Perchè i Wrestler sono Eroi

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
eddie619
00martedì 19 aprile 2011 19:39
Volevo condividere con voi ciò che ho scritto per We Want Tables, un editoriale di FullWrestling.com, riguardo al ritiro di Edge e più in generale alla situazione del wrestler medio. Spero vi piaccia ;)

------------------------------------------------
Ero convinto che gli strascichi di WrestleMania avrebbero riempito le pagine di ogni sito di wrestling per settimane e settimane. Dopotutto abbiamo avuto l'annuncio di un incontro per l'anno prossimo (credo che un qualcosa del genere non sia mai avvenuta in nessuna federazione al mondo). Ho visto su forum vari la resurrezione di decine e decine di appassionati, solo perché era tornato The Rock. E per i fan non-WWE c'è un LockDown considerato qualitativamente superiore a WrestleMania (non voglio citare neanche un risultato in questo editoriale, non vorrei spoilerare). Eppure c'è stato un evento che ha surclassato, per importanza, tutti quelli sopraccitati: il ritiro di Edge. Come ho già detto qualche numero fa (non vi linko l'editoriale perché voglio che siate voi a cercarlo, non sia mai trovate qualcos'altro d'interessante) la chiave per rendere interessante il wrestling, insieme ad ogni altro tipo di spettacolo, è l'elemento sorpresa. Una sorpresa che può essere programmata o imprevista. In questo caso la sorpresa è imprevista, e avremmo voluto non vederne gli effetti. Eppure è successo, è tutto vero. Come un fulmine a ciel sereno, Edge si è ritirato, caput, non comparirà più sulle scene per un bel pezzo, e quando tornerà non potrà combattere. Mai più.

Di solito il ritiro di un wrestler è preparato in maniera meticolosa. La WWE è maestra in queste cose. Il ritiro di Flair, di Michaels. Li abbiamo visti negli ultimi due anni. Un grande incontro a WrestleMania, emozioni a non finire, e a coronare il tutto la Hall of Fame. Ma nel caso di Edge la WWE non ha potuto far niente. Fino al giorno prima spearizzava il Brodus Clay di turno, e il giorno dopo, puff, non può più lottare. Il suo ultimo incontro è stato l'opener di WrestleMania, di certo non il ritiro migliore. Qullo sarà l'ultimo incontro di Edge, quello che sarà ricordato come l'ultimo momento in cui il canadese ha mostrato le sue doti atletiche. Da quel giorno in poi è diventato passato, è entrato nella cerchia dei "ritirati". Grandi wrestler, creatori di ricordi indimenticabili. Ma, appunto, ricordi. Figli della nostalgia, i wrestler ritirati sono pagine sbiadite del passato, di un passato sempre mitizzato ed esaltato. Ma passato. Qualcosa di "vecchio". Edge sarà man mano accantonato, dimenticato da quegli stessi fan che lo adoravano il giorno prima. Per carità, il suo ricordo rimarrà sempre vivo. Non sarà, però, la stessa cosa. Non potrà essere la stessa cosa. E questo, miei cari signori, non potrà esser cambiato mai più.

Edge non era una Leggenda. Non era The Rock, Steve Austin, Shawn Michaels. Non è stato protagonista vincente di main event su main event di WrestleMania. Non è stato l'icona massima di un epoca, né il wrestler più amato da tutti. Non è mai stato il più famoso, il simbolo della disciplina. No, Edge non è mai stato niente di tutto ciò. Ma Edge è entrato nella storia, nonostante tutto. Perché è stato lui a lanciarsi come un pazzo da una scala per quella straordinaria Spear volante, un giorno di primavera di tanti anni fa. Lui ha shockato il mondo, sconfiggendo un sanguinante John Cena, dopo esser divenuto ossessionato da quel titolo del mondo, che pareva irraggiungibile per lui. Ne vincerà altri sei, prima del ritiro. Lui ci ha fatto credere che avrebbe potuto sconfiggere Cena in quel TLC Match. Ci ha fatto quasi credere di aver sconfitto il Becchino, quella magica notte di WrestleMania, dopo il conto di due. Tante altre volte ci ha fatto credere che lui, Edge, avrebbe potuto trionfare, e poi è rientrato nel backstage con la coda fra le gambe. Edge non è stato propriamente un vincente, uno che partiva come ultrafavorito nei suoi incontri. Tutt'altro. Lui era l'opportunista definitivo, colui che approfittava della più piccola debolezza dell'avversario per poterlo mettere KO e trionfare.

Edge è stato un wrestler molto controverso. Si faceva chiamare la Rated-R Superstar, la superstar vietata ai minori. Ci ha regalato un momento irrepetibile nel mondo del wrestling, la "Sex Celebration" con Lita. Sembra strano pensare che tutto ciò è successo soltanto cinque anni fa. E proprio allora iniziò la consacrazione di Edge, protagonista di tante altre pagine storiche nella WWF/E (come non citare i cori You Suck, ad esempio...), perché lui c'è stato, fino in fondo, anni e anni sempre fedele al mondo che amava, a quello che era per lui molto più di un lavoro. Forse è per questo che il ritiro di Edge ha colpito tanto il pubblico e la notizia di un presunto ritiro di Jeff Hardy non ha attecchito poi così tanto. Edge è uno degli esempi di wrestler modello. Non tanto per presunte abilità tecniche, per una buona parlantina o perché "fa vendere". Edge è rimasto fino alla fine, convinto di quel che faceva. Non ha mai sgarrato, o almeno, se lo ha fatto, è tornato subito sulla retta via. Non è rimasto invischiato in giochi di potere, non ha mai attaccato violentemente qualche addetto ai lavori, non ha mai alzato la voce. È sempre rimasto lì, per anni ed anni, ad aspettare, mentre persone che forse meritavano meno di lui, magari solo per favoritismi, raggiungevano la vetta di questa disciplina. Ma alla fine è stato ripagato, ed anche lui ha ottenuto il suo ruolo nella storia del Wrestling.

Questo editoriale può apparire a molti una celebrazione di un momento contingente, un periodo in cui un po' tutti esaltano la figura di Edge. Ma io non voglio esaltarlo. Come ho già detto sopra, non lo considero uno dei Simboli del Wrestling. Ma lo considero uno dei Simboli del Wrestler. Non sembra esserci grande differenza fra le due cose, eppure la differenza è abissale. Un simbolo del wrestling è Hulk Hogan. Quando si sente parlare di wrestling, spesso lo si associa a quell'omone con i baffi gialli e la barba incolta, con gli occhiali da sole e la bandana. Ma Hulk Hogan non è affatto il simbolo del wrestler. Edge sì. Hogan ha avuto la strada spianata, ha avuto soldi e successo. Ogni sua parola era un ordine, ha avuto titoli su titoli. È questo propriamente il wrestler random? No, per niente. La professione del wrestler è invece stata interpretata magistralmente da Mr. Adam Copeland.

Un wrestler non ha la vita facile. Lotta per quasi tutto l'anno, per guadagni irrisori rispetto alle grandi star degli altri sport o eventi di spettacolo. Non può costruirsi una vita "normale": la sua vita è sempre coast to coast, spesso si abbandona all'alcol per i momenti di depressione e, purtroppo, altrettanto spesso è costretto ad assumere doping per rimanere sulla cresta dell'onda. La popolarità sembra l'unica cosa che un wrestler possa guadagnare. Ma è qualcosa che deve difendere con le unghie e con i denti, perché basta un momento no e tutto può esser spazzato via come neve al sole. E allora cosa resta al Wrestler? Perché dovrebbe rischiare la vita, infortunandosi di continuo, se, sostanzialmente, non ottiene poi un granchè? Ed è qui che entra in gioco la Passione.

Chi rischia la propria vita sul ring lo fa solo per passione. Solo perché ama profondamente ciò che sta facendo. Ossia divertire gli spettatori. Il wrestler è il funambolo moderno, colui che mette in gioco la sua incolumità solo per i suoi fan. Le urla sono il suo cibo, i fischi il suo fiele, il silenzio assoluto la sua kryptonite. Com'è possibile che l'unica soddisfazione del wrestler sia questa? Non è possibile, per me. È pazzia. Si può solo essere dei pazzi per dedicare la propria esistenza al dilettare persone che non conosci minimamente. Questi sono per me i wrestler. Sono dei pazzi, persone fuori dal comune, che non pensano a se stessi, ma solo ed esclusivamente ad intrattenere chi paga il biglietto. Dai lottatori delle indies che combattono in arene alle stelle WWE che trascorrono metà dei loro giorni fra aerei e alberghi, tra l'altro per quattro spiccioli. Sono degli Eroi. Rischiano la loro vita per la cosa più importante che ci possa essere in questa vita: per dare un po' di felicità agli altri. Un wrestler è colui che cerca di far strappare sorrisi allo spettatore, un wrestler è colui che esegue manovre ardite per sorprendere uno dei suoi fan, un wrestler è chi sceglie di farsi odiare in modo che il suo "avversario", in realtà un altro che condivide il suo fardello, ottenga il suo momento di gloria. Ed Edge è soltanto uno dei tanti esempi.

Vorrei chiudere questo editoriale dicendo una cosa a voi, i tifosi, coloro a cui sono rivolte le parole che scrivo. Spesso sui forum passate molto tempo ad idolatrare i vostri beniamini, ma altrettanto tempo a criticare chi non vi piace. Ebbene, ripensateci. Pensate che, dopo tutto, anche il Great Khali di turno si fa il mazzo per tentare di divertire te, spettatore. E nonostante tutto, nonostante sappia benissimo che lì fuori ci sono migliaia di detrattori, non si arrende, ma continua a scendere sul quadrato, per svolgere il suo compito. Un compito sicuramente di un pazzo, dato che vuole divertire chi lo odia. Ma quel pazzo, sotto sotto, spera che anche il pubblico capisca quanto amore e passione metta in ciò che fa. Io l'ho compreso, e con questo editoriale ho cercato di trasmetterlo.

Perché non sono solo gli Hogan e gli Austin ad essere Eroi, ma soprattutto gli Edge, che dopo anni e anni di gavetta, si ritira poi fra gli applausi del pubblico. Che ha compreso che quel biondo tutto muscoli rischia la paralisi per un solo motivo: il divertimento dei fan.
hoppus is a god
00martedì 19 aprile 2011 21:39
Prometto che quando ho 10 minuti di tempo leggo, sembra molto interessante.
eddie619
00mercoledì 20 aprile 2011 12:27
Re:
hoppus is a god, 19/04/2011 21.39:

Prometto che quando ho 10 minuti di tempo leggo, sembra molto interessante.



trovali! [SM=x2555741]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com