Sarà che sono destinato a stancarmi presto e di tutto, dannazione mia, questa, ma certo è che subire due minuti con una macchina che va da qui a là è snervante.
Penso che una recensione debba essere obbiettiva e non data dal gusto personale.
Che sia "snervante" mi sorprende molto, su oltre 5000 visioni che ha avuto sei il primo a fare questa osservazione.
Premetto che il significato ultimo della storia mi è rimasto oscuro.
Come dice la sinossi nella scheda del film : Un serial killer si finge morto sulle strade per attirare le sue vittime.
Chiedimi pure ciò che non hai capito sarò felice di darti chiarimenti...
Parlo quindi concentrandomi sul fatto che una scappa perché c’è uno con l’ascia. Punto.
Allora, vediamo se è possibile seguirmi un momento.
C’è una che scappa da uno con l’ascia, e scappa da uno con l’ascia in un bosco, tra l’altro.
Come minimo avrà paura pure della sua ombra. Ha paura degli alberi, dei cespugli, delle foglie sotto le scarpe. Mentre corre, ha paura talmente che, ogni volta che le battono i capelli sulle spalle e sulle guance, rischia l’infarto fulminante.
Questa tizia arriva in una casa. Casa decisamente tetra, aggiungo.
Entra, c’è vuoto e silenzio. Piagnucola, s’aggira per le stanze.
D’un tratto le arriva da dietro un tipo che nasconde la testa in un cappuccio. Ma proprio così: d’un tratto. Uno sparo in faccia, appunto.
E quanto ci scommettete che, nei suoi panni, avremmo come minimo lanciato il grido più allucinante della storia, e saremmo scappati, di corsa, di nuovo di corsa, e che forse, i più coraggiosi e assieme isterici di noi, avrebbero menato pugni e calci e morsi e graffi?
Quanto ci scommettete?
Io tutto quello che ho. Che non è molto, temo.
Comunque: nessuno avrebbe detto “padre mi aiuti”. Nessuno.
Nemmeno se quello fosse stato un padre normale, rassicurante, e non il losco individuo che è nel video.
Io non so, direi che a queste cose dovremmo cominciare a pensarci.
Certo, prendiamoci cura del lato tecnico del corto. Facciamolo bene, mettiamoci musiche fiche e inquadrature toste. Curiamo l’audio.
Poi chissenefrega se i personaggi sembrano marionette. Se si muovono e agiscono secondo comportamenti improbabili, fuori di logica, propri di istinti e ragionamenti sconosciuti all’umana concezione.
Chissenefrega?
No. Perché così mi allontani. Mi fai venir voglia di guardare altro.
Certe leggerezze sono sintomo di fretta e incapacità empatica. Bisogna spremersi per mettere in scena personaggi veri. O falsi, per carità, ma in una storia in cui la falsità abbia un senso.
Quando la tizia si avvicina all’altare, e il padre prende il rosario, guardatela. Guardatela attentamente.
Immobile, braccia lungo i fianchi. Ferma.
Forse mi sono perso qualcosa, forse si voleva dire che la tizia era succube psicologicamente dell’uomo che aveva di fronte, soggiogata, ipnotizzata per qualche ragione.
Ma non s’è capito troppo bene.
Esatto, qui hai capito bene era proprio così, che poi non sia abbastanza chiaro è un peccato.
Immobile, braccia lungo i fianchi. Ferma.
Sembra una che faccia la fila al supermercato, e che ci stia bene, anche, nella fila. Perché non ha nient’altro da fare.
Mica sta scappando da un pazzo con l’ascia.
Per tutto il resto a cui ti riferisci riguardo alla ragazza ho descritto nel mio post precedente le difficoltà dovute alla mancanza di tempo e disponibilità della gente costringendomi a girare "buona la prima".
A questi livelli ed essendo solo è veramente impossibile star dietro a tutto e tirar fuori recitazioni da oscar da chi non ha mai fatto nulla nel campo.
Penso che potrai capirmi se hai girato qualcosa.
Di nuovo bravo per la regia.
Grazie mille per i complimenti sulla regia.
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