Folgorato per una bravata

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Delfy87
00mercoledì 25 giugno 2008 11:46
Sale sul tetto di un treno e muore, folgorato dai 3 mila watt dei cavi dell'alta tensione. E così quella che per Angelo Di Biase, 21 anni appena, doveva essere una normale serata di inizio estate è finita in tragedia.


Voleva provare il brivido del pericolo, dimostrare il suo coraggio agli occhi degli amici. Invece è morto sui binari della stazione di Pinerolo, vittima di una bravata che avevano compiuto già altre volte. E che poteva diventare una strage.
L'amico Aldo Nocerino, 22 anni, ha sfiorato con la schiena i cavi elettrici nel tentativo di soccorrerlo ed è finito in ospedale. Non è in pericolo di vita, ma i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. È già stato dimesso invece l'altro compagno d'avventura, un diciassettenne che si è rotto il polso scavalcando la massicciata della ferrovia per chiedere aiuto.


Sono stati loro ad ammettere ai carabinieri che quel gioco assurdo non era una novità. «È vero, lo abbiamo già fatto altre volte», hanno detto ai militari dell'Arma. Questa volta, però, qualcosa è andato storto. Forse per colpa della stanchezza, visto che erano passate da un pezzo le tre, forse perché a cena avevano alzato un pò troppo il gomito.
«Erano felici, spensierati, non so proprio che cosa gli sia preso», dice sconsolato Enrico Nocerino, il padre di Aldo. «So soltanto che sono andati là - aggiunge - e che Angelo è salito su quella locomotiva». Per la precisione una elettromotrice, del tipo Ale 501, meglio nota come Minuetto, il trenino bianco e verde che collega Pinerolo a Torre Pellice. Doveva partire alle 5,25 e invece è rimasto lì, su quel troncone di binario lontano qualche centinaio di metri dalla stazione vera e propria.


I ragazzi hanno accompagnato a casa una loro amica, non molto lontano dal luogo del loro gioco mortale, e poi hanno fatto a gara a chi saliva per primo su quel treno. Come molte altre notti trascorse a guardare le montagne da quella insolita posizione e ad assaporare il gusto del proibito. Quando il bagliore del corpo di Di Biase trafitto dall'elettricità li ha risvegliati, era troppo tardi.


«Mio figlio ha fatto di tutto per salvare il suo amico», racconta ancora il padre di Aldo Nocerino. Lo confermerebbero la chiamata al 118 e il tentativo di mettere in pratica i suggerimenti telefonici dei medici. Il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, però, non sono serviti a nulla. Di Biase è morto sul colpo, vittima di quel gioco assurdo e pericoloso.

fonte: iltempo.ilsole24ore.com

Rain Crew
00giovedì 26 giugno 2008 13:50
sentito al telegiornale...
sfiga mista ad inconscenza!
me spias per il tizio!
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