Asteroide punta sulla Terra

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@mimmo84@
00martedì 20 febbraio 2007 12:53
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La minaccia arriva dallo spazio: ma niente invasioni aliene, bensì un asteroide che in stile Armageddon potrebbe colpire la Terra nel 2036. Secondo alcuni scienziati le Nazioni Unite dovrebbero assumersi la responsabilità di coordinare una missione spaziale per deviare la traiettoria dell'oggetto cosmico ed evitare così l'impatto con il nostro Pianeta. L'ipotesi su cui si lavora è quella di finanziare una sorta di "trattore gravitazionale" che potrebbe sfruttare proprio la forza di gravità per agganciare la roccia spaziale e, senza di fatto toccarla, trascinarla lontano dall'orbita terrestre.
A lanciare l'appello, durante la conferenza annuale dell'Associazione americana per la promozione della scienza (Aaas), in corso a San Francisco (California), è stato un gruppo di astronauti, scienziati e ingegneri: secondo i loro calcoli l'asteroide Apophis, con un asse maggiore di circa 400 metri e un peso di 46 miliardi di chili, incrocia già pericolosamente l'orbita terrestre due volte l'anno e avrebbe una probabilità su 45 mila di colpirci il 13 aprile del 2036. Indispensabile dunque prendere precauzioni. La settimana prossima, ha riferito Rusty Schweickart, ex cosmonauta dell'Apollo 9, ci sarà un incontro con il Comitato per gli usi pacifici dello spazio delle Nazioni Unite al quale il gruppo di scienziati presenterà un rapporto aggiornato sugli asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra.
"Apophis è un asteroide che, più di altri, risulta essere una minaccia per il nostro Pianeta - ha commentato Gianluca Masi, astrofisico facente parte dello staff scientifico del Planetario di Roma -. Il grido d'allarme lanciato in questi giorni risulta essere tuttavia esagerato. Allo stato attuale le probabilità di un impatto con la superficie della Terra sono poco più di 2 su 100mila. Sapremo con certezza cosa potrebbe succederà al nostro Pianeta soltanto nel 2029, quando questa roccia di circa 300metri uscirà da un incontro ravvicinato con la Terra con una nuova orbita, si spera a noi favorevole. Davanti ad un pericolo del genere non si può comunque stare con le mani in mano".
Apophis, nonostante sia un piccolo pericolo per l'umanità, ha di per sé un grande merito, quello di aver costretto la comunità scientifica mondiale a considerare più seriamente il problema asteroidi. Ora si pensa finalmente alle possibili soluzioni da adottare in casi del genere, valutando anche le possibili conseguenze. Qualche tempo fa si ipotizzava di lanciare delle testate nucleari contro l'asteroide. Gli studi di simulazione effettuati hanno però dimostrato che un tale sistema può risultare estremamente pericoloso. Una volta frammentato, infatti, la Terra dovrebbe fare i conti con una pioggia di detriti, di certo piccoli, ma dagli effetti catastrofici.
Di qui la pensata del "trattore" teleguidato, che avrebbe il doppio vantaggio di avvicinare Apophis senza toccarlo e portaselo "gentilmente" a spasso nello spazio grazie alla forza di gravità e a dei propulsori esili ma efficaci. La Terra sarebbe così salva, e alla modica cifra di 300 milioni di dollari che dovrebbero servire a finanziare una missione di 12 giorni.
Esiste poi un'altra soluzione giudicata estremamente interessante da Masi. "Gli asteroidi - ha spiegato l'astrofisico, responsabile anche del progetto Virtual Telescope - come ogni corpo celeste sono in grado di assorbire la luce del Sole. Quando l'oggetto ruota nel suo asse porta in ombra la parte precedentemente esposta al calore che, raffreddandosi, produce un piccolo effetto razzo. Se noi scienziati riuscissimo ad enfatizzare questo meccanismo potremo fare in modo che l'asteroide scivoli via autonomamente dall'orbita originaria".
Al momento non esistono tuttavia progetti in fase di sviluppo. Gli scienziati parlano soltanto di teorie e sperano che le stesse possano essere concretizzate grazie alla partecipazione degli organi competenti e dei governi, gli unici in grado di sovvenzionare programmi spaziali così articolati e complicati. Se non si dovesse riuscire a sensibilizzare queste organizzazioni, la Terra potrebbe esser costretta ad affrontare tali minacce senza alcun tipo di difesa. L'impatto sulla superficie di un oggetto delle dimensioni di Apophis potrebbe spazzare via un'area grande come l'intera Italia e sollevare nell'atmosfera una nube di polveri e gas capaci di oscurare per lungo tempo la luce del Sole.
RZ
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