Libero sfogo alla fantasia 3

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basettun
00giovedì 16 aprile 2009 15:36
Il "pistola"
Era magro come un'acciuga e alto più della porta, doveva inchinarsi ogni volta che entrava o usciva di casa, nel letto non c'entrava e aveva messo il comodino per prolungare il materasso, quando giocava a basket teneva il palmo aperto sul canestro e così nessuno faceva centro, ma davanti alla sua donna diventava piccolo piccolo come uno scarafaggetto e lei lo pestava.
Lo chiamavano "il pistola" perchè frequentava il poligono di tiro ma doveva portarsi la sedia altrimenti in piedi non vedeva il bersaglio, aveva una pistola lunga lunga che faceva un botticchio ridicolo e tutti lo prendevano in giro e gli dicevano che era un pistolino. Finchè un giorno si arrabbiò, ma di una rabbia... saudita, e sparò all'africano che cambiava i bersagli. Lo prese al piede, per fortuna, e disse che gli era partito un colpo ma nessuno gli credette...
sig210
00giovedì 16 aprile 2009 18:42
Il "pistola"
Il povero "Pistola" fu portato al distretto di Polizia e lì il Commissario, una donna sui 35 anni, bella, attraente e sensuale, lo interrogò su quanto accaduto al Poligono e lui si giustificò dicendo che il corpo gli era partito accidentalmente, ma il Commissario, incredula, rafforzò l'interrogatorio e costrinse il meschino a confessare tutto. Il Pistola, si giustificò dicendo che ha reagito sparando perchè è stanco di essere deriso da tutti a causa del suo "pistolino" e che la prima a schernirlo è sua moglie. Quando litighiamo, afferma, e facciamo a botte io esco fuori e gridando dico ai miei vicini di casa: "quando ci vogliono, ci vogliono", e lascio nel dubbio i curiosi che si chiedono: quando ci vogliono, ci vogliono per chi li ha presi o per chi li ha dati?
[SM=g7341]
Carmen...
00giovedì 16 aprile 2009 19:45
Il Commissario, rimuginando tra se e se comincio ad andare avanti indietro davanti al povero “Pistola”, quel giorno era vestita di tutto punto perché dopo il lavoro aveva un appuntamento con una persona alla quale aveva deciso di far perdere la testa, indossava un paio di scarpe col tacco a spillo, una gonna stretta a tubo con uno spacco vertiginoso sul retro e una camicetta trasparente sotto la giacca a doppio petto. Il “Pistola” guardava e riguardava quelle belle natiche fasciate passargli e spassargli ad un palmo dal naso e tra se pensava “ah, mio bel Commissario ti farei vedere io…..altro che pistolino…..perché non provi a perquisirmi?”
Ad un tratto la porta del commissariato si aprì con violenza e un donnone enorme entrò gridando: “Dove sei disgraziato, che cosa hai combinato?”….si voltarono tutti e il donnone urlò di nuovo: “Che avete da guardare, sono la moglie del “Pistola”, dovè quel codardo di mio marito che devo dargliene ancora quattro.”
Il Commissario guardando la donna ebbe compassione del poveretto.
Forse avrebbe dovuto arrestare la moglie!
[SM=g7350]
basettun
00venerdì 17 aprile 2009 15:39
E infatti fu questo il primo istinto ma, a pensarci bene, quella figura scimmiesca, tutta deforme e lardosa, poteva tornarle utile per l’altro interrogatorio che aveva in corso. Prese la montagna di carne puzzolente in disparte e le disse all’orecchio.
Suo marito ha commesso un grave reato e dovrò denunciarlo e arrestarlo, anche perché ha confessato. Ma se lei mi aiuta in una cosa posso dichiarare che il colpo è partito accidentalmente, così non sarà arrestato e poi al processo passerà per lesioni colpose, al massimo arresteranno il direttore di tiro che non è stato attento. Comunque, via, dai, non è morto nessuno.
Va bene, disse la moglie del pistola, ma quando torniamo a casa gli rompo le ossa.
Così il commissario portò la donna nell’altra stanza dove era in corso l’interrogatorio di un trafficante di droga, la fece entrare e le raccomandò di spacciarsi per il Commissario Beretta.
All’orecchio le aveva messo un microfono e le dava suggerimenti per le domande e sul modo di comportarsi.
Se ti dico picchia, non farti pregare e dacci dentro. Ma quando dico ferma, fermati subito.
D’accordo commissario, disse il donnone, tanto stasera dovevo rompere le ossa a un maschio.
[SM=g7473]
sig210
00venerdì 17 aprile 2009 18:50
Il "Pistola"
Il "tessuto adiposo" della moglie del Pistola ci prese gusto nelle vesti di Commissario ed entrò così tanto nella parte che ignorava anche i suggerimenti che le venivano date attraverso il microfono messo all'orecchio, e provocando, non poca, ansia e preoccupazione al vero Commissario, improvvisava le domande dell'interrogatorio.
Brutto bastardo, gridava con il suo vocione trombone, sei un trafficante di droga...per chi lavori...dove nascondi la roba...chi ti ha ingaggiato per lavorare al "Mulino Bianco"...
Adesso ti rompo la faccia, se non parli...
Tu non sai chi sono io...
Io sono il Commissario Beretta e se non canti ti rompo la COSETTA!
Si! quella COSETTA che si nasconde vicino alla taschetta...
Carmen...
00venerdì 17 aprile 2009 19:02
Il trafficante di droga che prima di essere arrestato si era fatto di coca, in un improvviso raptus libidinoso scattò dalla sedia e presa la donna la sbattè sul tavolo con violenza e le disse: “Siiii bella palla di lardo che non sei altro, adesso ti faccio assaggiare la COSETTA”….
Il donnone che in vita sua non aveva mai visto niente di simile si sciolse tutta e disse: “Siiii finalmente un vero uomo! Prendimi, strapazzami, fammi quello che mio marito non mi ha mai fatto….. sono tua!”
Il Commissario e gli agenti corsero nella stanza per fermare l’accadere del fattaccio!

[SM=g7350]
sig210
00sabato 18 aprile 2009 20:14
Togliere il trafficante di droga da sopra alla vacca svizzera fu un'impresa. Lui voglioso, con il cervello bruciato dall'uso di quella sostanza distruttiva non faceva altro che gridare:<< fatemi cercare ancora! lasciatemi cercare!>>
Ma cosa hai perso? gridò il Commissario, cosa vuoi trovare?
<<Con tutto quel grasso che ha addosso, non sono riuscito a toccare niente, prima di arrivare a destinazione stavo percorrendo chilometri di giri di pancia! Fatemi, almeno, mungere i seni da latte!>>
Lei libidinosa non voleva rinunciare a verificare se il pistolino era solo problema di suo marito o anche altri uomini possedevano l'INO.
Andate a casa, gridò il Commissario, e il povero Pistola li implorava a rimanere:<<Vi prego potatemi in carcere, non mi mandata a casa, quella mi ammazza di botte!>>...
Carmen...
00lunedì 20 aprile 2009 18:59
“Questo mondo è un inferno”…pensava il Commissario…..
Intanto il donnone volgare, che di umano non aveva proprio niente, guardando furente tutti quanti cercò di inveire sul primo mal capitato …..ma ahimè……. cadde a terra… sbattè violentemente la testa e perse i sensi…..
Tutti si prodigarono per fare qualcosa, chi chiamò l’ambulanza, chi cercò di farla rinvenire….solo il “Pistola” se ne stava in un angolo immobile a guardare….e pensava a quante volte aveva desiderato che morisse…..
Intanto il trafficante di droga se la rideva come un matto….il suo cervello ormai era fuso…..
Il Commissario era decisamente schifato da tutta quella feccia che aveva attorno…..avrebbe volentieri sbattuto tutti in prigione, ma si sa……dopo qualche mese, un avvocato "di grido", li avrebbe ributtati tutti in strada e il gioco perverso sarebbe ricominciato….

[SM=g7350]
Carmen...
00martedì 21 aprile 2009 16:24
Valeria (nome del Commissario) aveva appena finito la telefonata con Marco (vedi intervento “libero sfogo alla fantasia 2”) quando qualcuno bussò alla porta del suo ufficio…..
“Salve scusate Commissario” disse l’agente di polizia,…… “abbiamo appena finito di caricare sull’ambulanza quella sottospecie di essere umano della moglie del “Pistola”, adesso la stanno portando in ospedale e il “Pistola” lo abbiamo buttato fuori come lei ha ordinato,…… il trafficante di droga lo abbiamo portato in prigione perché finalmente ha confessato tutto e io adesso ho finito il turno e vado a casa……ah dimenticavo……in tutto questo trambusto qualcuno ha consegnato un mazzo di rose rosse per lei, sono giù in portineria.” ….
Valeria corse giù a prendere le rosse rosse….che bellissimo mazzo di fiori era e vi era anche un biglietto sul quale c’era scritto: “Ciao MERAVIGLIOSA CREATURA…..sei la donna più bella che io abbia mai visto…..vorrei che tu mi facessi un dono…… fammi far parte del tuo mondo…. rendimi partecipe della tua vita e io cercherò con tutto l’amore che posso e la forza che ho, di renderti felice, ti accompagnerò nei momenti difficili e sarò presente quando mi vorrai vicino…..non farti attendere ancora......”
Valeria era stupita…..chi poteva essere a scriverle tutte quelle belle frasi?

[SM=g7350]
Carmen...
00mercoledì 22 aprile 2009 18:07
Valeria uscì dal Commissariato e con il suo mazzo di fiori si avviò all’autovettura. Intanto fantasticava sul probabile ammiratore sconosciuto. Era una serata fresca e dopo una giornata di lavoro si gustò l’aria frizzantina. Passò di fronte ad una pizzeria e sentendo quel buon odore si ricordò che era dalla mattina che non toccava cibo. Preferì comunque tornare a casa, aveva bisogno di un buon bagno caldo prima di cena. Mentre si apprestava ad entrare in auto vide che sul parabrezza vi era un bigliettino. Era legato al tergicristallo con un sottile spaghetto azzurro e tra il nodo era stretta una piccola margherita bianca….

Intanto il “Pistola” tornato a casa e steso sul letto, ricevette una telefonata.
“Pronto” disse….ma non rispose nessuno…..e riattaccò.
Dopo un po’, si era quasi assopito quando…..drin, drin…suonò di nuovo il telefono.
“Pronto” rispose…..e una voce contraffatta, lugubre e minacciosa disse: “sei un uomo morto!”
Il “Pistola” riagganciò la cornetta e per poco non cascò dal letto…..cominciò a tremare…aveva la coscienza sporca….sapeva di aver ferito un uomo e aveva paura della sua vendetta.
[SM=g7350]
lidiareggio
00giovedì 23 aprile 2009 15:18
Re:

il Pistola era terrorizzato, decise che il suo paesaggio doveva assolutamente cambiare.
Ma come fare?
Come poteva allontanarsi da quell'energumena che si era sposato tanti e tanti anni fa' quando era ancora una donna con i tratti di un essere umano. Pensando a questo si rese conto che se la donna era così cambiata, ovviamente in peggio, ci doveva pur essere un motivo e forse la colpa non era solo sua......
Lui per tanti anni si era dedicato totalmente al suo lavoro senza curarsi affatto della persona che viveva accanto a lui. Ora avrebbe pagato oro per quanto pesava sua moglie per aver avuto lui il chip
negli anni passati....forse tante cose sarebbero state diverse....
Ora però i suoi problemi erano troppo grossi ed il terrore aumentava sempre di più....


scusate ma ieri avevo sbagliato settore [SM=g7350]
sig210
00giovedì 23 aprile 2009 17:47
Valeria rimirava la margherita trovata sul parabrezza della sua macchina e non riusciva a capire perchè nell'osservarla provava un'emozione tale da turbarla così tanto, questo sentimento non era nuovo per lei, ma antico, conosciuto.
Perchè un fiore così semplice, senza tempo, senza pretese le suscitava una sensazione così profonda?
Ed ecco che all'improvviso tutto le fu chiaro.
Risale a circa due anni fa, quando era andata in un centro benessere per due settimane, voleva riposarsi, rifocillarsi, fare massaggi, delle belle passeggiate ed una sana dieta alimentare, considerato che si alimentava spesso in modo disordinato a causa del suo orario di lavoro.
In quel posto meraviglioso, immerso nel verde della campagna friulana, con intorno dei ruscelli di acque limpidi, semplici e pure le facevano da specchio durante le lunghe passeggiate, tanto da farla sentire un pò narcisista, in quanto si omologava con la bellezza della natura.
In una di queste passeggiate conobbe Vittorio, ospite anche lui della struttura, era altissimo, pesava tanto, ma tanto, era grasso, ma grasso. Si erano appena salutati, senza soffermarsi neppure per una chiacchierata.
La sera, a cena, nel ristorante del Centro si sono ritrovati seduti allo stesso tavolo e Valeria ha subito notato gli occhi di Vittorio e la colpì la luce che sprigionavano, una luce sincera, il suo naso era perfetto e il taglio delle labbra sensuale. Per tutta la durata della cena parlarono, chiacchierarono come due amici di vecchia data.
Dopo cena si recarono al piano-bar per ascoltare della musica di un pianista che con grande competenza e professionalità inondava tutto l'ambiente con le note di Mozart.
L'atmosfera era magica e Vittorio si rivelò un compagno meraviglioso non solo attraente, ma anche gentile, buono e molto intelligente.
Valeria lo definì subito il "Gigante Buono", la cultura e l'intelligenza di Vittorio catturarono l'attenzione di Valeria che alla richiesta di andare assieme a passeggiare sui sentieri intorno al Centro non rifiutò, anzi accettò volentieri.
Durante le loro passeggiate il Gigante Buono raccoglieva le margherite bianche che le donava. Ogni mattina sul tavolo della colazione c'era sempre un mazzolino di margherite bianche...

Intanto Valeria anche se affascinata dai suoi pensieri non potè dimenticare il dramma del povero Pistola...Era tornato a casa, nel suo "paesaggio" infelice e stava vivendo momenti drammatici...Chi faceva le telefonate mute al Pistola?...
[SM=g7350]


Carmen...
00domenica 26 aprile 2009 13:11
Pausa di riflessione
In questi giorni di pausa non ho scritto più nulla perché ho riflettuto sul modo corretto di approcciarsi alla scrittura. Dopo che il mio post scriptum aveva scatenato le polemiche ho anche notato che aveva modificato il modo di scrivere degli altri.
Io ho cominciato a scrivere cercando di dipingere i vari personaggi immaginandomi, per far sembrare la storia un minimo reale, come si sarebbe potuto comportare nella vita vera ognuno di loro e lo facevo calandomi un po’ nel personaggio così come fa un attore nell’interpretare un film.
Poi andavo a rileggere quello che avevo scritto, leggevo quello che scrivevano gli altri e mi dispiacevo per la vita che gli avevamo creato (vedi sfogo del personaggio di Marco con l’altro personaggio Commissario). Ho anche capito che ci siamo fatti fare un po’ tutti il lavaggio del cervello e sapete perché dico questo, perché ripensando al donnone cattivo, ho ripensato a quante volte fin da piccoli ci hanno propinato nei cartoni animati i personaggi cattivi rappresentandoli sempre enormi (vedi ad esempio l’Orco cattivo che mangia i suoi figlioletti ecc.) …….e questo succedeva anche con gli animali purtroppo, pensate a quante volte lo squalo è stato rappresentato come cattivo, il lupo cattivo poi è un classico! Ma questi animali poveretti di cattivo non hanno proprio nulla.
Quando poi Basettun ha fatto il suo intervento ho pensato anche al libro Cuore e alla storia di Pinocchio ed è vero, ma non solo, perché entra in gioco anche la pubblicità che cerca ogni giorno di farci il lavaggio del cervello propinandoci una perfezione irraggiungibile (vedi le donne perfette che si vedono in tv, perfette solo grazie al bisturi) e che hanno modificato il modo corretto di vedere la realtà purtroppo. Come continuo a ripetere “il mondo è bello perché è vario e la bellezza è molto soggettiva”, alcuni dicono che la bellezza sta nelle proporzioni ma anche questo è relativo, proporzioni rispetto a cosa e rispetto a chi? Da persone adulte siamo in grado di capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, i bambini purtroppo no e subiscono.
I racconti che scriviamo nel forum per fortuna i bambini non li leggono, almeno spero.
Allora mi chiedo come è giusto scrivere?
Non solo, è normale emozionarsi e appassionarsi per ciò che si scrive o succede solo a me?
E mi chiedo ma succede anche agli attori quando interpretano un film? Voi che ne pensate?
Qual’è il modo giusto per scrivere una storia?
Pongo il quesito a Basettun.
basettun
00domenica 26 aprile 2009 15:36
Re: Pausa di riflessione
Ciao Carmen, ti rispondo nella cartella riservata agli iscritti al Forum.
[SM=g7448]
lidiareggio
00domenica 26 aprile 2009 15:39
Re: Pausa di riflessione
[SM=g7404] non so perchè....ma mi trovo spesso d'accordo con Carmen. Aspetto anche io il responso saggio di Basettun. [SM=g7348]

Carmen...
00lunedì 4 maggio 2009 19:06
Il “Pistola” prese la decisione di parlare con il Commissario e il giorno dopo andò in questura.
“Come mai è qui?” chiese il Commissario.
“Sono venuto per dirle che ho ricevuto minacce di morte” disse il “Pistola”.
Il Commissario guardò l’uomo e notò che era esausto, lo fece sedere poi iniziò a fargli domande.
“Sua moglie è in ospedale e anche il poveretto che lei ha ferito, quindi chi potrebbe averla minacciata?, forse qualche parente di questi?, o lei ha commesso qualche altro reato?, mi faccia capire e adesso inizi a dirmi tutta la verità a cominciare dal motivo per cui ha sposato quella donna violenta”.
Il “Pistola” iniziò a raccontare:
Vede Commissario, in origine il mio matrimonio andava bene e quella donna violenta, come dice lei, all’inizio non era violenta, intendiamoci è sempre stata una tipa tosta, per capirci meglio le faccio un paragone: lei Commissario, come tipo di donna potrebbe essere paragonata alla musica classica, piacevole, gradevole....mia moglie è invece stile hard rock o meglio heavy metal, dura e non facile da comprendere, non a tutti piace quel genere di musica, ma ci compensavamo a vicenda, ci amavamo, io l’amavo. Poi col tempo tutto si è deteriorato, non so per colpa di chi e per colpa di cosa, forse io non sono stato per lei il marito che voleva e viceversa, e così ci siamo persi e allontanati. Lei ha cominciato ad essere manesca, quello che facevo non le andava bene e io cominciavo a odiare il suo modo di fare. Poi l’essere preso in giro da mia moglie e dagli amici mi ha fatto perdere le staffe, era diventata una vita d’inferno….ho cominciato a odiarla per quello che mi stava facendo, per come mi aveva ridotto e per come mi sbeffeggiava….non sono mai riuscito a reagire….ma adesso basta…..non ne posso più!

[SM=g7350]
Carmen...
00martedì 5 maggio 2009 16:29
Mentre il “pistola” raccontava la sua storia, Valeria rigirava tra le mani la margherita che aveva trovato sul parabrezza della macchina e non riusciva a capire il senso del bigliettino che era legato al fiore. Quando lo aveva aperto aveva visto solo una piccola macchia rossa proprio al centro, niente di scritto nessuna frase ne parola, l’aveva osservata bene e si era resa conto che era una goccia di sangue. Si era subito guardata attorno sperando di trovare qualche indizio ma non c’era nessuno. La mattina dopo aveva fatto analizzare il cartoncino e il risultato, che le avevano portato poco prima che arrivasse il “pistola”, aveva confermato i suoi sospetti, era sangue.
“Quando sono cominciate le minacce?” Chiese al “pistola”.
“Ieri sera appena rientrato in casa, ho ricevuto due telefonate.” Rispose l’uomo.
Valeria pensava ai fiori ricevuti prima di uscire dal commissariato, alle bellissime frasi scritte ma senza firma, alla margherita, alla goccia di sangue sul cartoncino e le venne un brivido lungo la schiena……..c’era qualcosa che non andava nel susseguirsi degli eventi……

[SM=g7344]
sig210
00mercoledì 6 maggio 2009 12:24
Valeria esamina attentamente il biglietto con la macchia rossa al centro e pensa:" E dire che mi ero illusa che il mittente di questo biglietto fosse il "Gigante Buono." Una macchia di sangue! Vuole, dunque, essere una micaccia di morte? Valeria non si impressionò per niente, è una donna sicura e forte, con una personalità spiccata, ama il suo lavoro, lo ha voluto con tutte le sue forze, pur mettendosi contro suo padre che aveva, per sua figlia, un progetto di vita diverso. Valeria doveva fare la pediatra, prendersi cura dei bambini ed averne tanti anche lei, insomma, doveva fare il medico, la moglie e la mamma. A questo pensiero Valeria sorrise e il Pistola, vedendola sorridere le chiese:" Commissario che fai? Tu ridi? Io mi stò per fare sotto dalla paura, ci stanno minacciando e tu, te la ridi? Allora, Valerisa rispose:" Caro mio, non mi fa certo impressione una macchia rossa, stai tranquillo che sbatterò dentro questi delinquenti, ma tu piuttosto tovati un buon divorzista e metti un pò d'ordine nella tua vita.
Vedi caro Pistola, gli esperti dicono che una coppia può stare bene tre anni, l'amore vero dura tre anni. Dopodichè cala il desiderio ed inizia il Purgatorio della convivenza, il litigio è sempre una delle attività più gettonate, ti dà fastidio tutto, l'uomo spaparanzato, di notte, che dorme a bocca aperta e russa come un compressore, e lei, che si rilassa e mostra anche il peggio di sè. Come noti, la convivenza uccide l'amore, anche il più grande, perciò ti consiglio di fare fagotto e andare via, così non ci saranno più zuffe, calunnie, insulti, violenze e sappi che l'amore vissuto a distanza, come fanno gli amanti, sopravvive agli anni dato che ognuno cerca sempre di mostrarsi al meglio...
[SM=g7350]

Carmen...
00mercoledì 6 maggio 2009 15:23
“Si Commissario mi troverò un buon avvocato e poi si vedrà.” Disse il “pistola”.
“Però lei sembra parlare da donna ferita e infelice, vuol forse dirmi che se quando ci siamo conosciuti io e mia moglie invece di sposarci fossimo rimasti amanti tutto sarebbe filato liscio?, no non mi convince, chi ama veramente ama anche i difetti del proprio compagno di vita e accetta anche le cose poco piacevoli d'altronde nessuno è perfetto, basta sapersi accettare e rispettare reciprocamente, perché in un rapporto bisogna essere in due e se qualcuno dei due sbaglia, se il rapporto è sincero e l’errore non è grave, allora si può continuare a stare assieme. Molti amici mi hanno consigliato di fare quello che dice lei, forse in quel caso non ne avrei avuto solo una di amante, probabilmente me ne sarei fatte un paio, giusto per assaporare quello che la vita offre….ma non era quello che volevo….che vuole che le dica, forse non era destino che il mio matrimonio riuscisse, non tutte le ciambelle riescono col buco! Penso che sia anche questione di intelligenza, bisogna capire fin dove si può arrivare senza prevaricare sul proprio compagno…e le colpe non le do solo a mia moglie intendiamoci…..
Ma ascolti, si faccia dare un piccolo e umile consiglio da un uomo che ha sopportato tanto sperando di salvare la sua unione prima di arrivare a questa decisione drastica, non si faccia riempire la testa da chi dice che l’amore non esiste, che l’amore dura poco, che è meglio rimanere amanti…..sono solo le scuse di chi forse non ha mai capito il significato della parola amore…...ci rifletta Commissario.”

Valeria ascoltò l’uomo poco convinta, le sue esperienze di vita erano state diverse. Lo fece tornare a casa e incominciò a pensare ad un problema più grande……come fare per acciuffare il delinquente che faceva le minacce, ma erano minacce? Al povero “pistola” sicuramente si, ma a lei? E se erano minacce erano collegate? Doveva scoprirlo e da buon investigatore quale era avrebbe risolto il caso! Anche se il padre aveva avuto per lei altre aspettative, le era comunque rimasto accanto e aveva accettato le sue scelte, temeva per la figlia, quello era un lavoro con molti rischi e lui avrebbe volentieri preferito altro. Valeria invece si era imposta, aveva in mente solo una cosa, fare giustizia e far applicare la legge proteggendo così le persone deboli. Non voleva vedere più soprusi e prepotenze e a costo di lavorare duramente avrebbe portato a termine la sua missione.
Chiamò il suo fidato collega di lavoro e cominciarono le indagini.
La prima cosa che le venne in mente fu quella di andare a visitare il poligono in cui era iniziato tutto….rimirò la margherita e pensò a Vittorio…”per la miseria”, pensò ad un tratto, e se invece era qualcosa che aveva a che fare con lui? E se invece ad essere minacciato era il suo amico, forse la macchia di sangue era di Vittorio e quello era un messaggio per lei?..... Forse lui aveva bisogno di aiuto….. e la margherita era il filo conduttore…..
[SM=g7350]
basettun
00mercoledì 6 maggio 2009 16:03
Che ne pensi del Pistola? Chiese Valeria al suo collega. E’ un debole, disse lui, e come tutti i deboli a volte fa cose spiacevoli, per riscattarsi delle frustrazioni, però, cavolo, con quella moglie…
Allora tu lo capisci?
Non lo giustifico, ma lo posso capire, disse Montalbano, lo chiamavano così perché era calvo, pienotto e siciliano, io quando esco di casa la mattina alle sette ho in testa l’immagine di mia moglie in vestaglia, ciabatte e con l’odore della notte perché non si è ancora fatta la doccia, poi lei si prepara bella e profumata e se ne va al lavoro che sembra una star di Holliwood, ma quando torno la sera la ritrovo in vestaglia e ciabatte.
La mia moglie se la godono gli altri, disse, i suoi colleghi di lavoro e tutti quelli che incontra durante la giornata. A me resta solo il peggio. Ma quando eravamo fidanzati non era così, era sempre bella e truccata, bella da farmi perdere la testa, e io l’ho persa e me la sono sposata. Ma ho sposato il meglio di lei che non ho più. Il matrimonio è una truffa! E’ come quando compri una macchina e te la presentano lavata e lucidata, con le gomme nuove e col motore che va a mille, poi ti accorgi che il motore è arrangiato alla meno peggio, che la carrozzeria è sfatta e le gomme si consumano dopo un anno. E la sera… la sera si gira di là e fa finta di dormire per non istigare il mio istinto sessuale. Io me la farei pure in vestaglia e ciabatte, coi calzettoni di lana e la faccia slavata, tanto, se spengo la luce… ma lei no, si gira e russa e se le metto una mano sul culo si lamenta… aaah, ho sonno, sono stanca, buonanotte amore. … Ma buonanotte un cazzo!
Montalbano! Esclamò Valeria, ma un po’ di ritegno, siamo in un Commissariato.
Mi scusi Commissario, è che da un po’ anch’io sto pensando al divorzio, mi scusi, non accadrà più, è stato uno sfogo.
E alzò le braccia in segno di resa mostrando le mani aperte.
Valeria notò il suo indice sinistro fasciato e gli chiese cosa gli fosse successo.
Niente, disse Montalbano, potavo le piante del giardino e mi sono dato una sforbiciata.
Carmen...
00giovedì 7 maggio 2009 12:39
Montalbano allora le chiese, “ma Commissario perché lei non si è sposata?”….
“Fossi matta” rispose Valeria…..”comunque, lascia perdere Montalbano e datti da fare piuttosto, dobbiamo risolvere il caso”….”lavorare, lavorare, vai, vai”….. si girò di spalle e borbottò …..”fossi matta davvero, meglio avere un amante in ogni porto come fanno i marinai, mi diverto di più e sono libera come il vento”……Montalbano, che si era soffermato per guardarle il culo come faceva sempre, aveva sentito tutto e pensò tra se “hai capito sta gran gnocca e con me fa tanto la schizzinosa”…..poi silenziosamente tornò nella sua stanza.

Il “pistola” nel frattempo era andato in ospedale per dire a sua moglie che era tutto finito, che avrebbe chiesto il divorzio e che si era già fatto la valigia per andare via……
La moglie del “pistola” lo guardava torva, se non fosse stato per il dolore alla testa e i testimoni scomodi, lo avrebbe seppellito lì seduta stante……
Ad un tratto lo guardò e gli disse…..“si è meglio così, esci dalla mia vita prima che io diventi un assassina per colpa tua….e pensare che quando ci siamo sposati eri così premuroso nei miei confronti, gentile e amorevole….poi hai cominciato a tornare a casa di fretta e senza neanche darmi un bacio te ne uscivi subito dopo per andare con gli amici a giocare a calcetto, tutte le domeniche te ne stavi inchiodato davanti alla televisione a guardare le tue fottutissime partite, niente più seratine romantiche e passeggiate mano nella mano, mi guardavi di sfuggita e non apprezzavi nemmeno il pranzo che ti preparavo…..cucina meglio mia madre mi dicevi sempre….e io allora ti avrei volentieri fatto ingoiare anche il cucchiaio, tanto mi dava fastidio……poi dopo essertene stato davanti alla tv per tutta la sera venivi a letto mi mettevi una mano sul culo e pretendevi….senza nemmeno una carezza che servisse ad eccitarmi…..senza una parola dolce……con l’alito che sapeva di alcol…..si esci dalla mia vita…..mi sono ridotta così perché sfogavo la mia rabbia sul cibo, mi rimpinzavo di dolci per sopportare la tua indifferenza e poi è stato sempre peggio……ho cominciato a picchiarti quando mi sono accorta che sbavavi dietro le ventenni…..brutto porco tu e il pistolino che ti ritrovi……spero che ti caschi!”…..

I due continuarono così per un po’…..dicendosene di tutti i colori….rinfacciandosi colpe e incomprensioni……tra infermieri e dottori che andavano e venivano…….poi il “pistola” stanco e nauseato se ne andò dritto, dritto dall’avvocato……
[SM=g7350]
sig210
00giovedì 7 maggio 2009 16:20
Mentre Valeria si allontanava lasciando Montalbano a sbavare dietro il suo culo, rivide le braccia alzate, in segno di resa, del suo aiutante, e l'indice sinistro fasciato.
Aveva detto che si era ferito potando i fiori!!! Ma certo! E' tutto chiaro, è stato lui, non ci sono dubbi, ad inviare i fiori recisi dal suo giardino e ferendosi macchiò il biglietto di sangue, è lui, dunque, l'ammiratore segreto! Non era una minaccia, ma un dono floreale. Pensava alle parole di questo che le confidava che stava per divorziare, che il suo matrimonio era finito. Nella vita, nulla rimane mai uguale a se stesso, perchè la coppia dovrebbe? Bisogna imparare a trasformarsi, ma perchè tale trasformazione avvenga è necessario un interesse molto forte, una predisposizione al cambiamento, un uomo capace a fare rinascere, una intesa profonda, soprattutto sessuale, ma anche dolcezza, amore e dedizione. Ecco il motivo perchè, Montalbano, le chiedeva se fosse sposata. Non sia mai! pensò Valeria; Lei che si era salvata in estremis e stava per cascarci, ma per fortuna il buon senso è prevalso sulla effimera felicità.
Ricorda ancora la solita frase di Lui:" Mi vuoi bene? Ma come? Ma quanto? Quanto al tuo cane? Da uno a dieci, dammi un'idea di dosaggio del tuo amore!" E lei tranquilla, rispose:" Q.B." Come nelle ricette da cucina, quanto basta. Alla fine il Q.B. è diventato solo B. cioè BASTA!!!
Oggi Valeria vive con "Pioggia" il suo cane, che ha trovato in un giorno di pioggia, anzi il cane ha trovato lei (è una cagna), era rannicchiata sul cancello della sua villetta, aveva scelto il suo giardino per ripararsi dalla pioggia e Valeria l'ha ospitata, ma adesso è Pioggia che ospita lei, in quanto è diventata la padrona di casa, delle poltrone, dei tappeti, della cucina...E' una compagna ideale, l'ascolta con quegli occhioni scuri e la consola nelle giornate grigi, non la giudica ed è sempre pronta a fare quattro passi con lei.

Valeria pensò di telefonare al "Pistola" si era affezionata a quell'uomo così umile, semplice e triste. Voleva dargli un consiglio non legale, ma da amica, voleva suggerirgli di adottare un cane, così avrebbe dato e ricevuto affetto, avrebbe avuto un compagno fedele e festaiolo che, sicuramente, avrebbe trovato sempre fuori dal balcone di casa ad aspettarlo al rientro dal lavoro e che al solo rumore della chiave, che gira nella toppa, sarebbe stato motivo di gioia per una creatura che chiede amore senza pretendere niente in cambio se non che qualche carezza e una scatoletta di carne...
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Carmen...
00venerdì 8 maggio 2009 12:28
Dopo otto anni……….

Il “pistola” stava passeggiando per le vie del centro quando intravide tra la gente un volto conosciuto……”non è possibile” pensò tra se….e tirò talmente tanto il guinzaglio al suo cane, Bruschetta, che questi fu trascinato indietro…….”quella è la mia ex moglie”……la sua ex era dimagrita e quasi non si riconosceva, sembrava fosse ringiovanita ed era mano nella mano con un uomo…..ma……ma, l’uomo accanto a lei era….era….”no, non è possibile! Il tipo che lui aveva ferito al poligono!”…….si nascose nel primo portone che trovò….non poteva crederci e non voleva incrociare il loro sguardo……mentre aspettava che lei passasse oltre, un’autovettura della polizia a sirene spiegate arrivò facendo stridere i freni sull’asfalto……scese il Commissario di tutta fretta ed entrò di prepotenza nel portone assieme a due agenti….
Il “pistola” fece in tempo a spostarsi per non essere investito e incrociò lo sguardo di Valeria……
“Lei che ci fa qui?”, disse Valeria.
“Niente, niente ero solo entrato un attimo”, disse il “pistola”.
“Vada subito via, è pericoloso”, disse Valeria, “però mi aspetti voglio parlarle”.
Concluso l’intervento nell’abitazione di un’anziana donna che era stata picchiata e derubata, Valeria si fermò a parlare col “pistola”…..
“Allora come va?”, disse Valeria accarezzando Bruschetta.
“Bene”, disse il “pistola”, “ma sono solo come un cane anzi, siamo soli come due cani io e il mio Bruschetta e proprio poco fa ho visto la mia ex moglie passeggiare. Lei non può immaginare Commissario, la mia ex sembra ringiovanita, è dimagrita ed è tornata bella come ai vecchi tempi ma quello che più mi meraviglia è sapere che si è messa con…con quel tipo, quello che avevo ferito al poligono”…
“La vita a volte è imprevedibile”, disse Valeria….”ma non ci pensi più, vada per la sua strada e cerchi un po’ di serenità e poi non si sa mai”……”si goda la vita, senza prenderla troppo sul serio, in fondo dura poco, se ben ci pensa”…….
“Ha più ricevuto minacce?”, gli chiese. “No, non più”, disse il “pistola”.
“Mah, forse sarà stata la rabbia momentanea di quel tipo che lei ha ferito”, disse Valeria.
Si salutarono e Valeria salì sull’auto….
Il suo collega le chiese, “ma scusi Commissario quello non era il “pistola”?”
“Si”, disse Valeria, mi dispiace tanto per quel povero uomo…..
“Piuttosto tu dopo il divorzio?.......come te la passi?”.....
“Sto da dio”…rispose Montalbano…”una donna in ogni porto come i marinai”….e guardò ironicamente Valeria….”solo una non ne vuole sapere di me….ma forse con quella mi sarei inguaiato di nuovo, quindi meglio così”……
Valeria fece finta di niente e lasciò correre, non aveva voglia di discutere e poi mai cominciare storie con i colleghi, subentrano sempre complicazioni…….. lei invece da poco aveva iniziato una storia vera, era andata a convivere con un uomo fantastico…..aveva chiuso con gli amanti perché non si accontentava più di brevi incontri fatti solo di sesso, voleva un compagno vero…..e avrebbe rischiato stavolta…..per lui ne valeva la pena….aveva messo una condizione però, niente storie ingombranti, niente vincoli matrimoniali, solo amore e rispetto, stima e libertà…..libertà di sentirsi uniti, senza imposizioni, dal sentimento e dalla passione…..

“Ma a proposito Montalbano, tu che all’epoca ti occupasti di tutti gli atti del fascicolo…….quale era il vero nome del “pistola”?”

“PISTO Lino”, disse Montalbano…..
….e scoppiò in una risata….

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