4a fiaba

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Giuly1987
00lunedì 22 gennaio 2007 13:33
C'era una volta un giovane che volle partire per fare un lungo viaggio.
Sua madre gli diede dei sacchi di carne secca e delle paia di mocassini, mentre suo padre gli disse:
" Figlio mio, ti do queste quattro frecce magiche. Quando avrai bisogno, lanciane una!"
Il giovane andò nella foresta e riuscì per diversi giorni a procurarsi cibo. Ma un giorno non riuscì a prendere niente.
Allora lanciò la freccia magica e riuscì a prendere un grosso orso.
Un altro giorno, fu di nuovo in difficoltà: rilanciò un'altra freccia magica e riuscì a prendere un'alce.
La terza volta che si trovò in difficoltà riuscì a catturare grazie alla terza freccia magica una renna e la quarta volta catturò un bufalo.
Dopo aver utilizzato anche l'ultima freccia, il giovane uscì dalla foresta ed arrivò in un villaggio.
In un angolo c'era una povera tenda dove viveva un'anziana coppia.
Il giovane lasciò i suoi vestiti vicino ad un albero, si toccò la testa e si trasformò in un bambino e poi andò a bussare alla tenda.
La donna disse: "Marito mio, lascia che teniamo con noi questo bambino!"
Il marito borbottò, ma la donna lasciò entrare il finto bambino.
Un giorno, il nuovo arrivato disse: "Non c'è un nonno che possa farmi delle frecce?"
Il vecchio borbottò, ma poi fece le fece, e nel giro di poco tempo catturò diversi animali e diede una grande mano ai due vecchi, tant'è che anche l'uomo gli si affezionò.
Un giorno venne a bussare alla porta della tenda una ragazza del paese, per chiedere un po' di carne in cambio di una mano a fare le faccende domestiche.
Il finto bambino si innamorò immediatamente di lei.
Qualche tempo dopo sentì che nel villaggio molti erano preoccupati: c'era una cattivissima Aquila Rossa che depredava il bestiame nei campi.
Il capo del villaggio promise che avrebbe dato sua figlia in sposa a chi avrebbe ucciso l'Aquila.
La figlia era proprio la ragazza di cui si era innamorato il nostro eroe.
Lui prese nottetempo una delle nuove frecce magiche fatte dal nonno adottivo e la scagliò contro l'Aquila rossa, riuscendo a sconfiggerla.
Poi andò a cercare i vestiti che aveva lasciato nella foresta, li indossò e ridiventò grande.
Il capo concesse al giovane straniero sua figlia, e lui non dimenticò comunque né i suoi genitori che vivevano al di là della foresta, né i suoi nonni adottivi che l'avevano tanto aiutato.

Questa fiaba è originaria degli Indiani d'America.

Giulia^_^
SusyD
00lunedì 22 gennaio 2007 17:21
Non sapete quanto mi piacciono queste favole "estere"... [SM=g27985]
Perchè permettono di conoscere un po' di tradizione e di simbologia di altre culture a noi così differenti.
E poi il finale "romantico" non me l'aspettavo in una storia creata dagli indiani americani! [SM=x1083532] eh già! Vedete quante cose s'apprendono solo leggendo?!! [SM=g27988]
Giuly1987
00lunedì 22 gennaio 2007 17:53
Già è vero, e poi questa fiaba ci fa anke capire che se aiuti gli altri verrai ricompensato.

Baci Giulia^_^
@mimmo84@
00lunedì 22 gennaio 2007 20:23
Mmmm un finale un pò inaspettato , nel senso che la fiaba sembra debba continuare ed invece viene stoppata! Io la morale però non ce la vedo in questa fiaba, in quanto il bambino cmq ha usato le frecce dategli dal padre per soddisfare solo i suoi bisogni, e poi con l'inganno si è fatto amare dai nonni adottivi, col solo scopo poi di ricevere delle altre frecce magiche! Ed ugualmente con queste ne ha approfittato per riceverne dei benefici personali, visto che poi gli sono servite per conquistare la mano della ragazza...
Magari andrò contro le vostre idee ma io questo ci ho visto nella fiaba!
SusyD
00martedì 23 gennaio 2007 15:08
Ineffetti [SM=x1083532] la morale della storiella non è tanto "bella" se si pensa al fatto che il giovanotto ha usato sotterfuggi per ottenere quello che voleva... o forse la morale della favoletta era proprio questa? che il fine giustifica i mezzi??? [SM=g27993]
Bah... mistero... [SM=x1083532]
Giuly1987
00martedì 23 gennaio 2007 23:20
Beh effettivamente le morali sn giuste entrambe, xò forse dipende da come si è, e quindi da come si vuol capire, cmq se trovo qualcosa in merito lo posto in modo da avere delle delucidazioni.
Baci Giulia^_^
PLATONE78
00mercoledì 24 gennaio 2007 01:18
visto che e' stata scritta dagli indiani d'america,la favola e' fine a se stessa,ovvero si sa che gli indiani fanno dei rituali,raccontano molte storie,allora questa e' solo una favola per bambini,se vogliamo "magica", per farli addormentare,come quando eravamo piccoli che avevamo paura del lupo mannaro e i genitori ci raccontavano storie per non pensarci, per gli indiani l'aquila rossa e' simbolo di distruzione, quindi raccontando questa storia, i bambini si rassicurano sapendo che l'aquila e' stata uccisa e non potra' venire a prenderli.
SusyD
00lunedì 29 gennaio 2007 22:14
Credo che chi ha davvero azzeccato l'interpretazione della favola sia stato Platone!!! [SM=g27988]
Il mio errore è stato quello di ragionare con la "capa di un'Italiana"!
Giustamente è pur sempre una favola creata da gente che ha modi di essere e di pensare molto diversi dai nostri! [SM=x1083507] eh si!
PLATONE78
00lunedì 29 gennaio 2007 23:09
ciao susy
non pensi all'italiana,solo che cercavi ,come tutti la morale,
io ha dato una mia interpretazione,grazie dall'approvazione
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