Come il solstizio servì a determinare la circonferenza della Terra
Eratostene: bibliotecario del museo di Alessandria, nacque a Cirene nel 276 e morì nel 195. Eratostene notò che il giorno del solstizio d'estate il Sole si posizionava allo zenit ad Assuan, mentre ad Alessandria d'Egitto culminava a una distanza dallo zenit pari a 1/50 della circonferenza celeste (ovvero 7°12’). Conoscendo la distanza fra le due città, pari a 5000 stadi, e supponendo che esse fossero sullo stesso meridiano, risultava che la circonferenza terrestre era di 250 000 stadi (poi portata a 252 000, probabilmente per poter esprimere con un numero tondo, 700 stadi, la lunghezza del grado di meridiano). Il valori trovati equivalgono a circa 39 500 km, una misura sbagliata per difetto di circa l’1,5%. La bontà del risultato è in parte anche frutto di combinazioni fortunate. In effetti le due città non sono sullo stesso meridiano, bensì hanno una differenza di longitudine di 3°; ma questo errore è stato compensato dall’imprecisione con cui era nota la distanza (in realtà è di 826 km, pari a 5244 stadi) e dall’errore nella differenza di latitudine (in realtà 7°05’). Infatti, facendo il calcolo con i valori corretti, sempre assumendo le due località sullo stesso meridiano, il grande geometra avrebbe trovato un valore in eccesso del 5%.
Comunque si tratta di un grandissimo risultato, alla faccia di chi pensa che gli "antichi" credessero che la Terra era piatta!