito delle norme precise, sebbene con percentuali di ampliamento leggermente più basse di quelle annunciate dal governo, quindi il problema della confusione è da eliminare.



In altre regioni non è stato così, ma comunque io penso che il problema maggiore sia che ci sono pochi soldi.
Inoltre dubito che ci fossero milioni di italiani che aspettavano il piano-casa per spendere migliaia di euro ed ingrandire la casa.
Probabilmente per valutare appieno gli effetti bisogna aspettare almeno 4-5 anni.

Etrusco, 10/06/2010 10.55:


PS la Crisi è stata riconosciuta ufficialmente anche dal PdL?



Penso di si, hanno pure fatto una manovra [SM=x44452]
Kaiser Luka
00martedì 15 giugno 2010 15:04
è andata in televisione questa notizia?oppure è passata sottobanco come tutte quelle che riguardano le notizie del cavaliere?
piperitapatty
00lunedì 21 giugno 2010 23:37
io parlo per esperienza indiretta dei miei colleghi architetti. che si sono trovati in un marasma normativo pieno di contraddizioni e senza linee guida, tanto che andando in comune dicono che nemmeno loro sanno di preciso cosa fare.
a conferma posso dire che l'ordine degli ingegneri ogni mese praticamente manda una mail su incontri per discutere del piano casa [SM=x44452]
Etrusco
00martedì 4 agosto 2015 20:16
<header class="single-blog-header clr">

La sopraelevazione deve osservare le distanze tra costruzioni



</header>

di CARLO PAGLIAI            


Anche se di ridotte dimensioni, la sopraelevazione comporta sempre aumento di volume e superficie di ingombro, e pertanto deve essere considerata come nuova volumetria sottoposta all’osservanza delle distanze legali


Si tratta di un orientamento giurisprudenziale consolidato da tempo che spesso viene trattato fino in Cassazione [1] ribadito nella recente sentenza di Cassazione Civ. Sez. 2 n. 14916/2015 pubblicata lo scorso 16 luglio.


Il caso verteva su di un nuovo piano realizzato abusivamente con sopraelevazione nel 1979 su di un edificio civile, effettuandone la prosecuzione verticale della sottostante fabbrica .
L’edificio nella sua previgente consistenza fu realizzato a distanza inferiore di dieci metri [2] dall’edificio frontistante ed allora entrambi di proprietà dell’originario costruttore: ciò meriterebbe un approfondimento a parte su cui esula pure la Cassazione nelle motivazioni.
Successivamente il proprietario del volume sopraelevato nel 1979 intese regolarizzarne la consistenza presentando una domanda di concessione a sanatoria nell’anno 2000, mentre il contenzioso col frontista ebbe inizio nel gennaio 1999.
Il ricorrente ha sostenuto la tesi che la previgente distanza inferiore a quella minima imposta tra le costruzioni fosse condizione sufficiente a proseguire in altezza sullo stesso fronte consolidato.

distanze legali

La tesi del ricorrente viene respinta dalla Cassazione per queste principali motivazioni:

– non si era ancora perfezionato l’avvenuto usucapione di servitù al mantenimento della volumetria a distanza inferiore;

– le sopraelevazioni, anche se di ridotte dimensioni, comportano sempre un aumento della volumetria e della superficie di ingombro, e pertanto devono essere considerate come nuove volumetrie sottoposte all’osservanza delle distanze legali [3];

– gli atti abilitativi quali licenze, autorizzazioni e sanatorie hanno rilevanza giuridica nel rapporto pubblicistico tra P.A. e privato, senza che possa estendersi nei rapporti tra privati e quindi, ribadendo il noto principio “fatto salvo diritti di terzi” [4];

La sentenza si conclude con la condanna al pagamento del risarcimento del danno al frontista dal proprietario del volume sopraelevato e non alla rimessa in pristino: infatti la Cassazione ribadisce il principio [5] dell’art. 2058 c.2 C.C. che prevede il risarcimento del danno anziché la reintegrazione in forma specifica in quanto sarebbe eccessivamente oneroso e non fattibile (l’arretramento parziale può essere tecnicamente effettuato).


Note e Riferimenti:
[1] Cassazione n. 21059/2009, n. 15527/2008;
[2] DM 1444/68 art. 9;
[3] Cassazione Civ. Sez. 2 n. 14916/2015, pagina 12;
[4] Cassazione n. 3979/2013;
[5] Cassazione n. 11744/2003, Cass. n. 2398/2009, Cass. 2359/2012;

pliskiss
00martedì 4 agosto 2015 21:50
pliskiss
00martedì 4 agosto 2015 22:05
pliskiss
00martedì 4 agosto 2015 22:12
Il palazzo di fronte a casa mia dopo 2 anni di costruzione l'hanno tirato giù, il piano di costruzione era di 3 piani e loro hanno aggiunto la mansardetta abitabile, è stata una manna x quelli del palazzo di fronte che erano andati in causa x la costruzione di fronte a casa, con questo superamento di altezza e volumetria hanno vinto la causa.

Ho visto in giro edifici vecchi con rialzamenti da far paura, x me è da fuori di testa, può crollare tutto! la volumetria mica l'hanno inventata x divertimento. [SM=x44458]
Arcanna Jones
00mercoledì 5 agosto 2015 08:44
Aspetta, non credo si possano far più quei rialzamenti che dici, non dopo la tragedia della scuola di San Giuliano dove è crollato giù tutto seppellendo i bambini, penso che adesso ci saranno normative antisismiche e tanto altro da rispettare, almeno lo spero...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com