La “tangentopoli” della Magistratura targata PD … e siamo solo agli inizi:

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AlcibiadeR
00martedì 11 giugno 2019 00:29
… perché Zingaretti e la Sinistra fanno finta di nulla?




Lo scandalo che investe il Csm è un fatto di una gravità senza precedenti
nella storia della separazione dei poteri e autonomia delle istituzioni.
Rappresenta un attacco enorme alla credibilità dello Stato.


Era dal 1981, dai tempi della P2, che non saltavano tante teste: al momento sono cinque consiglieri, uno dimissionario perché indagato
e quattro autosospesi per aver discusso del nuovo Procuratore di Roma con i parlamentari del PD Luca Lotti e Cosimo Ferri e con il magistrato
Luca Palamara. Come fatto emergere dallo stesso neo eurodeputato dem Franco Roberti, il PD c’è dentro fino al collo e questo scandalo è
targato Partito Democratico.


Zingaretti si è limitato “all’auspicio” che “tutti coloro che in qualche modo sono rimasti coinvolti, collaborino ad accertare la verità“. Neanche una presa di distanza. Ma che segretario è Zingaretti? Ha anche detto: “La divisione e l’autonomia tra i diversi corpi dello Stato penso sia un principio basilare da difendere”. E come intende farlo? Come si concilia questo pensiero con gli incontri notturni nelle stanze d’albergo tra membri del Csm, magistrati come Palamara e Luca Lotti? Perché il segretario PD tentenna e, come sarebbe doveroso fare, non prende alcuna posizione su uno scandalo che riguarda i renziani?

Oggi Marco Lillo scrive sul Fatto Quotidiano: “Zingaretti aveva buoni rapporti con Fabrizio Centofanti, il presunto corruttore di Palamara. E Centofanti non è solo l’imprenditore indagato come corruttore di Palamara a Perugia per i soggiorni alberghieri donati al magistrato in cambio del suo intervento al Csm contro un pm siciliano. Le società del giro di Centofanti pagano anche l’ex capo di gabinetto di Zingaretti in Regione, Maurizio Venafro, e il costruttore Peppe Cionci, in passato vicino a Zingaretti. Venafro per questo è stato indagato per corruzione e Cionci per reati fiscali. Non solo. Centofanti è anche al centro dell’unica grana giudiziaria di Zingaretti. Il segretario è indagato per finanziamento illecito perché, per l’avvocato Giuseppe Calafiore, ‘Centofanti era sicuro di non essere arrestato perché riteneva di essere al sicuro in ragione di erogazioni che lui aveva fatto per favorire l’attività politica di Zingaretti’. Accuse de relato che non hanno trovato riscontro e che però non aiutano il PD a tenere una linea dura sul caso Palamara-Centofanti.”

Il PD non parla e non prende posizione: l’Associazione Nazionale Magistrati ha subito portato avanti la linea dura chiedendo le dimissioni dei consiglieri Csm coinvolti, i quali si sono già autosospesi senza aver commesso reati, ma solo per aver parlato con i deputati Lotti e/o Ferri. Possibile che il PD non dica nulla su Lotti e Ferri? Perché Zingaretti non chiede le dimissioni? O difendere loro significa difendere sé stesso? Il segretario PD ha il dovere di dare spiegazioni ai cittadini.



Fonte
rufusexc
00martedì 11 giugno 2019 16:12
E vogliamo parlare di questo: https://www.open.online/2019/03/13/sede-dellex-provincia-di-roma-atto-di-messa-in-mora-anche-a-zingaretti-e-raggi/?

Zingaretti indebitò ancora di più la Provincia di Roma, prima di diventare Presidente della Regione Lazio.
Acquistò dal costruttore Parnasi un edificio che era stato definito "inagibile e non adatto allo scopo". [SM=x44491] [SM=x44492] [SM=x44493]
Etrusco
00martedì 11 giugno 2019 17:36
Re:
rufusexc, 11/06/2019 16.12:



Zingaretti indebitò ancora di più la Provincia di Roma, prima di diventare Presidente della Regione Lazio.
Acquistò dal costruttore Parnasi un edificio che era stato definito "inagibile e non adatto allo scopo". [SM=x44491] [SM=x44492] [SM=x44493]




E pure dopo, quando diventò governatore del Lazio, andò ad inaugurare un porto che non aveva i requisiti tecnici né legislativi per poter essere definito come tale, tant'è che pochi giorni dopo venne sequestrato.

Bisogna capire ora se è completamente incosciente di quel che fa... oppure... [SM=x44474]
AlcibiadeR
00martedì 11 giugno 2019 19:06
PD: impresentabili, indagati e condannati a tutti i livelli dello Stato: Legislativo – Esecutivo - Giudiziario



… comunque c’è una cosa che non entra nella mia zucchina da normale cittadino del Popolo Sovrano di questa mia amata Italia e di questa mia amata Repubblica fondata sulla Costituzione democratica:

… perché nell’organo giudiziario della Magistratura esistono le “correnti” come succede normalmente nei partiti o nei movimenti politici?
… la Legge non è uguale per tutti? E tutti, compresi i Giudici e i Magistrati, devono rispettarla?

… o forse chi amministra le Leggi decise dal Parlamento, quindi, dal Popolo unico Sovrano e Indipendente, ma le interpretano secondo l’estro di come questi Giudici e Magistrati dell’una o dell’altra corrente abbiano dormito col sedere scoperto, o no, durante il riposo notturno?


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AlcibiadeR
00martedì 11 giugno 2019 20:33
PD: indagati e condannati, cioè, i Delinquenti a tutti i livelli dello Stato: Legislativo – Esecutivo - Giudiziario
rufusexc, 11/06/2019 16.12:

E vogliamo parlare di questo: https://www.open.online/2019/03/13/sede-dellex-provincia-di-roma-atto-di-messa-in-mora-anche-a-zingaretti-e-raggi/?

Zingaretti indebitò ancora di più la Provincia di Roma, prima di diventare Presidente della Regione Lazio.
Acquistò dal costruttore Parnasi un edificio che era stato definito "inagibile e non adatto allo scopo". [SM=x44491] [SM=x44492] [SM=x44493]




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rufusexc
00mercoledì 12 giugno 2019 07:42
Re: Re:
Etrusco, 6/11/2019 5:36 PM:




E pure dopo, quando diventò governatore del Lazio, andò ad inaugurare un porto che non aveva i requisiti tecnici né legislativi per poter essere definito come tale, tant'è che pochi giorni dopo venne sequestrato.

Bisogna capire ora se è completamente incosciente di quel che fa... oppure... [SM=x44474]



È lo sa molto bene quello che fa. così come tutti i dirigenti del suo Partito. Sono tutti in malafede.
Basta vedere il caso Ignazio Marino, prima gli davano addosso ed ora lo giustificano quelli di sinistra.

La cosa grave poi è che Roma è caduta dalla padella alla brace! La Raggi è un'incompetente che non ha saputo scegliere i collaboratori o gli sono stati imposti.



AlcibiadeR
00mercoledì 12 giugno 2019 10:40
[SM=x44457] PD: indagati e condannati, cioè, i Delinquenti a tutti i livelli dello Stato: Legislativo – Esecutivo - Giudiziario
rufusexc, 12/06/2019 07.42:



È lo sa molto bene quello che fa. così come tutti i dirigenti del suo Partito. Sono tutti in malafede.
Basta vedere il caso Ignazio Marino, prima gli davano addosso ed ora lo giustificano quelli di sinistra.

La cosa grave poi è che Roma è caduta dalla padella alla brace! La Raggi è un'incompetente che non ha saputo scegliere i collaboratori o gli sono stati imposti.







… secondo me, sei troppo remissivo definirli personaggi in “malafede”, anziché delinquenti recidivi che da sempre hanno solo procurato danni agli italiani e all’Italia …
… e questo, a parte l’aver incrementato l’immigrazione per favorire le loro coop rosse e l’avere aumentato a dismisura il debito pubblico durante i loro ultimi malgoverni … causando la catastrofe più grande obbligando l’€uro in Italia, introdotto proprio da quella “mortadella” avariata!!!

… l’altra cosa deprimente di questi quattro cialtroni, cacciati a sonore pedate all’opposizione e che continuano inesorabilmente a perdere consensi, è sentirli nei vari talk televisivi di sfornare “ricette salva Italia” proprio da loro – i Calenda &Company d’incompetenti e impresentabili - che l’hanno economicamente assassinata

… inoltre, questi spudorati, inclusi gli pseudo zingari “filosofi” e gli intellettualoidi che si scandalizzano perché i giovani “analfabeti” sardegnoli hanno votato Lega, continuano con la faccia tosta di far credere agli italiani d’essere l’unica valida alternativa. Mascalzoni, farabutti! [SM=x44510] [SM=x44512] [SM=x44504]




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AlcibiadeR
00mercoledì 12 giugno 2019 12:30
[SM=x44457] PD: indagati e condannati, cioè, i Delinquenti a tutti i livelli dello Stato: Legislativo – Esecutivo - Giudiziario


intervista all'ex Magistrato Carlo Nordio



Magistrato dal 1977, omonimo del famoso ragazzo di Udine, è stato Procuratore Aggiunto di Venezia e titolare dell'inchiesta sul Mose
di Venezia, fu protagonista della famosa stagione di Mani pulite
con la celebre inchiesta sulle Cooperative Rosse



“Caso Csm? È la nemesi storica della magistratura.
E ora serve una riforma della Costituzione”


L’ex magistrato trevigiano coglie l’occasione della bufera che da giorni travolge il Consiglio Superiore della Magistratura per ribadire le sue battaglie: più controllo alle intercettazioni, meno intrecci con la politica. La soluzione per il Csm? Passare dalle elezioni al sorteggio




Le correnti? Tramano da sempre. Le relazioni tra magistratura e politica? Un fatto ovvio. Ma la polemica che ha travolto negli ultimi giorni il CSM (Consiglio superiore della magistratura) ha superato le dimensioni dello scandalo fino ad assumere le fattezze di uno scontro, durissimo, tra correnti. «Ma non lasciamoci impressionare», dice Carlo Nordio, ex magistrato e autore, noto per le sue indagini su Mani Pulite, sulle Brigate Rosse venete e, negli ultimi anni, sul Mose a Venezia. «Ci sono stati in passato scontri anche più cruenti». Quello che è certo è che la crisi di questi giorni «rappresenta una nemesi storica per la magistratura».

Tutto comincia con l’inchiesta della procura di Perugia sul potente magistrato Luca Palamara, ex consigliere del Csm ed ex presidente Anm, accusato di corruzione per una serie di regalie che avrebbero influito sull’esito di alcune sentenze. Informato per vie traverse dai colleghi, avrebbe allora cercato di bloccare l’indagine cercando di influenzare le nomine della procura di Perugia.

L’indagine, attraverso la diffusione del contenuto di alcune intercettazioni ambientali «nemmeno periziate», sottolinea sempre Nordio, ha fatto emergere un intreccio di relazioni, frequentazioni e accordi da parte di altri esponenti del Csm con alcuni politici (il nome più noto è quello di Luca Lotti, ex ministro dello Sport con Matteo Renzi) per decidere sulle nomine dei più importanti incarichi nella magistratura (tutte cose che, va detto, non c’entrano con il caso di Palamara ma che contribuiscono a gettare discredito sulla categoria). Allo scandalo seguono le dimissioni di un consigliere, indagato, e l’autosospensione di altri quattro, finiti nelle intercettazioni: tre sono espressione di Magistratura Indipendente, uno di Unicost. Come era immaginabile, la faccenda scatena una guerra tra correnti, tra chi – come Piercamillo Davigo, di Autonomia e Indipendenza, di stampo “giustizialista” – chiede le loro dimissioni, con un conseguente ribaltone al Csm e chi, come il capo di Magistratura Indipendente, auspica un loro ritorno al lavoro.

Una crisi, segnata dalla guerra tra le correnti e quella che, secondo Nordio, è una pura e semplice «nemesi storica. Una “vendetta” per l’uso spregiudicato delle intercettazioni. Si ritorce contro quelli, cioè i magistrati, che in passato ne hanno fatto un uso esorbitante». E questa dinamica si riflette «nelle lotte interne tra le correnti, che emergono sempre, in queste situazioni, attraverso le intercettazioni».

Nel caso di Luca Palamara è stato un Trojan, un virus installato sul telefono che ha registrato tutto quanto percepiva nelle circostanze.
Ma vale sempre. Non è un caso che appena prima dell’elezione degli organi della magistratura si verifica una impennata delle loro telefonate. Un fatto evidente, che sarebbe riscontrabile osservando i tabulati telefonici. Gli accordi, le conversazioni, avvengono in modo ufficiale, lo sanno tutti.

Niente di nuovo sotto il Sole, quindi.
Da sempre le candidature esprimono una volontà anche politica.
Le correnti da sempre sono contigue ai partiti, e in questo senso nelle notizie degli ultimi giorni non c’è niente di nuovo – a parte la diffusione delle intercettazioni, o meglio del contenuto di alcune intercettazioni nemmeno periziate. È una cosa che mi indignava quando accadeva in passato, quando sui giornali venivano pubblicate le intercettazioni sui politici. Ma che mi indigna anche adesso. Per i magistrati è una nemesi storica, una vendetta della storia.

Lei intende dire che la diffusione di queste intercettazioni ha qualcosa di sospetto?

Sono sempre sospette, in tutte le indagini. Vanno usate solo dopo essere state periziate. Sono strumenti che, lo dico da sempre e lo ripeto nel mio ultimo libro, hanno un potenziale enorme, perché mancano del contesto e, in generale, anche del tono. Come si può capire, senza l’intonazione, se una frase viene detta sul serio o per scherzo?

Ogni partito una corrente. Ma la Prima Repubblica è scomparsa mentre le corrent ci sono ancora. Hanno perso molto del loro “colore” politico e ideologico rispetto a prima, ma si sono mantenute come centri di potere: decidono loro

È così strano che un magistrato incontri e frequenti un politico, anche “nottetempo” come in questo caso?
Nel caso di Luca Lotti il problema è che è indagato dalla procura di Roma per il caso Consip e si incontra con un membro di quella procura. Ma, in generale, come si può impedire che un magistrato incontri un indagato, dal momento che quasi la metà dei rappresentanti delle istituzioni lo è?

Altra domanda, allora: perché è scandaloso che il Csm abbia una connotazione politico, dal momento che sono le correnti che propongono i candidati?
La politica è entrata nella magistratura negli anni ’70. Alcuni giovani magistrati hanno introdotto una interpretazione della legge che fosse Costituzionalmente orientata, cioè di stampo “progressista”. Va detto che, fino a quel momento, prevaleva una impostazione più conservatrice. Ebbene, questa dinamica si è evoluta fino a rappresentare anche tra i magistrati, in modo simmetrico, la suddivisione dei partiti di allora: Magistratura Indipendente esprimeva i cosiddetti laici, Magistratura Democratica era una corrente di sinistra, Unità per la Costituzione (Unicost), di tipo centrista. Ora sono quattro, ma l’archiettura rimane la stessa. Nel frattempo la Prima Repubblica è scomparsa ma le correnti sono ancora qui. Hanno perso molto del loro “colore” politico e ideologico rispetto a prima, ma si sono mantenute come centri di potere: decidono loro.

Da loro dipendono le carriere dei magistrati?
È consequenziale, sono gli eletti del Csm che decidono le sorti dei matistrati stessi. Ma non vuol dire, però, che per i ruoli più rilevanti vengano privlegiati i peggiori, purché fedeli. Scelgono comunque persone preparate, rigorose e competenti. Bravi, insomma, ma targati.

Si possono acquisire crediti politici attraverso le sentenze?
No. Le sentenze semmai donano notorietà, se sono importanti, ai magistrati. E questo li aiuta in un momento in cui scelgono di farsi eleggere, cioè di dedicarsi alla vita politica. Un’altra cosa su cui sono sempre stato contrario.

Contrario ai magistrati che entrano in politica?
Sì. Anche a me, adesso che non sono più in attività, lo hanno chiesto, ma mi sono sempre rifiutato. È una cosa che i giudici, a mio avviso, non dovrebbero fare mai: né quando sono in attività né quando hanno terminato la loro carriera.

Perché?
È ovvio che una candidatura non si costruisce in 24 ore. Se un giudice, una volta dismessa la toga, sceglie di fare politica, inevitabilmente rivela che anche prima, cioè quando aveva la toga, aveva intrapreso contatti, accordi, frequentazioni con esponenti di partiti e non solo. Questo getta un’ombra sul suo operato del passato, cioè fa sorgere il sospetto che fosse orientato anche durante il suo servizio.

Allora lei dà ragione al ministro dell’Interno Matteo Salvini che critica i magistrati che in pubblico e ai congressi di corrente (appunto) si dichiarano contrari alle leggi che lui propone.
Diciamo che un magistrato che critica in pubblico una legge fatta da un politico non deve indignarsi se un politico critica in pubblico una sua sentenza. Entrambe le cose sono, secondo me, sbagliate.

Torniamo al Csm: si può attenuare l’influenza della politica nella sua attività e nella sua composizione?
Sì, con il sorteggio.

In che senso?
Estraendo a sorte i magistrati che lo compongono. Questa opzione, osteggiata con forza da quei rappresentanti più sensibili al potere, viene rigettata con il solito argomento “lei si farebbe operare da un passante, etc etc”. Che però non vale, per almeno due motivi. Il primo che è il sorteggio, dal punto di vista giuridico, è presente da tempo nel nostro ordinamento, per cui non è affatto improprio. Il secondo è che non sarebbero affatto dei “passanti”: il canestro da cui si andrebbe a scegliere sarebbe qualificatissimo, cioè composto da membri della Cassazione, componenti dei Consigli dei vari Ordini regionali, o professori universitari di alto prestigio. Questo annullerebbe ogni intreccio della politica.

Però allora servirebbe anche una riforma della Costituzione.
Potrebbe servire. Il problema è che anche la politica non ha la volontà, o il coraggio, di portare avanti questi disegni di riforma. Così la magistratura non sarà mai indipendente dalla politica. E peggio ancora, non sarà mai indipendente nemmeno da se stessa.




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AlcibiadeR
00giovedì 13 giugno 2019 12:02
[SM=x44457] PD: indagati e condannati, cioè, i Delinquenti a tutti i livelli dello Stato: Legislativo – Esecutivo - Giudiziario


AlcibiadeR
00venerdì 14 giugno 2019 20:22
… terremoto magnitud 10 nel PD coinvolto nella tangentopoli Procure ...
Scandalo Procure e Partito Democratico …

… il PD, come da sempre è d’uso fare quando non può contenere oltre gli eclatanti intrallazzi dei loro “impresentabili” (ex sindaco Marino, docet), silura il braccio destro del ciarlatano, quel ex ministro Lotti nel governo Gentiloni e già rinviato a giudizio per favoreggiamento su appalti Consip e ora coinvolto, assieme al camerata di partito Ferri, nella tangentopoli procure …
… vomito! :((((((


AlcibiadeR
00domenica 16 giugno 2019 00:43
… terremoto magnitud 10 nel PD coinvolto nella tangentopoli Procure ...




www.today.it/politica/lotti-pd.html

www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/14/lotti-si-autosospende-dal-pd-e-se-la-prende-con-il-partito-moralisti-senza-morale-zanda-coinvolto-in-pagine-buie/...



… ettepareva che sullo scandalo Procure l’ex ministro Lotti per scagionarsi dalle gravissime accuse che con lui coinvolge direttamente il Partito Democratico, non se la prendesse col direttivo dei suoi camerati di partito e accusasse di marciume risaputo ma sempre sottaciuto in questo sinistroide partito e che ora lo scarica brutalmente!

… inoltre, il povero “perseguitato” Lotti cita a propria difesa nientemeno che il “caso Tortora”!
peccato che questo soggetto di fama renziana e ormai di memoria, non sia tanto vecchio da poter pure avanzare a proprio vantaggio la scusante della “malattia” – cosa di rito per gli impresentabili quando vengono indagati e messi agli arresti domiciliari, così come fecero gli avvocati dei genitori del Ciarlatano quando arrestarono i loro clienti con obbligo di soggiorno in casa …



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AlcibiadeR
00lunedì 17 giugno 2019 01:40
… terremoto magnitud 10 nel PD coinvolto nella tangentopoli Procure ...





[SM=x44501] ... psss psss bla bla e bla bla ... si si etruria ... si si no no ... azzzzzzz eeee parla pianooooo [SM=x44474] sss ssss ssssss ...




La Boschi difende Lotti:
"Più attacchi dal Pd che dagli avversari"


La deputata toscana si inserisce nel dibattito interno al Pd sulla composizione della nuova segreteria
senza renziani, corrente sua e di Luca Lotti che ha difeso dagli attacchi dei compagni del partito
Nel caos degli scandali sul Csm, Maria Elena Boschi prende le difese di Luca Lotti in risposta
alle reazioni interne al partito: "Sono arrivati più attacchi a Lotti dall’interno del Pd che dagli avversari politici.
Autosospendendosi, ha fatto una scelta che non era scontata e dovuta, di grande generosità verso
la comunità del Pd e va quindi rispettato".



Fonte




[SM=x44451] … beh! il nuovo “perseguitato” Lotti, in chi poteva trovare un solido appoggio più che credibile e garantista
se non nella perorazione fatta dalla faccia tosta dell’ex ministra renziana Boschi? … [SM=x44457] [SM=x44457] [SM=x44457]




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AlcibiadeR
00martedì 18 giugno 2019 10:24
… terremoto magnitud 10 nel PD coinvolto nella tangentopoli Procure ...
… certo che l’Italia è in mano a dei veri e propri delinquenti incalliti ai quali, come dicono certe strxxxxxe altrettanto recidive al delinquere, gli italiani dovrebbero pure “ringraziare” se poi (d’obbligo!) si dimettono da quello o quell’altro partito, da quello o quell’altro incarico governativo, politico, industriale, sociale etc, etc …

… vomito :(((((( … vomito :(((((( … vomito :((((((




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AlcibiadeR
00martedì 18 giugno 2019 12:03
… terremoto magnitud 10 nel PD coinvolto nella tangentopoli Procure ...

… e il peggio di tutta questa zavorra di impresentabili, di indagati e di condannati del Partito Democratico è continuare a illudere gli italiani – che li hanno cacciati all’opposizione a suon di pedate sul sedere - con le loro ricette “salva Italia” dopo averla derubata e devastata (banche, business immigrati, sanità, appalti truccati, etc, etc) con i loro ultimi malgoverni sinistroidi …

… vomito :(((((( … vomito :(((((( … vomito :((((((


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AlcibiadeR
00mercoledì 19 giugno 2019 11:42
… terremoto magnitud 10 nel PD coinvolto nella tangentopoli Procure ...






… anche iersera dalla partigiana Berlinguer – quella invadente giornalaia che ha pure cacciato dal suo talk l’ospite fisso, lo scrittore alpinista Corona - a proposito degli intrallazzi PD – Magistrati, c’è stato il solito teatrino del minestrone dem e degli abituali sinistroidi nullafacenti se non di dare spettacolo con le loro buffonate nelle varie rubriche politichesi Rai, Mediaset, La7, etc …

… in questo giro, poi, il camerata Calenda se l’è presa con tutta la sgangherata dirigenza del “suo” Partito Democratico dicendosi addirittura schifato d’aver procurato voti a questo “suo” partito e … come suo solito … sparare le solite ricette sulla “riforma Magistratura” e quella immancabile sull'economia “salva Italia” dal populismo e neofascismo del governo Salvini(Di Maio) …


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