CIRCONDATO DALLE TENEBRE di Eros Bosi

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The Reign of Horror
00lunedì 22 giugno 2015 23:06
TITOLO CORTOMETRAGGIO :Circondato dalle tenebre

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DURATA:30 minuti
REGIA : Eros Bosi e Lorenzo Buscaino
ATTORI PRINCIPALI: Eros Bosi, Elisa Rosati, Lorenzo Buscaino, Barbara Carriero.
SCENEGGIATURA: Eros Bosi
MUSICHE: S.R.L., Limbo e Symbiosi
FOTOGRAFIA: Lorenzo Buscaino, Fabio Castellani
MONTAGGIO : Lorenzo Buscaino, Fabio Castellani.
BREVE SINOSSI: Tommaso (Eros Bosi) durante una passeggiata notturna in campagna con l'amico Lorenzo (Lorenzo Buscaino) e la misteriosa Caterina (Elisa Rosati), si accorge che lei è una vampira. Dopo aver ucciso Lorenzo darà la caccia al malcapitato Tommaso
BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA : Eros Bosi è nato a Terni il 21 novembre 1988. Dopo aver partecipato come protagonista alle pellicole dell'amico Lorenzo Buscaino La mano infernale (2012) e Passepartout-Tutte le porte sono aperte (2013), esordisce nel 2014 con un film tutto suo sulla tematica dei vampiri,Circondato dalle tenebre.
FIESTRA player DOVE VISUALIZZARE IL CORTO :

boskoz
00martedì 23 giugno 2015 01:23
Ma che prodotto strano che è questo Circondato dalle Tenebre di Eros Bosi e Lorenzo Buscaino!

Strano davvero, e nel corso della visione mi ha originato diverse critiche negative, svariati appunti da fare, ma poi in tutta onestà mentre la vicenda si sviluppava, a tali negatività si sono affiancati tanti aspetti veramente buoni, che hanno praticamente controbilanciato il piatto della bilancia, facendomi arrivare in fondo alla mezz’ora con la sensazione, tutto sommato, di aver visto un corto niente male, nel complesso.

Questo corto mi ha divertito, non c’è che dire, quindi tutto sommato darei un “promosso”.

Passando ad un’analisi più nel dettaglio, potrei snocciolare, prima, cosa non mi ha convinto.

Il tutto è iniziato con un audio ambientale di qualità piuttosto bassa, con dialoghi non sempre perfettamente udibili, in alcuni ambienti persino rimbombanti. Una recitazione un po’ debole, dalla parlata molto veloce e dalle battute non sempre ben riuscite mi stava già dando l’impressione di un prodotto molto mirato all’amatoriale, e nel senso ‘meno buono’ del termine.

Poi ha iniziato a prendere piede la vicenda.

Devo dire che in questo lavoro vi è una enorme componente action. Ma proprio action pura!
Ed è stranissimo. Di solito i corti horror tendono molto ad essere introspettivi, mono-location, mono-situazione, lenti, narrativi. Ma non questo. In Circondato dalle Tenebre si viene catapultati a sorpresa in un cortometraggio che ha un suo stile, un po’ trash, un po’ Buffy/Fright Night, completamente in stile anni ’90, che non sta mai fermo un momento. La grande varietà di situazioni (la casa, il parco, il tizio in scooter, il barbone, l’incontro alla cabina telefonica, il prete , il duo di vampiri in macchina…) con inseguimenti, lotte, seguendo questa odissea notturna di un ragazzo che si ritrova ad essere testimone di quella che pare essere la prima ondata di una sorta di “invasione vampiresca” della sua comunità.

Oltre allo stile action e alle battutine che tendono a sdrammatizzare ed alleggerire, si affiancano però anche scene ricercate, che dimostrano inventiva (molto bella per esempio è la sequenza della mano d’ombra che sveglia il senzatetto, di gran classe) e poi vi è una componente di narrazione non lineare, che denota una capacità registica di persone in grado di fare un cinema in modo non elementare.
Per “narrazione non lineare” intendo passaggi come quello in cui si mettono in atto gli insegnamenti del prete bruciando i due vampiri con l’acqua santa, per mostrare solamente dopo allo spettatore la discussione avvenuta sui metodi di uccisione dei vampiri. La gestione di questi “salti temporali” non è cosa da poco, e mi ha piacevolmente impressionato. Sono tutte cose che contribuiscono bene poi ad arricchire la sensazione di avere per le mani un corto molto dinamico.

La musica è splendida, azzeccata, ed inserita nei punti giusti.

Inoltre mi sento di dire che non è assolutamente facile gestire mezz’ora, nel campo dei cortometraggi, e lo posso dire avendone visti centinaia, mentre qui l’interesse non cala mai perché si è sempre in movimento e si vuole vedere cosa succederà. Già questo è un gran risultato.

Fondamentalmente vi è stata una buona dose di impegno nella stesura della sceneggiatura, anche nel voler creare e mettere in atto una moltitudine di micro situazioni, che sono quelle che ho elencato in alto (la cabina telefonica, l’incontro col ragazzo in scooter, e tutte le altre..) atte alla creazione di un lavoro complesso e dinamico. E poi, mi ripeto, c’è il gran ammontare di azione che tiene vivo il tutto, con uno stile action/trash che lavora bene.

Vi è ancora un appunto negativo che posso fare, ma non potevo metterlo tra i primi trattandosi della manciata di secondi conclusivi.
Il colpo di scena finale lo reputo superfluo e non necessario (non sono mai stato fan dei finali fatti a questo modo, che devono per forza stupire lo spettatore ma senza metterci un minimo di contesto, li ho sempre trovati un modo molto comodo per chiudere un film senza il bisogno di inventarsi un vero finale).

Tirando le somme comunque, nonostante evidenti limiti di stampo tecnico (penso all’audio) e di maturata esperienza (per esempio il reparto attoriale) ed un finale che non mi ha esaltato (ma in fondo si parla di 10 secondi sui 30 minuti) non si può davvero parlare male di Circondato dalle Tenebre, a parer mio, perché tutto il resto funziona egregiamente.

Il corto diverte ed intrattiene per ben mezz’ora, ha un suo stile scanzonato, con vampiri esplosivi e dentoni di plastica, buone trovate registiche, dinamismo, musiche accattivanti, e secondo me il tutto funziona.

Un grazie a Bosi e Buscaino!
The Reign of Horror
00domenica 28 giugno 2015 16:18
Eros Bosi e Lorenzo Buscain sono due filmaker umbri appassionatissimi di cinema horror e fantascientifico e non mancano di riversare le loro idee, il loro amore e le loro citazioni all'interno di ogni opera che realizzano. Cortometraggi e mediometraggi senza budget ma, come ho potuto riscontrare anche nelle opere precedenti, pieni di trovate, situazioni, location e tanta azione.
CIRCONDATO DALLE TENEBRE è sicuramente il più "movimentato" fra tutti i corti firmati dal duo ed offre veramente molte situazioni di aggressione, fuggi fuggi,esplosioni digitali, combattimenti e chi più ne ha più ne metta.
Il ritmo molto elevato sopperisce spesso ad alcuni evidenti limiti, sia tecnici che narrativi, e permette all'opera in questione (tra l'altro in versione redux per questo festival) di risultare spassosa ed ironica quanto basta.
La recitazione è volenterosa e appassionata e offre anche qualche buon momento, specie da parte di Bosi anche protagonista della vicenda.
Ottima la scelta delle musiche, anche se il missaggio audio avrebbe necessitato più cura.
Nel complesso un lavoro super autarchico ma piacevole.
Sarei curioso di vedere il buon duo ternano alle prese con un soggetto più "breve" per vedere se, accorciando la durata, possono entrambi curare ancora di più la confezione e limare alcuni difetti di script.
osmanspare
00mercoledì 1 luglio 2015 00:33
Dopo Perugia città della droga e degli assassini, ecco Terni città dei vampiri, in un corto che – da quel che ho capito – è la versione ridotta di un film vero e proprio, che comunque si presenta come un corto della durata di mezz’ora. Non ho modo di sapere come era il film vero e proprio, ma la sua versione ridotta pare non aver sacrificato niente per quel che riguarda storia e atmosfere (a volte assurde), e chissà, forse l’opera ne avrà anche giovato, sacrificando lungaggini o ridondanze che in questo corto sono del tutto assenti, e sono sicuramente il suo pregio migliore.
Ci sarebbero molte cose da dire riguardo Circondato, e cercherò di sintetizzarle in appunti sparsi. Prima di tutto: mi è piaciuto? Nonostante le premesse poco promettenti, direi di sì. Il corto, in effetti, nell’arco di quella fitta mezz’oretta, unisce così tante scene, così tante avventure, così tanti momenti d’azione e cambi di ambientazione che risulta interessante, divertente da seguire e sempre più scanzonato. Come ripeto: non avendo visto il montaggio originale non so dire se questo è un bel corto ricavato da un brutto film o un bel corto che riassume perfettamente un film già simpatico di suo, ma diciamo che propendo per la seconda ipotesi, e devo dire di non aver rimpianto il tempo speso a guardarlo.

Ovviamente, non si può dire che l’opera sia perfetta. La scena iniziale con i due fidanzati in casa è estremamente rigida e innaturale (che poi, la tua ragazza torna a trovarti e tu esci col tuo amico lasciandola sola a casa?), gli attori tentano ma non riescono a dare molto, e anche la scena nel bosco con la ragazza che sviene e rinasce vampira è un po’ tirata via. A salvare baracca e burattini però intervengono a questo punto le numerose scene d’azione, l’entrata e uscita di scena dei vari personaggi, il montaggio interessante (addirittura i flashback con il prete, idea sensata e che non tutti adoperano), la velocità e soprattutto il fatto che il regista alzi sempre di un po’ la posta in gioco, ribaltando le premesse e trasformando la vittima in predatore.
All’elenco dei pregi ho volutamente evitato di aggiungere la cresente “assurdità” della trama, il fatto che col procedere dei minuti il corto divenga sempre più surrale, ironico e divertente. Questo non perché tale assurdità non abbia giovato alle pellicola – anzi, a mio parere l’ha salvata dall’anonimità – ma piuttosto perché non saprei dire se vada considerata un pregio o un difetto. Viste infatti le premesse estremamente serie e realistiche, non sono riuscito a capire se la svolta era meditata fin dall’inizio (ma la grande serietà iniziale non aiuta a capirlo) oppure una sorta di ripiego nato dal fatto di non sapere bene come continuare a sviluppare la storia.

Personalmente propendo per la prima ipotesi, visto che il corto nomina all’inizio – e addirittura cita nella dedica finale – il grande Freak Antoni, e spero proprio che sia così. La volontà di essere assurdi diventerebbe dunque il pregio principale della pellicola. Ma ripeto: ci sono scene così volutamente “serie” che non saprei proprio dire quanto di ciò che ho citato è scelta e quanto improvvisazione.
Quando si decide di adottare uno stile “assurdo”, bisognerebbe usare la “cortesia” di avvertire il proprio pubblico il più rapidamente possibile, e non aspettare a metà pellicola. Chi guarda un film deve poter sapere fin dall’inizio se deve avere paura o deve sorridere, è essenziale. Il rischio, per chi non lo fa, è che il pubblico rimanga spaesato, trovi strano un cambio di registro tardivo, e non riesca ad apprezzarlo come si deve. Ne sia d’esempio il traballante remake della casa: più si va avanti più il regista inizia a mischiare i generi, proponendo – dopo un inizio cupissimo – scene a volte serie e a volte assurde. Risultato? Il pubblico in sala quando sono andato a vederlo io non sapeva bene se avere paura oppure no, e alla fine si è messo a ridere in una scena drammatica. “Fail”, come dicono oggi.
Tutti interessanti i personaggi di contorno, che di certo danno ritmo alla trama. Simpatiche le ambientazioni, divertente anche il protagonista, che nell’assurdo trova una dimensione molto più adatta a lui. Un po’ troppo “raffazzonate” le scene d’azione (soprattutto quella dell’acqua santa, con i vampiri che stanno lì a prendersela senza far nulla… e alla fine esplodono come in un film di Michael Bay! A chi è venuta questa idea peregrina?) Effetti speciali poco speciali. Montaggio valido. Regia altalenante. Vampira protagonista sottilmente inquietante.
C’è una cosa che a dire il vero non ho capito, e cioè come mai il protagonista da’ appuntamento alla vampira a casa sua (tanto tu lo sai qual è il mio palazzo, le dice) ma poi si nasconde in un appartamento che è del tutto diverso dal suo, quello nel quale ha lasciato la fidanzata. Forse il primo appartamento apparteneva alla sua ragazza? Non mi sembra, visto che è lui a farla entrare con le sue chiavi, le dice che spera che si trasferirà presto “lì”, e si muove con disinvoltura in cucina andando a prepararle la cena e prendendo da bere in frigo.

Quindi di chi è la seconda casa? Come mai è vuota anche se evidentemente ci abita qualcuno? Ovviamente una spiegazione immagino ci sia, ma sospetto che sia andata persa in fase di (ri)montaggio. Comunque, quella scena è forse la peggiore di tutte per quel che riguarda il comparto logica. La forte vampira, che però non è in grado nemmeno di forzare una porta, accetta con gran serenità che il tizio col quale ha combattuto fino a poco prima ora se ne sia tornato a casa e, come se niente fosse, si stia facendo un bagno. Mah. Poco plausibile. Comunque, nell’atmosfera di assurdità che si va sviluppando, forse non troppo fuori posto.

Colpo di scena finale telefonatissimo, e appiccicato col nastro adesivo, “giusto per”, per un corto che comunque si chiude lasciando un piacevole ricordo, soprattutto per merito di una regia che nei 30 minuti si fa sempre più sicura, divertente e divertita, e che riesce anche a far sorridere quando occorre. Peccato per il budget zero, e per alcuni momenti poco ispirati; ma per il resto la visione è simpatica. E la storia, pur non dicendo nulla di nuovo, viene portata avanti in modo sufficientemente coinvolgente.

Che dire, a me vedere autori che si divertono fa sempre piacere, a prescindere dai risultati. Se poi alcuni di questi risultati sono anche buoni, ben venga.
Terni batte vampiri uno a zero.
Kissoon
00sabato 4 luglio 2015 19:29
Circondato dalle tenebre si avvale di credit molto belli e musiche ben dosate e di qualità. Peccato per il montaggio non all' altezza, a volte si passa da una scena all' altra in maniera brusca e con spezzoni della precedente. La recitazione lascia a desiderare e soprattutto la fotografia, che all' inizio è buona, quando si passa agli esterni perde molta qualità, così come l' audio. Storia di vampiri, classica, con il povero protagnista che si troverà a passare una nottata tra vampiri, barboni e pazzi. Ottime le scelte di alcuni attori (barbone e uomo della cabina). Il corto è un susseguirsi di avvenimenti. Il colpo di scena ci sta ma è comunque telefonato.
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