Giornata della Memoria

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Gabriella.75
00martedì 26 gennaio 2010 16:05
Per non dimenticare
Permettetemi di spendere due parole su una ricorrenza di cui si parla molto, il Giorno della Memoria. Al riguardo si potrebbero dire tante cose, ma penso soprattutto che per tutti noi è impossibile comprendere veramente la portata devastante di uno degli episodi più oscuri della storia dell’umanità. Basta ascoltare chi ancora fra i superstiti è ancora vivo per capire quanto è facile cadere nella retorica e quanto noi siamo distanti, non solo nel tempo, da quell’inferno in terra. E questo è grave, per due motivi: perché si rischia di rendere un omaggio insincero alle sofferenze e alle morti di milioni (milioni!!!) di persone, e perché la mancata consapevolezza di tanto dolore minaccia di farci ripetere le stesse strade pericolose. E allora, preferisco dare la voce ad un poeta, a quel Francesco Guccini che con la sua “Auschwitz” è riuscito con tanta delicatezza a parlare di fatti così gravi.

Gabry

Guccini - Auschwitz

Son morto che ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
ed ora sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
e il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
è strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ma ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento mai si poserà.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contento
saremo sempre a milioni
in polvere qui nel vento.

F. Guccini - "Aushwitz"
basettun
00martedì 26 gennaio 2010 21:34
IO NON DIMENTICO!
Stiamo all'erta, la mafia è come il nazismo, e come allora ci si è accorti troppo tardi della sua pericolosità, c'è gente in Italia e nel mondo che tiene gli occhi chiusi esattamente come allora, anche la Chiesa è cieca, sorda e muta come allora.
Ai nostri giovani non è concessa una speranza del domani, le nostre città sono camere a gas come ad Auschwitz.
Le nostre idee, i nostri sogni, sono fumo nel vento.
Non abbassiamo la testa, uccidiamo la mafia!
IO NON DIMENTICO!
doublem62
00mercoledì 27 gennaio 2010 07:45
IO NON HO MAI DIMENTICATO !
Gabriella.75
00mercoledì 27 gennaio 2010 11:10
Testimonianza di NEDO FIANO (sopravvissuto al campo di sterminio di Buchenwald)

“Vi voglio parlare della piazza d'appello di Auschwitz: i prigionieri si alzavano alle quattro del mattino per poter uscire alle sette nei vari Kommandos fuori del campo; in quella piazza d'appello (…) i prigionieri passavano due o tre ore, anche più, fino a che «la conta» non quadrava.
Sotto la neve, la pioggia, le nerbate, la fame e la paura, unicamente per avere il diritto di uscire a lavorare per prendere un'altra dose di nerbate, i prigionieri dovevano stare rigidi, immobili. In questa piazza migliaia di uomini in fila in una geometria terrificante, disumana, nella posizione di attenti, senza cappello, in qualunque condizione di tempo, sani, malati, vecchi, giovani, senza eccezione perché le eccezioni erano punite con la morte. Non un uomo, fra 150 mila, osava fare il più piccolo movimento.”

“Voi mi direte: «Ma come si esce da quell'inferno? In quali condizioni?» Io non voglio affliggervi parlandovi delle mie condizioni fisiche, dei miei 37 chili, del campo di Buchenwald dove sono stato liberato. Preferisco parlarvi delle condizioni interiori. Un uomo, intanto, non esce più da «quel» campo. Un uomo è sempre là. (…) Appena liberato avvertii un bisogno inesprimibile di amore, un bisogno di comprendere e di dare, come sto facendo oggi con voi”.

“(…) Una delle cose più grandi di cui l'uomo ha un bisogno insopprimibile è la libertà.
Voi che, negli anni prossimi, avrete in mano il mezzo per difendere questa libertà, ricordatevelo: voi e soltanto voi avrete i mezzi per difendere la vostra libertà e la libertà degli altri. Voi sarete responsabili di preservarla, perché voi e soltanto voi sarete i protagonisti della vita.
Non lasciate agli altri questo privilegio e leggete la Storia, cercate di capire cosa è successo e perché, e sappiate donare agli uomini quello che è il dono più bello: l'Amore”.

[SM=g7435]


Gabriella.75
00mercoledì 27 gennaio 2010 15:56
La fine di un incubo!
Dal 1943 in poi, Hitler e la Germania, impegnati nella guerra, cominciarono a subire molte sconfitte. Poco alla volta i Tedeschi vennero scacciati dai territori che avevano occupato e dovettero abbandonare anche i campi di prigionia e di sterminio. Nel 1945, gli alleati (Russi e Americani) sconfissero la Germania: Hitler, rinchiuso nel suo rifugio, si suicidò.
Il 27 gennaio 1945 i soldati alleati arrivarono nel campo di Auschwitz, ne aprirono i cancelli e scoprirono gli orrori che i nazisti, fuggendo, non erano riusciti a fare sparire: prigionieri ridotti a solo pelle e ossa, forni crematori, fosse comuni piene di morti, centinaia di cadaveri ammassati... e questo accadeva anche negli altri campi. Erano davvero le scene di un incubo. Ma quell’incubo, finalmente, era finito.
Alla fine della guerra, si calcolò che nei campi di sterminio erano stati uccisi più di sei milioni di Ebrei.

Ma come è potuto accadere tutto questo? Per la follia di uno, per la smania di potere di pochi, per l’indifferenza di tanti: troppi, troppi!

Per non dimenticare!

Gabriella.


basettun
00mercoledì 27 gennaio 2010 16:39
basettun
00mercoledì 27 gennaio 2010 16:39
basettun
00mercoledì 27 gennaio 2010 16:40
lidiareggio
00mercoledì 27 gennaio 2010 18:42
Re:
non capisco come qualcuno possa dimenticare....

doublem62
00mercoledì 27 gennaio 2010 20:48
Re:
doublem62, 27/01/2010 7.45:

IO NON HO MAI DIMENTICATO !




Nostalgia della casa
E’ più di un anno che vivo al ghetto,
nella nera città di Terezin,
e quando penso alla mia casa
so bene di che si tratta.
O mia piccola casa, mia casetta,
perché m’hanno strappato da te,
perché m’hanno portato nella desolazione,
nell’abisso di un nulla senza ritorno?
Oh, come vorrei tornare
a casa mia, fiore di primavera!
Quando vivevo tra le sue mura
io non sapevo quanto l’amavo!
Ora ricordo quei tempi d’oro:
presto ritornerò, ecco, già corro.
Per le strade girano i reclusi
e in ogni volto che incontri
tu vedi che cos’è questo ghetto,
la paura e la miseria.
Squallore e fame, queste è la vita
che noi viviamo quaggiù,
ma nessuno si deve avvedere:
la terra gira e i tempi cambieranno.
Che arrivi dunque quel giorno
in cui ci rivedremo, mia piccola casa!
Ma intanto preziosa mi sei
perché mi posso sognare di te.

(web)
Technogunner
00giovedì 28 gennaio 2010 09:19
Re:
Onde evitare le (già sicure) polemiche, mi limito a commentare il post di Basettun con cui ho più confidenza anche perchè, aldilà di una frequentazione che si limita al poligono (purtroppo), presumo di avere una minima affinità caratteriale (politica a parte!)
Sapete che ricorre il 10 febbraio? E il 24 aprile? Lo dico io onde evitare che qualcuno gonfi il petto dopo avere consultato internet. Il 10 febbraio si ricordano delle vittime, QUASI TUTTI ITALIANI, "infoibate" in Yugoslavia alla fine del secondo conflitto.
Il 24 aprile, invece, ricorre il giorno della memoria...anzi...scusate...cambio formula, si ricordano i "Martiri Cristiani del genocidio Armeno". Non si sa esattamente il numero dei morti.
Del genocidio di dieci anni fa in Rwanda non è stata istituita una giornata da ricordare. I negri non li vuole ricordare nessuno, comunque, per chi non lo sapesse, sono morti 1.000.000 di Tutsi ad opera degli Hutu. Almeno altri tre milioni sono stati i profughi.
Vi siete chiesti perchè Israele è odiata da mezzo mondo? Forse uno dei motivi è quello sopra esposto. Forse perché ci hanno imposto la loro giornata mentre un soldato israeliano spezzava il braccio ad un palestinese con la stessa pietra che ha lanciato ad un carro armato (se volete vi mostro il video. O forse perché i buldozer distruggono le miserande case dei familiari dei Kamikaze palestinesi (mi sembra si chiami "vendetta trasversale") O forse perché Israele si sente legittimata a fare qualsiasi porcata a causa del genocidio di 60 anni fa che continua a propinarci anno per anno. O forse ancora perché il potere economico mondiale è in mano ad ebrei massoni che hanno avuto l' onore di vedere il presidente degli stati uniti (con cui israele è culo e camicia!) al funerale del rabbino capo di new york. Avete mai visto il presidente degli s.u. al funerale di un Imam o di un Pope?
Aspetterò le date indicate per vedere se sul nostro blog apparirà un misero post per tutti questi morti che vi ho raccontato.
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L'uomo che vide il genocidio
"Arrivarono - continua Mesrop - e ci fecero uscire tutti dalle case. Ragazze, donne, bambini: ci portarono tutti nel deserto. Così, come un agnellino, mi hanno strappato da mia madre. Mi misero sottoterra, mi seppellirono lasciando fuori solo la testa e si allontanarono dicendo 'Domani uccidiamo anche questo qui. Poi se andarono a scegliersi le ragazze più belle: quelle brutte le uccidevano o le gettavano nel fiume. Aprivano la pancia alle donne incinte, per vedere se il figlio era maschio o femmina. Alle ragazze vergini tagliavano i capezzoli, mentre alle donne tagliavano i seni e glieli mettevano sulle spalle. Io, dal buco dove ero interrato, vedevo tutto con i miei occhi".

Mesrop é uno dei pochi che ha potuto raccontare quella tragedia. Tutto il resto è fatto di ricordi. Per molti versi simili. Gerard Chaliand, come Antonio Arslan, si sono affidati alla memoria e ai racconti che si facevano in famiglia. Yves Ternon o Vahakn Dadrian invece si sono basato su archivi, carte, documenti. Ma le testimonianze dirette di quanto accadde a ridosso della grande guerra, quando i "Giovani Turchi" inseguivano il sogno panturco (che prevedeva la pulizia etnica dei non turchi), restano i più vividi.

A Mesrop capitò, dopo aver assistito alla tragedia di amici e parenti, di essere anche lui rapito: "Un turco che passava da quelle parti, sentì i miei lamenti. Venne, mi tirò fuori e mi portò a casa sua. Poi mi condusse dal mullah e mi fece circoncidere. Mi fecero stendere per strada, in mezzo al paese, in modo che chi passava vedesse che c'era un musulmano in più. Io rimasi con il mio padrone turco, badavo alle sue pecore. Mia madre era una donna molto bella ed era stata rapita da un altro turco. Il mio padrone un giorno mi lasciò andare da lei, perché la vedessi: arrotolavano le foglie del dolma. Mi vide e non disse niente, fece finta di nulla: intinse soltanto una foglia nell'acqua e me la diede perché la mangiassi... Il mio padrone mi utilizzava come servo. Ogni giorno mi diceva: 'Infedele! Porta le pecore al pascolo e torna!'. Mi davano i compiti piu umili. Lui si accucciava per fare i suoi bisogni e poi mi diceva: 'Infedele! Porta una pietra e puliscimi il sedere!'. Un giorno tardai e si infuriò, prese una grossa pietra e me la voleva tirare in testa, ma la moglie si mise in mezzo e io mi salvai".

basettun
00giovedì 28 gennaio 2010 17:10
Credo, Technogunner, che ogni comunità celebri i suoi giorni della memoria, a cominciare dalle comunità piccole (la famiglia) per finire alla comunità più grande di tutte che è l'intera umanità. Siamo forse troppo lontani dalle comunità africane per decidere di condividere pubblicamente il loro dolore, e non perché si tratta di neri.
Che i massoni abbiano il potere economico mondiale non c'è dubbio, del resto comandano anche in Italia, che siano ebrei e/o di altra etnìa poco importa, questo non ci farà odiare gli ebrei come non odiamo gli islamici per via del terrorista Bin Laden. Bisogna saper discernere, condannare le cose cattive da qualunque parte esse vengano e allo stesso modo apprezzare le cose buone.
Forse non si dovrebbe far coincidere nella stessa giornata, la memoria del crimine nazista contro gli ebrei con la condanna del crimine israeliano contro il popolo palestinese, qualcuno potrebbe fraintendere.
Sarebbe come spesso si sente dire: "la mafia fa schifo, ma la mafia esiste perché i politici sono corrotti", sembra una giustificazione della mafia o una dichiarazione di impotenza intellettuale.
Se siamo smemorati, ricordaci gli eventi, te ne saremo grati [SM=g7349]
lidiareggio
00giovedì 28 gennaio 2010 17:36
Re: Re:
non per aprire una polemica però Tecn....ha ragione nei programmi scolastici non si sa come mai ma il programma finisce sempre con il ventennio e il 25 aprile ...tutto il resto non esista mai! E questo è scorretto
Technogunner
00giovedì 28 gennaio 2010 19:12
Re:
Hai detto bene Basettun! Ognuno piange i propri morti. Vuoi intendere che gli infoibati non sono nostri e gli ebrei si? I negri ruandesi no gli armeni così così?
Personalmente per gli ebrei mi è venuta una sorta di sensibilizzazione a causa della eccessiva e prepotente presenza in ogni occasione e per la spregiudicatezza con cui si permette il lusso di bombardare e distruggere...perché 60 anni fa c'é stata la shoa!!!
Sento di dovere piangere i soldati italiani (ma anche i tanti civili ai quali è stata "espropiata" la casa) scaraventati (più o meno) morti nelle foibe. Sono le vittime che sento più "mie".
Technogunner
00giovedì 28 gennaio 2010 19:24
Per non dimenticare . . .
BATTAGLIA DI TARNOVA DELLA SELVA

Nei giorni 19-20-21 Gennaio 1945 il Battaglione Bersaglieri "FULMINE" della Divisione "DECIMA",schierato nella Venezia Giulia a difesa dei confini Orientali, si scontrò con i partigiani del IX° Corpus nella sanguinosa battaglia di Tarnova della Selva per impedire ai partigiani di Tito l’invasione di Gorizia.

La battaglia fu combattuta con coraggio e ferocia da ambo le parti;
il Btg. "FULMINE" sacrificò buona parte degli effettivi - 86 morti e 56 feriti su 214 effettivi, circa l'82% della forza per impedire ai partigiani di Tito d'entrare a Gorizia.


Se ciò fosse avvenuto a Gennaio invece a Maggio, come poi effettivamente avvenne, invece di 665 infoibati ci sarebbe stata probabilmente la completa cancellazione dell'Italianità di Gorizia stessa, come successo in Istria. [SM=g7372]

Onori a questi giovani Patrioti che hanno dato la vita per il Tricolore e per la Patria!

DECIMA!!!
basettun
00giovedì 28 gennaio 2010 20:05
Voglio solo dire che in questa pagina del nostro forum si commemora il crimine nazista compiuto contro gli ebrei.
Nessuno vieta di aprire discussioni per commemorare altre pagine oscure e drammatiche della nostra storia, state certi che parteciperò per dire la mia.
Ma non qui!
Perciò, per favore, copiate i post che esulano dal tema ed aprite altre discussioni. Se non lo fate voi lo farò io col mio nik e citando la fonte.
Domani trasferirò i post fuori tema in altra discussione.
Sentite a papà... [SM=g7448]
Technogunner
00giovedì 28 gennaio 2010 21:14
No devi. Sarò io a non partecipare a discussione alcuna. A meno che io sia daccordo con chi apre la pagina!...
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