Massimo Cacciari:
"Se affrontiamo i problemi come Greta siamo fritti.
Meglio stare in aula con gli scienziati"
Il filosofo al Corriere critico su Greta Thunberg:
“Non è dicendo ‘mi avete rubato i sogni’ che si affrontano i problemi”
“Se continuiamo ad affrontare i problemi alla Greta siamo fritti. Siamo all’ideologia dell’incompetenza”. Ne è convinto il filosofo Massimo Cacciari che, dalle pagine del Corriere della Sera, parla dello sciopero del clima e dice la sua sull’annunciata partecipazione di tanti studenti italiani al #FridayforFuture col benestare del ministro dell’Istruzione (Fioramonti aveva parlato di “assenza giustificata” per la partecipazione allo sciopero del 27 settembre, ndr).
“Mica il ministro può giustificare i ragazzi. O è diventato un suo potere?” [...] Quella di oggi “sarà una manifestazione autorizzata. Come il ‘Giorno della memoria’. Solo che è di un’assurdità pazzesca”.
La posizione di Cacciari è netta: secondo la sua opinione l’impostazione che sta alla base della manifestazione e al movimento guidato dalla giovane Greta Thunberg è errato.
“Non si affrontano in termini ideologico-sentimental-patetico” ma “in termini scientifici”.
Il filosofo spiega che lui adopererebbe le ore dedicate alla manifestazione per coinvolgere gli studenti in altre attività.
“Per fare seminari autogestiti ai quali far partecipare lo scienziato che racconta come va il clima” [...] “Non è dicendo ‘mi avete rubato i sogni’ che si affrontano i problemi”.
Dunque, è critica e fuori dal coro la voce del filosofo Massimo Cacciari sull’azione e il pensiero di Greta Thunberg e afferma:
In questo caso Greta “dovrebbe andarci a scuola” dice il professore, perché “forse si renderebbe conto che lei è svedese, i ragazzi che scioperano sono europei, ma in piazza non ci sono nè indiani, nè cinesi, nè brasiliani. Non mi pare un problemino da poco”.
Secondo Cacciari, in conclusione, ciò che viene affermato da Greta era già stato affermato in precedenza da “fior fior di scienziati” ma forse “non avevano l’eco di questa bambina”.
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