La pasta è giallo oro, soffice e ricca di uvetta e canditi; la crosta è scura, fragrante con in cima il tradizionale taglio a croce; la sua forma ricorda un battistero: non ci sono dubbi, è il
panettone.
Farina, zucchero, burro, latte, uova, canditi e uvetta, sono questi gli ingredienti semplici e naturali che fanno del panettone uno dei dolci natalizi per eccellenza, a Milano come nel resto d'Italia.
E' buono, soffice, nutriente e ricco di sapore. Oltre che come dessert, va bene per la colazione inzuppato nel latte o a merenda magari abbinato a un'ottima spremuta d'arancia. Il tipo tradizionale è quello basso, tuttavia le variazioni golose sono tante: con le noci, il gianduia, la glassa di nocciole, ripieno di crema, con le gocce di cioccolato fondente o al latte. Il gusto del nuovo nel rispetto della tradizione anche se poi il 70% degli italiani preferisce il panettone classico.
È difficile stabilire chi fu realmente l'inventore di così tanta bontà. I primi documenti risalgono al 1200 e ci raccontano che nelle comunità rurali intorno a Milano il 3 febbraio, giorno di San Biagio, si usava consumare una fetta di "pandolce", una specie di pan di Spagna con dentro l'uvetta, per proteggersi dal raffreddore.
Di storie relative alla nascita del panettone se ne raccontano ancora tante, come quella che ha per protagonista un certo Toni, apprendista di cucina alla corte di Ludovico il Moro. Il ragazzo, dopo che lo chef aveva sbadatamente bruciato il dolce che era nel menù, decise di improvvisarne un altro con gli ingredienti che aveva a disposizione come pane, zucchero, uvetta e frutta candita. Il successo fu tale che il nuovo dolce fu battezzato, in suo onore, "Pan de Toni", che poi nel tempo si sarebbe trasformato in "panettone".
Altri attribuiscono l'origine del dolce all'inventiva di una suora, suor Ughetta, che per allietare il povero e triste Natale delle giovani novizie del suo convento pensò di aggiungere all'impasto del pane dello zucchero, uova, burro e pezzi di cedro, tracciando infine col coltello una croce sulla crosta.
Non manca poi una versione assai romantica su un falconiere di nobili origini, un certo Ughetto degli Atellani, vissuto intorno alla fine del XV secolo. Egli, perdutamente innamorato di Adalgisa, la figlia di un fornaio i cui affari andavano male, a sue spese e con molta creatività confezionò il primo panettone della storia.
Leggende a parte, nell'ottocento il dolce veniva preparato artigianalmente in alcune pasticcerie di Milano. Pian piano la sua popolarità crebbe fino a trasformarlo in un vero e proprio simbolo gastronomico, come la pizza per Napoli. A partire dagli anni '50 la grande industria (Motta e Alemagna) ha iniziato a produrre il panettone in notevoli quantità, fino a farlo diventare il dolce di Natale italiano per eccellenza.
Una curiosità: l'odierno panettone alto è stato creato da Angelo Motta che ebbe l'intuizione di fasciare l'impasto con carta sottile in modo da farlo crescere verticalmente.