Il Papa attacca l'eutanasia: la cultura della morte insidia la terza eta'

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snaplinx
00sabato 5 aprile 2008 13:43
Il Papa attacca l'eutanasia: la cultura della morte insidia la terza eta'
Benedetto%20XVI
Benedetto XVI
 "Da piu' parti sembra purtroppo avanzare la 'cultura della morte', che insidia anche la stagione della terza eta"'. Lo ha denunciato il Papa incontrando i partecipanti all'Assemblea del Pontificio Consiglio per la Famiglia, dedicata al ruolo dei nonni nella societa' di oggi.   

"Con crescente insistenza - ha - si giunge persino a proporre l'eutanasia come soluzione per risolvere certe situazioni difficili". Secondo Papa Ratzinger, "occorre sempre reagire con forza a cio' che disumanizza la societa"' e in particolare bisogna impegnarsi affinche' "la vecchiaia, con i suoi problemi legati anche ai nuovi contesti familiari e sociali a causa dello sviluppo moderno," sia valutata "alla luce della verita' sull'uomo, sulla famiglia e sulla comunita"'. Occorre unirsi, ha aggiunto, "per sconfiggere insieme ogni emarginazione, perche' ad essere travolti dalla mentalita' individualistica non sono solo loro, i nonni, le nonne, gli anziani, ma tutti: se i nonni, come spesso e da piu' parti si dice, costituiscono una preziosa risorsa, occorre mettere in atto scelte coerenti che permettano di valorizzarla al meglio".   

In proposito, nel suo discorso, Benedetto XVI ha ricordato che "le comunita' parrocchiali e diocesane sono fortemente interpellate da queste problematiche e stanno cercando di venire incontro alle moderne esigenze degli anziani. Ci sono - ha elencato - associazioni e movimenti ecclesiali che hanno abbracciato questa causa importante e urgente". "Ritornino i nonni - e' stato l'uspicio di Ratzoinger - ad essere presenza viva nella famiglia, nella Chiesa e nella societa'. Continuino gli anziani ad essere testimoni di unita', di valori fondati sulla fedelta' ad un unico amore che genera la fede e la gioia di vivere".

Divorzio e aborto rappresentano "piaghe" della societa' moderna ma nessuno parla dei traumi e delle sofferenze che provocano per una sorta di "congiura del silenzio" determinata da ragioni ideologiche. E' la ferma denuncia di Benedetto XVI che ha ricevuto oggi in Vaticano i partecipanti ad un convegno promosso dall'Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul matrimonio e la famiglia dell'Universita' Lateranense.   

Divorzio e aborto, ha detto, rappresentano "scelte di natura certo differente, talvolta maturate in circostanze difficili e drammatiche" ma che hanno in comune tra le conseguenze quella di provocare "in chi le compie" veri e propri "traumi" e "profonde sofferenze" nelle persone e nelle famiglie coinvolte. Con il risultato che "gli uomini e le donne dei nostri giorni si trovano talvolta spogliati e feriti, ai margini delle strade che percorriamo, spesso senza che nessuno ascolti il loro grido di aiuto e si accosti alla loro pena, per alleviarla e curarla". Mentre "nel dibattito, spesso puramente ideologico, si crea nei loro confronti una specie di congiura del silenzio".   

Proprio il clima culturale di oggi e' del resto all'origine del fenomeno stesso dei divorzi e degli aborti: viviamo, ha ricordato il Pontefice, "in un contesto culturale segnato da un crescente individualismo, dall'edonismo e, troppo spesso, anche da mancanza di solidarieta' e di adeguato sostegno sociale". E' anche a causa di questo se "la liberta' umana, di fronte alle difficolta' della vita, e' portata nella sua fragilita' a decisioni in contrasto con l'indissolubilita' del patto coniugale o con il rispetto dovuto alla vita umana appena concepita ed ancora custodita nel seno materno".   

E dunque, pur ribadendo che divorzio e aborto restano "colpe gravi", il Papa teologo ha raccomandato che nei confronti di chi se ne macchia, la Chiesa sappia "accostarsi con amore e delicatezza, con premura e attenzione materna". Il congresso della Lateranense aveva lo scopo di sensibilizzare le comunita' cristiane all'accoglienza delle "vittime" di scelte che per i cristiani sono sbagliate e significativamente il tema era stato formulto come un invito a seguire l'esempio del buon samaritano del Vangelo: "L'olio sulle ferite. Una risposta alle piaghe dell'aborto e del divorzio".

by Rainews24
snaplinx
00sabato 5 aprile 2008 13:44
Eccolo di nuovo.
snaplinx
00sabato 5 aprile 2008 13:45
WELBY LETTERA APERTA A NAPOLITANO

snaplinx
00sabato 5 aprile 2008 13:46
CHANTAL SEBINE EUTANASIA WELBY


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