L'ESTATE FREDDA di Claudio Tacchi

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The Reign of Horror
00venerdì 4 aprile 2008 16:35
TITOLO CORTOMETRAGGIO: L'estate fredda
LOCANDINA DEL CORTOMETRAGGIO:
DURATA: 24 min
REGIA:Claudio Tacchi
ATTORI PRINCIPALI: Francesco Lemma, Luca Vagnini, Raffaella Dragomanni,
Gabriele Arruzzo
SCENEGGIATURA: Claudio Tacchi, Pierluigi Siena
MUSICHE: Claudio Tacchi, Paolo Sambuchi
FOTOGRAFIA: Claudio Tacchi, Pierluigi Siena
MONTAGGIO: Claudio Tacchi
BREVE SINOSSI: Un' epidemia riporta in vita i morti. Un'uomo scappa dalla città per rifugiarsi nella più "tranquilla" campagna...
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA: Claudio Tacchi nasce nel 1977 a Pesaro. studia presso l'istituto d'arte d'Urbino Illustrazione e cinema d'animazione. Ora abita a Milano e lavora come artista 2d presso lo studio di effetti digitali "Ubik".
Da alcuni anni dirige videoclip, documentari e cortometraggi.
FINESTRA player DOVE VISUALIZZARE IL CORTO:



Negatrice di Gioie
00sabato 12 aprile 2008 14:12
Saltano subito all'occhio, gli elementi positivi di questo corto, che poi tanto corto non è.
Il regista sa indubbiamente il fatto suo, tanto che parecchie sequenze fanno quasi dimenticare la natura amatoriale del film; gli effetti speciali sono realizzati in modo stupefacente, non so se grazie ad un budget più alto o proprio per l'abilità, in ogni caso innegabile, del truccatore; i morti viventi sono ultrarealistici, non solo in virtù dello straordinario make-up, ma anche grazie ad attori che offrono performance molto convincenti, sia nella "scena di gruppo" che in quelle singole, muovendosi come dio comanda (in questo caso Tacchi); ottima la scelta di non far pronunciare una sola sillaba al protagonista, scampando il pericolo dell' eventuale, indesiderato effetto "inflessione dialettale mista ad incapacità recitativa", nota dolente nella stragrande maggioranza dei prodotti amatoriali.
Dispiace quindi, che, con tanto talento in campo, si sia scelto di dar vita ad un plot tanto banale, tanto inflazionato e già visto, come quello del sopravvissuto che vaga sfuggendo agli infetti. A peggiorare la situazione, questo vagare non ha nè capo nè coda, e i 24 minuti di escursione in campagna, in cui accade ben poco, se si escludono un paio di momenti un po' più "action" , rischiano di annoiare; cosa che sarebbe senz' altro accaduta, impedendo a qualcuno di arrivare al bel finale, se fosse stata inferiore la padronanza di Tacchi nell'uso della telecamera, che con inquadrature originali ed esteticamente azzeccate, riesce comunque ad incollarci allo schermo, nonostante la povertà della trama. E infatti, lo ripeto, questo ragazzo ha talento e, nonostante il genere zombi non sia tra i miei prediletti, ho apprezzato parecchio il suo corto.
A fine visione ricordo di aver pensato che sarebbe stato bello se Claudio Tacchi avesse deciso di gettar via le Romeros per dedicarsi ad un soggetto nuovo e originale. Poi vengo a sapere che L' estate fredda è uno dei suoi primi lavori, e che già circola (correggetemi se ho capito male) un nuovo mediometraggio di cui si dice un gran bene.
Il che mi fa molto piacere, e mi mette addosso una gran curiosità.

Un'ultima cosa: un applauso al fautore della locandina. Me ne sono innamorata (della locandina, non del fautore) al punto che la vorrei appesa in camera o che ne so, stampata su una maglietta. Bellissima.
Steveau
00domenica 13 aprile 2008 15:29
Hm.



Bravi, bel lavoro tecnico. Nulla da dire.


Però che noia...


Intanto mi si deve spiegare perché nel 2008, dopo 2008 film sugli zombi, si debbano ancora concedere le orecchie alla tediosa cronaca di una radio che ci avvisa della tragedia.
O di una tv. O gli occhi a qualche articolo di giornale.

Cioè, basta. Fidatevi, una volta tanto, delle capacità intuitive del pubblico.
Soprattutto dopo 2008 film sugli zombi.
2009, con questo.

E infatti il grosso problema è tutto qui. Che puoi parlare di zombi, ok, ma non farmelo in un campo desolato.
Perché se me lo fai in un campo desolato, allora non esiste alcuna buona ragione per creare una storia pericolosa.
C'è spazio, troppo. E c'è una macchina, pure.
Possibile che ogni volta c'è qualcuno che si chiude in una casa, o qualcuno che va a sbattere con l'auto?
Ma perché?
Per giustificare il film, ecco perché. Ma non regge.
Io guidavo quell'auto, guarda, e non prendevo manco una buca. Io, se finiva la benzina, raggiungevo la pompa e tornavo indietro in un lampo, senza troppe rotture.

Ma il protagonista è spaventato, sì, sotto shock, e allora va a sbattere chissà come.
Che succede, poi?
Che scende, e trova.... uno zombi!
Ora, gli zombi mi piacciono. Li adoro. Considero l'idea del ritorno alla vita la migliore possibile in ambito horror.
Tornano dopo la morte, e portano cattive notizie.
Stupendo.
Eppure, è solo uno zombi. Uno. 1.
Dal trucco impeccabile, ma sempre uno zombi. 1.
E' esagerata l'enfasi che si ricerca per un incontro tanto banale.
Che accade dopo 8 minuti.

Ma tutto è banale, mi spiace. E' una storia che proprio non appassiona, che non lascia nulla, che si dimentica fino alla visione 2010 sul medesimo tema.
Il finale è carino.

E ho finito pure io, a proposito, non ho altro da dire...
E che dico?
C'è uno che scappa dagli zombi, che altro posso inventarmi?
Magari... sì, mi diverto, mi immagino... che l'uomo andasse a liberare la moglie dalla bara.
Perché no?
La moglie morta, seppellita sotto legno, liste di ferro e terra, adesso viva ma, diciamocelo, incapace di scavare per tre metri in salita, come spesso vogliono farci credere le produzioni zombesche, con tanto di mani che spuntano da sotto, fotografate dal flash di un lampo da temporale...
Allora tutto 'sto casino lui lo fa per andarla a liberare.
Hm. Sì, facciamo che mi invento una cosa così. Che dopo l'incidente, la pompa, ecc, me lo immagino mentre arriva al cimitero, cammina tra le tombe e sente i tonfi degli zombi impossibilitati a uscire da quegli angoli di riposo eterno ormai divenuti prigioni. E mi immagino anche altri esseri umani ancora in vita, altri disgraziati come il nostro protagonista, che si danno da fare per riabbracciare parenti defunti, irragionevolmente guidati dal cuore. Mi immagino anche alcuni di loro mentre vengono morsi da figlie, mariti, zie...liberati e ora pronti al banchetto.
Il nostro protagonista schiva tutto e tutti e arriva alla tomba della moglie; accarezza la pietra lungo la linea del nome con la mano sinistra, mostrando la fede, e poi attacca a spostare il coperchio di cemento come meglio gli riesce.
E fine.

Hm. Tanto per dare un senso a tutto questo. Perché l'istinto di sopravvivenza non mi basta.
Non più.
2008...


Comunque, ottimo il montaggio, decisamente ottima la scena dei colpi di fucile dal casolare.
Talentuosa.
Bravo Tacchi, con la macchina da presa.
Un po' meno con carta e penna.
Tacco77
00mercoledì 16 aprile 2008 02:04
Re:

L'idea del tipo e che libera la moglie te la frego ;)
grazie per i complimenti tecnici...
per il resto la pensiamo un pò diversamente ma è bello così!
vinca il migliore!
T.

Tacco77
00mercoledì 16 aprile 2008 02:21
Re:
...e che già circola (correggetemi se ho capito male) un nuovo mediometraggio di cui si dice un gran bene.
Il che mi fa molto piacere, e mi mette addosso una gran curiosità.
------------------------------------------------------------------------

Correggo: non so di che nuovo mediometraggio si parli!!!
mi fa piacere che se ne dica un gran bene ma io sono appena
entrato in pre-produzione! Aspettiamo per i commenti positivi :)!
Apprezzo le tue critiche!
Ah se vuoi ti spedisco il file della locandina ad alta risoluzione;)
T.


Negatrice di Gioie
00mercoledì 16 aprile 2008 17:09
Re: Re:
Tacco77, 16/04/2008 2.21:

...e che già circola (correggetemi se ho capito male) un nuovo mediometraggio di cui si dice un gran bene.
Il che mi fa molto piacere, e mi mette addosso una gran curiosità.
------------------------------------------------------------------------

Correggo: non so di che nuovo mediometraggio si parli!!!
mi fa piacere che se ne dica un gran bene ma io sono appena
entrato in pre-produzione! Aspettiamo per i commenti positivi :)!
Apprezzo le tue critiche!
Ah se vuoi ti spedisco il file della locandina ad alta risoluzione;)
T.



Cioè non l'hai ancora girato e già ne parlano con entusiasmo?! Dovresti esserne felice.
A parte gli scherzi, così mi avevan detto, o comunque così avevo capito.
Ad ogni modo, la cosa importante è che questo mediometraggio prima o poi lo vedremo.


Ma me lo spedisci veramente il file?
Il mio indirizzo è rosital@hotmail.it.
Grazie. [SM=g27817]

Tacco77
00giovedì 17 aprile 2008 12:14
Re: Re: Re:
po-yee, 16/04/2008 17.09:

Cioè non l'hai ancora girato e già ne parlano con entusiasmo?! Dovresti esserne felice.
A parte gli scherzi, così mi avevan detto, o comunque così avevo capito.
Ad ogni modo, la cosa importante è che questo mediometraggio prima o poi lo vedremo.


Ma me lo spedisci veramente il file?
Il mio indirizzo è rosital@hotmail.it.
Grazie. [SM=g27817]





Spedito [SM=g27823] !
Negatrice di Gioie
00giovedì 17 aprile 2008 15:08
Re: Re: Re: Re:
Tacco77, 17/04/2008 12.14:




Spedito [SM=g27823] !

Ricevuto!
Grazie di nuovo. [SM=g27823]


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