dune (frank herbert 1965)
trama:
tra qualche migliaio di anni il mondo vivrà un nuovo umanesimo, dopo che una rivolta religiosa avrà distrutto tutte le macchine senzienti. a controllare i diversi pianeti dell'impero saranno delle casate fedeli ad un imperatore. in assenza di una tecnologia adeguata i viaggi spaziali sono affidati a dei mutanti, membri di una potente gilda, i quali fanno affidamento sui poteri che gli fornisce una misteriosa sostanza: la spezia. questa sostanza è presente su un solo pianeta sconosciuto, completamente desertico ed abitato solo dai giganteschi vermi delle sabbie e dai berberi fremen. le macchinazioni politiche delle varie casate sono volte al controllo di questo pianeta, intanto i suoi abitanti originari attendono un messia che li liberi secondo una antica profezia
ragazzi, che libro!!
sono rimasto entusiasmato dalla lettura di questo capolavoro, i cui aspetti più curati sono quelli che nessuno conosce perchè impossibili da rendere visivamente.
la profnda analisi del concetto di profezia ed il rapporto che c'è tra il profeta e l'orizzonte degli eventi che gli sta di fronte. le ampie ripercussioni culòturali di una società post-tecnologica dove le religioni sono divenute le uniche a fornire una morale di comportamento. la dettagliatissima descrizione delle etnie che popolano questo universo, in particolare quella dei fremen, vera e propria ricollocazione del nomade arabo. la grande metafora ricca di imploicxazioni politiche attualissime (seppur il libro sia del '65) della guerra per accaparrarsi l'elemento che sostiene il sistema commerciale e qualsiasi tipo di spostamento e che gurda caso è concentrato nell'unico pianeta dove la risorsa assente è invece l'acqua. la minaccia sempre presente e forse incontrollabile della perdita del controllo e della jihad che potrebbe attraversare l'intero universo.
non lasciate questro pianeta senza avere letto questo libro