Cercheremo una canzone fischiettando il motivetto
GOOGLE ATTENTO, ARRIVA PHAROS
– UN NUOVO MOTORE CHE TROVA INFORMAZIONI ANCHE DENTRO LE IMMAGINI O LE CANZONI SOLO FISCHIETTANDO IL MOTIVETTO
- PROGETTO EUROPEO CON CERVELLI ITALIANI (PRONTO NEL 2009)…
Luca Sciortino per “Panorama”
Se qualcuno volesse cercare online raffigurazioni sulla storia della Repubblica di Venezia, potrebbe decidere di digitare la parola «Serenissima» su Google immagini. Oltre a pochi risultati pertinenti, troverebbe foto di camere di alberghi, gondole, varietà di rose, agenzie di viaggi, ditte di arredamento... Tutte immagini inutili per i suoi obiettivi. Accade perché
Google confronta la parola che noi abbiamo digitato con testi corredati da fotografie e sceglie le immagini che compaiono vicino alle parole chiave richieste. La selezione viene effettuata in base alla popolarità della pagina e quindi è decretata dalle dinamiche della rete stessa.
Le nostre aspettative però sono differenti. In attesa di un motore di ricerca in grado di comprendere davvero il contenuto semantico di ciò che chiediamo,
vorremmo reperire in maniera più soddisfacente le informazioni audio e video. Come trovare tutte le immagini simili alla foto scattata con un cellulare? E il film che ha per colonna sonora quel motivetto che abbiamo in testa? E i video e le foto a carattere turistico della nostra meta di vacanze?
Grandi compagnie di comunicazioni e università lavorano da tempo per offrire motori di ricerca capaci di fare questo. Uno dei risultati più brillanti è stato ottenuto grazie al
progetto europeo Pharos, coordinato dal gruppo italiano Engineering: un motore di ricerca, pronto nel 2009, che sarà in grado di cercare su formati mediali di qualunque natura.
Alcuni esempi: si potrà, registrata una canzone sconosciuta, identificarne l’autore e vedere il video; oppure trovare tutti gli spezzoni di filmati che parlano di un dato argomento. Piero Fraternali, docente di tecnologie web al Politecnico di Milano, coinvolto nel progetto, spiega che il Pharos usa contemporaneamente 12 criteri per ottenere l’informazione. Tra questi la capacità di alcuni motori esistenti di individuare, partendo da uno schizzo, tutte le immagini che vi assomigliano; o di trovare, sulla base di una canzone fischiettata, le composizioni musicali simili. In più ha un’architettura aperta ad altri moduli software, cioè si possono aggiungere programmi per potenziarlo.
Al Pharos partecipano anche l’inglese Open University e aziende europee tra cui l’italiana Webmodels, la France Télécom e la Fast, ora acquisita dalla Microsoft. Iniziative come il progetto Pharos promettono di rivoluzionare le potenzialità della rete. Attualmente infatti, a causa dei meccanismi di «page rank» di motori come Google, le risposte fornite riflettono gli interessi della massa degli utenti, non del singolo. Vi sono poi ostacoli di natura economica: il progetto Google Book Search prevede di rendere disponibili tutti i libri esistenti, ma a questo grande sogno si oppongono le norme sul copyright e le case editrici.
Dagospia 16 Maggio 2008