Questo post sarà un colpo al cuore di tutti gli amici noddici, che non dispongono del finocchietto selvatico, senza il quale questa pasta non si può preparare.
La preparazione è semplicissima, si cucinano le sarde con un po' di cipolla, pinoli, uvetta di Corinto e, una volta cotte, si spappolano. Si potrebbero anche friggere e mettere sopra per motivi estetici, ma io preferisco mangiare, anziché stare a perdere tempo con le decorazioni, come i cuochi televisivi che stanno a sistemare i fiori eduli!
Quindi si pulisce accuratamente il finocchietto, lo si bollisce per 10 minuti in acqua poco salata, lo si scola conservando l'acqua di bollitura e lo si trita. Poi si riparte con una base di cipolla stufata, si aggiungono le sarde e il finocchietto tritato, si mescola bene e si lascia il condimento a riposare.
Si lessa la pasta nell'acqua di bollitura del finocchietto, la si scola e la si condisce in una pirofila con parte del condimento preparato. Dopo avere assestato la pasta condita nella pirofila si guarnisce il tutto col condimento rimasto, poi si inforna il tutto a 180° per 15 minuti.
Poi si mangia la pasta. Io, oggi ho mangiato quella che vedete in foto.
Giorgione