Secondo alcune voci i protagonisti sono un maggiore del Corpo e una impiegata sposata
NAPOLI - Sorpreso a fare sesso in ufficio con una collega. Protagonista della piccante disavventura un vigile urbano di Napoli. Il fatto si è verificato in una sezione del centro, in pieno orario di lavoro. Il focoso vigile è stato colto in flagrante da un altro collega legato sentimentalmente alla donna. Il malcapitato 'terzo incomodo', di fronte a quella scena ha avuto un malore ed è stato portato in ospedale. Il vigile trovato in atteggiamento intimo è stato trasferito.
I fatti risalgono a circa tre settimane fa, e il pettegolezzo girava oramai da giorni tra vigili urbani e dipendenti comunali e alla fine la notizia è diventata di pubblico dominio. Con una sorpresa: l'uomo trovato ad amoreggiare con una dipendente comunale, a sua volta sposata, non sarebbe un semplice vigile urbano ma un graduato del Corpo. Secondo i soliti 'ben informati', si tratterebbe addirittura di un maggiore.
Il fatto, oltre ad alimentare l'inevitabile chiacchiericcio, è diventato oggetto di carteggi tra assessori, comando della polizia municipale, con un intervento scritto anche del sindacato. L'assessore comunale alla Polizia municipale, Gennaro Mola, fa sapere di aver dato via libera al comandante, Carlo Schettini, nel procedere al trasferimento per motivi di opportunità del 'reo' e di valutare eventuali rilievi di carattere disciplinare. Lo stesso Schettini starebbe valutando gli approfondimenti da compiere.
"L'episodio - denuncia Lorenzo Medici, segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Napoli - è molto grave ma bisogna stare attenti a non denigrare per l'ennesima volta il Corpo dei vigili urbani. In base a quanto si è potuto apprendere, la persona coinvolta sarebbe non un vigile urbano ma un graduato. E a quello che ci risulta, con il trasferimento non sarebbe stato punito ma addirittura premiato. Il sindacato è evidentemente dalla parte dei lavoratori ma è altrettanto chiaro - conclude Medici - che se il singolo sbaglia come in questo caso, dove si è utilizzato un ufficio pubblico per fare sesso, va sottoposto a procedimento disciplinare e non a trasferimenti per insabbiare".
Il sindacalista rende noto anche di aver inviato una lettera riservata al sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, nella quale si bocciava la decisione di procedere al trasferimento.
(25 novembre 2007)